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Visualizzazione post con etichetta #mancinivattene. Mostra tutti i post
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sabato 14 maggio 2016

#Mancinivattene: Inter umiliata dal Sassuolo

Ottavio Bianchi, Hodgson, Lippi, Gasperini, Stramaccioni o Mancini. Chi il peggiore della storia recente dell'Inter? Lippi no, perché è insuperabile, ma gli altri, dopo questa patetica stagione, Mancini li ha battuti tutti. Insieme ai suoi fedelissimi Nagatomo, D'Ambrosio, Melo e Medel. Restituisca lo stipendio e se ne vada. Per la cronaca, ha chiuso con una sconfitta per 3-1 contro il Sassuolo. Sintesi di un fallimento che, su questo blog, era stato annunciato più di un anno e mezzo fa. #Mancinivattene

sabato 19 marzo 2016

#Mancinivattene: Roma - Inter 1-1. A Perisic replica Nainggolan

La Champions è sfumata. L'Inter non va oltre il pareggio con la Roma e resta indietro. Perisic illude, Nainggolan pareggia. Per fortuna di Mancini, Spalletti aveva fatto entrare Dzeko, scarso, e non Totti. Altrimenti ci sarebbe scappata la sconfitta. #Mancinivattene e porta con te D'Ambrosio.

sabato 12 marzo 2016

domenica 28 febbraio 2016

#Mancinivattene: Inter sconfitta dalla Juve. Tutta colpa di Mancini e di D'Ambrosio

Errore colossale di D'Ambrosio. Regala palla a Bonucci per un gol facile facile. Poi sparisce ed abbandona la fascia di competenza alle scorrerie di Pogba e di Alex Sandro e di Morata, che si procura e trasforma il rigore del raddoppio bianconero. D'Ambrosio! Il pupillo di Mancini! Lo stratega! Derby d'Italia alla Juve, l'Inter non solo saluta la Champions ma rischia di mancare anche l'Europa League. Un disastro firmato Mancini: il tecnico più pagato della serie A, che schiera cinque difensori e tre mediani, tutti assieme! #Mancinivattene

sabato 20 febbraio 2016

Montella risolleva Mancini: l'Inter batte la Sampdoria 3-1

Segna persino D'Ambrosio, nel primo tempo. Nella ripresa raddoppia Miranda e poi triplica Icardi. Il gol della bandiera per i doriani lo segna Quagliarella nel recupero. Ci voleva Montella e la sua malmessa, sbandata Sampdoria per risollevare il confuso Mancini. Che deve andarsene comunque. #Mancinivattene

domenica 14 febbraio 2016

#Mancinivattene: Inter sconfitta anche a Firenze

Dopo il casuale gol di Brozovic, che ha interrotto un lungo monologo viola, la prova che Mancini è confuso più che mai: Nagatomo spaesato perde Borja Valero, che segna di testa a porta mezza vuota. Nagatomo correrà pure ma non sa giocare a calcio, non ha il senso dello spazio, non conosce i tempi di entrata e di uscita. Oggi in copertura è stato disastroso e solo il gran lavoro di Palacio ha mascherato parte delle sue immense lacune tattiche. Perché gioca Nagatomo? Mistero! Per tacere di Eder, che ha la figura di un commesso viaggiatore alla terza portata in trattoria. Non a caso, appena entrato al suo posto, Perisic dimostra ben altra tenuta. Poi secondo giallo a Telles, espulsione, fuori Palacio e dentro D'Ambrosio. E non Santon! Nagatomo va a sinistra, dove, ma tu guarda!, viene beffato da Babacar per il successo della Fiorentina. #Mancinivattene

domenica 7 febbraio 2016

#Mancinivattene: sotto a Verona per tre gol di testa! Ridicola marcatura a zona. Inutile pareggio finale per 3-3

Ma come si fa? Tre gol di testa, difesa schierata a zona, Nagatomo simbolo di una contraerea debolissima. Il peggiore attacco del campionato, quello del Verona si esalta contro la difesa dell'Inter. Mancini allena sempre più a casaccio. Il 3-3 finale è persino troppo per questa piccola Inter, priva di ordine e di idee di gioco. Icardi, comunque fortissimo nel gioco aereo e faccia alla porta, non riceve un cross degno di questo nome da Nagatomo, tecnicamente impresentabile. Santon  è stato molto criticato dopo il derby senza che Mancini lo difendesse. Ecco Santon crossa assai meglio e di testa, contro Alex c'era poco da fare, in genere si fa rispettare. Eppure non ha giocato. Nelle ultime quattro partite, tra coppa e campionato, per tre volte l'Inter ha subito tre gol. Gli equilibri sono tutti saltati. #Mancinivattene

domenica 31 gennaio 2016

#Mancinivattene: disfatta dell'Inter nel derby. Vince il Milan 3-0

Tutta colpa di Mancini, le cui reazioni scomposte, durante e dopo la gara, sono la sintesi di un naufragio sportivo. La partita viene persa a centrocampo, perché Mancini si ostina a schierare tre fantasisti dietro Eder, preferito ad Icardi che poi sbaglierà nella ripresa il rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. Giocano tutti male, anche Santon, beniamino di questo blog, che paga la lunga assenza dal campo: non giocava dal 27 ottobre. Ecco i risultati dell'esasperato turn over di Mancini: giocatori tesi ed impauriti, nessuna trama di gioco. Una sconfitta imbarazzante. Stagione compromessa, Mancini ha fallito. #Mancinivattene

#Mancinivattene: derby ultima spiaggia

Morata, dopo mesi difficili, ha segnato due doppiette consecutive. Alla Juve, l'hanno aspettato ed ora si godono i frutti di un'avveduta pazienza. Il contrario di quello che fa Mancini all'Inter. Boccia giocatori su giocatori, ne parla male pubblicamente, ha logorato lo spogliatoio, soltanto Nagatomo, scarso, gioca sempre. Il derby di stasera è l'ultima spiaggia. #Mancinivattene

giovedì 28 gennaio 2016

#savesanton: Santon deve restare all'Inter!

Il miglior terzino in rosa, Santon, sarebbe sul punto di andare via. Perché?  Esperto, sebbene abbia appena compiuto 25 anni, atleticamente prestante, resistente, forte in progressione, tatticamente avveduto, con ottimi fondamentali, perché dovrebbe andar via? Vada via Mancini, piuttosto. #Mancinivattene 

mercoledì 27 gennaio 2016

#Mancinivattene: dilettantistica gestione della squadra

Un'umiliazione la sconfitta rimediata contro la Juve nella semifinale d'andata di Coppa Italia. E patetiche le scuse accampate a fine partita. Tatticamente un disastro. Nagatomo e D'Ambrosio sempre fuori posizione, Medel incapace di concepire una sola idea di gioco, cambi sconclusionati. Grande imbarazzo ed il precoce azzeramento di ogni prospettiva. #Mancinivattene 

#Mancinivattene: D'Ambrosio e Nagatomo affondano l'Inter in Coppa Italia. La Juve vince 3-0 la semifinale d'andata

L'Inter di un Mancini in stato confusionale rianima Morata, in gol su rigore dubbio nel primo tempo: Nagatomo dorme e Cuadrado taglia il campo da destra a sinistra fino al contatto con Murillo. Ripresa, nessun gioco dell'Inter, poi dorme ancora Nagatomo, la palla da destra, quella bianconera, va a sinistra, D' Ambrosio disperso, segna di nuovo Morata. Mancini non cambia. Cuadrado maramaldeggia contro l'ineffabile Nagatomo, che lo molla, esce Murillo, che abbatte Cuadrado e viene espulso. Chiuderà sul 3-0 il subentrato Dybala, fortissimo. Mancini sta rovinando la stagione. Via Mancini, insieme ai suoi terzini D'Ambrosio e Nagatomo: ancora non ho capito se siano più scarsi tecnicamente o tatticamente. Scarso come allenatore di sicuro è Mancini. Fallimentare la sua gestione. #Mancinivattene 

martedì 26 gennaio 2016

Eder ad un passo dall'Inter: #Mancinivattene

Un buon giocatore, non dico di no. Che, tuttavia, viaggia verso i 30 anni, e non mi pare si possa associare al novero dei fuoriclasse. Stesso ruolo di Icardi, Eder partecipa di più al gioco ma è meno opportunista. Mancini l'ha voluto e l'Inter sta per ingaggiarlo. Ha senso quest'operazione? Direi di no. L'Inter ha due problemi: manca di un regista o, comunque, di un centrocampista di qualità che comandi il gioco e metta ordine dentro un gruppo di solisti; ha un allenatore, Mancini, che cambia troppo spesso modulo ed interpreti, generando confusione. Il regista non verrà, Mancini resterà. #Mancinivattene

domenica 24 gennaio 2016

#Mancinivattene. Inter: pareggio patetico con il Carpi. #Mancinivattene

Montoya cacciato dai fischi del Meazza. Ma, Mancini va oltre, tiene ancora in panchina Santon e riesuma Nagatomo. Chi? Nagatomo. Ma, sul serio? Sì, Nagatomo. Arriva il pareggio del Carpi, nemesi inevitabile per tanta sciatteria strategica. Telles fuori dopo il primo tempo, due moduli cambiati, Jovetic mortificato con l'ennesima panchina. L'Inter è quasi fuori dalla lotta scudetto. In un campionato invece del tutto alla portata. #Mancinivattene 

sabato 16 gennaio 2016

Inter: pareggio inutile con l'Atalanta. Mancini vattene!

Allenatore da cacciare. Non merita quello spropositato stipendio. Non sa leggere le partite. Predilige, ultimamente, giocatori dalla tecnica primitiva come D'Ambrosio e Biabiany, tira avanti per le prodezze di Handanovic, oggi almeno tre superlative. Nessun gioco, a parte Ljajic che parte palla al piede e crea superiorità numerica. L'Atalanta ha giocato meglio, ma Reja ed i suoi giocatori guadagnano assieme meno di Mancini da solo. Lo scudetto sta sfumando. Fa solo confusione, cambia sempre modulo, per impressionare una critica imbottita di militi esenti.  Gomez ha puntato il più scarso, D'Ambrosio e l'ha seguito pure quando s'è spostato a sinistra. Dimenticavo, contro D'Ambrosio, e l'irritante Guarin, si è esaltato anche Dramè, che a 30 anni sembrava Breitner a metà anni '70. E Mancini che appunti prendeva in panchina? Mancini inadeguato. #Mancinivattene

domenica 10 gennaio 2016

Inter beffata dal Sassuolo: rigore di Berardi nel recupero. Mancini sbaglia tutto

Senza questo Handanovic, dove sarebbe l'Inter? Anche Consigli ha parato, ma i tiri di Ljajic, tolto forse il primo, li avrebbe parati e li parerebbe chiunque. Perché se Ljajic avesse anche il tiro, e non ce l'ha, sarebbe un fuoriclasse. E non lo è. La verità è che è calato Medel, dopo la sosta va a rilento, ed è calato anche Miranda assieme a Murillo. Ma, Mancini questi tre non li fa mai rifiatare ed è comprensibile che accusino una flessione di rendimento. Brozovic  trequartista, poi, è blasfemia tattica. Sulla trequarti, il solo che abbia colpi risolutivi è Jovetic, emarginato dallo stratega dalle mille sciarpe. Lo stesso dicasi per D'Ambrosio e Nagatomo, letteralmente stordito da Sansone, preferiti a Santon. Non sanno crossare, è chiaro o no? Detto questo, il pareggio sarebbe stato più giusto. Ma, la fortuna segue le sue foie. E poi c'è un dato: seconda sconfitta consecutiva in casa, dopo quella con  la Lazio. Terzo ko casalingo, considerato il disastro contro la Fiorentina. Non è un caso. Ma la spia di un gioco improvvisato e sbilanciato.

domenica 20 dicembre 2015

L'Inter perde in casa con la Lazio: tutta colpa di Mancini

Lo stratega ha finito la scorta. Di buona sorte. Cambia, cambia, si finisce per andare in confusione. Che assurdità aver schierato Montoya al posto di Santon recuperato, aver tenuto fuori il più in forma, Brozovic, aver creduto, insieme a qualche incompetente solone della stampa amica, che il primato in classifica fosse il frutto delle intuizioni del tecnico, della rotazione esasperata dei giocatori. Ma quando mai? La Lazio risorge contro un'Inter dimessa, che tira in porta dopo un'ora. E segna pure, con Icardi, che pareggia il gol di Candreva. Poi, un altro pupillo di "chioma fluente", Felipe Melo causa un rigore, chi l'avrebbe detto?!, e si fa cacciare. Candreva segna ancora sulla ribattuta di Handanovic. Tutta colpa di Mancini, il vero limite, lo scrivo da mesi, di una squadra che, viste le avversarie, potrebbe anche vincere lo scudetto. E lo vincerebbe. Se non ci fosse Mancini alla sua guida. Con i suoi pregiudizi, le sue piccole vendette contro i calciatori che gli rispondono a tono, la sua ossessiva ricerca di distinzione. Come si può pretendere che il gioco scorra con due mediani come Medel e Melo: uno, Medel, basta ed avanza. Biabiany ha grandi limiti, spiegati da quanto corre. Ma, che corre a fare? Il piede resta quello. Ma tutto questo Mancini, come l'Alice di De Gregori, non lo sa. Dimenticavo: Montoya se ne torni a Barcellona.

sabato 24 ottobre 2015

Inter crisi, pari a Palermo: tre punti in quattro partite

Mancini vattene: possiamo ricominciare. La miseria di tre punti in quattro partite.  Pareggio a Palermo, con Gilardino che replica a Perisic. Ancora sotto tono Kondogbia, mentre Icardi è lontano parente del cannoniere ammirato nella passata stagione. Fase difensiva pessima, Murillo espulso, Nagatomo, titolare al posto di Santon, e Telles non tengono le posizioni. Eppure la partita era da vincere e, con maggior fortuna, sarebbe stata anche vinta. Epperò l'Inter segna poco, pochissimo e dovrà anche dipendere dal gioco insegnato da Mancini o no? Peraltro, fino all'ingresso di Biabiany che ha scompaginato gli equilibri con la sua velocità, l'Inter non aveva creato grandi problemi alla retroguardia rosanero. Dopo il vantaggio una squadra che voglia lottare per il titolo tiene. L'Inter di Mancini no. Becca un gol evitabile e ne rischia degli altri. Dopo la sconfitta con la Fiorentina, tre pareggi. Una brutta tendenza. #Mancinivattene

domenica 16 agosto 2015

Kovacic al Real Madrid: errore colossale dell'Inter. #Mancinivattene

Errore colossale, che il tempo renderà dolorosamente paragonabile a quello di lasciar partire Roberto Carlos, anche allora verso il Real Madrid. Mateo Kovacic, mezzala dal patrimonio tecnico immenso, con accelerazioni palla al piede, come un tempo Kubala o Denis Law, lascia l'Inter, a poco più di 21 anni. Per la miopia di una dirigenza palesemente inadeguata e, soprattutto, perché Mancini così ha voluto. Non sapendo valorizzare il talento del croato, ha preferito liberarsene. E Kovacic, vedrete, diverrà uno dei migliori al mondo con la casacca blanca del Real Madrid. Benitez, che l'ha osservato da vicino nel campionato italiano, l'ha voluto fortemente. E ci credo! Nel calcio moderno, tutto tattica, corsa e muscolature ipertrofiche, giocatori come Kovacic, capaci di andare via ad uno, due, tre avversari, con disarmante naturalezza, così rompendo gli equilibri, sono una risorsa scarsa, e perciò pregiatissima. L'Inter non c'ha pensato due volte. Via Kovacic, per 40 milioni, che sono tanti in assoluto, ma probabilmente pochi per il valore del campione croato. Un errore imbarazzante. E come tutti i salmi finiscono in gloria, anche questo articolo non può concludersi senza l'immancabile, ormai tautologico e rassegnato: #Mancinivattene!

lunedì 27 luglio 2015

Mancini è all'ultima spiaggia

Soldi sono stati spesi e si spenderanno per accontentare le vaste pretese del più sopravvalutato degli allenatori, ma anche il più sottovalutato dei giocatori a suo tempo, Roberto Mancini. Che vorrà spiegare come pretende di far coesistere Perisic e Jovetic. Perché si aspetta che Montoya sia un fuoriclasse. Perché Santon dovrebbe andar e D'Ambrosio rimanere. A questo punto della stagione, intendiamoci, tutto ancora è possibile. Persino che Mancini deponga l'abituale, inutile, supponenza. E che metta in campo una squadra competitiva, senza lasciarsi guidare da simpatie ed antipatie, da sempre la vera bussola delle sue navigazioni. E' possibile, ma non ci credo, per quanto speri di sbagliarmi. #mancinivattene