Napoli sconfitto in casa dal Parma. Un gol di Gervinho allo scadere sancisce la sconfitta all'esordio di Gattuso. Che magari potrà far meglio di oggi, ma pensavo che non fosse adatto a sostituire Ancelotti. Forse non era un pensiero tanto peregrino.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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sabato 14 dicembre 2019
sabato 22 aprile 2017
Fiorentina-Inter 5-4: Pioli vattene
Sia stramaledetto il giacobinismo. E la sua versione calcistica: il fantacalcio. Che tanti incompetenti ha accostato al gioco che Brera definiva "mistero senza fine bello". La media punti di Pioli, risultato non interpretabile di tanti anni di carriera, era questa. L'ho scritto inutilmente, assieme a pochi altri, dopo l'esonero di De Boer. Tutto prevedibile, tutto previsto. L'Inter perde anche dalla Fiorentina, 5-4, con tripletta inutile di un grande Icardi, quarta sconfitta consecutiva. Imbarazzo! Pioli se ne vada. Con Ausilio e Nagatomo e D'Ambrosio. E Zanetti, soprattutto Zanetti.
domenica 16 ottobre 2016
Inter sconfitta dal Cagliari: male Icardi e Candreva. De Boer confuso
Jovetic va messo fuori rosa. Partiamo da qui. Non ha più voglia con l'Inter. Sbagliato schierarlo, oggi, come lo fu contro la Roma. Pessima partita di Candreva, autore di non meno di 15 cross sbagliati e Icardi, leone quando scrive o scrivono per lui, meno in campo. Sbaglia un rigore e non tiene una palla. Ma anche De Boer ha le sue colpe nella sconfitta rimediata contro il Cagliari: errori nei cambi e messaggi di confusione ad una squadra già povera di idee e di personalità. E poi, in Italia, bisogna leggere bene le partite a gara in corso. Non basta prepararle. De Boer, sul punto, rivela ancora parecchi limiti. Per finire, Handanovic è un grande portiere solo quando gli tirino addosso. Non è da Inter.
domenica 28 febbraio 2016
#Mancinivattene: Mancini non parla dopo la sconfitta contro la Juve. Ha finito le scuse!
Silenzio quanto mai eloquente quello di Mancini dopo l'ennesima sconfitta contro la Juve. Tragga le conseguenze della propria gestione fallimentare e se ne vada. #Mancinivattene
domenica 20 dicembre 2015
L'Inter perde in casa con la Lazio: tutta colpa di Mancini
Lo stratega ha finito la scorta. Di buona sorte. Cambia, cambia, si finisce per andare in confusione. Che assurdità aver schierato Montoya al posto di Santon recuperato, aver tenuto fuori il più in forma, Brozovic, aver creduto, insieme a qualche incompetente solone della stampa amica, che il primato in classifica fosse il frutto delle intuizioni del tecnico, della rotazione esasperata dei giocatori. Ma quando mai? La Lazio risorge contro un'Inter dimessa, che tira in porta dopo un'ora. E segna pure, con Icardi, che pareggia il gol di Candreva. Poi, un altro pupillo di "chioma fluente", Felipe Melo causa un rigore, chi l'avrebbe detto?!, e si fa cacciare. Candreva segna ancora sulla ribattuta di Handanovic. Tutta colpa di Mancini, il vero limite, lo scrivo da mesi, di una squadra che, viste le avversarie, potrebbe anche vincere lo scudetto. E lo vincerebbe. Se non ci fosse Mancini alla sua guida. Con i suoi pregiudizi, le sue piccole vendette contro i calciatori che gli rispondono a tono, la sua ossessiva ricerca di distinzione. Come si può pretendere che il gioco scorra con due mediani come Medel e Melo: uno, Medel, basta ed avanza. Biabiany ha grandi limiti, spiegati da quanto corre. Ma, che corre a fare? Il piede resta quello. Ma tutto questo Mancini, come l'Alice di De Gregori, non lo sa. Dimenticavo: Montoya se ne torni a Barcellona.
domenica 29 novembre 2015
Roma sconfitta dall'Atalanta: Garcia alla frutta. Esonero imminente
Non v'è dubbio che Reja sia un allenatore più preparato di Garcia. Lo conferma il netto successo colto oggi dall'Atalanta sul campo della Roma. Garcia sarà esonerato. È soltanto questione di tempo.
domenica 22 novembre 2015
Montella sconfitto all'esordio: prevedibile e previsto
Svolta tecnica, grande allenatore, Cassano contento, Ferrero pure. Avrà vinto allora la Sampdoria? No, no, sconfitta contro l'Udinese. Però vuoi mettere Montella con Zenga! Sì meglio Zenga e senza dubbio.
sabato 26 settembre 2015
Juve crisi nera: battuta anche a Napoli, 5 punti in 6 partite. Esonero per Allegri?
Non ricordo un inizio così disastroso della Juve. La miseria di 5 punti in 6 partite è la prova di una crisi globale dalla quale non sarà facile uscire. Tanto più che i bianconeri non sono abituati a navigare nelle acque limacciose della bassa classifica. A Napoli, dove comincia a vedersi la mano di Sarri ed un grandissimo Insigne, la Juve rimedia un'altra sconfitta e resta a -10 dalla vetta della classifica. Per adesso. Si comincia a parlare dell'esonero di Allegri.
venerdì 6 marzo 2015
Come sta la Juve?
Gli ultimi venti minuti contro la Roma ridotta in dieci, la sconfitta tutto sommato netta patita in casa contro la Fiorentina, l'imminente ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco stanno, tutti assieme, minando le certezze della Juventus. La stagione sta entrando nella sua fase cruciale. E la sensazione è che i bianconeri siano in affanno. L'assenza di Pirlo, il solo capace di governare il gioco con sapienza, mutando il ritmo secondo le necessità del momento, potrebbe rivelarsi esiziale. E se il campionato non fosse chiuso?
domenica 1 marzo 2015
Inter battuta dalla Fiorentina: Mancini vattene
Primo tempo di studio e di attesa. Troppo affollata la metà campo perché possa esserci spettacolo. L'Inter paga i piedi poco educati di Campagnaro e di Medel. Podolski giù di tono e Kovacic costretto ad una brutta figura dall'insipienza di Mancini: il croato è una mezzala e non un trequartista. Passa la Fiorentina con Salah: i centrali dell'Inter, si sa, sono scarsi. Errori a ripetizione. Dilettanteschi, come dilettantesca è la conduzione di Mancini, che sostituisce Santon, il migliore con Guarin, e poi parlotta fitto con il suo dimenticabile secondo. Anche per ragioni scaramantiche, torno a scrivere: Mancini vattene: la sua media punti è di 1,35 a partita! E se ne andasse pure Palacio. Ecco le pagelle dell'Inter.
Handanovic: 5. Modesto
Campagnaro: 3. Piedi storti
Vidic: 4. Dorme sul gol viola, falloso. Bollito
Juan Jesus: 4,5. Aitante ma spesso fuori posizione svagato.
Santon: 6. Stanco ma pericoloso negli sganciamenti offensivi. Un gigante se confrontato con i compagni
Guarin: 6,5. Il migliore oggi, scheggia il palo con un tiro dei suoi e lotta fino alla fine. Quasi leader
Brozovic: 5. Involuto
Medel: 4,5. Piedi storti
Icardi: 4. Spettatore non pagante
Podolski: 4,5. Esce rosso per lo sforzo, ma sbaglia tutto
Kovacic: 5. Mancini lo schiera fuori ruolo, ma dovrebbe fare di più
Shaqiri: 6. Entra troppo tardi
Palacio: 4. Sbaglia, per egoismo, un gol assurdo. Parecchio bollito
Mancini: 4. Non sa leggere le partite. Né prima né, soprattutto, durante. Raccomandato. #Mancinivattene
Handanovic: 5. Modesto
Campagnaro: 3. Piedi storti
Vidic: 4. Dorme sul gol viola, falloso. Bollito
Juan Jesus: 4,5. Aitante ma spesso fuori posizione svagato.
Santon: 6. Stanco ma pericoloso negli sganciamenti offensivi. Un gigante se confrontato con i compagni
Guarin: 6,5. Il migliore oggi, scheggia il palo con un tiro dei suoi e lotta fino alla fine. Quasi leader
Brozovic: 5. Involuto
Medel: 4,5. Piedi storti
Icardi: 4. Spettatore non pagante
Podolski: 4,5. Esce rosso per lo sforzo, ma sbaglia tutto
Kovacic: 5. Mancini lo schiera fuori ruolo, ma dovrebbe fare di più
Shaqiri: 6. Entra troppo tardi
Palacio: 4. Sbaglia, per egoismo, un gol assurdo. Parecchio bollito
Mancini: 4. Non sa leggere le partite. Né prima né, soprattutto, durante. Raccomandato. #Mancinivattene
martedì 27 gennaio 2015
Nadal travolto da Berdych agli Australian Open 2015
Partita senza storia, tre set a zero per Berdych, e Nadal saluta gli Australian Open 2015 ai quarti di finale. I suoi sostenitori argomenteranno che il maiorchino rientrava da un fastidioso infortunio, e questo è vero. Ancor più vero, però, è che dopo il 2010, nei tornei degli Slam, Nadal ha trionfato soltanto al Roland Garros, sulla superficie eletta della terra rossa. Con l'eccezione del successo colto agli Us Open 2013. Il che vorrà pur dire qualcosa. Quanto agli Open d'Australia in corso di svolgimento, è difficile ormai anche soltanto immaginare un vincitore diverso da Djokovic.
domenica 25 gennaio 2015
Inter sconfitta dal Torino allo scadere. Mancini vattene. Le pagelle dell'Inter
Ma quale Champions! L'Inter di Mancini raccoglie un'imbarazzante sconfitta casalinga contro il Torino, allo scadere dei quattro minuti di recupero. Beffa inevitabile seguita ad una partita di rara bruttezza, dominata dalla noia. Sterile possesso palla dei nerazzurri. Non ce n'è uno che sappia crossare. Forse Podolski ma non sempre. Condizione atletica generale approssimativa: molti passeggiano. Per di più si fa male Andreolli alla fine del primo tempo, seguito da D'Ambrosio all'inizio del secondo. Problemi muscolari, pare. Ma chi e come cura la preparazione atletica all'Inter? Mancini guarda spaesato la partita. Spera in un colpo di fortuna per sbloccarla. Il suo schema prediletto. Ma, la fortuna è voltata altrove. E così alla fine del recupero, passa il Torino con un colpo di testa nell'area piccola. Esempio di straordinaria organizzazione difensiva. Dopo nove partite, i punti di Mancini sono dieci. Meglio Mazzarri. Ecco le pagelle di giornata per l'Inter.
Handanovic 5: colpo di testa in area piccola, non sa tenere la posizione il celebrato para rigori. Disorientato
D'Ambrosio 5: grandi mezzi atletici, imbarazzanti mezzi tecnici. Approssimativo
Donkor 6: di incoraggiamento, subentra, piedi legnosi ma almeno una volta prova a sfondare il muro granata. Volenteroso
Obi 5: non è un terzino. Fuori posizione
Andreolli 6: diligente come al solito, si fa male ed è un guaio. Sfortunato
Ranocchia 5,5: subentra ad Andreolli, sbaglia qualche rinvio, assente sul gol. Svagato
Vidic 5,5: gioca bene fino a poco dalla fine. Da leader della difesa ha le sue colpe sul gol granata. Attempato
Guarin 4: via la fascia di capitano dal suo braccio, tipica scelta manciniana. Non sa giocare a calcio, soltanto a pallone. E non è la stessa cosa. La stagione della caccia è chiusa, i suoi tiri sono tutti per allodole immaginarie. Naif.
Kuzmanovic 6: almeno fa la sua parte. Modesto
Icardi 5: ma se la barba non ce l'hai, perché te la fai crescere? Non tiene un pallone. Pigro
Palacio 5: per l'impegno. Gli farà male la caviglia, gli anni sono passati, non so. Fuori tempo
Kovacic 6: sprecato a rincorrere gli avversari, nessuno che si muova senza la palla, qualche volta esagera a voler dribblare tutti. Resta il miglior del gruppo però. Fuoriclasse immalinconito dal contorno
Podolski 5,5: personalità, si sa, condizione lontana. In rodaggio
Shaqiri: 5,5: subentra e non è Robben. Impegnato a fare quel che può
Mancini 4: basta storie e basta scuse, il calendario, la luna e le stelle. Dieci punti in nove partite, 1,11 punti a partita, sono una miseria che urla contro il suo ingaggio. Elegante ma tanto sopravvalutato
Handanovic 5: colpo di testa in area piccola, non sa tenere la posizione il celebrato para rigori. Disorientato
D'Ambrosio 5: grandi mezzi atletici, imbarazzanti mezzi tecnici. Approssimativo
Donkor 6: di incoraggiamento, subentra, piedi legnosi ma almeno una volta prova a sfondare il muro granata. Volenteroso
Obi 5: non è un terzino. Fuori posizione
Andreolli 6: diligente come al solito, si fa male ed è un guaio. Sfortunato
Ranocchia 5,5: subentra ad Andreolli, sbaglia qualche rinvio, assente sul gol. Svagato
Vidic 5,5: gioca bene fino a poco dalla fine. Da leader della difesa ha le sue colpe sul gol granata. Attempato
Guarin 4: via la fascia di capitano dal suo braccio, tipica scelta manciniana. Non sa giocare a calcio, soltanto a pallone. E non è la stessa cosa. La stagione della caccia è chiusa, i suoi tiri sono tutti per allodole immaginarie. Naif.
Kuzmanovic 6: almeno fa la sua parte. Modesto
Icardi 5: ma se la barba non ce l'hai, perché te la fai crescere? Non tiene un pallone. Pigro
Palacio 5: per l'impegno. Gli farà male la caviglia, gli anni sono passati, non so. Fuori tempo
Kovacic 6: sprecato a rincorrere gli avversari, nessuno che si muova senza la palla, qualche volta esagera a voler dribblare tutti. Resta il miglior del gruppo però. Fuoriclasse immalinconito dal contorno
Podolski 5,5: personalità, si sa, condizione lontana. In rodaggio
Shaqiri: 5,5: subentra e non è Robben. Impegnato a fare quel che può
Mancini 4: basta storie e basta scuse, il calendario, la luna e le stelle. Dieci punti in nove partite, 1,11 punti a partita, sono una miseria che urla contro il suo ingaggio. Elegante ma tanto sopravvalutato
lunedì 1 dicembre 2014
Mancini deve andarsene: Inter travolta dalla Roma 4-2
Non ho visto la partita. Ma, ho visto la classifica. Colonna di sinistra. L'allenatore più pagato della serie A, Roberto Mancini l'esteta, non mi pare che abbia rivoluzionato la squadra che pure stentava con Mazzarri. Pareggio nel derby, vittoria stentata con il Dnipro in Europa League, e sonora sconfitta sul campo della Roma, 4-2. Tanto per non girarci troppo intorno, scrivo subito che Mancini deve andarsene. Insomma, dimettersi, perché un esonero costerebbe troppo. Non ho visto la partita, d'accordo, ma perché ha escluso dalla formazione titolare Kovacic? A me basta questo, per considerare conclusa la sua seconda avventura nerazzurra. Invece, vedrete che lo lasceranno sulla panchina, ingaggeranno qualcuno da lui indicato a gennaio, e l'Inter a fine stagione starà sempre nella colonna di sinistra della classifica. Mancini deve andarsene.
domenica 5 ottobre 2014
Inter travolta dalla Fiorentina: Mazzarri esonerato?
Ho sempre difeso Mazzarri dalle pagine di questo blog, considerandolo un allenatore serio e preparato, sia pure privo di quel carisma che sarebbe necessario per guidare una grande squadra come l'Inter. Quest'anno, però, va peggio dello scorso anno. Dopo sei giornate, i punti di distacco dalla vetta sono già dieci, un'enormità. Mezza classifica, mediocrità diffusa, nel gioco e nei risultati. Due bruttissime sconfitte consecutive. L'ultima, quella odierna contro la Fiorentina, mi pare destinata a lasciare una traccia profonda. Insomma, credo che Mazzarri, mai amato dall'ambiente, sia al capolinea. Appare già scoraggiato, sfiduciato, eppure il gruppo quest'anno è più forte. Così non va: Cuadrado, ad esempio, è uno dei migliori giocatori del campionato, ma non è stata prevista alcuna mossa per cercare di neutralizzarlo. Anzi, spesso è finito dalle parti di Ranocchia, troppo lento, per tenere passo del rapidissimo colombiano. Quattro gol presi contro il Cagliari, tre oggi contro la Fiorentina. Mai in partita e l'assalto finale, alla ricerca del gol della bandiera, è più patetico che eroico. Mazzarri, secondo me, è vicinissimo all'esonero.
domenica 23 marzo 2014
Inter battuta in casa dall'Atalanta. Decide una doppietta di Bonaventura, inutile il gol di Icardi
Bellissimo il gol di Icardi. Inutile, però. Perché la scarsissima difesa dell'Inter di Mazzarri, per svagatezza ed errori dilettanteschi nel posizionamento e nelle marcature, concede due gol a Bonaventura, numero dieci dell'Atalanta, che sarà uscito dal campo sentendosi Roberto Baggio. D'accordo, illudendosi e parecchio, ma l'Inter ha il carisma di concedere illusioni a tutti, prima o poi. Al Meazza, sono sembrati campioni Di Michele, Tavano, Meggiorini. Oggi, è toccato a Bonaventura. Il problema, fra i tanti, torno a segnalarlo, è la scarsa qualità dei cross, sempre imprecisi, troppo corti o troppo lunghi, mollicci, Tolta qualche eccezione. A che serve crossare dieci, quindici, venti volte a partita in questo modo? Per di più Hernanes è sotto tono. Poi, resta inteso che le case si costruiscono a partire dalle fondamenta. E quelle dell'Inter, vale a dire la difesa, sono scadenti. Insomma, se si prendono due gol in casa, si può giocar bene quanto si vuole ma è difficile che si vinca.
domenica 19 gennaio 2014
L'Inter di Thohir in crisi nera, perde anche contro il Genoa sotto il diluvio. Mazzarri in discussione
Partita indecente, come la prestazione di mezza squadra, da Juan Jesus che inciampava una volta su due, e Palacio, di cui dev'essere tornata dall'Argentina la controfigura, che sbagliava due comode occasioni da rete. Per il resto, tanta mediocrità. Ed una sconfitta maturata su calcio d'angolo, colpo di testa di Antonelli, con la difesa intontita ad una manciata di minuti dal termine. Mai avvertita, dal divano, la sensazione che l'Inter potesse vincere la partita. Ma, credo che per i giocatori, dal campo, la sensazione sia stata la stessa. Questa piccola Inter di Thohir non vale granché. E mi pare destinata a scendere altre posizioni in classifica. Mazzarri è confuso. Inevitabile che cominci ad essere discusso anche lui.
sabato 2 febbraio 2013
Zeman esonerato dalla Roma. Fatale la sconfitta con il Cagliari. Giallorossi affidati ad Andreazzoli
E' finita nel peggiore dei modi la seconda avventura di Zeman alla guida della Roma: esonero dopo 23 giornate di campionato. Fatale è stata la sconfitta, l'ennesima, che i giallorossi hanno conosciuto ieri sera con il Cagliari. Una difesa mediocre, una fase difensiva all'insegna dell'approssimazione. Il tecnico boemo è stato sopraffatto dai suoi soliti, storici, errori. Oltre che da una qualità media della rosa non particolarmente elevata. Errori sul mercato: Destro, fortissimo ed ora infortunato, serviva davvero essendoci già un centravanti di ruolo come Osvaldo? Il gioco sulle fasce è mancato, soprattutto la spinta dei terzini. Del resto, Piris è Piris, non è Cafu, non è Maicon, non è Lahm. De Rossi è stato emarginato e ridotto al rango riserva per fare posto a Tachsidis, che è modesto piuttosto che no. Goicoechea, ieri autore di una papera colossale, è stato voluto propriamente da Zeman ed è costato parecchie sconfitte. Insomma, tante cose sono andate male. E Zeman non ha saputo e, forse, neppure voluto correggere il tiro, confermando quei limiti che ne avevano impedito la consacrazione durante gli anni '90. Finisce così una stagione. Nessuno spettacolo, nessuna gloria. Triste, solitario y final. La squadra, per adesso, viene affidata ad Andreazzoli. Si parla di Giampaolo come traghettatore e di Blanc, sopravvalutato, per la prossima stagione.
mercoledì 24 ottobre 2012
Piccola Juve in Champions, Allegri rischia il posto contro il Malaga
Passano gli anni, anzi i decenni, ma certe tendenze si confermano. La Juve, spesso tiranna in Italia, diventa piccola piccola in Europa. Ancora un pareggio, anche contro i danesi assai poco blasonati, lo Shaktar di Lucescu che prende il largo ed il rischio eliminazione dalla Champions che assume sembianze molte concrete. Marchisio e Vidal tirano la carretta da troppo, Pirlo non sempre può illuminare la scena. Di fondo, però, c'è quella vulnerabilità, tutta europea, connaturata alla storia della Juve. La sindrome di Magath, per chi se lo ricorda. Fra poche ore, il Milan se la vedrà con il Malaga, squadra di assi, come Joaquin e Saviola, che hanno avuto una carriera inferiore ai grandi mezzi: Allegri, manco a dirlo, rischia l'esonero. C'è poco da fare, in caso di sconfitta, Allegri sarà esonerato.
giovedì 10 maggio 2012
Nadal battuto da Verdasco a Madrid: fatale la terra blu nella clamorosa sconfitta del maiorchino?
Non è terra rossa, d'accordo, ma blu. Tuttavia, insomma, sempre di terra battuta si tratta, magari più veloce, magari con rimbalzi meno regolari. Ma, la precoce eliminazione, agli ottavi di finale, del re del tennis sulla terra battuta, Rafael Nadal, desta sensazione. Fa notizia. Nadal è stato sconfitto in tre set dal connazionale Verdasco, dopo essere stato in vantaggio nel set finale. E' il segno del tempo che passa e di una vulnerabilità sulla superficie prediletta, che raramente si è manifestata nel corso della leggendaria carriera del maiorchino. Tanto più che Nadal ha perso dopo tre ore abbondanti di gioco, quando, per solito, le sue qualità agonistiche e di resistenza finiscono per abbattere gli avversari. Stavolta è toccato a Nadal di perdere. Per di più a Madrid!
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