Elenco blog personale

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lunedì 2 giugno 2014

Prandelli sceglie Insigne e taglia Destro e Giuseppe Rossi dai 23 per Brasile 2014

Su Giuseppe Rossi non avevo grandi dubbi: troppi gravi infortuni negli ultimi anni per pensare che potesse giocare anche il mondiale. Certi movimenti, certi contrasti non sono possibili durante la convalescenza. Più sorprendente, sicché, è stata l'esclusione di Destro, che ha lasciato il posto ad Insigne, reduce da una stagione poco brillante sotto il profilo delle realizzazioni. Penso, a questo punto, che Prandelli abbia voluto il fantasista napoletano come primo cambio di Cassano e per le sue qualità nel dribbling, fondamentale sempre meno forte nel calcio moderno. Per il resto, la nazionale è quella che è. L'infortunio di Montolivo darà spazio ad Aquilani più che a Verratti, che gioca nello stesso ruolo di Pirlo. Mi aspetto moltissimo da Cassano, come da Balotelli. Passare il primo turno, ad ogni modo, sarà difficile.

giovedì 22 maggio 2014

Destro torna all'Inter

Non so quanto fondata possa essere la notizia che vorrebbe Mattia Destro in procinto di tornare all'Inter. Del resto, il suo cartellino, che l'Inter ha ceduto con una fretta assurda, oggi costa parecchio, quasi 20 milioni di euro. Troppi per le casse esangui di questa Inter ridimensionata. Infatti, si vocifera di Guarin offerto alla Roma a parziale conguaglio. Insomma, sarà difficile che Destro torni. A certi errori del passato non è facile rimediare. Ad ogni modo, l'operazione, ove mai andasse in porto, non sarebbe sbagliata. Anzi, dipendesse da me, riporterei all'Inter anche Bardi, Caldirola e Santon. E perfino Balotelli. A proposito: se l'Inter cerca Destro, vuol dire che in società non si crede già più in Icardi. Quando si dice la programmazione!

martedì 22 aprile 2014

Prandelli non ha ancora deciso: quali attaccanti vanno in Brasile?

Splendido il gol di testa di Balotelli nell'ultima di campionato. Gol da centravanti vecchia maniera. D'accordo, Balotelli ha pochissimo senso di squadra e gioca per i fatti propri, ma i suoi mezzi, tecnici ed atletici, sono di primissimo ordine. In area di rigore, se soltanto lo volesse, potrebbe diventare dominante. Fuori dell'area, invece, con il tiro che si ritrova, è già straordinario. Continua inesorabile la marcia di Immobile verso il titolo di capocannoniere. A questo punto, con Destro fuori per squalifica, salgono le quotazioni del granata. Cassano è stato sfortunato contro l'Inter sia sul rigore che in qualche altra conclusione, ma le sue giocate di qualità serviranno alla nazionale. Per il resto, la mia opinione è nota, Totti lo porterei in ogni caso. Toni sta facendo meglio di Gilardino, ma Prandelli preferisce il secondo. Stiamo a vedere.

lunedì 14 aprile 2014

Totti deve andare in Brasile. Gli attaccanti di Prandelli per il mondiale 2014

Totti al mondiale deve andarci. Le sue giocate a ridosso dell'area di rigore sono uniche al mondo. Tra i contemporanei, soltanto Riquelme e Ronaldinho, che forse al mondiale non ci saranno, sanno inventare come fa il capitano giallorosso. Sicché un posto per Totti Prandelli dovrà trovarlo. Come dovrà trovarlo per Cassano. Piuttosto, meglio rinunciare a qualche centrocampista con i piedi di piombo. Gli altri attaccanti dovrebbero essere Balotelli, Cerci, Immobile e Destro. Con la possibilità di tenere a casa uno degli ultimi due, laddove si volesse puntare sull'esperienza di un vecchio cannoniere come Gilardino o come il più attempato Toni. Io porterei questi sei attaccanti:
Balotelli
Cassano
Cerci
Destro
Immobile 
Totti

domenica 6 aprile 2014

Prandelli e gli attaccanti per Brasile 2014: chi va al mondiale

Si sono messi tutti a segnare, da Toni a Destro ad Immobile. Giuseppe Rossi, che ancora non si allena con la squadra ormai è fuori dai giochi. Se Prandelli non vuol ripetere la debacle di Lippi nel 2010, con tanto di eliminazione al primo turno, a fronte di un girone allora possibile, con gli avversari che invece ci saranno in Brasile, dall'Inghilterra all'Uruguay, bisognerà indovinerà tutte le convocazioni. Allora, nel 2010 dico, rimasero a casa Totti, Cassano e Balotelli. Che in Brasile dovranno andarci, anche i primi due. Perché i gol bisogna farli, e Totti e Cassano sono del mestiere, ma anche farli fare, e Totti e Cassano sono ancora i migliori nella specialità. Gli altri quattro posti vedono in corsa Immobile, capocannoniere attuale, Destro, 13 gol in 18 partite, media strepitosa, Toni, che è centravanti classico e 16 gol ha saputo a farli a 37 anni, Cerci, che nasce ala, e Gilardino, le cui azioni sono in declino. Oggi, convocherei questi sei:
Balotelli
Cassano 
Cerci
Destro 
Immobile
Totti


domenica 5 gennaio 2014

La Juve travolge la Roma ed è campione d'inverno: fuga per lo scudetto

Roma travolta. La Juventus prevale con un nettissimo 3-0. Giallorossi in dieci nell'ultimo quarto d'ora, dopo il rosso ad un furente De Rossi, schiacciato dalla tensione di una partita, che i bianconeri indirizzano dopo pochi minuti di difficoltà. Garcia non ha colpe particolari, se non quella di avere preferito l'evanescente Ljajic a Destro, che avrebbe creato ben altri problemi alla coriacea retroguardia di Conte. Ora, sono addirittura otto i punti di vantaggio della Juve sulla Roma. Titolo d'inverno conquistato con un turno d'anticipo e le mani sullo scudetto. 

domenica 22 dicembre 2013

Juve sempre in testa, dilaga la Roma con l'attacco "forza quattro". Destro, Immobile e Toni segnano per Prandelli

Tevez sta decidendo il campionato, corre come un centrocampista, contrasta come un difensore e segna come un grande attaccante, qual è, del resto. Mossa indovinata quella della Juve, che ha creduto in lui in estate. Con Llorente forma una coppia affiatata e completa. La Juve tiene in testa, ma la Roma non molla. Garcia punta su un attacco "forza quattro", innervato dal genio superiore di Totti, con Ljiajic e Gervinho ad imperversare ai lati e Destro a capitalizzarne il lavoro al centro. Il Catania non era un avversario particolarmente ostico, ma la prova del nuovo assetto è stata superata. Goleade anche per Verona, contro una Lazio irriconoscibile, Petkovic sarà esonerato, e Torino, nel quale, oltre al solito Cerci, si fa notare Immobile, tornato goleador come ai tempi del Pescara di Zeman. Tra poco più di un'ora il derby di Milano. Nessuna dell due squadre è in salute. L'Inter di Tohir cerca la prima vittoria. Non sarà facile.

giovedì 31 ottobre 2013

La Roma batte il Chievo con gol di Borriello: dieci vittorie consecutive nelle prime dieci giornate. E' record

Borriello, al gol n. 71 in serie A, regala alla Roma un sofferto successo contro il Chievo. Per i giallorossi si tratta della decima vittoria nelle prime dieci giornate di campionato. Record! Tornano a cinque punti le più immediate inseguitrici, Napoli e Juventus. Desta davvero impressione il rendimento difensivo della Roma: un solo gol subito in dieci giornate. In pochi mesi, da Zeman a Garcia, passando per Andreazzoli, la difesa della Roma è diventata invulnerabile. Il gol di Borriello, invece, che avrei voluto all'Inter, dimostra la qualità del reparto offensivo della Roma, che attende il rientro non solo del capitano Totti e di Gervinho, ma anche di un grande talento ancora da valorizzare come Destro. Roma favorita per lo scudetto.

martedì 1 ottobre 2013

Graziano Pellè al mondiale 2014

Ancora una tripletta, Graziano Pellè, anni 28, è da oltre un anno il cannoniere principe del campionato olandese. Con la maglia del Feyenoord Pellè ha messo a segno la bellezza di 37 gol in 36 partite. Centravanti poderoso, ma tecnico, sta confermando, partita dopo partita, la propria candidatura ai mondiali di Brasile 2014. Borriello non gioca, Destro è infortunato, Pazzini è infortunato, Gilardino stenta nel Genoa, Toni ha 36 primavere sulle spalle, Gabbiadini ed Immobile non hanno mantenuto le promesse. Se escludiamo Balotelli, che può giocare in tutti i ruoli dell'attacco, un centravanti classico al momento non c'è per l'Italia. Anzi, no. C'è e si chiama Pellè. 

mercoledì 17 aprile 2013

Coppa Italia 2013: Inter travolta dalla Roma, che vola in finale contro la Lazio. Illude Jonathan, poi doppietta di Destro, gol di Torosidis, gol di Alvarez. Stramaccioni esonerato!

Stramaccioni esonerato, questa la notizia che aspettano i tifosi nerazzurri, assieme al licenziamento di Branca. E pensare che Jonathan illude il pubblico del Meazza, scambia con Alvarez, che tocca di tacco, poi con Rocchi, che replica di tacco, quindi a centro area batte Stekelenburg con un preciso diagonale da destra verso sinistra. L'Inter sarebbe qualificata. Ma, è poca cosa la squadra del supponente Stramaccioni. E rischia di farsi riprendere già nel primo tempo. Nel secondo, trova il gol Destro, abbandonato da Juan Jesus, che scavalca Handanovic con un delizioso pallonetto: che errore averlo lasciato in estate alla Roma! Destro poi raddoppia a porta vuota, su assist che viene da sinistra, la destra dell'Inter, dove Jonathan nel frattempo è tornato l'anonimo spompato corridore di tutta la stagione. L'Inter non ha qualità d'assieme, tutto dipende da Kovacic e dall'estro randagio di Alvarez, che almeno nell'uno contro uno ci sa fare. Poi, Handanovic commette il solito errore di posizione e prende un gol da calcio parrocchiale dall'incredulo Torosidis. Qualificazione alla finale sfumata, zeru tituli per l'Inter. E' la Roma che raggiunge la Lazio in finale di Coppa Italia, edizione 2013. Stramaccioni dovrebbe dimettersi. Ma, escludendo che lo faccia, sia esonerato. E sia licenziato Branca!

mercoledì 23 gennaio 2013

Roma - Inter 2-1: Florenzi, Destro e Palacio

Semifinale di andata della Coppa Italia 2012/13, stadio Olimpico. Finisce 2-1 per la Roma, all'esito di una partita brillante nel primo tempo ed orribile nella ripresa, quando la stanchezza, per gli impegni ravvicinati delle due squadre negli ultimi otto giorni, ha provocato una serie imbarazzante di errori, anche negli appoggi e nei passaggi laterali. Superba prova di Mattia Destro, autore di uno splendido gol di testa in anticipo su Ranocchia, dopo la rete iniziale, sempre di testa, dell'onnipresente Florenzi. La Roma, nella prima mezz'ora, avrebbe potuto prendere il largo, se non fosse mancata, con Totti e Lamela, la dovuta precisione sotto porta. L'Inter ha giocato di rimessa lanciando di continuo il generoso Palacio, che ha finalmente accorciato le distanze su punizione lenta di Cambiasso, per la distrazione dilettantesca dei centrali giallorossi. Del secondo tempo, che è stato poca cosa, s'è detto. Diversi gli ammoniti, che, diffidati, salteranno la gara di ritorno. Peggiore in campo, Saverio Zanetti. 

lunedì 7 gennaio 2013

Icardi, Di Natale, Bojan, Cavani e la qualità realizzativa

Il gioco del calcio, in qualsiasi modo si voglia guardarlo, vive di una regola semplicissima e, spesso, forse a cagione di cotanta semplicità, sottovalutata. Si vince segnando un gol più degli avversari. Segnare è la cosa più importante, sicchè altrettanto importante è capitalizzare al massimo le occasioni  da rete. Ciò che non ha fatto Palacio, ma Di Natale in Udinese - Inter. Ciò che ha fatto Bojan, un campione potenziale grandissimo, in Milan - Siena, ciò che ha fatto Icardi, bella scoperta, in Juventus - Sampdoria, ciò che, per una volta, non ha fatto Destro in Napoli - Roma, ciò che nella stessa partita, e sempre da due anni a questa parte, ha fatto Cavani. Il resto conta meno. Un grande attaccante su tre occasioni da rete, segna almeno un gol. In mancanza, non è un grande attaccante. Nell'Inter, in assenza di Milito, la freddezza sotto porta appartiene soltanto a Cassano, tuttavia costretto, anche da fermo, a creare gioco sulla fascia sinistra. Anche perché, visto il centrocampo dell'Inter, Cassano è l'unica fonte di gioco della squadra.

domenica 2 dicembre 2012

Inter di misura sul Palermo, derby alla Juve, tengono il passo Napoli, Lazio e Roma

L'Inter vince, ed era ora, di misura con il Palermo. Resta il problema della sterilità offensiva, tanto che i nerazzurri passano su autogol degli avversari. Proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, se non altro Cassano rientrerà dalla squalifica per la sfida contro il Napoli, oggi a valanga sul Pescara. Il derby di Torino, purtroppo, è finito alla Juve, aiutata come al solito. Per gli uomini di Ventura, si è messa male dopo l'espulsione del primo tempo. Marchisio, doppietta per lui, si conferma uomo da partite che contano. El Shaarawi, e molti errori arbitrali, trascina il Milan alla vittoria contro il Catania: il giovanotto, debbo ripetermi, è un predestinato. Come Destro, che ormai si è sbloccato, e segna due volte nel successo della Roma. Da segnalare, infine, la tripletta di Paloschi nel successo del Chievo: sembrava che si fosse perso ed invece si sta ritrovando.

lunedì 26 novembre 2012

Milan di rigore sulla Juve, Montolivo è ormai un leader. Vince la Roma con Destro, successo per le genovesi

Rigore discutibile, quello poi trasformato da Robinho. Ma, il Milan ha giocato meglio della Juventus, i cui centrocampisti sono stanchi ed i cui attaccanti poco prolifici. Il resto è chiacchiericcio sterile. Tra i rossoneri, Montolivo, ieri con la fascia di capitano, è diventato il leader tecnico: ci ha messo del tempo, oggi però Montolivo è il miglior centrocampista italiano. Seconda vittoria consecutiva per la Roma, con prova magistrale del solito Totti, e gol di Destro. Vincono le genovesi, ma la partita più bella è quella finita pari tra il Torino di Ventura, che schiera, con Cerci, la migliore ala del campionato, e la Fiorentina del bravo Montella. Questa sera, l'Inter, senza Sneijder escluso dall'aziendalista Stramaccioni, rende visita al Parma. Temo che l'assenza di Cassano peserà.

martedì 11 settembre 2012

Primo gol azzurro di Mattia Destro. Vittoria striminzita dell'Italia contro Malta

Modesta questa Italia che affronta le qualificazioni ai mondiali del 2014. Dopo il gol di Destro, al quinto minuto del primo tempo, uno sterile possesso di palla contro i volenterosi maltesi. Ed è stato proprio il formidabile attaccante della Roma, destinato ad una luminosa carriera, una delle poche note liete della serata. Apprezzabile Insigne nella ripresa. Per il resto molta noia, fino al gol di Peluso. Che dimostra quanto conti la fortuna nella vita. Prandelli deve rivedere le sue scelte. Troppa mediocrità in troppi interpreti. Vincere 2-0 contro Malta non può considerarsi e non è un buon risultato.

mercoledì 29 agosto 2012

Borriello all'Inter? Magari

Borriello è più forte di Floccari. Nel 2009, quando questo blog aveva pochi mesi di vita e Borriello giocava nel Milan, scrissi che, a patto di star bene fisicamente, Borriello doveva ritenersi il miglior centravanti italiano. Giudizio che mi sento di rinnovare. Soltanto Mattia Destro, che l'Inter ha lasciato sciaguratamente alla Roma, sa impegnare le difese avversarie come Borriello. Insomma, come rincalzo di Milito, Borriello sarebbe una scelta di lusso. Ben più di Floccari, ottimo mestierante ma privo delle stimmate del campione. Borriello arriverà all'Inter? Non lo so, ma, se fosse, sarebbe un affare.

venerdì 10 agosto 2012

Figuraccia dell'Inter in Europa League: perde in casa contro l'Hajduk Spalato. Stramaccioni è confuso

Stramaccioni farà la fine di Gasperini. Esonerato entro settembre. L'Inter è scarsa, vecchia e spompata. La difesa è patetica, il centrocampo, con l'eccezione in prospettiva di Guarin, più che mediocre. Zanetti e Cambiasso sono due reduci. Branca ha perso Destro, non ha ripreso Santon, non ha saputo ingaggiare Lucas. Di soldi ce ne sono pochi e senza soldi non si cantano messe. La sconfitta casalinga contro i croati, ieri sera, dentro uno stadio anche troppo pieno per essere i preliminari di Europa League, è un cattivo presagio per la stagione che comincia. Stramaccioni è già in difficoltà. Meglio dimettersi ora, che finire esonerato a settembre. Perché a settembre sarà esonerato senza dubbio.

martedì 17 luglio 2012

Inter: Mudingayi per ringiovanire la squadra!

Moratti ironizza su Destro. La sensazione, però, resta quella degli ultimi due anni: l'Inter ha pochissimi soldi da spendere. Sicché è probabile che si lasci sfuggire Destro e Lucas. Mundigayi, invece, è stato ingaggiato. Il suo cartellino costava poco, il suo ingaggio non sarà tra i più alti. Che poi Mudingayi vada per i 31 anni e tutto sia tranne che un top player, questo all'Inter è un problema che nessuno sembra porsi. E sapete perché? Perché soldi non ci sono. E senza soldi, si è già scritto, non si cantano messe. Mi torna alla mente l'Inter del 1987/88, che pretendeva, senza riuscirci, è ovvio, di rinforzarsi con Nobile e Piraccini. Finì quinta e le squadre erano sedici. Ora che sono venti, l'Inter potrebbe anche finire settima. Oppure, perché no?, ottava.

giovedì 12 luglio 2012

Ibra e Thiago Silva al Psg per 65 milioni di euro: il Milan fa un affare

Mentre l'Inter dorme sonni profondi, russando della grossa, il Milan si appresta a cedere al Psg i cartellini di Ibrahimovic e Thiago Silva. Andasse in porto, l'operazione sarebbe un affare colossale per i rossoneri. Ibrahimovic, lo conosciamo, ha perduto gli stimoli, colpa di una natura malinconica, che lo costringe a girovagare, e di un forte amore per la vita comoda, che gli suggerisce spesso di monetizzare. Il Psg, del resto, è una squadra competitiva, interessata a rinforzarsi ancora. Il Milan otterrà molti soldi, forse sessantacinque milioni di euro, lasciando partire per Parigi anche Thiago Silva, fortissimo, ma soggetto a numerosi infortuni ed avviato verso la trentina. Il Milan potrà reinvestire una parte della cifra ottenuta. E, tanto per tornare ai sonni nerazzurri, pare seriamente interessato a Destro. Perché, direte voi, Destro sarebbe in grado di rimpiazzare Ibra? Sì, certo che sì. Branca si dimetta!

venerdì 1 giugno 2012

Italia sconfitta 3-0 dalla Russia: cocente umiliazione. Allarme per gli Europei

A nove giorni dall'esordio agli Europei, l'Italia subisce una disastrosa sconfitta dalla Russia per 3-0, ma, il passivo avrebbe potuto essere doppio. Azzurri impresentabili, incapaci di difendere in modo ordinato, sorpresi spesso a passeggiare per il campo. Brutta prova di tutti gli juventini, ma anche De Rossi è apparso spaesato, mentre Maggio, Balzaretti ed i subentrati Di Natale e Giovinco non sono e non possono essere da nazionale. Un conto è il campionato italiano di questi tempi un altro la platea internazionale. Si è salvato solo Balotelli, con  Cassano l'unico fuoriclasse del gruppo. Destro sarebbe servito. Come Santon. Prandelli sembra spaventato dall'impegno, forse dovrebbe dimettersi. Ma, non lo farà. Questa squadra rischia di uscire al primo turno.