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lunedì 23 settembre 2024

Serie A 24/25: Torino capolista dopo la 5^ giornata

Il Torino, dopo più di quarant'anni, torna in testa alla classifica della Serie A, dopo il successo esterno contro il Verona. La squadra granata è organizzata e merita questa provvisoria soddisfazione.


Nessuno corre in Serie A. Pareggiano Juve e Napoli dopo una partita più noiosa dell'Arsenal di Brady, che poi era un signor giocatore. 


Il Milan esce dalla crisi, battendo l'Inter di Inzaghi. Contro due punte vere, la difesa nerazzurra perde certezze e riferimenti. Nel calcio il passo conta. E i nerazzurri ieri andavano più piano degli avversari.


La Fiorentina supera in rimonta la Lazio. La Roma di Juric batte l'Udinese e prova ad archiviare una settimana difficilissima.


Il Venezia batte il Genoa e abbandona il fondo della classifica. Pareggio tra Lecce e Parma. Il Bologna espugna il campo del Monza. L'Empoli passa a Cagliari: bello il gol di Sebastiano Esposito, il miglior talento offensivo del calcio italiano.


In serata derby lombardo tra Atalanta e Como. 

lunedì 26 agosto 2024

Il talento di Sabastiano Esposito

La storia di Sebastiano Esposito, ieri decisivo nel successo dell'Empoli a Roma, è emblematica dei tempi. Non solo nel calcio. E ci dice che il talento è malvisto. Esposito di talento ne ha moltissimo. Eppure, a 22 anni, non ha ancora un posto da titolare in Serie A. Se ce l'avesse - penso che alla fine ce l'avrà - potrebbe decidere un mucchio di partite. Negli anni 50' e  60', gli avrebbero costruito una squadra intorno. 


Nel calcio contemporaneo, che decade grosso modo da cinque lustri, insomma da Sacchi in poi, hanno faticato, in Serie A, Roberto Baggio e Gianfranco Zola e Alvaro Recoba, tanto per citare tre veri arstisti del pallone. E ci sta che fatichi Esposito che non è di quel livello, sebbene forte sul serio. 


Nel calcio contemporaneo, Gianni Rivera non sarebbe diventato una bandiera del Milan e non avrebbe vinto il pallone d'oro; Beccalossi non avrebbe illuminato l'Inter di Bersellini. Per la solita storia: poca intensità, pochi contrasti, poca forza fisica, pochissima corsa. Nonostante tecnica, tiro, estro e fantasia.


Sebastiano Esposito è anche forte fisicamente. Epperò fa ancora la riserva all'Empoli. Non capisco. E nemmeno vorrei adeguarmi.

martedì 16 giugno 2020

Inter: Sebastiano Esposito merita più spazio

Lukaku, ferma la difficoltà a decidere le partite importanti, è alla ricerca della miglior condizione: la sua mole richiede tempo, dopo la pausa imposta dal Covid.


Lautaro s'immagina già al Barca. Ed il suo sostituto naturale, Sanchez, è un giocatore forte ma logoro, il cui rendimento nelle ultime stagioni è sempre stato in discesa: quindici anni di professionismo si sentono.


Ora, essendo questa la situazione dell'attacco nerazzurro, concederei più spazio a Sebastiano Esposito: giovane, determinato e talentuoso. Ricordo che, nel 1988, Trapattoni, con Serena spesso infortunato, diede spazio al giovane Massimo Ciocci, ricavandone gol e belle prestazioni. Poi Ciocci, tolto il grande anno di Cesena, stagione 1990/91, non mantenne le promesse iniziali. Anche perché incappò, la stagione successiva, tornato all'Inter, nella confusione generata dalla rivoluzione di Orrico. Ma, questa è un'altra storia.

Ciò che voglio dire è che puntare su un giovane talento è sempre importante. Ben che vada, si sarà scoperto un campione. In caso contrario, il giocatore avrà sempre il tempo per riproporsi. L'Inter non avrebbe alcunché da perdere. Contro il Borussia Dortmund, Esposito fece vedere bei numeri. Poi, ha avuto rare occasioni di mettersi in mostra. Quelle occasioni che Conte dovrebbe concedergli ora, facendo di necessità virtù.

sabato 21 dicembre 2019

Inter-Genoa: 4-0. Lukaku (2), Gagliardini, Esposito (r)

Partita da Lukaku. Che l'ha decisa per davvero, con doppietta, assist e gesto deamicisiano, il rigore ceduto al predestinato Sebastiano Esposito, che lo ha trasformato con grande personalità. Poca cosa questo Genoa, da cui Thiago Motta pretende troppo in fase di palleggio. Mai una palla lunga a cercare Pinamonti, un rischio troppo elevato di fronte al pressing nerazzurro. Lukaku, si diceva, in partite così, contro avversari di piccolo o medio calibro, fa la differenza in serie A. Bella prova, non solo per il gol e il rigore procurato, di Gagliardini.

mercoledì 27 novembre 2019

Slavia Praga - Inter: 1-3. Lautaro (2), Lukaku!

Slavia Praga - Inter: ore 21:00.
Partita decisiva, stasera, sul campo dello Slavia Praga, per l'Inter, che cerca di tenere accese le speranze di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Dopo un avvio incerto, funestato dalle due sconfitte esterne contro Barcellona e Borussia Dortmund, quest'ultima dopo aver sprecato un doppio vantaggio, ma, soprattutto dal pareggio casalingo proprio contro lo Slavia Praga. L'Inter dovrà fare a meno di Sensi e Barella, probabile l'impiego dal primo minuto di Borja Valero.
La cronaca: Slavia Praga arrembante, Inter guardinga.  Un contropiede di Lukaku, che resiste a due cariche, è concluso da una splendida girata di Lautaro Martinez, per il vantaggio nerazzurro. L'Inter raddoppia anche, ma il gol di Lukaku viene annullato dopo intervento del Var, che sanziona un precedente intervento di De Vrij. Rigore, che Handanovic, figuriamoci!, non para: 1-1. Si va al riposo. Nella ripresa, l'Inter è più pericolosa. Centra due traverse, con Lukaku e Brozovic. Entrano Gagliardini e Lazaro per Borja Valero e Biraghi. Al 77' brutto errore di Lautaro, che spreca davanti al portiere. Entra Sebastiano Esposito per Vecino. Lukaku segna il gol della liberazione, dopo aver saltato il portiere. Poi ancora Lautaro, con volée sontuosa dopo raffinato assist di esterno mancino di un Lukaku in stato di grazia.   

sabato 26 ottobre 2019

Inter - Parma: 2-2. Candreva, Karamoh, Gervinho, Lukaku

La difesa a tre mi ripugna concettualmente. Due gol regalati agli avversari, al netto della bella giocata di Karamoh, sono troppi. Specialmente se nati da contropiede dopo il vantaggio iniziale firmato da Candreva con  tiro deviato. Difesa troppo alta e cattive scelte di tempo. Anche di Brozovic. Brutta prova di Bastoni e, sì, anche di uno spaesato Godin. Poi l'Inter viene fuori, attacca, pareggia con Lukaku, comunque legnoso. Le occasioni fioccano, ma difetta la precisione al tiro. Conte sbaglia a togliere Lautaro Martinez. Per Esposito, che oggi sbaglia molto. Resta fortissimo, secondo me, ma stasera l'emozione l'ha soverchiato. Poi entra il peggiore in campo: Politano. Un cumulo di errori imbarazzanti, dettati da un'ansia di protagonismo incompatibile con un gioco di squadra,  che vanificano anche i 7 minuti di recupero. Politano, per conto mio, va mandato via a gennaio! L'Inter pareggia con il Parma 2-2 e resta seconda in classifica. Ad un punto dalla Juventus, che aveva pareggiato contro il Lecce. Occasione sprecata.