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lunedì 22 aprile 2024

Giro d'Italia 2024: percorso, favoriti, cronaca, classifica

Giro d'Italia 2024: 4 maggio - 26 maggio

Dal 4 al 26 maggio, da Venaria Reale a Roma, con due frazioni a cronometro e sette arrivi in salita.

Il borsino dei favoriti.

Il percorso (cliccate sulle singole tappe per la cronaca):

1^ tappa 4 maggio   Venaria Reale - Torino 136 km
2^ tappa 5 maggio   San Francesco al Campo - Oropa 150 km
3^ tappa 6 maggio   Novara - Fossano 165 km 
4^ tappa 7 maggio   Aqui Terme - Andora 187 km
5^ tappa 8 maggio   Genova - Lucca 176 km
6^ tappa 9 maggio   Viareggio - Rapolano Terme 177 km
7^ tappa 10 maggio Foligno - Perugia 37,2 km
8^ tappa 11 maggio Spoleto - Prati di Tivo 153 km
9^ tappa 12 maggio Avezzano - Napoli 210 km
I giorno di riposo 13 maggio
10^ tappa 14 maggio Pompei - Cusano Mutri 141 km
11^ tappa 15 maggio Foiano di Valfortore - Francavilla al Mare 203
km
12^ tappa 16 maggio Martin Sicuro - Fano 183 km
13^ tappa 17 maggio Riccione - Cento 179 km
14^ tappa 18 maggio Castiglione delle Stiviere - Desenzano del Garda 31 km 
15^ tappa 19 maggio Manerba del Garda - Livigno 202 km
II giorno di riposo 20 maggio
16^ tappa 21 maggio Livigno - Santa Cristina Val Gardena 154 km
17^ tappa 22 maggio Selva di Val Gardena - Wolkestein in Groden 154 km
18^ tappa 23 maggio Fiera di Primiero - Padova 166 km
19^ tappa 24 maggio Mortegliano - Sappada 154 km
20^ tappa 25 maggio Alpago - Bassano del Grappa 175 km
21^ tappa 26 maggio Roma - Roma 126 km

La cronaca sintetica:

Classifica generale:




lunedì 5 giugno 2023

Vingegaard ha vinto il Tour de France 2023

Le Tour de France 2023🚴

Si parte da Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, l'1 luglio e si finisce, da tradizione, a Parigi, sui Campi Elisi, il 23 luglio. Ventuno tappe, con due giorni di riposo. Otto frazioni di montagna: si affronteranno prima i Pirenei, poi le Alpi, infine i Vosgi. Una sola prova contro il tempo, nella sedicisima tappa, con ultimi km in ascesa. 

Il borsino dei favoriti della vigilia.

Il percorso (cliccate sulle singole tappe)

1/7    1^  Bilbao - Bilbao 182 km

2/7    2^  Victoria-Gasteiz - San Sebastian 209 km

3/7    3^  Amorebieta-Etxano - Bayonne 193,5 km

4/7    4^  Dax - Nogaro 182 km 

5/7    5^  Pau - Laruns 163 km 

6/7    6^  Tarbes - Cauterets-Cambasque 144,9 km

7/7    7^  Mont-de-Marsan - Bordeaux 170 km

8/7    8^  Libourne - Limoges 201 km

9/7    9^  Sant-Leonard-de-Noblat - Puy de Dome 182,5 km

10/7        I giorno di riposo

11/7 10^ Vulcania - Issoire 167,5 km

12/7 11^ Clermont-Ferrand - Moulins 180 km

13/7 12^ Roanne - Belleville-en-Beaujolais 168,8 km

14/7 13^ Chatillons-sur-Chalaronne - Grand Colombier 138 km

15/7 14^ Annemasse - Morzine Les Portes du Soleil 152 km

16/7 15^ Les Gets Lesr Portes du Soleil - Saint-Gervais Mont-

Blanc 179 km

17/7        II giorno di riposo

18/7 16^ Passy - Comblou 22,4 km

19/7 17^ Saint-Gervais Mont-Blanc - Courchevel 166 km

20/7 18^ Moutiers - Bourg-en-Bresse 185 km

21/7 19^ Moirans-en-Montagne - Poligny 173 km

22/7 20^ Belfort - Le Markstein Fellering 133,5 km

23/7 21^ Saint-Quentins-en-Yvelins - Paris Champs-Elysees 

115,5 km


La cronaca sintetica della Grande Boucle.
La prima tappa, da Bilbao e Bilbao, celebra i gemelli Adam e Simon Yates. Vince Adam Yates, che indossa la prima maglia gialla. Secondo Simon, terzo, tra i migliori, Pogacar, che precede Pinot. Si registra, per caduta, il ritiro di Enric Mas, mentre Carapaz, anche lui a terra, arriva con 15' di ritardo. Nella seconda frazione, ancora nei Paesi Baschi, è il francese Lafay, con colpo da finisseur, ad alzare le braccia sul traguardo di San Sebastian. La terza tappa si conclude a Bayonne a ranghi compatti, con la volata vittoriosa di Philipsen su Bauhaus e Caleb Ewan. Philipsen concede il bis nella quarta tappa, sul traguardo di Nogaro. Nella quinta tappa, da Pau a Laruns, arrivano i Pirenei. Va via una fuga, nella quale c'è anche Hindley, che alla fine vince e indossa la maglia gialla. Sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar. Alla fine lo sloveno cederà al corridore danese 1'04". Secondo di giornata un bravissimo Giulio Ciccone, che diventa terzo nella generale. Nella sesta tappa, Van Aert anima una nuova fuga. Nei chilometri finali del Tourmalet, è Vingegaard a rompere gli indugi. Pogacar lo segue e lo stacca a 2,7 chilometri dall'arrivo di Cauterets-Cambasque. Hindley perde la maglia gialla, che passa sulle spalle di Vingegaard, secondo di giornata. Nella settima tappa, meno emozioni. Volata di gruppo sul traguardo di Bordeaux per il tris di Philipsen, davanti a Cavendish e Girmay. Nell'ottava tappa, volata di gruppo sul traguardo di Limoges, dominata dal danese Mads Pedersen. Nella decima tappa, va via una fuga da lontano. Resta solo e vince Woods. Sul Puy-de-Dome, Pogacar riesce a guadagnare una manciata di secondi su Vingegaard, che resta in maglia gialla. Primo giorno di riposo lunedì 11 luglio. Nella decima tappa, da Vulcania ad Issoire, va via ancora una fuga, grazie al percorso vallonato. Tra i fuggitivi,  vince Pello Bilbao, che precede allo sprint il tedesco Zimmermann. Nell'undicesima tappa, da Clermont-Ferrand a Moulins, la fuga viene ripresa. Volata di gruppo e quarto successo per lo sprinter belga Philipsen. Nella dodicesima tappa, caratterizzata da continui saliscendi nella regione del Rodano, va via una fuga che arriva sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais: vince Izaguirre. Thibaut Pinot, sesto di giornata, guadagna oltre tre minuti sul gruppo maglia gialla e risale al decimo posto della classifica generale. Nella tredicesima tappa, la prima sulle Alpi, vince il fuggitivo Kwiatkowski. Pogacar guadagna, lungo l'ascesa finale al Grand Colombiere una manciata di secondi su Vingegaard. Nella quattordicesima tappa, da Annemasse a Morzine, vince Carlos Rodriguez, che costruisce il suo vantaggio in discesa, sorprendendo Vingegaard e Pogacar e scavalcando Hindley al terzo posto della generale. Nella quindicesima tappa, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc, va via una fuga numerosa e di qualità Nel finale resto solo Poel, che vince, con oltre due minuti su Van Aert. Pinot è sesto. Pogacar e Vingegaard giungono appaiati sul traguardo. Secondo giorno di riposo, lunedì 17 luglio. La sedicesima tappa, cronometro di 22,4 km da Passy a Combloux celebra il trionfo di Vingegaard che rifila 1'38" a Pogacar, con una prestazione senza precedenti nella storia della Grande Boucle (ha gudagnato 4,3 secondi al km su Pogacar!): ora il danese ha una forte ipoteca sul successo finale. Adam Yates, sale al terzo posto provvisorio della classifica generale. Nella diciassettesima tappa, Pogacar crolla sul Col de la Loze e perde minuti da Vingegaard, ormai despota del Tour. Il successo di giornata va al fuggitivo Gall, che precede Simon Yates. Nella diciottesima tappa, a Bourg-en-Bresse, s'impone in volata il danese Asgreen. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Poligny, s'impone lo sloveno Mohoric. Nella tappa successiva, la ventesima, a Le Markestein, s'impone il connazionale Pogacar, al secondo successo parziale in questo Tour, l'undicesimo in carriera. Consolazione amara per il secondo posto finale, perché il Tour lo vince, come lo scorso anno, Vingegaard con quasi sette minuti e mezzo di vantaggio proprio su Pogacar. Nella ventunesima tappa, sui Campi Elisi di Parigi, in volata vince il belga Meeus.

La classifica generale finale

1. Jonas Vingegaard (DAN)

2. Tadej Pogacar (SLO) a 7'29"

3.  Adam Yates (R.U.) a 10'56"

4. Simon Yates (R.U.) a 12'23"

5. Carlos Rodriguez (SPA) a 13'17"

6. Pello Bilbao (SPA) a 13'27"

7. Jai Hindley (AUS) a 14'44"

8. Felix Galla (AUT) a 16'09"

9. David Gaudu (FRA) a 23'08"

10. Guillaume Martin (FRA) a 26'30"

11. Thibaut Pinot (FRA) a 28'03"

lunedì 10 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: ha vinto Bernal!

Edizione n. 104 del Giro d'Italia. 

Il percorso lungo 21 tappe, con la cronaca di ogni singola tappa (cliccate):

1^ tappa, 8 maggio: Torino-Torino, 9 km 🕐 

2^ tappa, 9 maggio: Stupinigi-Nichelino, 173 km
3^ tappa, 10 maggio: Biella-Canale, 187 km
4^ tappa, 11 maggio: Piacenza-Sestola, 186 km🌄
5^ tappa, 12 maggio: Modena-Cattolica, 171 km
6^ tappa, 13 maggio: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno, 150 km🌄
7^ tappa, 14 maggio: Notaresco-Termoli, 178 km
8^ tappa, 15 maggio: Foggia-Guardia Sanframondi
9^ tappa, 16 maggio: Castel di Sangro-Campo Felice, 160 km 🌄
10^ tappa, 17 maggio: L'Aquila-Foligno, 139 km
18 maggio: giorno di riposo
11^ tappa: 19 maggio: Perugia-Montalcino, 163 km
12^ tappa: 20 maggio: Siena-Bagno di Romagna, 209 km
13^ tappa: 21 maggio: Ravenna-Verona, 198 km
14^ tappa: 22 maggio: Cittadella-Monte Zoncolan, 205 km🌄
15^ tappa: 23 maggio: Grado- Gorizia, 145 km
16^ tappa: 24 maggio: Sacile-Cortina D'Ampezzo, 155 km🌄
25 maggio: secondo giorno di riposo
17^ tappa: 26 maggio: Canazei-Sega di Ala, 193 km🌄
18^ tappa: 27 maggio: Rovereto-Stradella, 231 km
19^ tappa: 28 maggio: Abbiategrasso-Alpe di Mera 178 km🌄
20^ tappa: 29 maggio: Verbania-Valle Spluga (Alpe Motta), 164 km
21^ tappa: 30 maggio: Senago-Milano, 30,3 km🕐
 

Cronaca breve: la prima maglia rosa è di Filippo Ganna, che si annette il cronoprologo di Torino. Nella seconda frazione vince Merlier in volata, precedendo gli azzurri Nizzolo e Viviani. Nella terza tappa, arriva un fuggitivo di giornata, l'olandese Van der Hoorn, subito dopo il gruppo regolato da Cimolai davanti a Sagan. Nella quarta tappa, pioggia e freddo, va via una fuga e vince Dombrowski. Secondo De Marchi, nuova maglia rosa. Tra i migliori, si avvantaggiano Bernal, Hugh John Carty e Landa. La quinta tappa è tutta pianeggiante e la volata di gruppo, a Cattolica, è vinta da Caleb Ewan su Nizzolo e Viviani. Lascia la corsa Landa, caduto rovinosamente quando mancavano poco più di 3 km al traguardo. Nella sesta tappa, vera montagna e i migliori della classifica devono venire allo scoperto. Molto in forma Bernal, che arriva secondo, davanti a Daniel Martin e Remco Evenepoel, mentre il successo arride allo svizzero, fuggitivo di giornata, Gino Mäder. La maglia rosa va al promettente giovane ungherese Attila Valter. Nella settima tappa, arrivo in volata, a Termoli, con bis di un saettante Caleb Ewan. A Guardia Sanframondi, traguardo dell'ottava tappa, vittoria del fuggitivo francese Lafay. Nella frazione, tutta abruzzese e appenninica, da Castel di Sangro a Campo Felice, è l'Ineos di Bernal a fare la corsa. Il colombiano scatta sul lunghissimo sterrato finale: vince e prende la maglia rossa. Dietro di lui, Ciccone e Vlasov, nella tappa, Evenepoel e Vlasov in classifica. La nona tappa si conclude in volata, con il trionfo di Peter Sagan davanti a Gaviria e Cimolai. Martedì 18 maggio, primo giorno di riposto per la carovana del Giro. L'undicesima tappa, da Perugia a Montalcino, con 35 km di sterrato crea sconquassi. Ne fanno le spese Evenepoel, che ha molte attenuanti legate al rientro dall'infortunio proprio al Giro, Ciccone, lo stesso Nibali. Bernal, a suo agio anche su questo tracciato guadagna su tutti i migliori e consolida il suo primato. Risale al terzo posto della classifica un ottimo Damiano Caruso. Vincitore di giornata il fuggitivo Schmid, che batte Covi allo sprint. Non c'è tappa senza fuga, quest'anno. Va così anche nella dodicesima, con Vendrame che batte Hamilton allo sprint sul traguardo di Bagno di Romagna. La tredicesima tappa, da Ravenna a Verona, si chiude finalmente con una volata di gruppo, che si aggiudica - è la prima volta in carriera - il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo. Secondo Affini, terzo Sagan. La quattordicesima tappa, con arrivo sulle pendenze innevate del Monte Zoncolan, premia l'assolo di Lorenzo Fortunato, al primo successo da professionista. Cede Evenepoel, Bernal consolida il primato, mentre Simon Yates risale al secondo posto della classifica generale. Nella quindicesima tappa, da Grado a Gorizia, pioggia e vento. Vince il fuggitivo belga Campenaerts. Costretto al ritiro Buchmann, che era sesto nella generale. Il maltempo suggerisce, d'accordo i corridori, all'organizzazione di tagliare Marmolada e Pordoi (cima Coppi) dal percorso della sedicesima tappa. Trionfa in rosa Bernal, che quando la strada sale è di un'altra categoria. Secondo un ritrovato Bardet, terzo il miglior Damiano Caruso di sempre: il francese e l'italiano cedono 27". Caruso è ora secondo in classifica, terzo Hugh John Carty. Martedì 25 maggio, secondo e ultimo giorno di riposto per il gruppo. Nella diciassettesima tappa, la salita finale di Sega di Ala terremota la corsa. Simon Yates scatta tre volte e la terza mette alle corde Bernal, scortato da Daniel Martinez. Caruso prima si stacca poi torna sulla maglia rosa. Vince l'irlandese Daniel Martinez, secondo Joao Almeida, terzo Simon Yates, che risale anche al terzo posto della generale. Giro parzialmente riaperto: Bernal oggi sembra battibile. Nella diciottesima tappa, assolo di Bettiol. Nella diciannovesima tappa, tutto si decide sulla dura Alpe di Mera: Simon Yates stacca Bernal, che resta con Almeida, che poi lo stacca a propria volta a 800 metri dal traguardo. Yates vince ma guadagna solo 11" su Almeida e 18" su Bernal (oltre agli abbuoni, che pure loro prendono in misura gradata). Bernal non sta benissimo. Ma il suo vantaggio è ancora rassicurante. Yates dovrebbe fare l'impresa domani, sapendo che il colombiano è avvantaggiato dalla cronometro di domenica. Nella ventesima tappa, attacco sulla prima discesa di Bardet e due compagni: si accodano Pello Bilbao e Damiano Caruso. Sull'Alpe Motta, restano soli Caruso e Bardet, staccato nel finale. Caruso vince la prima tappa in carriera al Giro. E consolida il secondo posto nella generale. Bardet risale al quinto posto. A Milano, nella ventunesima tappa, bis di Filippo Ganna contro il tempo. Bernal vince il Giro. Secondo Damiano Caruso, terzo Simon Yates.

La classifica finale

1. Egan Bernal (Colombia) 

2. Damiano Caruso (Italia) a 1'29"

3. Simon Yates (Regno Unito) a 4'15"

4. Aleksandr Vlasov (Russia) a 6'40"

5. Daniel Martinez (Colombia) a 7'24"

6. Joao Almeida (Portogallo) a 7'24"

7. Romain Bardet (Francia) a 8'052

8. Hugh John Carty (Regno Unito) a 8'56"

9. Tobias Foss (Norvegia) a 11'44"

10. Daniel Martin (Irlanda) a 18'35" 


Le pagelle finali (cliccate).