Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Nations League. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Nations League. Mostra tutti i post

martedì 14 giugno 2022

Germania-Italia 5-2, Inghilterra-Ungheria 0-4

Troppa Germania per la timida e modesta, tecnicamente modestissima, Italia di Mancini. Il passivo finale, 5-2 per i tedeschi, avrebbe potuto essere più pesante ed è stato addolcito nel finale. Resto del parere che Mancini andasse esonerato dopo la mancata qualificazione a Qatar 2022. Anzi, avrebbe dovuto dimettersi. Disastro contemporaneo per l'Inghilterra, travolta 4-0, in casa, dall'Ungheria di Marco Rossi, nemmeno fossimo ai tempi di Puskas, Kocsis, Czibor e Hidegkuti. I magiari guidano con merito la classifica del girone.

venerdì 10 giugno 2022

Lautaro, Dybala, Lukaku. L'ottovolante del calciomercato

La Nations League, competizione di discreto fascino ma ancora priva di prestigio e tradizione, che non possono improvvisarsi, non riesce a tener banco come farebbero Mondiali o, meno, Europei. E allora tutta la scena è occupata dal calciomercato, che si concreta in un andirivieni di notizie e smentite, annunci e proclami, nell'attesa che giunga o mai arrivi il crisma solenne dell'ufficialità. E quante voci si rincorrono sul calciomercato dell'Inter! Via Bastoni, dentro Lukaku. Via Barella, dentro Lukaku, via Skriniar dentro Lukaku, via Lautaro, dentro Lukaku. Sì, perché Lukaku, come nella canzone di Caterina Caselli, Nessuno mi può giudicare, ha capito la differenza tra l'Inter e il Chelsea, ma pure tra Lautaro e qualunque altro compagno d'attacco. E ha scelto l'Inter. E Lautaro. E vuol tornare dopo la prodiga e infelice scelta di andarsene. Appena un anno fa. Ma, l'Inter sarebbe anche su Dybala, cui dovrebbe corrispondere solo l'ingaggio, certo lauto, senza pagarne il cartellino. E le casse societarie non traboccano di risorse. E si deve scegliere. Un reparto offensivo con - in ordine personale di preferenza - Lautaro, Dybala e Lukaku farebbe dell'Inter una squadra da scudetto. E forse da Champions. Sicché, Lukaku può tornare, ma deve restare Lautaro e arrivare di Dybala. Sarebbe il caso che salutasse Sanchez. E Dzeko. Vediamo cosa succederà. 

mercoledì 8 giugno 2022

Kane supera Charlton: 50 gol con l'Inghilterra

Il gol su rigore alla Germania, in Nations League, è valso ad Harry Kane il sorpasso su Bobby Charlton, nella classifica dei marcatori della nazionale inglese. Per il capitano del Tottenham e dell'Inghilterra i gol sono ora 50, solo 3 meno del primatista Rooney. 



Wayne Rooney

Harry Kane con la maglia
bianca dell'Inghilterra



Bobby Charlton


domenica 10 ottobre 2021

Spagna-Francia 1-2: la Francia vince la Nations League 2021

È la Francia a succedere al Portogallo nell'albo d'oro della Nations League. Battuta la Spagna per 2-1 in finale. Gol in rimonta di Benzema e Mbappé. Terza è finita l'Italia, che, nel pomeriggio, ha sconfitto il Belgio nella finale di consolazione. Gran gol di Barella e rigore di Berardi nel successo azzurro. 

mercoledì 6 ottobre 2021

Italia-Spagna 1-2: Ferran Torres (2), Pellegrini

Finisce dopo 37 partite l'imbattibilità dell'Italia di Mancini. Che schiera, nella semifinale di Nations League contro la Spagna, una squadra priva di senso. Di chiara vocazione guardioliana. Con Bernardeschi centravanti. Spagnoli più freschi e precisi e reattivi. Doppietta di Ferran Torres e Bonucci espulso. Nella ripresa, tanti cambi. Entra Pellegrini che avrebbe dovuto giocare dal principio, essendo il più in forma degli azzurri. È proprio lui, a 7 minuti dal 90°, ad accorciare le distanze, dopo un salvataggio di Donnarumma su Marcos Alonso. Ora, con la Spagna di Luis Enrique avevamo sofferto anche all'Europeo, vincendo solo ai rigori. Questa sera, invece, è stata una disfatta. Nessuna idea di gioco. Italia dominata. Da avversari per lo più giovani e inesperti, eppure costantemente padroni del campo. Mi è tornata in mente la finale di Euro 2012. Allora fu espulso Chiellini. Oggi  Bonucci. Siamo sempre lì. 

mercoledì 18 novembre 2020

Giroud insegue Henry: 44 gol con la Francia

Doppietta ieri sera nel successo della Francia sulla Svezia in Nations League e Olivier Giroud centravanti antico ma moderno tocca quota 44 gol in nazionale, tre più di Platini, sette meno del primatista assoluto Henry. Dechamps non ci rinunzierebbe in alcun caso. Sì, perché Giroud non solo è grande e grosso e impegna e sfianca almeno due avversari per volta; perché ha buona tecnica con il suo mancino e domina il gioco aereo, che segni o faccia assist; perché determina il gioco d'attacco, anche restando all'asciutto, come accadde al mondiale vinto nel 2018. Non è un goleador tremendo. Ma un punto di riferimento imprescindibile. Come Klose con la Germania, Giroud il meglio di sé l'ha dato con la Francia. Per caratteristiche atletiche e tecniche, invece, Giroud ricorda, senza eguagliarlo, il possente centravanti gallese John Charles, che furoreggiò in Italia, alla Juve, nella seconda metà degli anni '50.

lunedì 16 novembre 2020

Bastoni, Barella, Berardi e Insigne i migliori dell'Italia di Mancini

Queste partite di Nations League vanno prese con le pinze. Somigliano più ad amichevoli che a sfide sentite, con una posta in palio davvero importante. Tuttavia, per l'Italia di Mancini, ieri vittoriosa per 2-0 contro la Polonia, sono arrivate indicazioni confortanti. Dal gruppo, che appare affiatato, al gioco, che si esprime con disinvoltura, fino alle prestazioni dei singoli. Su tutti, Insigne, tecnico e resistente, fantasioso eppure continuo. Bastoni ha dimostrato di poter giocare bene in una difesa a quattro e mi chiedo se Conte se ne sia accorto. Barella è tra i massimi centrocampisti continentali. A voler essere rigidi, gli mancano quei due/tre centimetri di statura, con i quali sarebbe stato anche più dominante. Bravo anche Berardi. Tra i 19 e i 21 anni sembrava un predestinato. Poi, è calato. Ha saputo, cosa che a pochi riesce, rialzarsi e tornare più forte di prima. Ha ormai, a 26 anni, grande esperienza. Segna e fa segnare. Attaccante esterno di grande affidabilità. Cosa manca allora all'Italia? Un centravanti. Belotti e Immobile, in azzurro, non ripetono le prestazioni della serie A. Balotelli si è perso. Destro anche. Kean non mi pare all'altezza del compito. Io, ma sono di parte, aspetterei Pinamonti.

martedì 8 settembre 2020

Olanda-Italia 0-1. Infortunio per Zaniolo

La nazionale di Mancini è una squadra organizzata, di buona qualità, ma senza fuoriclasse. L'unico sarebbe Zaniolo, andato incontro, a quanto pare, ad un altro gravissimo infortunio. Al ginocchio sinistro dopo quello al ginocchio destro. E tutto nello spazio di pochi mesi. Accanimento della malasorte su un grande talento di 21 anni. Dopo Zaniolo, c'è Barella, che, tanto per offrire dei riferimenti, ha la corsa di Tardelli, il temperamento e i gol di Berti, non la forza fisica del primo, non la progressione del secondo, ma più tecnica di entrambi. Insomma, è un gran giocatore. Quanto a Mancini, da me mai troppo apprezzato come tecnico - per contro, fu un grandissimo e sottovalutato calciatore - ammetto che ha saputo rivedere certe convinzioni di alcuni anni fa. A cominciare da quelle sul "centrocampo fisico". Convinzioni così categoriche che lo illusero che Kuzmanovic potesse far la differenza come Vieira. Insomma, ha capito che il gioco può comandarsi, in mezzo al campo, anche senza colossi. E che i marcantoni non sono tutti uguali: un conto, appunto, è Vieira, un altro è Kuzmanovic. La nazionale italiana, in questa fase, è tra le migliori d'Europa. Sebbene non abbia fuoriclasse davanti. 

mercoledì 17 ottobre 2018

Griezmann da pallone d'oro, 20 anni dopo Zidane

Dopo la doppietta rifilata, ieri sera, alla Germania, in Nations League, il mancino francese Antoine Griezmann, rafforza la propria candidatura alla vittoria del pallone d'oro 2018. Nel corso della stagione, Griezmann ha vinto l'Europa League e la Supercoppa Europea con l'Atletico Madrid di Simeone e, soprattutto, il campionato del mondo con la Francia, segnando quattro gol. Era già stato, nel 2016, capocannoniere dei campionati europei. Calciatore completo, di superiore intelligenza calcistica, è un attaccante a tutto campo, che ad una tecnica sopraffina, a un mancino educatissimo, unisce un gran colpo di testa, corsa e limpida visione del gioco. Non eccede in trame barocche, preferendo la giocata semplice, lineare, utile. Decide le partite importanti, nei momenti solenni. Dopo dieci anni di Cristiano Ronaldo e Messi, mi pare proprio che il pallone d'oro possa e debba andare ad un altro. A Griezmann, venti anni dopo Zidane, l'ultimo francese ad essere insignito del massimo riconoscimento individuale per un calciatore.

I palloni d'oro vinti da giocatori francesi:

  • Kopa 1958
  • Platini 1983
  • Platini 1984
  • Platini 1985
  • Papin 1991
  • Zidane 1998

giovedì 11 ottobre 2018

La modestia tecnica della nazionale di Mancini

Imbarazzante. La modestia tecnica della nazionale di Mancini. Jorginho mi sembra il più inadeguato. Può funzionare soltanto in una squadra organizzatissima, come il Napoli di Sarri, dove giocava, come il Chelsea di Sarri, dove gioca. Ha qualcosa di Zoratto e qualcosa di Di Biagio, che però aveva colpo di testa e tiro da fuori. Fa passaggi a due, tre metri, quasi sempre in orizzontale.  Al primo tentativo di filtrante, regala palla agli avversari. Giuseppe Giannini, spesso criticato ai tempi dell'Italia di Vicini, al confronto, era un gigante. Il tridente schierato ieri contro l'Ucraina non aveva speranze. Insigne ha dovuto cercare spazio, e non ce n'era, sulla fascia sinistra, Bernardeschi, autore di un gol fortunoso, ha cercato spesso il dribbling, trovandolo mai. Chiesa accelera sempre, tira sempre. Ma, è giocatore da contropiede. Bonucci lancia, credendosi Ronald Koeman. Non lo è. Biraghi non sa difendere. Florenzi è adattato al ruolo di terzino destro. Poca cosa, davvero, questa nazionale di Mancini. Così, con questi giocatori, l'Italia non vince. E difficilmente vincerà. Domenica, per evitare la retrocessione in Nations League, dovrebbe battere la Polonia. Allo stato, una vittoria è decisamente improbabile.

lunedì 10 settembre 2018

Portogallo-Italia 1-0: Mancini sbaglia tutto

Jorginho è un mistero. È di una modestia tecnica e tattica imbarazzante. E pensare che 30 anni fa si criticavano le prestazioni di Giuseppe Giannini! Lazzari? Cristante? Zaza, per di più da attaccante esterno destro?  Stupisce che il Portogallo abbia battuto l'Italia solo 1-0. Squadra sconclusionata e presuntosa, quella schierata da Mancini. Manca il talento, è vero. Anche in panchina, però.

venerdì 7 settembre 2018

Italia - Polonia 1-1: le pagelle degli azzurri

Debutto deludente per l'Italia di Mancini contro la Polonia, nella nuova Nations League. Finisce 1-1, in rimonta.  Ecco le pagelle degli azzurri.
Donnarumma: 6. Fa la sua parte. Ordinario.
Zappacosta: 4. Perché giochi in nazionale è un mistero. Terzino alla Tassotti. E già questo è un limite. Solo che lui non sa crossare.
Bonucci: 5,5. Modesto. Si atteggia a Beckenbauer ma è meno forte di Minotti.
Chiellini: 6. Sbaglia ma lotta.
Biraghi: 5,5. Se sapesse crossare, e non sa farlo, sarebbe un buon giocatore. Volenteroso.
Jorginho: 4. Novello Zoratto. Lento, sbaglia pasaggi elementari. Propizia l'azione del gol avversario. E non basta il rigore che trasforma.
Pellegrini: 4. Fuori partita. Fuori contesto.
Gagliardini: 5,5. È il più lucido dei centrocampisti, sebbene non incida. Incompiuto.
Bernardeschi: 3,5. Fa errori oratoriali. Non indovina uno stop. Non tiene un pallone. Sopravvalutato.
Balotelli: 4,5. Cammina. Fuori condizione.
Insigne: 5. Con il fisico che ha, senza il gioco di Sarri, vengono fuori i suoi limiti agonistici. Da fermo, non salta nessuno.
Bonaventura: 4. Come Pellegrini.
Belotti: 5,5. Novello Graziani. Generoso.
Chiesa: 6. Ha personalità. Si procura il rigore.
Mancini: 5. Farà fatica.