D'Ambrosio è di una modestia tecnica imbarazzante. Perché Mancini si ostini a schierarlo, ieri sera ha dovuto cambiargli fascia di competenza dopo una mezzora, è un mistero. L'Inter vince comunque perché il Palermo è in difficoltà, Ljajic s'inventa il vantaggio con tiro incrociato, Icardi raddoppia con spaccata da dominatore dell'area di rigore. Poi, dormita difensiva, Nagatomo al solito fuori posto e gol di Vasquez. Nella ripresa chiude i conti Perisic di testa.
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lunedì 7 marzo 2016
martedì 19 gennaio 2016
Inter in semifinale di Coppa Italia: Napoli battuto 2-0, gol di Jovetic e Ljajic
Prodezza di Jovetic a metà della ripresa e gol in contropiede di Ljajic allo scadere. L'Inter batte il Napoli 2-0 e vola in semifinale di Coppa Italia. In estrema sintesi: il Napoli non può permettersi di schierare le seconde linee, Jovetic ha segnato un gol di rara bellezza.
sabato 16 gennaio 2016
Inter: pareggio inutile con l'Atalanta. Mancini vattene!
Allenatore da cacciare. Non merita quello spropositato stipendio. Non sa leggere le partite. Predilige, ultimamente, giocatori dalla tecnica primitiva come D'Ambrosio e Biabiany, tira avanti per le prodezze di Handanovic, oggi almeno tre superlative. Nessun gioco, a parte Ljajic che parte palla al piede e crea superiorità numerica. L'Atalanta ha giocato meglio, ma Reja ed i suoi giocatori guadagnano assieme meno di Mancini da solo. Lo scudetto sta sfumando. Fa solo confusione, cambia sempre modulo, per impressionare una critica imbottita di militi esenti. Gomez ha puntato il più scarso, D'Ambrosio e l'ha seguito pure quando s'è spostato a sinistra. Dimenticavo, contro D'Ambrosio, e l'irritante Guarin, si è esaltato anche Dramè, che a 30 anni sembrava Breitner a metà anni '70. E Mancini che appunti prendeva in panchina? Mancini inadeguato. #Mancinivattene
sabato 5 dicembre 2015
Inter - Genoa 1-0: Ljajic. Espulso D'Ambrosio
Dopo Nagatomo, espulso l'altro alfiere dell'illuminato stratega di Jesi, D'Ambrosio. L'Inter vince comunque grazie ad un gol, fortunoso, di Ljajic su punizione. Inter di nuovo in testa alla classifica, ma il Napoli gioca domani. Icardi è rimasto ancora in panchina.
lunedì 30 novembre 2015
Il Napoli batte l'Inter 2-1, con doppietta di Higuain, e sogna lo scudetto. Nagatomo espulso, Mancini surclassato da Sarri
Una squadra con una coppia di terzini formata da D'Ambrosio e Nagatomo non ha speranza di andare lontano. L'insipienza tecnica del primo e la sciatteria difensiva del secondo sono note, proverbiali e scoraggianti. Non dovrebbero giocare nell'Inter. Mancini questo lo capisce? No, non lo capisce. Almeno, espulso oggi, Nagatomo non potrà giocare la prossima partita. E voglio credere che Santon, ingiustamente escluso nelle ultime giornate, sia davvero infortunato. Il Napoli comunque è più forte, Higuain, doppietta e testa della classifica cannonieri, il centravanti oggi migliore al mondo, Sarri, che alla fine non disdegna un paio di cambi trapattoniani, un allenatore di molto superiore a Mancini: il gol di Ljajic, che illude di riaprire la partita, uno che gioca per conto proprio, ora bene ora a casaccio, fuori da ogni schema e da ogni logica, è la riprova che Mancini un gioco non sa insegnarlo. Però, si obietterà, ha cravatte sempre bene annodate, sciarpe intonate alle scarpe, chioma fluente e tanti amici in mezzo alla stampa. Ha la sua importanza, si capisce! Palo allo scadere per l'Inter su colpo di testa di Jovetic, palo su colpo di testa di Miranda, ma la palla, saputa, non entra. Doveva andare così, evidentemente. Napoli capolista, lo scudetto, dopo l'epopea maradoniana, ora è possibile. Anzi probabile.
martedì 27 ottobre 2015
L'Inter, in dieci, passa a Bologna: gol di Icardi dopo un mese di digiuno
Torna alla vittoria l'Inter. Successo esterno contro il Bologna, colto in dieci uomini a seguito della fiscale espulsione ai danni di Felipe Melo. Decide un gol di Icardi, che rompe un digiuno durato un mese, su assist di un buon Ljajic. Luci ed ombre per Kondogbia, che non è tranquillo in ogni caso: certi errori in appoggio sono figli della paura di sbagliare. La difesa, orfana dello squalificato Murillo, ha tenuto tutto sommato. Ma, nel recupero, Destro avrebbe potuto pareggiare. Ha tirato addosso ad Handanovic, comunque reattivo. Tre punti per l'Inter che torna momentaneamente in testa alla classifica.
lunedì 31 agosto 2015
Inter: via Hernanes, che approda alla Juve. Arrivano Felipe Melo, Talles e Ljajic
Hernanes alla Juve non l'avrei dato, a tutti ma non alla Juve. Storicamente, con l'Inter i bianconeri ci hanno sempre guadagnato. Detto questo, dal Galatasaray sono arrivati Felipe Melo, che oggi come oggi si giocherebbe il posto con Medel, ed un certo Talles, terzino sinistro, che qualcuno immagina somigliante a Roberto Carlos!, cosa della quale dubito parecchio. Dalla Roma, invece, e questa mossa propriamente non l'ho capita, è arrivato Ljajic, uno che non passa la palla nemmeno sotto tortura, un ottimo giocatore di pallone, ma un modesto giocatore di calcio: la tecnica non gli manca, come non gli manca la velocità, difetta però in tutto il resto. Imparerà dall'impaziente Mancini? Ne dubito. Lascia l'Inter per il Siviglia, e non è un caso, Andreolli, che è più forte di Ranocchia ed avrebbe fatto comodo alla causa nerazzurra. Ora, vediamo cosa saprà fare Mancini, accontentato in tutto e per tutto.
domenica 5 gennaio 2014
La Juve travolge la Roma ed è campione d'inverno: fuga per lo scudetto
Roma travolta. La Juventus prevale con un nettissimo 3-0. Giallorossi in dieci nell'ultimo quarto d'ora, dopo il rosso ad un furente De Rossi, schiacciato dalla tensione di una partita, che i bianconeri indirizzano dopo pochi minuti di difficoltà. Garcia non ha colpe particolari, se non quella di avere preferito l'evanescente Ljajic a Destro, che avrebbe creato ben altri problemi alla coriacea retroguardia di Conte. Ora, sono addirittura otto i punti di vantaggio della Juve sulla Roma. Titolo d'inverno conquistato con un turno d'anticipo e le mani sullo scudetto.
domenica 22 dicembre 2013
Juve sempre in testa, dilaga la Roma con l'attacco "forza quattro". Destro, Immobile e Toni segnano per Prandelli
Tevez sta decidendo il campionato, corre come un centrocampista, contrasta come un difensore e segna come un grande attaccante, qual è, del resto. Mossa indovinata quella della Juve, che ha creduto in lui in estate. Con Llorente forma una coppia affiatata e completa. La Juve tiene in testa, ma la Roma non molla. Garcia punta su un attacco "forza quattro", innervato dal genio superiore di Totti, con Ljiajic e Gervinho ad imperversare ai lati e Destro a capitalizzarne il lavoro al centro. Il Catania non era un avversario particolarmente ostico, ma la prova del nuovo assetto è stata superata. Goleade anche per Verona, contro una Lazio irriconoscibile, Petkovic sarà esonerato, e Torino, nel quale, oltre al solito Cerci, si fa notare Immobile, tornato goleador come ai tempi del Pescara di Zeman. Tra poco più di un'ora il derby di Milano. Nessuna dell due squadre è in salute. L'Inter di Tohir cerca la prima vittoria. Non sarà facile.
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domenica 22 settembre 2013
Roma e Napoli a punteggio pieno, Inter a valanga sul Sassuolo, stenta ma vince la Juve
Il Napoli, lo scrivo da tempo, è la squadra più forte del campionato. Strapazza il Milan in trasferta, anche perché Balotelli stavolta sbaglia dal dischetto. Benitez può riportare lo scudetto sotto il Vesuvio. Rossoneri in crisi, nella parte destra della classifica. Il derby capitolino va alla Roma dell'intramontabile Totti: tutte indovinate le scelte di mercato, da Maicon a Ljajic fino al ritrovato De Rossi. Fatica la Juve, nella quale brilla il solo Tevez. A valanga l'Inter sul Sassuolo: Alvarez ormai è un punto di riferimento, Palacio se in giornata è immarcabile. Poi segna anche Milito: doppietta al ritorno dopo un grave infortunio. Mi scoccia soltanto l'arrivo di Thohir.
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