In ricordo di Rik Van Looy
Se n'è andato Rik Van Looy, due giorni prima di compiere 91 anni. Leggenda belga del ciclismo, campionissimo tra gli anni '50 e '60, Van Looy era nato nelle Fiandre, a Grobbendonk, nella provincia di Anversa il 20 dicembre 1933.
Corridore polivalente, fortissimo sul passo e in volata, fu il primo a vincere tutte le cinque Classiche Monumento: 1 Milano-Sanremo, 2 Giri delle Fiandre due volte, 3 Parigi-Roubaix , 1 Liegi-Bastogne-Liegi e 1 Giro di Lombardia. La sua impresa sarebbe stata eguagliata solo da altri due connazionali: Merckx e De Vlaeminck. A questa pregevole collezione, Van Looy aggiunse anche 2 Parigi-Tours, 1 Freccia Vallone, 3 Gand-Wevelgem.
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Rik Van Looy (1933-2024) |
Per due volte consecutive, Van Looy fu anche campione del mondo: a Karl-Marx-Stadt nel 1961 e a Berna nel 1962. Dominatore delle corse di un giorno, grazie sopratutto a un irresistibile spunto veloce, finì tra i primi dieci della classifica generale anche nei tre Grandi Giri, facendo incetta di tappe: 12 al Giro, 7 al Tour, 18 alla Vuelta.
Professionista su strada dal 1954 al 1970, mietendo innumerovoli successi, trionfò anche in pista, facendo sue moltissime Sei Giorni. Uno dei massimi campioni della storia del ciclismo.
Una curiosità: a Van Looy si deve l'invenzione del c.d. treno, un gruppo di gregari scelti con cura incaricati di scortare il capitano velocista fino agli ultimi 200, 300 metri, impedendo fughe all'ultimo chilometro e tenendo i rivali velocisti a distanza. Al momento opportuno, Van Looy schizzava via. E vinceva. A lui e al suo treno si sarebbero ispirati Cipollini, Zabel, Petacchi e altri assi delle volate.
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