Il più forte giocatore del mondo quando vuole. Per lo meno, in punto di balistica. Ma, chi calcia come Recoba? Oggi, nessuno. In passato, Puskas, Rivelino, forse Eder. Un asso che non tramonta, Recoba. Nel Nacional de Montevideo, sta vivendo una seconda, clamorosa giovinezza. Clamorosa, come la doppietta messa a segno ieri sera contro il Fenix, torneo di Apertura 2012 della Primera Division de Uruguay. Tiro a girare sul palo lontano da destra verso sinistra e gol incredibile da calcio d'angolo, sul palo più vicino. Una doppietta magica, che riassume in pochi secondi tutto il genio calcistico di Recoba. Guardate il video dei due gol. Dove si sono nascosti i critici di Recoba? Battono in ritirata? Quella toscana, immagino.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 23 settembre 2012
Recoba intramontabile, segna una strepitosa doppietta in Nacional - Fenix: 2-1. Gemma del Chino da calcio d'angolo
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lunedì 20 agosto 2012
Federer travolge Djokovic a Cincinnati: successo n. 76 per lo svizzero
Roger Federer vale, nel tennis, Carlo V di Spagna. Perché sul suo regno il sole non tramonta. In questo straordinario 2012, nel quale ha ritrovato la vetta della classifica Atp, il formidabile asso elvetico è tornato a giocare il suo tennis magnifico, forse antico, in realtà senza tempo. A Cincinnati, ha colto l'ennesimo successo della stagione, il quinto nel torneo americano, il numero 76 in carriera. E di fronte aveva non un avversario qualunque ma Djokovic travolto in due set, il primo chiuso addirittura 6-0 per Federer. Una lezione severissima per il serbo, il grande atleta, vinto ancora una volta dalla scherma elegante di Federer. Dal suo rovescio inimitabile, dal suo servizio eclettico, dai suoi passanti facilissimi, nel senso che tali sembrano, anche quando giocati dalle posizioni di campo più impervie. Inutile dire che Federer è il favorito d'obbligo anche per gli Us Open prossimi venturi.
lunedì 18 giugno 2012
Storia di Recoba: 13 (vince il campionato 2011/12 con il Nacional)
Eravamo rimasti alla vittoria del titolo di Apertura con il Nacional Montevideo, autografato con un suo gol meraviglioso a 15 minuti dal termine. Alvaro Recoba va in vacanza e si ripresenta, febbraio 2012, nel torneo di Clausura. Nel quale viene schierato sempre titolare e gioca da volante, come in sudamerica viene chiamato il regista schierato davanti la difesa. Il Nacional perde qualche colpo, ma, con l'incedere delle giornate recupera punti e posizioni. Nella sfida con il Penarol, derby sentitissimo, Recoba regala una magia su calcio di punizione, chi dice folha seca alla Didì, chi dice foglia morta alla Mario Corso. E' una punizione alla Recoba, in realtà. Il Nacional Montevideo si classifica secondo nel torneo di Clausura dietro il sorprendente Defensor Sporting. Sabato 16 giugno 2012, finale per l'aggiudicazione del campionato uruguaiano 2011/12. Al 41' del primo tempo decide una prodezza del Chino, beffardo tocco di sinistro, il sinistro per eccellenza, sull'uscita del portiere. Il Nacional vince il titolo numero 33, ma c'è chi dice il numero 44, Recoba è l'eroe della partita e della stagione. A 36 anni suonati. Un fuoriclasse impareggiabile. La storia di Recoba, c'è da scommetterci, non finisce qui (cfr. 1^ puntata, 2^puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata).
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mercoledì 14 marzo 2012
Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori
Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.
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