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Visualizzazione post con etichetta Djokovic. Mostra tutti i post
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venerdì 26 gennaio 2024

Sinner, Bolelli e Vavassori in finale agli Australian Open 2024

L'impresa maggiore, va da sé, resta quella di Sinner, che sconfigge in quattro set Novak Djokovic - uno che a Melbourne aveva trionfato per dieci volte - e vola in finale di singolare agli Australian Open 2024: un vero e proprio passaggio di consegne, anche perché Sinner pare proprio aver raccolto l'eredità tecnica del campione serbo, mai osservato così in difficoltà fisicamente. In finale, per l'Italia, anche il doppio formato da Bolelli e Vavassori. Bolelli ha già vinto, in coppia con Fognini, lo Slam australiano nel 2015. Può ripetersi. Sinner, alla prima finale Slam in carriera, gioca con il sole in tasca. 

domenica 16 luglio 2023

Wimbledon 2023: trionfa Alcaraz. Djokovic sconfitto in 5 set

Partita lunga. Djokovic vince il primo set, Alcaraz il secondo, al tie-break, e il terzo, Djokovic il quarto. Alcaraz vince il quinto e decisivo set. Djokovic è sconfitto e ha meritato di perdere, come avrebbe meritato di perdere nel 2019 contro Federer. Alacaraz è, peraltro, un degno vincitore di Wimbledon. Oggi, nei momenti salienti, alternando accelerazioni e smorzate, ha tolto ritmo al gioco noioso di Djokovic, rivelandone limiti antichi. Giustizia è fatta. Viva Alcaraz, viva Federer. Eh sì, lo so, sono del tutto parziale. 

Alcaraz - Djokovic: 1-6, 7-6, 6-1, 3-6, 6-4.

domenica 11 giugno 2023

Djokovic vince lo Slam n. 23 al Roland Garros: battuto Ruud in tre set. Non è il più forte della storia

Battuto Ruud in tre set nella finale del Roland Garros 2023. Così Djokovic conquista il titolo Slam n. 23: primato assoluto. Tuttavia, non è il più forte della storia del tennis. Il più tenace, il più continuo, il più atletico, ma non il più forte. Si potrebbero fare almeno 10 nomi di tennisti con un braccio migliore del suo. Poi, sono sincero, proprio non lo sopporto. 

venerdì 8 luglio 2022

Wimbledon 2022: Djokovic in finale contro Kyrgios

Comincia malissimo Djokovic, subendo tre break nel primo set, che Norrie vince. Poi, il campione serbo sale di tono e si annette il secondo e il terzo. Nel quarto, Norrie perde subito il servizio, poi gioca meglio - e il suo tennis mancino è niente male - ma Djokovic sbaglia pochissimo e chiude 6-4. Ottava finale a Wimbledon per lui. Affronterà Kyrgios, che ha beneficiato del forfait di Nadal. Tiferò per Kyrgios.

martedì 5 luglio 2022

Djokovic-Sinner: 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2

Sinner sfida Djokovic a Wimbledon, dove il serbo ha vinto cinque volte. Tre, ancora fatico a crederci, contro sua maestà Roger Federer. Insomma, Djokovic è largamente favorito. Non mi nascondo. Non amo il tennis di Sinner, che considero meno talentuoso di Fognini e di Musetti. E gli preferisco anche Berrettini, che questo Wimbledon avrebbe, secondo me, potuto vincerlo. Ma, contro Djokovic, tiferò Sinner. Tiferei comunque contro Djokovic.  

La cronaca breve.

Comincia bene Djokovic e la partita sembra segnata. Ma, Sinner rimonta e vince il primo set 7-5 e il secondo, addirittura, 6-2. Il passaggio a vuoto, per l'altoatesino, giunge alla metà del terzo set, quando il suo servizio perde di precisione. Djokovic si annette il terzo set 6-3. La partita continua. Ma, non bene per Sinner, che subisce subito il break. Serve in modo discontinuo, mentre il serbo pare più a suo agio negli scambi da fondo. Djokovic si annette il quarto set per 6-2. Si va al quinto e decisivo set. Che, tuttavia, finisce allo stesso modo. Decisivo il calo fisico di Sinner e le basse percentuali di prime servizio. Così è Djokovic a qualificarsi alle semifinali. 

domenica 12 giugno 2022

Stoccarda 2022: vince Berrettini. Battuto Murray in 3 set

Stoccarda Open, erba. Il redivivo Andy Murray, a lungo il quarto moschettiere dell'era Federer - Nadal - Djokovic, già due volte vincitore a Wimbledon, affronta Berrettini. Che vince il primo set 6-4. Il secondo set lo conquista Murray, con break decisivo nel dodicesimo gioco, quando Berrettini smarrisce temporaneamente il suo servizio. Nel terzo set, Berrettini avanti di un break. Murray ha problemi agli addominali nel settimo gioco al servizio, che pure si annette. Alla fine, con Murray impossibilitato a caricare la battuta, vince Berrettini 6-3. Per l'azzurro si tratta del sesto titolo Atp in carriera, il terzo sull'erba, dopo Stoccarda 2019 e Queen's 2021. La vista si allunga su Wimbledon, dove Berrettini ha perso lo scorso anno solo in finale. Da Djokovic. 

mercoledì 8 giugno 2022

Riflessione sui numeri di Nadal. Non ha affrontato i migliori della storia sulla terra rossa

Dopo il tripudio di elogi, certo meritati, che hanno attinto Nadal all'esito del quattordicesimo trionfo al Roland Garros, prendendo le mosse da un precedente post, vorrei svolgere qualche riflessione sui numeri del campione maiorchino. 

Nadal ha vinto in carriera 92 titoli Atp, 63 dei quali sull'amata terra rossa: vale a dire il 68,4% dei suoi successi. Dopo di lui, per vittorie Atp sulla terra battuta, viene l'argentino Vilas, autore di 49 vittorie, seguito dall'austriaco Muster, 40, dal formidabile svedese Borg, 30, e dallo sapgnolo Orantes, pure 30. Poi, il cecoslovacco naturalizzato statunitense, Lendl, 28, il rumeno Nastase, 27, l'argentino Clerc, 21, lo svedese Wilander, 20 e infine, al nono posto di questa speciale classifica, il serbo Djokovic, 18. L'unico, Djokovic, contro cui Nadal abbia incrociato la racchetta nella sua carriera, battendendolo anche tre volte in finale a Parigi.

Di più, cosa avrebbe fatto Nadal contro l'estro di Adriano Panatta, che sulla terra rossa inflisse a Borg le due uniche sconfitte al Roland Garros? E contro Kuerten? Mai lo sapremo.


Snocciolati questi numeri, che sono noti e a disposizione di tutti, va da sé che:
a) Nadal non ha giocato con nessuno dei maggiori vincitori di titoli Atp sulla terra rossa, ad eccezione di Djokovic, che nella classifica di riferimento è appena al nono posto;
b) che Nadal non ha certo colpa del fatto che gli altri si fossero tutti ritirati prima che lui iniziasse a giocare.


Va aggiunto che Nadal neppure ha affrontato quei talenti sulla terra rossa, come Kuerten ma pure Moya e Ferrero, quando erano al meglio delle loro possibilità (declinavano quando lui esordiva).


Cosa ne voglio concludere?


Ne concludo che Nadal, il più forte giocatore di sempre sulla terra battuta (un dubbio al riguardo si può conservare solo con riferimento a Borg) ha furoreggiato in un'epoca, ormai più di tre lustri, in cui i migliori su quella superficie non hanno giocato. Perché l'avevano già fatto. Basti dire che, anche negli anni, e ci sono stati, in cui Nadal ha giocato meno per via dei tanti infortuni, nessuno, sulla terra rossa, ha saputo distinguersi e imporsi sugli altri.


Credo sia importante dirlo, perché, nel tennis conta tanto anche chi batti. E i suoi principali avversari in assoluto, Federer e Djokovic, hanno sempre avuto nella terra battuta la superficie meno congeniale se non meno amata. 


Gli impressionanti numeri di Nadal sulla terra rossa si spiegano anche così. Non soltanto così, ma anche così. 


lunedì 6 giugno 2022

Nadal XIV al Roland Garros. Senza affrontare Borg, Vilas, Wilander, Lendl, Kuerten

Quattordici successi al Roland Garros. L'ultimo ieri, contro il norvegese Ruud, che, per la facilità della partita e la modestia dell'avversario, ha ricordato il primo, contro l'argentino Mariano Puerta, nel 2005: almeno, allora, Nadal perse il primo set al tie-break. Nel mezzo, in diciassette anni, altre dodici vittorie: quattro contro Federer (2006, 2007, 2008, 2011), tre contro Djokovic (2012, 2014, 2020), due contro Thiem (2018, 2019), una contro Soderling (2010), una contro Ferrer (2013), una contro Wawrinka (2017). Quattordici vittorie in quattordici finali, 122 partite vinte e tre sole sconfitte sulla terra rossa di Parigi: da Soderling agli ottavi di finale, nel 2009, da Djokovic ai quarti di finale, nel 2015, da Granollers, al terzo turno nel 2016 (ma Nadal si ritirò). Numeri impressionanti e, per se stessi, indiscutibili. So di avere un'opinione impopolare, so che mi fa ombra il tifo storico per Federer e l'antipatia che Nadal, non come uomo, ma come tennista, mi ha sempre ispirato. Ma tutte le vittorie che ha ottenuto a Parigi, tantissime, straordinariamente tante, sono venute non contro veri specialisti della terra battuta. Non contro i migliori di sempre, almeno. Non del calibro, per stare all'era Open, di un Borg, di un Vilas, ma pure di un Wilander, di un Lendl, di un Kuerten, di uno stesso Muster. Nemmeno del livello di Moya o Ferrero, che declinavano quando lui debuttò. Insomma, Nadal, il più grande giocatore della storia sulla terra rossa, non ha affrontato né il secondo né il terzo, neppure il quarto giocatore della storia sulla medesima superficie. Sotto questo aspetto, gli è andata bene. Non ne ha colpa. Ha battuto - e con merito - chi ha affrontato. Cambia qualcosa nella valutazione delle sue vittorie? Probabilmente no. Però, è andata così. E mi pare giusto ricordarlo.

domenica 12 settembre 2021

Us Open 2021: trionfa Medvedev, travolto Djokovic


Sembra un personaggio di un romanzo di Dostoevskij, Medvedev. Altissimo, dinoccolato, le spalle incassate. L'aria da studente, fuori corso, di filosofia. Da lontano non parrebbe un atleta, con i suoi 83 kg per 1,98 m. Eppure! Mette Djokovic in un angolo, con il rovescio, il servizio potente e una teoria infinita di palle corte, che tolgono ritmo al gioco del serbo. I primi due set finiscono con un 6-4 periodico in favore di Medvedev. Che nel quarto set dilaga fino al 4-0. Djokovic ha l'aria smarrita, sovrastato anche dal peso del pronostico e dalla possibilità di un Grande Slam che per lui era francamente troppo. Vince finalmente un gioco. Ma poi Medvedev tiene il servizio e sale 5-1. Djokovic lo imita: 5-2 per Medvedev che serve per il match. È nervoso il russo, disturbato dal pubblico che tifa per la continuazione della partita. Commette tre doppi falli e subisce il break. Djokovic poi risale 4-5. Medvedev torna a servire per l'incontro. Ora è più sereno. E trionfa Medvedev. È lui il vincitore dello Us Open 2021. Con pienissimo merito.

venerdì 30 luglio 2021

Djokovic eliminato a Tokyo 2021: finalmente!

Urta con le regole non scritte dello sport, esultare per il mancato successo di qualcuno. Però non sono sportivo fino all'ipocrisia. E così non posso nascondere la soddisfazione per l'eliminazione di Djokovic, ad opera del tedesco Zverev in tre set, nella semifinale olimpica di Tokyo 2021: il campione serbo ha vinto il primo set e perso i successivi due. Nessun Golden Slam. 

domenica 11 luglio 2021

Wimbledon 2021: Djokovic VI. Berrettini battuto in 4 set

Campo centrale di Wimbledon, ore 15. Matteo Berrettini, alla prima finale Slam della carriera, sfiderà il numero uno Atp, Novak Djokovic. Il serbo è il favorito di tutti. Io dico che vincerà Berrettini. E non per sciovinismo. Djokovic ha già vinto due Wimbledon di troppo contro Federer. Specialmente quello del 2019. È ora che restituisca qualcosa.  E Berrettini ha il gioco per metterlo in difficoltà. E nulla da perdere. Ammetto che il mio pronostico è soprattutto un auspicio e che è inficiato dalla grande antipatia sportiva che Djokovic mi ispira. Detto questo: vincerà Berrettini. Lo dico prima. Poi vediamo cosa succede. 

La cronaca. Ora scriveranno che Djokovic è ingiocabile. Non credeteci. Mancano avversari di personalità. Questo è il punto. E non vado oltre perché ora mi manca il tempo di approfondire. Lo farò in un post a parte. Ciò detto, Berrettini, che ha nel servizio il colpo migliore, ha servito il 59% di prime palle. Troppo poco. Con il 10% di prime in più - alla sua portata - Djokovic non avrebbe vinto in 4 set. Ha dovuto giocare sempre in rimonta. Che gli è riuscita solo nel primo set. Conquistato al tie-break. Poi 6-4, 6-4, 6-3 per Djokovic. Salito a 6 Wimbledon. E 20 titoli dello Slam. Come Federer e Nadal. Non è un gran momento per il tennis. Parere mio, sia chiaro. 

domenica 13 giugno 2021

Roland Garros 2021: vince Djokovic. Battuto Tsitsipas in 5 set

È stato messo in difficoltà prima da Musetti, agli ottavi, poi, oggi, da Tsitsipas in finale. Insomma, il vero talento lo soffre, Djokovic. Ma, alla fine vince lui. Perché ha una resistenza, fisica e nervosa, alla fatica che gli altri non hanno. Nemmeno Nadal. Non come lui. E certo che sa anche giocare a tennis. E benissimo. Però, le sue vittorie non mi piacciono. Come non mi piacevano quelle di Lendl. Djokovic ha conquistato il secondo Roland Garros in carriera, il diciannovesimo titolo dello Slam. Solo uno meno di Federer e Nadal. 

venerdì 11 giugno 2021

Roland Garros 2021: Djokovic batte Nadal

Perde il primo set Djokovic, poi sale in cattedra, deciso a infliggere allo spagnolo la terza sconfitta in più di 100 partite giocate al Roland Garros. Le altre due, subite da Nadal nell'Open di Francia, erano venute contro Soderling, agli ottavi, nel 2009 - quando poi trionfò Federer - e proprio contro l'asso serbo, ai quarti, nel 2015. E alla fine è proprio Djokovic a vincere, mostrando freschezza atletica due volte superiore a quella del grande avversario: 3-6, 6-3, 7-6, 6-2. Diokovic, in finale, sfiderà Tsitsipas. 

mercoledì 9 giugno 2021

Roland Garros 2021: vince Djokovic in 4 set. Battuto Berrettini

Stasera, quarti di finale del Roland Garros 2021, Matteo Berrettini sfiderà il numero uno al mondo Djokovic. Uno dei migliori servizi in circolazione, quello dell'azzurro, contro la miglior risposta del circuito, quella dell'asso serbo. Berrettini non ha il talento multiforme di Musetti, ma una grande solidità. A me, con il suo classico schema servizio e dritto, ricorda Courier. Il pronostico non è chiuso. 

Djokovic vince i primi due set agilmente. Nel terzo, Berrettini torna a servire con efficacia e conquista il tie-break, che allunga la partita. Sul 3-2 per Djokovic, nel quarto set, partita interrotta per consentire il deflusso del pubblico: c'è il coprifuoco anche in Francia. La partita riprende e vince Djokovic 7-5 al quarto. Il serbo si lascia andare ad un'esultanza scomposta. Segno che aveva paura di un nuovo tie-break e dell'eventuale quinto set. Berrettini ha perso lucidità negli ultimi colpi. Quella che Djokovic conserva sempre.

lunedì 7 giugno 2021

Roland Garros 2021: Musetti eliminato da Djokovic

Ha vinto due tie-break contro Djokovic, uno che raramente li perde: chiedere a Federer. Musetti ha alternato colpi di varia potenza e angolazione e intensità, disordinando il gioco del numero uno Atp. Sì, Musetti conduceva due set a zero, negli ottavi di finale del Roland Garros 2021. Avendolo meritato pienamente. Nel terzo set, affiorata la stanchezza, anche nervosa del giovane azzurro,, Djokovic ha ripreso in mano la partita e vinto anche il quarto set, lasciando un solo gioco su tredici a Musetti.  Musica continuata nel quinto set, quando, sotto 0-4, l'italiano ha abbandonato per problemi fisici. Detto questo, Musetti ha qualità tennistiche ragguardevoli, una sfrontatezza tattica sorprendente per la sua età e, va da sé, anche molta personalità. Fra qualche mese, partite del genere le porterà a casa sempre lui. Lo sa anche Djokovic: gli applausi, eleganti, che gli ha tributato alla fine ne sono una limpida prova.

Roland Garros 2021: Djokovic-Musetti, Nadal-Sinner

Vanno in scena oggi gli ottavi di finale del Roland Garros 2021, ma non ci sarà Roger Federer, che avrebbe dovuto affrontare Matteo Berrettini. L'asso elvetico, che punta ad una grande stagione sull'erba e al nono Wimbledon, si è ritirato dopo il successo al terzo turno: non vuole rischiare infortuni, dopo una lunga assenza e alla soglia dei 40 anni. E così Berrettini prende la scorciatoia dei quarti di finale, dove vorrebbero raggiungerlo Musetti, classe 2002, impegnato contro Djokovic, numero uno Atp, e Sinner, classe 2001, opposto al re della terra rossa, Nadal. Sfide proibitive sulla carta, ma il tennis italiano, con questi due giovanotti, può coltivare ambizioni di sgambetto ai due grandi vecchi della racchetta. 

lunedì 12 ottobre 2020

Nadal XIII al Roland Garros: travolto Djokovic in finale

Ennesima vittoria di Rafa Nadal al Roland Garros. Vince per la tredicesima volta, la prima fu nel lontano 2005, sull'amatissima terra rossa, battendo Djokovic in una finale senza storia. E se è vero che il campione serbo è parso meno brillante durante tutto lo Slam parigino, è altrettanto vero che Nadal, alzando molto la palla, l'ha fatto innervosire e sbagliare. Poco meno di Chang con Lendl nel 1989. E così Nadal eguaglia il primato di Federer di 20 Slam. Solo quello, però. 

Nadal, debbo tuttavia riconoscere, mi ha stupito e mi stupisce. Pensavo, una decina di anni fa, che il suo tramonto agonistico sarebbe stato precoce. Portarsi appresso quella massa ipertrofica di muscoli, lottare su ogni punto come fosse quello decisivo, allungarsi in spaccate furiose. Ecco, pensavo che tutto questo l'avrebbe presto logorato fisicamente e mentalmente. E invece, a 34 anni suonati, è ancora capace di grandi vittorie. Ha più che doppiato, 13 contro 6, il primato di successi sulla terra battuta che era stato di Borg. E non perché Nadal sia in assoluto più forte dell'asso svedese, che trasformò il tennis in uno sport popolare a metà degli anni '70. Ma perché Borg, di fatto, smise a 26 anni la carriera, stanco per lo stress e appagato dai successi. Nadal va invece per i 20 anni di carriera, 20 come i titoli Slam conquistati. Tenuta nervosa straordinaria. Solo apparentemente contraddetta da quella teoria infinita di tic che precedono ogni suo turno di servizio. Qualcosa, alla nevrosi contemporanea, bisogna pur concedere.

giovedì 16 gennaio 2020

Australian Open 2020: se vincesse Federer?

Australian Open 2020 🎾
Mezza Australia brucia, alla vigilia del primo Slam annuale. Gli Australian Open 2020 stanno per iniziare, in realtà le qualificazioni sono già in corso, e Djokovic appare più che mai predestinato al suo ottavo successo down under. Più di Nadal, molto più di Federer, che gli scommettitori collocano dietro lo stesso Medvedev. Chi sarà il primo vincitore del nuovo decennio? Io, pur consapevole dell'inarrestabilità del tempo, non darei Federer per sconfitto troppo presto. Nel 2017, proprio da Melbourne, prese corpo la sua ennesima, più sorprendente ed inaspettata resurrezione agonistica.

giovedì 14 novembre 2019

Atp Finals: Djokovic-Federer: 4-6, 3-6

Dopo l'incredibile finale di Wimbledon 2019, chiusa con un mai visto tie-break sul 12-12 al quinto, e la vittoria di nervi di Djokovic su un Federer che aveva sprecato due punti dell'incontro, oggi, sul veloce indoor di Londra, Atp Finals 2019, va di nuovo in scena la sfida tra Djokovic e Federer. Avendo entrambi perso da Thiem, mai così brillante, si giocano un posto in semifinale.
La cronaca: stravince Federer 6-4, 6-3. Djokovic eliminato, Federer, sorretto dal servizio dei tempi migliori,  vola in semifinale. Non batteva Djokovic da quattro anni!

lunedì 9 settembre 2019

Us Open 2019: vince Nadal e conquista il titolo Slam n. 19

Arriva ad un passo da Federer, Nadal. Che resiste alla rimonta del giovane Medvedev e vince, al quinto set, gli Us Open 2019, il diciannovesimo titolo Slam di una grandissima carriera. Federer, che ancora rimpiange i due match-point sprecati contro Djokovic a Wimbledon, ne ha solo uno in più, venti. Non l'avrei detto e non l'avevo detto. Avevo pronosticato, anni fa, un declino precoce di Nadal, legato al suo gioco intensissimo e più che mai dispendioso, ai punti mai lasciati andare, nemmeno sul servizio avversario e sotto 40-0, alla massa muscolare ipertrofica, destinata a gravare oltremodo sulle articolazioni, alle scivolate e agli allunghi, continue prove per le sue ginocchia doloranti. E invece Nadal, a 33 anni suonati, vince ancora maratone di cinque ore! Mi verrebbe da dire che mai potrà arrivare a 38 anni ai livelli di Federer. Ma, il rischio di essere di nuovo smentito è molto alto.