Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 29 settembre 2024
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sabato 28 settembre 2024
Udinese-Inter 2-3: doppietta di Lautaro
Inter subito in vantaggio: Darmian premia un inserimento di Frattesi, che batte il portiere avversario, non proprio reattivo nell'occasione. Il raddoppio sfuma per errori di Thuram, Lautaro e lo stesso Frattesi. L'Udinese pareggia con un colpo di testa di Kabasele. Allo scadere del primo tempo, Lautaro tocca un cross basso di Dimarco. Gol. E nuovo vantaggio nerazzurro. Lautaro, servito da Thuram, raddoppia a inizio ripresa con un bel destro incrociato. L'Inter amministra. Anche troppo. A pochi minuti dal termine, errore a centrocampo e contropiede di Lucca, che accorcia le distanze. L'Inter vince. Importante la doppietta di Lautaro, che ha finalmente interrotto un lungo digiuno. Destano preoccupazione, invece, le disattenzioni difensive, che causano una certa apprensione nel finale.
venerdì 27 settembre 2024
Il Brasile dei mondiali del 1978: i dualismi
Alla vigilia dei mondiali d'Argentina del 1978, il Brasile allenato da Claudio Coutinho era indicato tra i principali favoriti, assieme all'Olanda, pur orfana di Cruijff, e alla squadra di casa. Il calcio migliore finì, a sorpresa, per giocarlo l'Italia di Bearzot, innervata dalla freschezza dei debuttanti Cabrini e Paolo Rossi, ispirata dalla regia atipica di Antognoni, dall'estro di Causio sulla fascia, dall'acume tattico di Zaccarelli, dall'elegante difesa di Scirea e dalla verve di Tardelli. I verdeoro, invece, pur chiudendo al terzo posto finale, attraversarono il torneo in mezzo a una tempesta di polemiche. Zico, il Pelé bianco, 10 di rara fantasia, dal dribbling stretto incontenibile, non era al meglio fisicamente e giocò spesso da subentrante. Fu messo in competizione dal tecnico e dalla stampa amica, con Mendonca, già centravanti poi arretrato sulla trequarti, stilisticamente squisito ma non sempre concreto, e Rivelino, unico superstite del meraviglioso Brasile del 1970, ala funambolica e persino con Dirceu, che era più una mezzala dal sinistro al fulmicotone e che fu il migliore dei suoi. La regia della squadra era affidata a Batista, tecnico e tenace, che poi avrebbe per lo più deluso, specialmente il secondo anno, nella sua esperienza italiana alla Lazio. Ai fianchi di Batista giostravano un giovane Cerezo, mediano di grandi qualità e proprio Dirceu. In avanti, un altro dualismo, tra Reinaldo, una specie di Romario ante litteram, solo più alto e meno prolifico, e Roberto "Dinamite", goleador massimo, potente e molto solista. Il risultato di tanta confusione, anche dovuta a un eccesso di talento difficile da governare, produsse una mezza delusione. Poco calcio bailado, gioco per niente fluido, vittorie sofferte. E, come dicevo, un terzo posto finale dal sapore beffardo, considerata la vittoria finale, quanto mai discussa, dei rivali storici argentini, che superarono l'Olanda in finale, dopo i tempi supplementari. Il mondiale, che avrebbe dovuto consacrare Zico, incoronò invece il capocannoniere dell'Albiceleste, Kempes.
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lunedì 23 settembre 2024
Serie A 24/25: Torino capolista dopo la 5^ giornata
Il Torino, dopo più di quarant'anni, torna in testa alla classifica della Serie A, dopo il successo esterno contro il Verona. La squadra granata è organizzata e merita questa provvisoria soddisfazione.
Nessuno corre in Serie A. Pareggiano Juve e Napoli dopo una partita più noiosa dell'Arsenal di Brady, che poi era un signor giocatore.
Il Milan esce dalla crisi, battendo l'Inter di Inzaghi. Contro due punte vere, la difesa nerazzurra perde certezze e riferimenti. Nel calcio il passo conta. E i nerazzurri ieri andavano più piano degli avversari.
La Fiorentina supera in rimonta la Lazio. La Roma di Juric batte l'Udinese e prova ad archiviare una settimana difficilissima.
Il Venezia batte il Genoa e abbandona il fondo della classifica. Pareggio tra Lecce e Parma. Il Bologna espugna il campo del Monza. L'Empoli passa a Cagliari: bello il gol di Sebastiano Esposito, il miglior talento offensivo del calcio italiano.
In serata derby lombardo tra Atalanta e Como.
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domenica 22 settembre 2024
Inter-Milan 1-2. Inzaghi sbaglia i cambi
Dopo sei derby vinti, l'Inter perde, in casa, con il Milan. Rossoneri apparsi subito animati da una determinazione feroce. Pulisic trova presto il vantaggio dopo un grave errore Mkhitaryan e una gran percussione centrale. In ritardo Pavard. L'Inter reagisce, ma continua a soffrire gli scattisti avversari. Pareggia Dimarco di sinistro, smarcato da un gran tocco di Lautaro. Nella ripresa, l'Inter paga la gara di Manchester e Inzaghi non trova contromisure alla maggiore velocità avversaria. Sommer salva la porta nerazzurra almeno in quattro occasioni. Fino al gol di testa di Gabbia, facilitato dalle sostituzioni di Inzaghi, che toglie due fonti di gioco come Bastoni e Calhanoglu disarmando anche la difesa caratteriale di una squadra stanca e in difficoltà. Dopo cinque partite di campionato, otto punti sono pochi. Per fortuna, vanno tutti piano. Ma, l'Inter deve svoltare. Mkhitaryan non può più essere titolare. Pavard, in questo momento, nemmeno. La fase d'interdizione va rivista. Inzaghi ha tanto da lavorare. La batosta di questa sera può essere un salutare bagno di umiltà.
mercoledì 18 settembre 2024
Manchester City-Inter 0-0. Ottima Inter
Inter con il lutto al braccio per ricordare la scomparsa di Schillaci. Giocano Bisseck, Zielinski e Taremi al posto di Pavard, Mkhitaryan e Lautaro. Barella illumina con grandi giocate. Bravo anche Zielinski, che conosce tutte le parti nella commedia del centrocampo. Il City tiene di più la palla, l'Inter riparte con contropiede manovrati. Taremi e Thuram peccano di precisione. Il francese fallisce un paio di conclusioni. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Nella ripresa l'Inter è meno propositiva e soffre le iniziative di Grealish. Inzaghi cambia. Dentro Pavard e Dumfries per Bisseck e Darmian, che aveva fallito una potenziale occasione da rete. Prima erano entrati Lautaro e Mkhitaryan per Thuram e un ottimo Zielinski. L'armeno ha una buona occasione, ma calcia alto. Esce Calhanoglu per crampi, rilevato da Frattesi. Assalto finale del City, che ha diverse occasioni. L'Inter, sempre attenta in marcatura, tiene. E porta a casa un punto prezioso all'esordio nella nuova Champions League. Partita preparata benissimo da Simone Inzaghi.
Addio Totò Schillaci, eroe di Italia '90
Azeglio Vicini aveva scelto Andrea Carnevale come centravanti dell'Italia ai mondali di casa del 1990. Nella partita inaugurale contro l'Austria di Polster e Rodax, tuttavia, il risultato non si schiodava dallo 0-0 iniziale. E lo stadio Olimpico di Roma fremeva d'impazienza. Al 75', esce Carnevale, che la prende male come Chinaglia ai mondiali del 1974: non giocherà più. Entra Schillaci, che, quattro minuti dopo, incorna di testa un cross di Vialli. Gol. Esplode il tifo azzurro. Sono iniziate le notti magiche, quelle del titolo della canzone di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, colonna sonora di un'estate struggente e irripetibile. Schillaci segnerà altri cinque gol in quel mondiale: contro la Cecoslovacchia, nella terza partita del girone eliminatorio; contro l'Uurguay agli ottavi; contro l'Irlanda ai quarti, contro l'Argentina, che ci eliminerà dolorosamente ai rigori, in semifinale; contro l'Inghilterra nella finale, vinta, per il terzo posto. Sarà il capocannoniere di Italia '90 e finirà secondo al pallone d'oro, dietro al campione del mondo Lothar Matthaeus.
Centravanti veloce e istintivo, dal tiro potente e improvviso. Visse in poche settimane tutto il meglio di una carriera cominciata in provincia. Palermitano di nascita, si affermò nel Messina di Scoglio e poi di Zeman. Nel 1989, l'approdo alla Juve di Zoff: 15 gol in Serie A, vittoria di Coppa Italia e Coppa Uefa e convocazione in nazionale. Dopo la sbornia emotiva dei mondiali, che lo fecero conoscere in tutto il mondo, cominciò un rapido declino. Era forse impossibile mantenersi all'altezza di quella furia realizzativa che l'aveva animato e scosso a Italia '90. Nel 1992 passò all'Inter, quindi, dall'aprile del 1994, l'esilio esotico in Giappone. Quegli occhi spiritati, che lampeggiarono sei volte in quel mondiale magico e sfortunato, non si videro più.
Schillaci è mancato oggi, dopo una lunga malattia. Non aveva ancora 60 anni. Che la terra gli sia lieve.
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La Roma esonera De Rossi. Juric al suo posto
Il suo passato di capitano giallorosso non l'ha difeso da una decisione, che pare affrettata. Daniele De Rossi è stato da poco esonerato dal ruolo di allenatore della Roma. Ha pagato l'inizio di stagione poco brillante e i soli tre punti raccolti in Serie A, dopo le prime quattro giornate. D'altra parte, sorte analoga, un esonero poco comprensibile, aveva subìto il suo predecessore Mourinho, con un curriculum da tecnico incomparabilmente superiore a quello di De Rossi.
Qualche ora più tardi è giunta la notizia della scelta di Juric come nuovo allenatore della Roma. Per carità, può anche essere che Juric farà benissimo. Tuttavia, non mi pare titolare del curriculum necessario.
lunedì 16 settembre 2024
Mondiali di ciclismo 2024: i favoriti
Domenica 29 settembre si correrà, lungo il duro circuito di Zurigo, il mondiale di ciclismo 2024. Percorso adatto a scalatori. Si giocheranno il successo i grandi delle corse a tappe. Dagli sloveni Pogacar, fresco vincitore anche del Grand Prix Cycliste de Montreal, e Roglic, che dovranno gestire le rispettive ambizioni, a Vingegaard ed Evenepoel, che ha già conquistato la prova a cronometro. Il percorso sembre duro per il campione uscente Van der Poel, ma non si può non tenerlo in considerazione. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento al 27 settembre 2024.
- Evenepoel ****
- Pogacar ****
- Roglic ****
- Van der Poel ***
- Vingegaard ***
- Pidcock ***
- Adam Yates ***
- Simon Yates **
- Dani Martinez**
- Alaphilippe **
- Gaudu *
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Serie A 24/25, 4^ giornata: Udinese capolista
Il Napoli di Conte, alla terza vittoria consecutiva, dopo la disfatta inaugurale di Verona, guadagna provvisoriamente la testa solitaria della classifica di Serie A. Gli azzurri non sono brillanti, ma compatti, attenti in fase difensiva. E mi paiono serissimi candidati al titolo. Lukaku si sta ritrovando con il tecnico che l'aveva esaltato all'Inter; Kvaratskhelia sta tornando ai livelli della prima stagione in Italia.
L'Inter rallenta a Monza. Le riserve non valgono i titolari. In particolare, c'è un'Inter con Barella e un'Inter senza di lui. Non è la stessa Inter. Lautaro non è ancora in condizione e i suoi gol sono indispensabili per Inzaghi. Non sempre si può vincere attraverso il gioco. Occorrono anche i colpi e le invenzioni dei singoli. Appannato, dopo la sosta, anche Thuram.
Pareggiano Juve, contro l'Empoli, e Roma, contro il Genoa del bravo Gilardino. I bianconeri hanno cambiato tanto in estate, ma il limite più grande mi pare rappresentato da Vlahovic, che considero un ottimo attaccante da squadre di mezza classifica. I giallorossi hanno una classifica preoccupante dopo quattro giornate: appena tre punti.
L'Atalanta, nella quale torna a brillare Lookman, batte in rimonta la Fiorentina. Pareggi tra Como e Bologna e Torino e Lecce.
Nella serata di lunedì, l'Udinese, con doppietta di Thauvin, passa a Parma e, con 10 punti, spodesta il Napoli in cima alla classifica; la Lazio batte il Verona.
domenica 15 settembre 2024
Europei di ciclismo: vince Tim Merlier
L'Italia di Bennati non capitalizza il grande lavoro durato per tutta la corsa. Mancano le gambe a Ballerini e Milan, che non è Freire, resta chiuso nella volata vinta dal belga Tim Merlier, agli Europei di ciclismo 2024. Secondo l'olandese Kooij. Solo tredicesimo un deludente e deluso Jonathan Milan.
Monza-Inter 1-1. Inter sotto tono
Primo tempo non brillante dell'Inter, che non ottiene vantaggi da una risicata supremazia territoriale. La manovra nerazzurra è infatti lenta e prevedibile. Nella ripresa, stesso copione. Fino al gol del Monza con un gran colpo di testa di Dany Mota. Pareggia più tardi il subentrato Dumfries su cross basso di Carlos Augusto. Brutte prestazioni di Pavard e Mkhitaryan. Secondo pareggio in quattro partite per un'Inter che, già detto, farà molto più fatica rispetto allo scorso anno.
sabato 14 settembre 2024
Diamond League: vince Fabbri con il nuovo record italiano
Peso gettato alla distanza di 22,98 m e nuovo primato italiano, finale di Diamond League vinta a Bruxelles, il tre volte campione olimpico Crouser battuto e costretto al secondo posto. Grande impresa di Leonardo Fabbri.
mercoledì 11 settembre 2024
Fenomenologia di Frattesi
Se questo blog fosse più seguito di quanto sia, il titolo potrebbe inagannare molti. Insomma, nessuno sostiene che Frattesi sia un fenomeno, ma l'idea è quella di capire che tipo di calciatore sia il centrocampista dell'Inter e della nazionale italiana. Uno che all'Inter parte dalla panchina e con Spalletti, invece, gioca titolare. Segna con tutte e due le maglie, ha grandi tempi di gioco, sa inserirsi negli spazi vuoti e ha la coordinazione e la rapidità necessaria per battere a rete con successo. Da questo punto di vista, per ricordare un altro nerazzurro, mi ricorda Nicola Berti, che era più dominante fisicamente e più nel vivo del gioco durante la partita. Frattesi è un incursore puro, che si accende a tratti. Con Inzaghi gioca meno, perché lui, Simone Inzaghi, vuole tre centrocampisti manovrieri e sempre sintonizzati con la gara. Frattesi è un altro tipo di calciatore, che può essere utilissimo a gara in corso. All'Inter va così. Nella nazionale, per contro, ove il talento, soprattutto in fase offensiva, è meno cospicuo, Frattesi deve giocare per forza: oggi come oggi, in azzurro, porta in dote più gol di chiunque altro.
lunedì 9 settembre 2024
Ciclismo: il dominio sloveno. Pogacar e Roglic
Stagione memorabile per il ciclismo sloveno, che ha conquistato tutti e tre i grandi giri. Pogacar ha vinto il Giro d'Italia e il Tour de France. Roglic, per la quarta volta, la Vuelta a Espana. Qualcosa di clamoroso.
US Open 2024: ha vinto Sinner
Secondo titolo Slam in carriera, sempre sul cemento, dal nuovissimo al nuovo mondo, dall'Australia agli Stati Uniti d'America, da Melbourne a New York: Sinner batte in finale Fritz in tre set e conquista gli US Open 2024. Con il suo gioco efficacissimo e monocorde, colpendo la palla il più forte possibile per tutta la partita, che ho seguito con calma, in differita. Si tratta della sua specialità. Nessuno picchia sulla palla come lui nel circuito. Il suo gioco non mi entusiasma ma è vincente e bisogna riconoscerlo. Il vertice della classifica Atp e due titoli Slam nella medesima stagione non consentono grandi discussioni.
domenica 8 settembre 2024
Vuelta 2024: trionfo n. 4 per Roglic
Primoz Roglic ha vinto la Vuelta a España 2024. Si tratta del quarto successo nella corsa a tappe spagnola per il campione sloveno: eguagliatoil primatodi Heras. Secondo Ben O'Connor, a lungo maglia rossa, terzo Enric Mas. Lo svizzero Küng ha conquistato la cronometro conclusiva proprio davanti a Roglic e a Cattaneo. Roglic diventa così il più vecchio vincitore, a quasi 35 anni, di un grande giro. Dopo Horner, quasi 42 anni alla Vuelta 2013, e Fiorenzo Magni, 34 anni e 5 mesi, al Giro d'Italia del 1955. Insomma, al netto della concorrenza ridotta, l'impresa c'è stata.
martedì 3 settembre 2024
Vuelta 2024: ai Lagos de Covadonga vince Marc Soler. O'Connor conserva la maglia rossa
La sedicesima tappa della Vuelta a Espanã 2024, con arrivo sulla salita dei Laghi di Covadonga premia l'attacco di Marc Soler. Negli ultimi km O'Connor si stacca, ma salva la maglia rossa per pochissimi secondi, appena cinque, così rimandando il sorpasso di Roglic alla testa della classifica generale.
venerdì 30 agosto 2024
Inter-Atalanta 4-0: doppietta di Thuram e prodezza di Barella
L'Inter travolge l'Atalanta. Senza la svogliata generosità finale del subentrato Arnautovic, il passivo per gli orobici avrebbe potuto essere più pesante. Thuram sugli scudi: segna un gol per tempo e propizia l'autogol atalantino che sblocca la partita. Presto seguito dal gran mancino al volo di Barella. L'Inter vince 4-0 e invia alle squadre rivali per il titolo un messaggio di forza.
lunedì 26 agosto 2024
Il talento di Sabastiano Esposito
La storia di Sebastiano Esposito, ieri decisivo nel successo dell'Empoli a Roma, è emblematica dei tempi. Non solo nel calcio. E ci dice che il talento è malvisto. Esposito di talento ne ha moltissimo. Eppure, a 22 anni, non ha ancora un posto da titolare in Serie A. Se ce l'avesse - penso che alla fine ce l'avrà - potrebbe decidere un mucchio di partite. Negli anni 50' e 60', gli avrebbero costruito una squadra intorno.
Nel calcio contemporaneo, che decade grosso modo da cinque lustri, insomma da Sacchi in poi, hanno faticato, in Serie A, Roberto Baggio e Gianfranco Zola e Alvaro Recoba, tanto per citare tre veri arstisti del pallone. E ci sta che fatichi Esposito che non è di quel livello, sebbene forte sul serio.
Nel calcio contemporaneo, Gianni Rivera non sarebbe diventato una bandiera del Milan e non avrebbe vinto il pallone d'oro; Beccalossi non avrebbe illuminato l'Inter di Bersellini. Per la solita storia: poca intensità, pochi contrasti, poca forza fisica, pochissima corsa. Nonostante tecnica, tiro, estro e fantasia.
Sebastiano Esposito è anche forte fisicamente. Epperò fa ancora la riserva all'Empoli. Non capisco. E nemmeno vorrei adeguarmi.
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