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lunedì 16 gennaio 2023

Il punto dopo la 18^ giornata: Napoli di nuovo in fuga

Le otto vittorie della Juve erano state il frutto della buona sorte, dell'impegno e del pragmatismo, che, per una volta, Allegri ha abbandonato contro il Napoli, sembrato alla fine più forte di quanto sia: 5-1 è un risultato comunque clamoroso. Ed è forte sul serio. Abbastanza per vincere il campionato. Non si dica però che Osimhen, capocannoniere con 12 gol, è immarcabile. Contro l'Inter, chiusi gli spazi, erano emersi anche i suoi limiti tecnici. Quando invece ha spazio, allora, è incontenibile, per velocità, resistenza alla velocità ed un coraggio che sconfina nell'avventatezza. 


Il Milan pareggia, in rimonta con il Lecce, l'Inter batte di misura il Verona. Vincono Roma, con un ottimo Dybala, Lazio e, più che tennisticamente, contro la Salernitana a vocazione zemaniana, l'Atalanta: tutte e tre salgono a 34 punti e conservano ambizioni di qualificazione alla prossima Champions League.


Poi, c'è una frattura, che separa le prime sette della classifica da tutte le altre, guidate dall'Udinese, 25 punti, pur sconfitta in casa dal Bologna. 


La Serie A non è un campionato competitivo. Non c'è una classe media e le ultime tre paiono già inesorabilmente condannate alla retrocessione, ad una giornata dal termine del girone d'andata.

martedì 19 gennaio 2021

Il punto sulla Serie A dopo la 18^ giornata: Milan campione d'inverno?

Il successo esterno sul campo del Cagliari consegna, di fatto, al Milan il titolo di campione d'inverno, spesso premonitore del successo pieno a maggio: non credo che andrà così. Ad ogni modo i rossoneri, ieri di nuovo trascinati da Ibrahimovic, autore di una doppietta, restano la grande sorpresa della Serie A 2020/21. Non posso tacere del dodicesimo rigore in 18 partite fischiato in favore del Milan. C'era? C'erano gli altri? Forse, sì. Secondo me, non tutti. A mia memoria, il record dei rigori stagionali è proprio del Milan: 15, nella stagione 2002/2003. Quel Milan avrebbe vinto la Champions e aveva giocatori di ben altra qualità. Tanto per offrire dei punti di riferimento ad un dibattito che, sulla stampa nazionale, non esiste. Mistero!

Il derby d'Italia va all'Inter che vince, con punteggio meno severo di quanto mostrato in campo, 2-0, contro una Juve dimessa e spaesata. Non accadeva dal 2016. 

Il derby di Roma va alla Lazio, che strapazza una Roma svagata almeno quanto la Juve: Luis Alberto, ripeto, grande giocatore, segna una doppietta.

Il Torino, con un uomo in più per oltre un'ora, non riesce ad avere ragione dello Spezia: la conduzione di Giampaolo è stata fallimentare. Esonerato, al suo posto arriva Nicola.  

Vittoria tennistica del Napoli contro la Fiorentina di Prandelli: gli azzurri potrebbero essere rientrati nella lotta per il titolo.

martedì 7 gennaio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 18^ giornata. Si segna come nei primi anni '50

L'Inter espugna il San Paolo dopo più di 22 anni, giocava ancora Bergomi e giocava il primo Ronaldo, nell'Inter corsara di Simoni. Il che basta a segnalare l'importanza del successo che i nerazzurri hanno colto ieri sul campo del Napoli. Ha vinto anche la Juve, contro il Cagliari, con tripletta di Cristiano Ronaldo, che, quando entra in area, è ancora il più efficace attaccante in circolazione. Tiene il passo la Lazio del capocannoniere Immobile, 19 gol, dopo il successo nel recupero sul Brescia di Balotelli. Sarà lotta a tre per il titolo. Perde invece la Roma, sorpresa in casa dalla doppietta di Belotti. Successo esterno del Verona sulla Spal. Il Milan non va oltre il pareggio contro la Samp: l'ingresso di Ibrahimovic non cambia la partita e mi domando perché mai Pioli, allenatore non particolarmente brillante, abbia allenato tante grandi squadre. I gol di giornata sono del Papu Gomez, nel rotondo 5-0 dell'Atalanta contro il Parma, e di Benassi, nel pareggio della Fiorentina a Bologna.
Ultima notazione: la qualità media dei difensori del campionato è bassa. Stesso discorso, ampliando il campo d'indagine, per la qualità media della fase difensiva. Il calcio italiano ha subito un mutamento profondo. Si segna di più e con più facilità. Per carità, niente di inedito. Accadeva anche nei primissimi anni '50. Poi, non era più successo. Fino a qualche stagione fa. Quest'anno, è ragionevole prevedere, almeno quattro o cinque attaccanti chiuderanno a più di 20 gol. Nel 1950 furono addirittura nove, nel 1951 sei, nel 1952 cinque. Ecco, siamo nei paraggi del 1952.

mercoledì 27 dicembre 2017

Serie A 2017/18: il punto dopo la 18^ giornata. Napoli quasi campione d'inverno

Il Napoli sembra essersi lasciato alle spalle la piccola crisi iniziata a novembre. Ha persino ritrovato i gol di Hamsik, uno dei migliori centrocampisti goleador degli ultimi 20 anni. E' il solo che si possa accostare a Ballack, Lampard e Gerrard. Il successo contro la Samdporia, in rimonta, avvicina gli azzurri al titolo d'inverno. Vince anche la Juve contro la Roma, cui manca sempre qualcosa. Brutta sconfitta dell'Inter contro il Sassuolo, cui non è estranea una certa sfortuna. Crolla il Milan in casa contro l'Atalanta, che, del resto, è oggi, anche sulla carta, superiore alla compagine rossonera. Gattuso, come previsto, farà peggio di Montella. Trionfo della Lazio sul Crotone. Ritengo che il mercato di gennaio finirà per riuscire decisivo nella lotta fra le prime cinque squadre in classifica.