Tanti nomi, dopo l'assurdo esonero di De Boer. Da Pioli, tecnico perbene e preparato, ma non all'altezza dell'Inter, che oggi somiglia ad una polveriera. A Marcelino, chi? A Hiddink, che ricordo trionfatore in Coppa dei Campioni nel 1988! Sei scudetti in carriera, ma tutti in Olanda! E nessuna conoscenza diretta del calcio italiano. Leonardo, saggiamente, si è sfilato. E poi non è un allenatore. Persino Reja, che di calcio sa eccome, ha chiesto di essere lasciato in pace. All'Inter, ora come ora, serve solo e soltanto Zenga. Per il grande carisma, per la grande personalità, perché è storia nerazzurra. E, a dispetto di esoneri ripetuti, da allenatore ha un 43,5 % di vittorie, un 23 % di pareggi ed un 33,5 % di sconfitte. Medie migliori di Pioli, per esempio. Ha pagato, in questi anni, la diffidenza di Moratti verso tutti i campioni dell'era Pellegrini. Restituirebbe entusiasmo ad un ambiente scoraggiato e depresso. Almeno fino a giugno, Inter a Zenga! Lo merita Zenga. Lo merita l'Inter.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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giovedì 3 novembre 2016
sabato 16 gennaio 2016
Inter: pareggio inutile con l'Atalanta. Mancini vattene!
Allenatore da cacciare. Non merita quello spropositato stipendio. Non sa leggere le partite. Predilige, ultimamente, giocatori dalla tecnica primitiva come D'Ambrosio e Biabiany, tira avanti per le prodezze di Handanovic, oggi almeno tre superlative. Nessun gioco, a parte Ljajic che parte palla al piede e crea superiorità numerica. L'Atalanta ha giocato meglio, ma Reja ed i suoi giocatori guadagnano assieme meno di Mancini da solo. Lo scudetto sta sfumando. Fa solo confusione, cambia sempre modulo, per impressionare una critica imbottita di militi esenti. Gomez ha puntato il più scarso, D'Ambrosio e l'ha seguito pure quando s'è spostato a sinistra. Dimenticavo, contro D'Ambrosio, e l'irritante Guarin, si è esaltato anche Dramè, che a 30 anni sembrava Breitner a metà anni '70. E Mancini che appunti prendeva in panchina? Mancini inadeguato. #Mancinivattene
domenica 29 novembre 2015
Roma sconfitta dall'Atalanta: Garcia alla frutta. Esonero imminente
Non v'è dubbio che Reja sia un allenatore più preparato di Garcia. Lo conferma il netto successo colto oggi dall'Atalanta sul campo della Roma. Garcia sarà esonerato. È soltanto questione di tempo.
lunedì 5 marzo 2012
La Lazio può vincere lo scudetto
All'inizio della stagione, scrissi che la Lazio avrebbe potuto vincere lo scudetto. Lo scrissi di nuovo lo scorso novembre. A dodici giornate dalla fine del campionato, non posso che confermare quel pronostico. Sei punti dal Milan, tre dalla Juve, che deve recuperare una partita, non sono molti. Tanto più che Reja, con il 4-2-3-1, mi sembra aver trovato la quadratura del cerchio. Ed il successo nel derby genererà entusiasmo utile alla lotta. Hernanes, avvicinato alla porta, diventa efficacissimo per le sue grandi doti balistiche, Mauri, sulla trequarti, muovendo dalla fasce, ha notevoli tempi d'inserimento, Klose è in condizioni atletiche strepitose ed è abituato a lottare per grandi traguardi. La formazione biancoceleste è equilibrata e compatta. Peraltro, la Juve è in riserva di energie. Resta il Milan, che ha un organico ben superiore a quello della Lazio, ma, anche gli impegni di Champions. Insomma, la Lazio è lì a pochi passi da un traguardo, al quale pochi avrebbero creduto. Sarà difficilissimo vincere, ma, la possibilità c'è. Ed è concreta.
Il Milan allunga in vetta, derby alla Lazio. Lavezzi straordinario
La difesa del Palermo ha lasciato ad Ibrahimovic una libertà di azione che nemmeno sui campetti periferia al più scarso degli avversari. Libero di stoppare, guadare la porta e mirare, Ibra segna, si sa. Magari segnerebbe, ed in effetti segna, anche marcato, però un attaccante del suo calibro merita altre attenzioni. La larga vittoria del Milan a Palermo coincide con il pareggio interno della Juve con il Chievo: il collettivo è importante, ma pure il talento. Che, alla Juve, manca in molti ruoli. Alla Lazio di Reja il derby. La Roma, disattenta in fase difensiva, gioca con una lentezza irritante. Si salva solo Totti, costretto a giocare a tutto campo. Luis Enrique è riuscito nella "controimpresa" di farlo segnare pochissimo: come Carlos Bianchi tanti anni fa. Quanto alla Lazio, si vede la mano di Reja, che punta sul 4-2-3-1, modulo che valorizza sia Hernanes che Mauri. La Lazio rimarrà al vertice sino alla fine. L'Udinese rallenta, fermata dall'Atalanta, vince il Bologna con Acquafresca, attaccante di razza, che sta tornando protagonista. Il calciatore del momento, però, è Lavezzi, autore del gol vittoria per il Napoli a Parma. Lasciando da parte il fuorigioco di rientro, l'asso argentino sta trovando con continuità la via della rete, come mai prima in carriera. E', ora, uno dei più forti giocatori del mondo.
mercoledì 22 febbraio 2012
Reja è partito per Madrid: e le dimissioni?
Terremoto in casa Lazio. Reja, stando alle ultimissime indiscrezioni, sarebbe partito comunque con la squadra e Lotito avrebbe respinto le sue dimissioni. Regna la confusione più assoluta. Pare di capire, insomma, che Reja domani sarà in panchina al Calderon per la sfida tra Atletico Madrid e Lazio, ma nulla si sa circa le dimissioni del tecnico friulano. Sono state ritirate o congelate? Quella di domani sarà l'ultima panchina biancoceleste di Reja? Come hanno reagito i giocatori? Mistero fitto!
Reja si dimette e non parte per Madrid. La Lazio nel caos
Clamorosa decisione di Reja alla vigilia del ritorno di Europa League, che vedrà la Lazio impegnata sul campo dell'Atletico Madrid. Il tecnico friulano, stanco delle polemiche che hanno agitato gli ultimi giorni in casa biancoceleste ha rassegnato le dimissioni, evitando addirittura d'imbarcarsi sull'aereo diretto a Madrid. Le sconfitte, imbarazzante quella di Palermo, dell'ultimo periodo hanno reso incandescente l'ambiente laziale. A mio modo di vedere, Reja ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a spremere il meglio da un gruppo forte in alcuni reparti, ma inadeguato in altri, soprattutto in difesa. La Lazio ha fatto un buon campionato, sebbene a gennaio non siano arrivati i rinforzi che lo stesso Reja aveva domandato a Lotito. Meglio di così, non so se sarebbe stato possibile fare e le flessioni nel rendimento di una squadra con pochi ricambi all'altezza sono fisiologiche. Può Reja ritirare le dimissioni? Stiamo a vedere.
venerdì 10 febbraio 2012
La Lazio rimonta il Cesena e resta in corsa per lo scudetto
Bella rimonta dopo un primo tempo segnato dagli errori di mira, insoliti, di Klose e dall'espulsione di Konko. Cesena avanti di due gol e risultato apparentemente compromesso. La rimonta nasceva dalla prodezza balistica di Hernanes, cui seguiva la rete del pareggio di Lulic, una delle rivelazioni del campionato dopo l'avanzamento a centrocampo, ed il gol della vittoria del colosso Kozak, centravanti vecchia maniera alla prima presenza stagionale. Reja ha molti meriti in questa vittoria. La Lazio, ora, è terza. Ma, resto convinto che possa lottare anche per lo scudetto. L'asse Marchetti - Dias - Hernanes - Klose garantisce la tenuta dei biancocelesti.
martedì 6 dicembre 2011
La Lazio batte il Novara 3-0, Rocchi sugli scudi
Vittoria facile per la Lazio contro il Novara, che, dopo le belle partite delle prime giornate di campionato, stenta a ritrovarsi. Reja lascia in panchina Cissé e schiera il capitano di lungo corso Rocchi, che lo ripaga con una bella doppietta, cui si aggiunge il gol di Biava. I biancocelesti, i favoriti di chi scrive per la vittoria dello scudetto, sono lì, ad un passo dalla vetta. Ma, serviranno un paio di sapienti innesti a gennaio ed il miglior Cissè, troppo bravo per somigliare a quello apatico delle ultime settimane.
martedì 8 novembre 2011
Perché la Lazio può vincere lo scudetto
La Lazio può vincere lo scudetto. Non tanto per il fatto di essere ora in testa alla classifica, in condominio con l'Udinese. Il che pure conta qualcosa. Ma, piuttosto, perché il gruppo biancoceleste è davvero forte. Soprattutto tra centrocampo ed attacco. Hernanes è la miglior mezzala del campionato, mezzala classica, un otto puro per intenderci, capace di corsa e forte di tecnica e con il talento, oggi sempre più raro, di calciare molto bene dalla distanza. Lampard, che tutto sommato ha carrateristiche analoghe, tiene a galla il Chelsea a 33 anni, propriamente per l'attitudine ad interpretare un ruolo antico, che fu di Loik e di Denis Law, di Sandro Mazzola seconda maniera e di Neeskens, certo ciascuno a suo modo. Ledesma, per tornare alla Lazio, è un mediano di qualità, Brocchi corre ancora molto. Davanti, poi, Klose, fortissimo, è in stato di grazia, Cissè sa fare decisamente meglio di quanto abbia mostrato finora e sono convinto che tornerà presto decisivo, da Rocchi possono venire gol preziosi e via dicendo. La difesa, come sempre nelle squadre di Reja, è accorta, Marchetti è un grande portiere. Insomma, magari con un paio di innesti mirati a gennaio, la Lazio può davvero vincere quello che sarebbe il suo terzo scudetto. Stiamo a vedere.
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