Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
domenica 18 giugno 2023
venerdì 16 giugno 2023
Spagna-Italia 2-1. Mancini non vince più
Vive ancora di rendita sulla fortunosa vittoria dell'Europeo del 2021. Ma, non vince più alla guida della nazionale italiana, Roberto Mancini. Incredibilmente rimasto in sella dopo la mancata qualificazione agli ultimi mondiali. Per carità, tra gli azzurri non ci sono fuoriclasse. Ma, dopo una simile bocciatura, la guida tecnica andava cambiata. Invece no. Ieri, ennesima sconfitta, per 2-1, contro la Spagna, nelle semifinali di Nations League. Ma, tanto Mancini non si dimetterà, non avendolo fatto dopo la mancata qualificazione a Qatar 2022.
domenica 11 giugno 2023
Uruguay-Italia 1-0
Italia mai così in affanno in questo mondiale under 20. Tutti stanchi, a cominciare da Casadei, trascinatore degli azzurri sino alla finale. L'Uruguay passa con un gol di testa nel finale, dopo aver dominato l'incontro, correndo tantissimo e recitando altrettanto.
Cagliari in A, dove resta il Verona
Un gol di Pavoletti, nel recupero, regala al Cagliari la promozione in Serie A. Sconfitto il Bari. L'ennesima impresa di Claudio Ranieri. Nello spareggio per restare in A, invece, è il Verona a vincere, superando per 3-1 lo Spezia.
Djokovic vince lo Slam n. 23 al Roland Garros: battuto Ruud in tre set. Non è il più forte della storia
Battuto Ruud in tre set nella finale del Roland Garros 2023. Così Djokovic conquista il titolo Slam n. 23: primato assoluto. Tuttavia, non è il più forte della storia del tennis. Il più tenace, il più continuo, il più atletico, ma non il più forte. Si potrebbero fare almeno 10 nomi di tennisti con un braccio migliore del suo. Poi, sono sincero, proprio non lo sopporto.
sabato 10 giugno 2023
Onore all'Inter! Manchester City - Inter 1-0
Finale di Champions League 2023. L'Inter, per la sesta volta nella sua storia, va a caccia del massimo trofeo continentale, dopo aver vinto nel 1964 e nel 1965, perso nel 1967 e nel 1972, vinto ancora nel 2010. Il Manchester City di Guardiola gode dei favori del pronostico, in virtù di un calcio più collaudato e di una rosa stellare, costata almeno cinque volte quella dell'Inter di Simone di Inzaghi.
Le formazioni:
Manchester City: Ederson; Aké, Stoner, Dias, Akanji; Rodri; Bernardo Silva, Gündoghan, De Bruyne, Grealish, Haaland.
Inter: Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro.
La cronaca. Inter con personalità nei primi minuti. Poi viene fuori la caratura tecnica del City. Bernardo Silva sfiora il gol con un tiro a giro. Salva, poi, Onana su Haaland, servito da De Bruyne, che più tardi esce per Foden. L'Inter potrebbe gestire meglio due ripartenze con Barella, che prova a sorprendere Ederson da lontano, e Dumfries che si addormenta. L'errore di Barella, intriso di egoismo e vanagloria, costerà carissimo. Lautaro era libero verso Ederson fuori posizione. Si va al riposo sullo 0-0. Lautaro si procura un'occasione e poi sbaglia, senza passare a Lukaku, però marcato da due avversari. Più tardi segna Rodri, dopo la solita serpentina di Bernardo Silva. L'Inter non si rassegna. E coglie la traversa con Dimarco. Che poi la riprende ma è il subentrato Lukaku a schermare la porta del City. Lo stesso Lukaku, libero a centro area, tira di testa addosso a Ederson. L'Inter ci prova sino alla fine con Gosens. Vince il City. Senza merito. Perché l'Inter avrebbe meritato, anzi aveva meritato almeno i supplementari. È andata così e dobbiamo accetarlo. Ci vorrà tempo, ma dovremo accettarlo. Onore a tutti i giocatori nerazzurri. Onore a Simone Inzaghi. Onore ai tifosi nerazzurri vicini alla squadra per tutta la stagione. Ora, però, non venitemi a parlare del sopravvalutato Guardiola. Ha vinto e, se anche volesse, non saprebbe spiegare come. La Champions League va, per la prima volta, al Manchester City. Ma chiunque abbia visto la partita, ricorderà anche come. Sipario. Non sull'Inter.
venerdì 9 giugno 2023
Italia-Corea del Sud 2-1: azzurri in finale al mondiale under 20
Vantaggio azzurro con il settimo gol in questo mondiale under 20 di Casadei. Pareggia la Corea del Sud dal dischetto. Nella ripresa azzurri stanchi, ma capaci di tornare in vantaggio con una punizione mancina del subentrato Pafundi: gesto tecnico degno di Mariolino Corso. L'Italia vola in finale, per la prima volta nella categoria under 20, dove affronterà l'Uruguay. Ottimo lavoro del tecnico Nunziata.
mercoledì 7 giugno 2023
Fiorentina-West Ham 1-2. Il West Ham vince la Conference League
Finale di Conference League, a Praga, tra Fiorentina e West Ham, due squadre non prive di blasone europeo. I viola furono finalisti in Coppa dei Campioni nel 1957, perdendo dal Real Madrid di Di Stefano. Vinsero la prima edizione della Coppa delle Coppe nel 1961 e persero la Coppa Uefa in finale, dalla Juve di Zoff, nel 1990. Il West Ham vinse la Coppa delle Coppe nel 1965 e fu secondo nella medesima competizione nel 1976, sconfitto dai belgi dell'Anderlecht.
Biraghi colpito alla testa da un oggetto tirato dalla tifoseria inglese: pessimo episodio che risveglia brutti ricordi. Per la cronaca, inglesi in vantaggio con rigore di Benrahma. Pareggio viola con gran destro di Bonaventura dopo controllo volante di sinistro. In contropiede il West Ham segna con Bowen, allo scadere, il gol della vittoria: la difesa della Fiorentina schierata a centrocampo! Un gol simile a tanti altri subiti in stagione dalla squadra di Italiano. E l'ennesima dimostrazione che non basta comandare il gioco per vincere le partite. Occorre anche equilibrio e prudenza e concentrazione.
martedì 6 giugno 2023
Maldini lascia il Milan
Stagione deludente più di quanto la stampa amica abbia voluto raccontare. Maldini ha chiesto investimenti cospicui, come avrebbe potuto fare un tifoso, pur essendo un dirigente apicale. La proprietà gli ha dato il benservito. Niente di strano. Soprattutto considerando i tanti soldi spesi per De Ketelaere, presentato come un fuoriclasse e rivelatosi modestissimo. Contano i risultati. Quelli dello scorso anno - con uno scudetto vinto nelle ultime cinque giornate, mentre le squadre avversarie si aprivano davanti al Milan come il Mar Rosso davanti a Mosé - erano stati un abbaglio. Sipario.
lunedì 5 giugno 2023
Vingegaard ha vinto il Tour de France 2023
Le Tour de France 2023🚴
Si parte da Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, l'1 luglio e si finisce, da tradizione, a Parigi, sui Campi Elisi, il 23 luglio. Ventuno tappe, con due giorni di riposo. Otto frazioni di montagna: si affronteranno prima i Pirenei, poi le Alpi, infine i Vosgi. Una sola prova contro il tempo, nella sedicisima tappa, con ultimi km in ascesa.
Il borsino dei favoriti della vigilia.
Il percorso (cliccate sulle singole tappe)
2/7 2^ Victoria-Gasteiz - San Sebastian 209 km
3/7 3^ Amorebieta-Etxano - Bayonne 193,5 km
6/7 6^ Tarbes - Cauterets-Cambasque 144,9 km
7/7 7^ Mont-de-Marsan - Bordeaux 170 km
8/7 8^ Libourne - Limoges 201 km
9/7 9^ Sant-Leonard-de-Noblat - Puy de Dome 182,5 km
10/7 I giorno di riposo
11/7 10^ Vulcania - Issoire 167,5 km
12/7 11^ Clermont-Ferrand - Moulins 180 km
13/7 12^ Roanne - Belleville-en-Beaujolais 168,8 km
14/7 13^ Chatillons-sur-Chalaronne - Grand Colombier 138 km
15/7 14^ Annemasse - Morzine Les Portes du Soleil 152 km
16/7 15^ Les Gets Lesr Portes du Soleil - Saint-Gervais Mont-
17/7 II giorno di riposo
18/7 16^ Passy - Comblou 22,4 km
19/7 17^ Saint-Gervais Mont-Blanc - Courchevel 166 km
20/7 18^ Moutiers - Bourg-en-Bresse 185 km
21/7 19^ Moirans-en-Montagne - Poligny 173 km
22/7 20^ Belfort - Le Markstein Fellering 133,5 km
23/7 21^ Saint-Quentins-en-Yvelins - Paris Champs-Elysees
La cronaca sintetica della Grande Boucle.
La prima tappa, da Bilbao e Bilbao, celebra i gemelli Adam e Simon Yates. Vince Adam Yates, che indossa la prima maglia gialla. Secondo Simon, terzo, tra i migliori, Pogacar, che precede Pinot. Si registra, per caduta, il ritiro di Enric Mas, mentre Carapaz, anche lui a terra, arriva con 15' di ritardo. Nella seconda frazione, ancora nei Paesi Baschi, è il francese Lafay, con colpo da finisseur, ad alzare le braccia sul traguardo di San Sebastian. La terza tappa si conclude a Bayonne a ranghi compatti, con la volata vittoriosa di Philipsen su Bauhaus e Caleb Ewan. Philipsen concede il bis nella quarta tappa, sul traguardo di Nogaro. Nella quinta tappa, da Pau a Laruns, arrivano i Pirenei. Va via una fuga, nella quale c'è anche Hindley, che alla fine vince e indossa la maglia gialla. Sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar. Alla fine lo sloveno cederà al corridore danese 1'04". Secondo di giornata un bravissimo Giulio Ciccone, che diventa terzo nella generale. Nella sesta tappa, Van Aert anima una nuova fuga. Nei chilometri finali del Tourmalet, è Vingegaard a rompere gli indugi. Pogacar lo segue e lo stacca a 2,7 chilometri dall'arrivo di Cauterets-Cambasque. Hindley perde la maglia gialla, che passa sulle spalle di Vingegaard, secondo di giornata. Nella settima tappa, meno emozioni. Volata di gruppo sul traguardo di Bordeaux per il tris di Philipsen, davanti a Cavendish e Girmay. Nell'ottava tappa, volata di gruppo sul traguardo di Limoges, dominata dal danese Mads Pedersen. Nella decima tappa, va via una fuga da lontano. Resta solo e vince Woods. Sul Puy-de-Dome, Pogacar riesce a guadagnare una manciata di secondi su Vingegaard, che resta in maglia gialla. Primo giorno di riposo lunedì 11 luglio. Nella decima tappa, da Vulcania ad Issoire, va via ancora una fuga, grazie al percorso vallonato. Tra i fuggitivi, vince Pello Bilbao, che precede allo sprint il tedesco Zimmermann. Nell'undicesima tappa, da Clermont-Ferrand a Moulins, la fuga viene ripresa. Volata di gruppo e quarto successo per lo sprinter belga Philipsen. Nella dodicesima tappa, caratterizzata da continui saliscendi nella regione del Rodano, va via una fuga che arriva sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais: vince Izaguirre. Thibaut Pinot, sesto di giornata, guadagna oltre tre minuti sul gruppo maglia gialla e risale al decimo posto della classifica generale. Nella tredicesima tappa, la prima sulle Alpi, vince il fuggitivo Kwiatkowski. Pogacar guadagna, lungo l'ascesa finale al Grand Colombiere una manciata di secondi su Vingegaard. Nella quattordicesima tappa, da Annemasse a Morzine, vince Carlos Rodriguez, che costruisce il suo vantaggio in discesa, sorprendendo Vingegaard e Pogacar e scavalcando Hindley al terzo posto della generale. Nella quindicesima tappa, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc, va via una fuga numerosa e di qualità Nel finale resto solo Poel, che vince, con oltre due minuti su Van Aert. Pinot è sesto. Pogacar e Vingegaard giungono appaiati sul traguardo. Secondo giorno di riposo, lunedì 17 luglio. La sedicesima tappa, cronometro di 22,4 km da Passy a Combloux celebra il trionfo di Vingegaard che rifila 1'38" a Pogacar, con una prestazione senza precedenti nella storia della Grande Boucle (ha gudagnato 4,3 secondi al km su Pogacar!): ora il danese ha una forte ipoteca sul successo finale. Adam Yates, sale al terzo posto provvisorio della classifica generale. Nella diciassettesima tappa, Pogacar crolla sul Col de la Loze e perde minuti da Vingegaard, ormai despota del Tour. Il successo di giornata va al fuggitivo Gall, che precede Simon Yates. Nella diciottesima tappa, a Bourg-en-Bresse, s'impone in volata il danese Asgreen. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Poligny, s'impone lo sloveno Mohoric. Nella tappa successiva, la ventesima, a Le Markestein, s'impone il connazionale Pogacar, al secondo successo parziale in questo Tour, l'undicesimo in carriera. Consolazione amara per il secondo posto finale, perché il Tour lo vince, come lo scorso anno, Vingegaard con quasi sette minuti e mezzo di vantaggio proprio su Pogacar. Nella ventunesima tappa, sui Campi Elisi di Parigi, in volata vince il belga Meeus.
La classifica generale finale
1. Jonas Vingegaard (DAN)
2. Tadej Pogacar (SLO) a 7'29"
3. Adam Yates (R.U.) a 10'56"
4. Simon Yates (R.U.) a 12'23"
5. Carlos Rodriguez (SPA) a 13'17"
6. Pello Bilbao (SPA) a 13'27"
7. Jai Hindley (AUS) a 14'44"
8. Felix Galla (AUT) a 16'09"
9. David Gaudu (FRA) a 23'08"
10. Guillaume Martin (FRA) a 26'30"
11. Thibaut Pinot (FRA) a 28'03"