Gol da fuori di Nainggolan all'inizio della partita. L'Inter cala alla distanza e subisce il pareggio di Cristiano Ronaldo. Al netto delle chiacchiere, l'ultima vittoria nerazzurra contro la Juve porta la firma di De Boer. Spalletti non va confermato: mai o quasi mai le due punte, sempre cambi conservativi, nessun coraggio.
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sabato 27 aprile 2019
giovedì 11 maggio 2017
Manchester United-Ajax finale di Europa League: Mourinho cerca il terzo titolo stagionale
Soffrendo fino alla fine, il Manchester United di Mourinho guadagna l'accesso alla finale di Europa League, dove affronterà un ottimo Ajax, le cui fondamenta sono quelle gettate a suo tempo da De Boer.
martedì 6 dicembre 2016
La crisi dell'Inter in 5 punti. Pioli inadeguato
Una crisi è una crisi. Impossibile definire altrimenti la vicenda ultima dell'Inter, passata, nello spazio breve di tre mesi, da Mancini a De Boer fino a Pioli, il più inadeguato dei tre. Nelle ultime quattro partite, l'Inter di Pioli ha ammassato la miseria di quattro punti e tutti gli argomenti, spesi per spiegarne la nomina, dalla conoscenza della serie A al polso fermo, alla preparazione tattica, hanno mostrato la corda dell'inconsistenza. Ciò detto, è crisi. Perché? Provo a spiegarla in 5 punti.
- Mancini, scontento del "mercato", ha allenato di malavoglia, sperando in una chiamata prestigiosa, puntualmente mancata. Preparazione poco intensa, impedita anche dalla gita americana di inutili amichevoli. La squadra ha, perciò, il fiato corto.
- L'Europeo e la Coppa America hanno riconsegnato giocatori spremuti, da Perisic a Miranda.
- De Boer è arrivato tardi, senza poter influire sulla preparazione e sulla rosa. Presto sfiduciato dalla dirigenza e non seguito da giocatori svogliati, è stato esonerato ingiustamente.
- Pioli non ha la personalità per stare all'Inter, dove hanno fallito allenatori ben più esperti di lui. Vuol compiacere la dirigenza, di qui l'insistenza su Kondogbia, l'ostracismo verso Santon, fedelissimo di De Boer.
- I giocatori sono stati scelti un poco a caso. A pensarci bene, sia pure con caratteristiche assai diverse, Candreva, Gabigol e Joao Mario si esprimono al meglio giocando larghi a destra. Questo, tra i molti possibili, è un esempio della mancata programmazione, che fa dell'Inter una squadra ricca di talento ma pure di doppioni, con ruoli scoperti o coperti male. E povera, invece, di interisti veri, di giocatori legati alla maglia. L'indifferenza di molti di loro nasce dai continui cambiamenti: si sentono di passaggio.
giovedì 24 novembre 2016
Pioli vattene: Inter sconfitta 3-2 dall'Hapoel!
Sconfitta indegna contro l'Hapoel. L'Inter perde in rimonta 3-2, mettendo assieme errori difensivi imbarazzanti. E mostrando la pochezza della pretesa leadership di Pioli, inadeguato oltre misura. Parecchi giocatori, si vede, hanno mollato. A cominciare da Miranda. Altri sono improponibili a questi livelli, e l'Hapoel è poca cosa, da D'Ambrosio a Melo fino a Nagatomo. Handanovic non è da Inter, lo scrivo da quattro anni. Poi, Mancini è responsabile di una preparazione scadente. Zanetti ed Ausilio sono responsabili dell'esonero vigliacco di De Boer e dell'ingaggio del timido Pioli. Per questo, chiedevo l'arrivo di Zenga, il solo capace di mettere in riga questi giocatori debosciati. La stagione rischia di prendere una piega disastrosa. Eliminazione dall'Europa League a parte.
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giovedì 3 novembre 2016
Zenga nuovo allenatore dell'Inter? Speriamo di sì
Tanti nomi, dopo l'assurdo esonero di De Boer. Da Pioli, tecnico perbene e preparato, ma non all'altezza dell'Inter, che oggi somiglia ad una polveriera. A Marcelino, chi? A Hiddink, che ricordo trionfatore in Coppa dei Campioni nel 1988! Sei scudetti in carriera, ma tutti in Olanda! E nessuna conoscenza diretta del calcio italiano. Leonardo, saggiamente, si è sfilato. E poi non è un allenatore. Persino Reja, che di calcio sa eccome, ha chiesto di essere lasciato in pace. All'Inter, ora come ora, serve solo e soltanto Zenga. Per il grande carisma, per la grande personalità, perché è storia nerazzurra. E, a dispetto di esoneri ripetuti, da allenatore ha un 43,5 % di vittorie, un 23 % di pareggi ed un 33,5 % di sconfitte. Medie migliori di Pioli, per esempio. Ha pagato, in questi anni, la diffidenza di Moratti verso tutti i campioni dell'era Pellegrini. Restituirebbe entusiasmo ad un ambiente scoraggiato e depresso. Almeno fino a giugno, Inter a Zenga! Lo merita Zenga. Lo merita l'Inter.
martedì 1 novembre 2016
Inter: De Boer esonerato! Un errore. Pioli non è da Inter
Scelto senza un motivo e cacciato senza un motivo. Questa è, in estrema sintesi, la storia di De Boer all'Inter. Secondo allenatore in due mesi e mezzo ed il terzo dovrebbe essere Pioli. Discreto allenatore ma non da Inter, a meno di metamorfosi allo stato imprevedibili. Servirebbe il polso, il carisma di Zenga. Che, con ogni probabilità, non verrà. Il rischio è quello di una crisi ancora più profonda.
domenica 30 ottobre 2016
Sampdoria-Inter 1-0. Inter sfortunata, campionato anomalo
Perché Quagliarella e Muriel contro la Juve non hanno giocato? E stasera contro l'Inter sì? Ma che campionato è mai questo? Poi l'Inter ci mette del proprio per perdere, perché potrebbe almeno pareggiare il gol di Quagliarella. E nemmeno la sfortuna manca. Sette sconfitte in quattordici partite ufficiali per De Boer. Non è colpa sua, però, se Icardi sbaglia un paio di gol fatti.
mercoledì 26 ottobre 2016
Inter-Torino: 2-1. Doppietta di Icardi per De Boer
Giocatori e tifosi tutti con De Boer. L'Inter esce dal cerchio infuocato delle critiche battendo il Torino 2-1. Doppietta di un grande Icardi, per il Torino segna Belotti. Partita dura e concitata, molte occasioni da gol sprecate dall'Inter, una delle quali clamorosa con Brozovic. Al pareggio granata, a metà ripresa, si rivedono i fantasmi: scontro fantozziano tra Murillo, in fase calante, ed Ansaldi. È Icardi a trovare il gol della meritata vittoria a pochi minuti dal novantesimo. Bene così!
lunedì 17 ottobre 2016
Inter-Southampton: De Boer si gioca la panchina, l'Inter l'Europa League
O dentro o fuori. Giovedì, ore 19, contro gli inglesi del.Southampton, De Boer si gioca la panchina, l'Inter la permanenza in Europa League. Dopo la disfatta assurda contro il Cagliari ed il caso Icardi, gestito in modo dilettantesco, è già un fondamentale crocevia della stagione.
domenica 16 ottobre 2016
Inter sconfitta dal Cagliari: male Icardi e Candreva. De Boer confuso
Jovetic va messo fuori rosa. Partiamo da qui. Non ha più voglia con l'Inter. Sbagliato schierarlo, oggi, come lo fu contro la Roma. Pessima partita di Candreva, autore di non meno di 15 cross sbagliati e Icardi, leone quando scrive o scrivono per lui, meno in campo. Sbaglia un rigore e non tiene una palla. Ma anche De Boer ha le sue colpe nella sconfitta rimediata contro il Cagliari: errori nei cambi e messaggi di confusione ad una squadra già povera di idee e di personalità. E poi, in Italia, bisogna leggere bene le partite a gara in corso. Non basta prepararle. De Boer, sul punto, rivela ancora parecchi limiti. Per finire, Handanovic è un grande portiere solo quando gli tirino addosso. Non è da Inter.
lunedì 3 ottobre 2016
Roma-Inter 2-1: le ragioni della sconfitta dell'Inter
A leggere la stampa nazionale, la responsabilità della sconfitta rimediata ieri sera dall'Inter sul campo della Roma sarebbe da intestare a Santon, prima che a tutti gli altri. Debbo dissentire. Ma, che partita hanno visto? Preliminarmente, il duello, in velocità ed in campo aperto, era un evidente mismatch, che chiunque appena domestico con le vicende del calcio avrebbe potuto pronosticare alla lettura delle formazioni. Santon, alto 1,86 m per 83 kg contro un brevilineo, 1.75 m come Salah, peraltro velocissimo e mancino, laddove Santon è un destro naturale, era uno confronto impervio già sulla carta. Tanto più che non mi viene in mente un solo terzino che, oggi come oggi, saprebbe fermare il miglior Salah in campo aperto. Forse Marcelo del Real Madrid, per la velocità, ma il brasiliano non brilla in marcatura. De Boer ha sbagliato a non prevedere una marcatura preventiva su Salah, cui sarebbe stato utile tagliare i rifornimenti. Se non altro, l'asso egiziano avrebbe dovuto ricevere palla spalle alla porta ed essere sistematicamente raddoppiato. Allora sì che Santon avrebbe potuto tenerlo. Ma, a questo deve pensare l'allenatore. Ricordo giudizi feroci, e strampalati, su Samuel ai tempi del Real Madrid. Samuel, in una squadra sbilanciata e che non copriva a dovere, era spesso lasciato in balìa dei contropiede avversari, in campo aperto, e non essendo velocissimo, soffriva. Non era messo nelle condizioni di brillare. Ma, la colpa non era sua. Del resto, in più di 30 anni che seguo il calcio, ho visto un solo giocatore fare reparto da solo, recuperare svantaggi di tre metri, entrare in scivolata, riprendere il pallone, evitare il pressing avversario ed impostare a testa alta: Nesta. Il problema dell'Inter è, più che nei singoli difensori, nella fase difensiva. Ieri, ha girato a vuoto anche Miranda, per tacere di Murillo. Medel, sopravvalutato frangiflutti davanti alla difesa, non ne becca una ed interviene spesso fuori tempo: si rivede il mancato intervento nel gol iniziale di Dzeko. De Boer deve capire che, ogni tanto, si può anche cambiare modulo. Che due ali possono anche essere un lusso, specialmente se Perisic e Candreva tornano poco o nulla. Che un avversario forte va limitato. Che attaccare per attaccare non sempre serve, se poi ogni contropiede avversario rischia di produrre un gol subìto. Ieri, poi, Ansaldi e Joao Mario, non essendo in perfette condizioni atletiche, sarebbe stato più saggio farli subentrare, piuttosto che schierarli dall'inizio. Infine, ma questo è fin troppo ovvio, perché Jovetic e non Gabigol?
giovedì 29 settembre 2016
Inter disastro europeo: perde 3-1 con lo Sparta Praga
Due sconfitte in due partite, zero punti e qualificazione a rischio. Disastroso cammino in Europa League per l'Inter di De Boer, che paga assenze e malavoglia dei presenti, da Melo a Banega. Miangue, frettolosamente promosso campione dopo due partite, gioca male a sinistra come D'Ambrosio a destra. Ranocchia si fa pure espellere. Figuraccia imbarazzante. Lo Sparta Praga vince 3-1 e domenica c'è la Roma.
mercoledì 21 settembre 2016
Icardi 2 gol e capocannoniere: Empoli-Inter 0-2
Prova del nove superata. Dopo la Juve, l'Inter di un vivace, anche a parole, De Boer batte l'Empoli fuori casa, su di un campo spesso sofferto negli ultimi anni. Doppietta del solito Icardi all'alba della gara. Ultima notazione per adesso, Santon è un grande giocatore, che meriterebbe maggiore considerazione da parte dei tifosi nerazzurri.
lunedì 19 settembre 2016
Napoli capolista, risorge l'Inter di De Boer, cade la Roma a Firenze
Quanto è forte Milik. Non solo dominante nel gioco aereo, ma anche bravo ad attaccare gli spazi aperti e con un sinistro assai educato. Lo ripeto, con il tempo, il Napoli ci avrà guadagnato a lasciar partire Higuain. Meritata la vetta della classifica per gli uomini di Sarri, tra i quali brilla sempre il capocannoniere Callejon, il giocatore tatticamente più intelligente del campionato. Della resurrezione dell'Inter di De Boer, ieri bravissimo, contro la Juve, si è già scritto e si aggiunge che l'Inter ha quest'anno una rosa competitiva per i traguardi più alti. Spalletti parla troppo fuori dal campo, mentre sul rettangolo verde la sua Roma, ieri sconfitta di misura a Firenze, stenta parecchio. La verità è che dalle ultime partite dello scorso campionato i giallorossi stentano e spesso è stato Totti a tirarli fuori dai guai. Una citazione per Borriello, doppietta ieri, nel primo successo stagionale del Cagliari. Con il talento che aveva, avrebbe potuto fare una carriera straordinaria.
domenica 18 settembre 2016
Inter-Juve 2-1: trionfo nerazzurro. Immenso Icardi, che pareggia il gol di Lichsteiner e serve a Perisic l'assistenza per la vittoria
Ci siamo. Inter contro Juve. Derby d'Italia, al quale l'Inter arriva malconcia e De Boer già sotto assedio mediatico. Epperò, partite come questa seguono una logica autonoma, hanno troppa storia e troppi significati. Vince l'Inter. Dominio nerazzurro interrotto dal gol immeritato di Lichsteiner, servito da un incontenibile Alex Sandro. I webeti, secondo l'azzeccato neologismo coniato da Mentana, se la prendono con Santon. Che non avrebbe potuto fare di più. Pareggia di testa un monumentale Icardi. Che poi ispira con un esterno dolcissimo il gol di testa del subentrato Perisic. Guademus! Inter 2 Juve 1. La faccia di Marotta è emblematica. Nemmeno l'espulsione di Banega cambia il risultato. Juventus demolita sul piano del gioco. Icardi, dimenticavo, è un centravanti immenso. Oggi gli avversari gli rimbalzavano addosso. Oggi ha dimostrato, sia pure per la prima volta, di meritare la fascia di capitano.
domenica 11 settembre 2016
Doppietta di Icardi e prima vittoria dell'Inter in campionato. Battuto 2-1 il Pescara
I giocatori ci sarebbero, la squadra, però, ancora non c'è. Banega, che perde troppi palloni, e Medel, sommati, non fanno un regista. Perisic è ancora fuori condizione. Reparti distanti. La mano di De Boer ancora non si vede. Risolve una doppietta negli ultimi 15 minuti di Icardi. Che si nota poco, ma segna sempre gol pesanti. Si può solo migliorare. Si deve.
domenica 28 agosto 2016
Inter-Palermo: 1-1. Le pagelle
Pareggio che va stretto all'Inter. Epperò De Boer, che pure oggi ha schierato una squadra più sensata, con l'eccezione di Eder al posto di Candreva, bene non è partito. Ecco le pagelle dei nerazzurri.
Handanovic: 4,5. Tuffarsi mai? Magari non ci sarebbe arrivato, ma resta fermo come sul raddoppio di Birsa.
D'Ambrosio: 5,5. Peggio altre volte. Ma i piedi sono quelli.
Miranda: 7. Tiene a galla la difesa quasi da solo.
Medel: 4. Generoso ma negato tecnicamente.
Kondogbia: 6. avversari addosso, se ne va sempre, ma sbaglia appoggi elementari. Talento ancora da sgrezzare.
Banega: 4,5. Alcuni encomiabili recuperi ma perde mille palloni, anche davanti la propria area e da uno di questi nasce il gol rosanero. Da lui lecito attendersi parecchio di più.
Eder: 5. Non è da Inter.
Icardi: 6. Grande attaccante ma svogliato. Segna il gol del pareggio ma ne sbaglia un paio.
Perisic: 5,5. Sa giocare al calcio. Oggi, però, sotto tono.
Candreva: 7. Così si crossa.
Handanovic: 4,5. Tuffarsi mai? Magari non ci sarebbe arrivato, ma resta fermo come sul raddoppio di Birsa.
D'Ambrosio: 5,5. Peggio altre volte. Ma i piedi sono quelli.
Miranda: 7. Tiene a galla la difesa quasi da solo.
Murillo: 6. Perde la posizione troppo spesso.
Santon: 5,5. Attacca nel primo tempo, cala nella ripresa ed è sfortunato sul gol del Palermo. Gli manca il ritmo partita.Medel: 4. Generoso ma negato tecnicamente.
Kondogbia: 6. avversari addosso, se ne va sempre, ma sbaglia appoggi elementari. Talento ancora da sgrezzare.
Banega: 4,5. Alcuni encomiabili recuperi ma perde mille palloni, anche davanti la propria area e da uno di questi nasce il gol rosanero. Da lui lecito attendersi parecchio di più.
Eder: 5. Non è da Inter.
Icardi: 6. Grande attaccante ma svogliato. Segna il gol del pareggio ma ne sbaglia un paio.
Perisic: 5,5. Sa giocare al calcio. Oggi, però, sotto tono.
Candreva: 7. Così si crossa.
De Boer: 6. Meglio che con il Chievo. Candreva andava schierato dall'inizio, Medel non sa fare l'interno e Banega davanti alla difesa deve imparare a giocare di prima. In Spagna, ti lasciano il tempo di pensare, in Italia, no.
sabato 27 agosto 2016
Inter: Joao Mario e Gabigol
Joao Mario, ma si sapeva da più di due settimane, subito, Gabigol ora oppure a gennaio. Il portoghese è forte ed è versatile, sarebbe un ottimo mezzo destro. Il brasiliano ha dei numeri ma va verificata la sua adattabilità più che al calcio europeo a quello organizzato che ama De Boer. L'Inter, in ogni caso, ne esce rinforzata. Ora, è importante togliere Medel dalla cabina di regia, può tornare utile in difesa come fa nel Cile, e D'Ambrosio e Nagatomo dai titolari. E che cresca la condizione atletica.
mercoledì 24 agosto 2016
Inter: De Boer riparte da Santon
Da promessa a delusione, via in prestito poi a titolo definitivo, quindi il ritorno, di nuovo titolare ed ancora in panchina, il suo cartellino sul mercato, sfumano in serie i trasferimenti al Sunderland, al Napoli ed al West Ham: insomma, tribolata la storia di Santon con l'Inter. Ora, pare che De Boer, dopo la figuraccia con il Chievo, voglia ripartire anche da lui. Per me, sono rimasto e sono ancora oggi tra i pochissimi ormai a sostenerlo, Santon è un campione.
domenica 21 agosto 2016
Chievo-Inter: 2-0. Disastroso esordio di De Boer. Birsa sembra Puskas
Il solo giocatore con dribbling e cambio di passo, Perisic, resta in panchina, Nagatomo, dicesi Nagatomo, chiamato a coprire tutta la fascia sinistra, e difatti da quella parte i clivensi maramaldeggiano, in mezzo al campo un deserto di idee. Sarà pure arrivato da poco, ma De Boer non comincia bene. Errori di formazione e schema manciniano: a casaccio! Questo, dopo il primo tempo. Manco a dirlo, comincia la ripresa e l'Inter va anche peggio. Uno sfiatato Candreva perde palla, contropiede manovrato dei clivensi, solita autostrada a sinistra, finisce che Birsa calcia a rete a due passi da Handanovic. Chievo 1 Inter 0. Davvero brutto esordio per De Boer, che non cambia mentre l'Inter rischia di naufragare. Al 60' entra Perisic. Era ora. Esce un Candreva davvero dimesso. Al 70' esce Banega, oggi a mezza strada tra Manicone e Cauet, ed entra Brozovic. Il gioco resta un pianto. Antico. Poco dopo tocca a Palacio prendere il posto di Eder. Lo schieramento però resta identico. Non somiglia al Napoleone di Austerlitz questo De Boer. Medel non marca, scarso come al solito a centrocampo, nel Cile gioca dietro, e Birsa calcia comodo, mentre Handanovic guarda i passeri. Chievo 2 Inter 0. Esordio pessimo sia dell'Inter, che, tanto più, di De Boer. Raramente avevo visto una squadra così sconclusionata e messa male in campo.
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