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Visualizzazione post con etichetta Stramaccioni. Mostra tutti i post
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domenica 10 febbraio 2013

Inter - Chievo: 3-1. Cassano, Ranocchia e Milito rilanciano l'Inter verso il terzo posto

I pareggi della Lazio con il Napoli e del Milan con il Cagliari, restituiscono qualche speranza di terzo posto ai nerazzurri, che ritrovano Milito al centro dell'attacco. Stramaccioni esclude Kovacic, ripesca Cambiasso e si affida alla corsa di Gargano ed all'equilibrio tattico di Kuzmanovic. Tutto il gioco, ma siamo alle solite, passa dai piedi di Cassano, che trova un gol tanto fortunoso quanto importante: settimo centro in campionato per l'asso barese, che poi distilla il suo gioco spavaldo e fantasioso a piene mani. Pareggia Rigoni su dormita della difesa nerazzurra, ma Ranocchia, con perentorio stacco da centro area su angolo di Cassano, riporta in vantaggio l'Inter. Che nella ripresa fissa il punteggio sul 3-1 con Milito, prezioso per i tanti palloni che stoppa, difende e restituisce ai compagni. Il terzo posto è ancora possibile, ma Zanetti viene saltato da chiunque, bisogna mandarlo in panchina. Kovacic, poi, deve giocare.

domenica 3 febbraio 2013

Siena - Inter 3-1: Stramaccioni esonerato?

Va esonerato, lo scrivo da mesi, merita l'esonero, perché non è all'altezza del compito. Stramaccioni sta conducendo l'Inter alla disfatta. Non ha alcuna idea del gioco. Si affida a giocatori che farebbero panchina ovunque, come Saverio Zanetti, uno che dovrebbe essere in pensione almeno da due anni. Il gioco passa per Cassano, tutti lo sanno, tutti lo riconoscono e Stramaccioni che fa? Lo sostituisce con l'anziano Rocchi, invece di panchinare l'inconcludente ed irritante Guarin, che, come lui, ignora una qualunque idea di gioco, e calcia da tutte le posizioni oppure sfida un nugolo di avversari, cui consegnare infine il pallone. Quella di Siena è stata una partita orribile per l'Inter. Preso il primo gol sull'asse argentino, basta argentini all'Inter, Schelotto - Zanetti, Cassano, sola luce nella notte fonda, trova il pareggio in modo apperentemente casuale Ebbene, nessun filtro a centrocampo, poco dopo Sestu segna ancora per il Siena. con Handanovic, come al solito, immobile e lontano dalla linea di porta. Nella ripresa, fuori Schelotto, deludente, e dentro Kovacic, che, nonostante la timidezza inevitabile del debutto, mostra di saper star in campo, di saper toccare il pallone con naturalezza e di avere scelto una squadra oggi molto scarsa. Predica nel deserto. L'Inter prende pure il terzo gol. Fallo ed espulsione per lo svagatissimo Chivu e rete di Rosina dal dischetto. Poi, soltanto un arrembaggio vano alla porta avversaria. Stramaccioni si mordicchia il labbro inferiore, idee non ce ne sono. L'Inter perde 3-1. Stramaccioni, privo di carisma, va esonerato subito.

domenica 20 gennaio 2013

Roma - Inter 1-1: Totti su rigore, pareggia Palacio

Partita ricca di occasioni, povera di gioco. Squadre allungate, sfilacciate, affidate alle giocate individuali. Soprattutto l'Inter che, priva di Cassano, si aggrappa alla prepotente vitalità di Guarin: gli schemi del sopravvalutato Stramaccioni sono questi, niente di più. Passa in vantaggio la Roma su discutibile rigore provocato da un maldestro intervento di Ranocchia: Totti trasforma da par suo dal dischetto. Gol n. 222 per il capitano giallorosso. Il pareggio nerazzurro nasce da un'azione solitaria di Guarin, che serve un comodo pallone a Palacio. Nella ripresa, il risultato non cambia. Buona la prova di Livaja, mi domando che fine abbia fatto Milito. Poi, perché schierare il solito Saverio Zanetti e non Benassi? Stramaccioni merita sempre l'esonero.

domenica 13 gennaio 2013

Lazio: mani sullo scudetto. Pareggia la Juve a Parma, perde la Roma a Catania. L'Inter batte il Pescara

Tempi difficili si annunciano per la Juventus. Pareggio a Parma, dove Sansone, ancora una volta, castiga i filistei, due punti persi per i bianconeri e la Lazio del bravissimo Petkovic si porta a soli tre punti dalla vetta. I biancocelesti, per la terza stagione consecutiva, sono ai vertici della classifica a mezza stagione. Questa potrebbe essere la volta buona. Successo netto anche del Napoli, che segna tre volte senza che Cavani entri nel tabellino. La Fiorentina di Montella, forse ubriacata dai troppi elogi, perde di nuovo in Friuli. Di Natale sugli scudi per l'Udinese. Si risveglia Gilardino, doppietta nel rotondo successo del Bologna, mentre Bianchi prende il Torino per mano nella vittoria contro il Siena. La Roma, senza Totti, esce sconfitta a Catania: Zeman non si smentisce. Ieri sera, successo dell'Inter contro il Pescara: noblesse oblige, verrebbe da dire. Cassano, alla disperata ricerca del gol, sotto tono. Pessima prova di Cambiasso, mentre Zanetti, a 39 anni suonati, non ha ancora imparato a crossare. Non ci riuscirà più. Esordio fortunato per il diciottenne Benassi, ma è necessario attendere, per capire di più del suo valore, partite più difficili. Resto sempre dell'idea che Stramaccioni meriti l'esonero.

domenica 6 gennaio 2013

Stramaccioni va esonerato: disfatta dell'Inter a Udine

Disfatta? Sì, disfatta. E' il modo della sconfitta che offende e l'intelligenza e la pazienza dei tifosi nerazzurri. Stramaccioni, il fortunatissimo Stramaccioni, va esonerato su due piedi. Perché non ha il carisma per guidare una squadra blasonata ed onusta di gloria come l'Inter. Sul campo dell'Udinese, dopo un nebbioso primo tempo, i nerazzurri si sciolgono nella ripresa, asfaltati dal gioco semplice ed arioso dei bianconeri di Guidolin, con il solito Di Natale sugli scudi. Finisce 3-0. Palacio sbaglia tutto, per non dire Jonathan, da mandare via subito, non soltanto per fatto tecnico, ma anche per fatto estetico. Cassano predica nel deserto, gli altri, intorno, sfiatati e patetici accettano impotenti una lezione di gioco. Ci si mette anche Juan Jesus, che per troppa irruenza finsice espulso. Sneijder, in questa squadra priva di gioco, non sarebbe stato utile, a centrocampo intendo dire? Stramaccioni è vicino all'esonero. Se lo merita tutto, perché non ha ringiovanito la squadra, non le ha dato un gioco, ha difeso la politica improvvisata di Branca, assopendosi su di un aziendalismo inutile e parlando un italiano faticosissimo: un buon prospetto? Che vorrà mai dire? Detto poi di Alvaro Pereira! A casa! A studiare!

sabato 22 dicembre 2012

Inter - Genoa 1-1: Immobile e Cambiasso. Stramaccioni va esonerato

Basta con Stramaccioni, uno dei più sopravvalutati allenatori degli ultimi 30 anni. Non ha saputo insegnare alla squadra alcuno schema, con l'eccezione di quello da abecedario calcistico: palla a Cassano e vediamo cosa succede. Non per niente le azioni più pericolose dell'Inter nascono dalle invenzioni dell'asso barese, compreso il gol di testa con cui Cambiasso, pessimo sino ad allora, pareggia il gol di Immobile. Ranocchia va sempre per terra, lo salta chiunque ed Handanovic, non da Inter, non riesce a respingere una conclusione che tutto pare tranne che irresistibile. Discorso a parte merita Zanetti, che fallisce persino gli appoggi laterali: resta un mistero come abbia potuto avere la carriera che ha avuto un giocatore di tale povertà tecnica. Chivu non può più giocare in serie A, come mai avrebbe dovuto fare Pereira, Palacio ha patito l'emozione di giocare contro gli ex compagni. Livaja ha fallito un gol, che misura le sue possibilità future: via dall'Inter assieme a Stramaccioni!

sabato 15 dicembre 2012

Klose affossa l'Inter. Stramaccioni sbaglia tutto

Primo tempo di studio, Lazio quadrata, Inter pure. Nella ripresa, prende il sopravvento la boria di Stramaccioni, che schiera Palacio per Cambiasso, tornando al tridente, che la squadra dimostra di patire. Gli schemi nerazzurri sono i soliti: accelerazioni di Guarin e dribbling di Cassano. Varco per i biancocelesti, Klose, fuoriclasse assoluto, brucia il macchinoso Ranocchia e trafigge Handanovic con un diagonale incrociato di precisione quasi chirurgica. L'Inter prova a recuperare e forse il pareggio potrebbe scapparci, ma Coutinho, peggiore in campo, sparacchia in tribuna un delizioso assist di Cassano. Finisce 1-0 per la Lazio. 

domenica 9 dicembre 2012

Inter - Napoli 2-1: Milito, Guarin e Cavani

Stramaccioni toglie Zanetti dalla fascia, piazza Cambiasso al centro della difesa, così che entrambi abbiano meno da correre, e lascia Palacio in panchina, con Cassano, al rientro, al fianco di Milito. Sana prudenza, dopo parecchi punti gettati via per un'esuberanza tattica del tutto improvvida. Segna Guarin, vero uomo partita, anarchico, è vero, ma le sue accelerazioni lasciano costantemente gli avversari sul posto. Raddoppia Milito, ancora nel primo tempo. Cassano delizia con tanti sapienti tocchi dei suoi, che fanno respirare la squadra. Gli schemi di Stramaccioni, alla fine, sono tutti qui. Secondo tempo di sofferenza, il Napoli preme, accorcia le distanze con Cavani, potrebbe pareggiare, come l'Inter potrebbe, in contropiede, chiudere la partita. Finisce 2-1 per i nerazzurri: ci può stare. L'Inter scavalca il Napoli al secondo posto. 

lunedì 26 novembre 2012

Inter battuta anche a Parma: gol di Sansone. Stramaccioni in stato confusionale

Altra sberla per l'Inter. Questa volta è il Parma di Donadoni ad assestargliela. Dopo un primo tempo racchio piuttosto che no, nella ripresa i parmensi prendono le redini del gioco, anche perché il centrocampo nerazzurro è tra i più scarsi del campionato e pensare che Montolivo è finito al Milan a parametro zero. Branca si dimetta! Stramaccioni, in stato confusionale, dimostra quanto peso abbia avuto nei successi della prima parte di stagione il talento irregolare ma decisivo di Cassano, oggi assente per squalifica. Il gol di Sansone, che sembrava Matthaus, ha dimostrato, in un colpo solo, la pochezza atletica dell'ultimo Zanetti, la pochezza tattica del solito Guarin, la pochezza strategica di Handanovic, che non sa stare in porta e si tuffa sempre in ritardo. Para i rigori? Chissenefrega! Stramaccioni prova a ribaltare la partita con un trio improvvisato pescato dalla poverissima panchina: Coutinho, Duncan e Livaja. Tempo sprecato. L'Inter resta a -4 dalla Juve, del cui passo falso approfitta soltanto il Napoli, vittorioso a Cagliari con un gol di Hamsik: un centrocampista goleador che all'Inter si può soltanto sognare.

Milan di rigore sulla Juve, Montolivo è ormai un leader. Vince la Roma con Destro, successo per le genovesi

Rigore discutibile, quello poi trasformato da Robinho. Ma, il Milan ha giocato meglio della Juventus, i cui centrocampisti sono stanchi ed i cui attaccanti poco prolifici. Il resto è chiacchiericcio sterile. Tra i rossoneri, Montolivo, ieri con la fascia di capitano, è diventato il leader tecnico: ci ha messo del tempo, oggi però Montolivo è il miglior centrocampista italiano. Seconda vittoria consecutiva per la Roma, con prova magistrale del solito Totti, e gol di Destro. Vincono le genovesi, ma la partita più bella è quella finita pari tra il Torino di Ventura, che schiera, con Cerci, la migliore ala del campionato, e la Fiorentina del bravo Montella. Questa sera, l'Inter, senza Sneijder escluso dall'aziendalista Stramaccioni, rende visita al Parma. Temo che l'assenza di Cassano peserà.

venerdì 23 novembre 2012

L'Inter prende tre ceffoni dal Rubin Kazan. Le riserve non sono all'altezza

Altro che sperimentazione! Le riserve dell'Inter non sono all'altezza. Come non è all'altezza il gioco che pretende di insegnare Stramaccioni, ammesso che qualcuno abbia capito quale sia. Il tecnico romano sta vivendo di rendita. Gli riconosco un solo merito: avere voluto Cassano, il miglior rifinitore del campionato. Tornando alla cronaca, ieri sera, a Kazan, Europa League, l'Inter ha perduto malamente, forse più nettamente di quanto avrebbe meritato: 3-0. I vari Jonathan, Silvestre e Coutinho, tanto per citare i più esperti tra le seconde file mandate in campo ieri, non mi paiono da Inter. Prove d'appello non mancheranno, ma l'impressione è questa. Coutinho, poi, sta sempre a terra, troppo leggero per l'Europa. Ma, forse, anche per l'Italia.

domenica 18 novembre 2012

L'Inter stenta con il Cagliari ma c'è puzza di calciopoli, Aquilani trascina la Fiorentina. Pari tra Juve e Lazio, il Milan ferma il Napoli

Allora, senza mezzi termini, dacché mi girano piuttosto che no. Stramaccioni non sa leggere le partite. Palacio, spremuto e peraltro a segno nel primo tempo, su assist fatato di Cassano, andava sostituito perché non ne aveva più. Stramaccioni, invece, al momento di recuperare l'incredibile 2-1 dei sardi firmato Sau, toglie il barese, che aveva escogitato giocate di qualità a ripetizione. Per di più, Milito aveva fallito un'occasione che nemmeno Bobo Vieri, a zero metri dalla porta. Tutto vero, però, c'è un però, grosso come una casa, ed imbarazzante come un casino. Un rigore solare ai danni di Ranocchia, solare come l'espulsione risparmiata a Lichsteiner nella sfida contro la Juve. Sento una ributtante puzza di calciopoli. Perché l'Inter, dopo aver pareggiato grazie ad un autogol propiziato da Alvarez, avrebbe potuto vincere. L'arbitro il rigore non l'ha dato, espellendo altresì Stramaccioni per proteste. Capitò anche a Simoni nel 1998. Orbene, se lo scudetto deve  proprio andare alla Juve, se è già deciso, sospendiamo questa pantomima. Seguiremo lo sci, se del caso. Ce lo facciano sapere. E già che ci siamo, aggiungo che Chiellini può finire le partite soltanto con la Juve: sarebbe da espellere sempre. L'avrei cacciato anche ieri nella sfida pareggiata dalla Juve contro la Lazio, aggrappata ad un Marchetti in stato di grazia. Il Napoli, quando Cavani è appannato, non vince, come ieri, quando si è fatto recuperare da due guizzi del predestinato El Shaarawi, unico asso del Milan. Aquilani ha trascinato la Fiorentina ad una bella vittoria: eloquente testimonianza di una classe che non poteva essere evaporata, il primo gol su punizione. Toni, in riva all'Arno, si è ritrovato goleador. Montella è bravissimo e la Fiorentina sale al terzo posto assieme al Napoli, ad un solo punto dall'Inter.

domenica 11 novembre 2012

Inter battuta dall'Atalanta: 3-2 per i bergamaschi. Stramaccioni sbaglia tutto

Dopo la faticaccia di Belgrado, un allenatore più avveduto di Stramaccioni avrebbe scelto di ruotare gli uomini, soprattutto in avanti, tenendo a riposo i giocatori più stanchi. Invece, no. E penso a Cambiasso, tornato a camminare spaesato per il campo come lo scorso anno. Per tacere di Saverio Zanetti,  autore di una prova imbarazzante, titolare per grazia ricevuta. Vai a capire da chi. Pesano eccome le assenze di Ranocchia e Samuel, laddove Nagatomo da difensore puro conferma di essere scarso piuttosto che no. Bonaventura porta in vantaggio l'Atalanta nel primo tempo, il pareggio è di Guarin all'inizio della ripresa, con sassata su punizione. Poi, segna Denis, che scappa a Silvestre e Juan Jesus e spinge in rete un assist delizioso di Morales. Che poi si procura anche un generoso rigore, scherzando un ingenuo Silvestre. Denis spiazza Handanovic, perché non esistono i portieri pararigori. I rigori, tirati bene, sono sempre gol. Tanto che lo sloveno viene spiazzato da uno, Denis, che non ha il piede più educato del campionato. L'Inter non ha cambi all'altezza. Non possono esserlo Alvaro Pereira ed Alvarez. O Livaja. Saltano tutti gli schemi e l'Inter, esponendosi al contropiede avversario, attacca alla rinfusa. A cinque minuti dalla fine, Palacio, servito da Gargano, accorcia le distanze. Ma, è un episodio altro che gli schemi di Stramaccioni! Atalanta in dieci nel recupero, ma, non basta per la rimonta nerazzurra. Prima sconfitta in trasferta per l'Inter, la Juve torna lontana quattro punti.

giovedì 8 novembre 2012

L'Inter passa a Belgrado contro il Partizan: 3-1 per i nerazzurri. Palacio, Palacio, Guarin

Netto successo dell'Inter di Stramaccioni in Europa League. Sconfitto il Partizan Belgrado per 3-1. Gli avversari, a dire il vero, non hanno granché impressionato. Turn over all'inzio. Con Jonathan, Mudingay, Alvaro Pereira e Livaja. La partita cambia, però, nella ripresa, con l'ingresso di Palacio. Che capitalizza il gran lavoro del centrocampo, soprattutto quello di un instancabile Guarin. Poi a segno, personalmente, su assist delizioso del subentrato Cassano. E' la decima vittoria in trasferta dell'Inter. Stramaccioni gioca alla Trapattoni. Prudenza, atteggiamento guardingo e contropiede, ora fulmineo, ora manovrato. Niente di nuovo sotto il sole.

mercoledì 7 novembre 2012

Stiramento per Ranocchia e Samuel: emergenza in difesa per l'Inter. Torna Silvestre ed arretra Cambiasso

Ora, vedremo quanto è abile Stramaccioni. Dopo la pessima partenza, l'ambizioso tecnico romano con un notevole revirement, resosi conto che la difesa dell'Inter era impresentabile, aveva abdicato al proprio credo tattico, sacrificando la linea difensiva a quattro e puntando su tre difensori, più due terzini sulle fasce. Qualche volta, i difensori in campo erano stati sei: Samuel, Ranocchia, Juan Jesus, Zanetti, Nagatomo ed Alvaro Pereira. Nessuna concessione allo spettacolo, poco possesso del pallone e molta concretezza. Da qui era ripartita l'Inter con una serie vincente culminata nella trasferta vittoriosa contro la Juve. Ora, rovescio imprevisto di fortuna, si fermano Ranocchia e Samuel, pilastri, il secondo più del primo, di quella difesa a tre da cui, si diceva, l'Inter aveva tratto la forza per rimettersi in carreggiata. Sicché Stramaccioni, alternative non ne ha sul piano tecnico, dovrà puntare sul modesto Silvestre ed arretrare Cambiasso, che sta vivendo sulla trequarti e dintorni il miglior periodo di forma da due anni a questa parte. Come ne uscirà il celebrato Stramaccioni? Spero bene.

sabato 3 novembre 2012

Inter - Juve 3-1. Finisce l'imbattibilità dei bianconeri dopo 49 giornate. Gol della Juve viziato da fuorigioco. Milito e Palacio ammutoliscono lo Juventus Stadium

Sembrava tornata calciopoli. Gol viziato da fuorigioco per i bianconeri all'alba della partita. L'Inter assorbiva il colpo. Conclusione di Cassano a girare, Buffon immobile, palla fuori di poco. Poi, ancora calciopoli, nel senso almeno di calci, entrata terribile di Lichsteiner su Palacio: da rosso diretto o, quanto meno, da giallo. E sarebbe stato poi rosso comunque per doppia ammonizione. Invece niente, lo svizzero impunito resta in campo. Da cui lo toglie subito però Alessio, confermando che, sì, l'espulsione c'era. Il furore bianconero, impersonato da Marchisio, evapora all'intervallo. L'Inter trova il gol su rigore, era ora, trasformato da Milito. Esce Cassano, stremato, ed entra Guarin. Sarà proprio lui a spellare le mani di Buffon con una solenne botta dal limite dell'area, respinta affannosa e ribattuta vincente ancora di Milito, tornato a frenare, sterzare e dribblare come nell'anno del triplete.  C'è spazio anche per il gol di Palacio, nel recupero, servito da un convincente Nagatomo. L'Inter espugna lo Juventus Stadium, il colpo gobbo questa non volta riesce. Stramaccioni ha fatto le scelte giuste. Derby d'Italia all'Inter.

domenica 7 ottobre 2012

L'Inter batte il Milan 1-0. Gol di Samuel. Molti errori, espulso Nagatomo. Allegri esonerato?

Decide un gol di Samuel su punizione dalla sinistra di Cambiasso, dopo una manciata di minuti. Milito, poco dopo, potrebbe chiudere la gara, se soltanto riuscisse a mettere a frutto un clamoroso errore di Abbiati, ma, il centravanti argentino sbaglia, due volte!, e non ci sono parole per restituire l'enormità dell'occasione sprecata. L'Inter si rintana in difesa, i rossoneri tengono le redini del gioco senza tuttavia incidere. Coutinho non vede palla e, questa volta, anche Cassano latita abbastanza. Segna Montolivo a gioco fermo. La partita s'infiamma, nella ripresa secondo a giallo a Nagatomo, che viene espulso. Il Milan reclama poi un rigore su Robinho, che forse c'è. L'Inter trema anche perché Handanovic sa lanciare con le mani fino a metà campo, parerà pure i rigori, ma ha fondamentali scadenti e non blocca un tiro che sia uno, smanacciando addosso agli avversari, che non ne approfittano. Nel frattempo Cassano è uscito per Pereira e, prima di lui, Coutinho ha lasciato il posto a Guarin. Lo spartito non cambia: il Milan attacca, l'Inter, senza un regista, arranca. Palacio, subentrato a Milito potrebbe chiudere, ma tira debolmente. Finisce 1-0 per l'Inter, tra polemiche infinite. La direzione di gara è stata davvero scadente. Ho la sensazione che Allegri sarà esonerato. Stramaccioni, senza lo straccio di un'idea, ha la fortuna di vincere il suo secondo derby.

mercoledì 26 settembre 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: gol di Alvaro Pereira e Cassano. Stramaccioni salva la panchina. Cassano a 90 gol in serie A

Stramaccioni salva la panchina. Formazione prudentissima, con tre difensori centrali, Juan Jesus, Ranocchia e Samuel e tre terzini, Nagatomo, Zanetti ed Alvaro Pereira. Fortuna vuole che Sneijder debba uscire a metà del primo tempo. L'Inter rischia lo svantaggio, graziata da Pellissier. Poi, passa con Pereira, che tuttavia in fase difensiva lascia ancora molto a desiderare. Nella ripresa, catenaccio da provinciale per l'Inter, questa è la verità e Stramaccioni deve starci. Mezzo contropiede, assist di Gargano e gol di Cassano, con delizioso diagonale da sinistra verso destra. Per Cassano è il terzo gol in campionato, il gol n. 90 in serie in 300 partite: non male per una seconda punta! L'Inter scaccia la crisi, per adesso. Ma, la qualità del gioco è imbarazzante.

martedì 25 settembre 2012

Stramaccioni vara la difesa a tre contro il rischio di esonero? La fiducia di Moratti è a tempo. Branca va licenziato

La difesa dell'Inter fa acqua da tutte le parti. Manca un'adeguata protezione del centrocampo, sebbene imbottito di mediani. Moratti ha confermato Stramaccioni, ma, credo si tratti di fiducia a tempo. Il rischio di un esonero si fa sempre più concreto. Così, Stramaccioni sta pensando di varare una difesa a tre, approfittando del rientro di Chivu. Basterà? Il problema è la condizione atletica dei singoli difensori ed il loro valore. In entrambi i casi, siamo a livelli piuttosto bassi. Manca un fuoriclasse: Samuel, 34 anni, ha smesso di esserlo per raggiunti limiti anagrafici. Ranocchia non lo è mai stato. Silvestre è un gregario. Chivu un polivalente, più generico che eclettico. Le cose migliori, all'Inter, le ha mostrate da terzino sinsitro con Mourinho. Insomma, con questi giocatori, che sia a tre oppure a quattro, l'Inter avrà sempre una difesa scadente. Mi sorprenderei se Stramaccioni rimanesse sulla panchina dell'Inter ad ottobre.
Post scriptum: Palacio, geniale colpo di Branca!!!, è ancora assente dalla lista dei convocati per la partita di domani sera contro il Chievo. Branca va licenziato.

lunedì 24 settembre 2012

Stramaccioni rischia l'esonero. Arriva Zenga?

Affidare la guida tecnica dell'Inter ad un allenatore digiuno di esperienza ad alti livelli come Stramaccioni è stato un azzardo. Stramaccioni, dopo appena quattro giornate di campionato e due sconfitte due a San Siro, già rischia l'esonero. L'Inter che ha messo in campo è tra le più sconclusionate che si ricordino. Come ha mirabilmente sintetizzato Maurizio Crippa nel suo blog sul Foglio.it, Zeru Tituli. Condivido la sua analisi, circa il mancato collegamento tra i reparti, circa le sostituzioni avventate, circa gli schemi, patetici a dire il vero, per battere ogni semplice angolo. Soltanto non condivido il giudizio negativo su Cassano, che ha fatto meglio di Sneijder e che, portato a giocare più vicino alla porta, garantirebbe anche qualche gol di più. Un fatto resta, Stramaccioni rischia l'esonero. E le sue dichiarazioni di inutile sicumera potrebbero affrettarlo. Diversamente da Crippa, poi, penso che l'esonero di Stramaccioni sarebbe utile. Con lui, l'Inter perde non soltanto punti, ma, anche tempo. Ci vuole Zenga.