Sono convinto che Balotelli tornerà all'Inter, esercitando un diritto di prelazione che, quale ultima cautela, fu stabilito nell'estate del 2010: i rumors al riguardo si fanno insistenti e sono di fonte qualificata, la dirigenza nerazzurra. Del resto, il disfacimento dell'Inter del "triplete" era cominciato con il suo trasferimento al City. Un suo ritorno sarebbe da interpretare come il segno di una svolta, dopo due anni e mezzo di vacche magre e di scelte di basso profilo, che hanno condannato l'Inter alla periferia dell'Europa League. Del resto, le dichiarazioni di Berlusconi hanno calato la saracinesca sulla possibilità di un trasferimento del centravanti al Milan. Carattere non facile, ma grandi mezzi tecnici e fisici, Balotelli saprebbe, volendo, fare la differenza e con Cassano ha già dimostrato di saper convivere egregiamente. Già che ci siamo, vorrei vedere tornare anche Santon. E, crepi l'avarizia, Recoba. Regista di poca corsa per regista di poca corsa, mancino per mancino, piuttosto che Lodi, meglio il Chino. Il divario è enorme: è evidente. La classe è classe. Recoba è Recoba!
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giovedì 10 gennaio 2013
domenica 4 marzo 2012
L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita
Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare. Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.
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