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lunedì 8 aprile 2024

Amestel Gold Race 2024: favoriti

Inizia la campagna delle Ardenne. Domenica si correrà, in Olanda, Limburgo, l'Amstel Gold Race 2024. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Pidcock ****
  2. Joao Almeida ***
  3. Mohoric ***
  4. Skjelmose ***
  5. Madouas **
  6. Cosnefroy **
  7. Teuns **
  8. Barguil **
  9. Benoot *
  10. Woods *

lunedì 29 maggio 2023

Giro d'Italia 2023: le pagelle dei protagonisti

Propongo le pagelle dei protagonisti del Giro d'Italia 2023, terminato con il trionfo di Roglic.

Roglic: voto 10. Vince il Giro d'Italia nella cronometro del Monte Lussari. Dopo essere già stato terzo al Giro, secondo e quarto al Tour e tre volte vincitore alla Vuelta a Espana. Somiglia tanto, quella di Roglic, alla carriera di Rominger. Risultati speculari.

Geraint Thomas: voto 9. Alla sua età, non avrebbe potuto fare di più. E un secondo posto al Giro, dopo aver percorso tutti i gradini del podio del Tour, è un sigillo ad una carriera decollata tardi su strada.

Evenepoel: voto 7. Che è la media tra il 9 che ha meritato fin quando ha corso, conquistando le prime due cronometro, e il 5 che richiede il suo frettoloso ritiro dalla corsa rosa.

Zana: voto 7. Bella vittoria di tappa, con la maglia di campione italiano e una buona tenuta lungo le tre settimane di corsa. Se ne parlerà ancora.

Milan: voto 7. Potente, non sempre tempista nelle scelte in volata. Comunque, davvero promettentissimo velocista.

Cavendish: voto 8. Vince la tappa più bella per i velocisti, quella conclusiva di Roma. La frazione n. 17 al Giro, dopo le 34 al Tour, le 3 alla Vuelta, la Sanremo, il campionato del mondo e tanto altro. Il decano dei velocisti.

Joao Almeida: voto 8. Quarto, poi sesto, ora terzo nella classifica finale del Giro. Il campioncino portoghese è in crescita lenta ma costante.

Damiano Caruso: voto 7,5. A quasi 36 anni, un quarto posto al Giro vale tanto. Sempre sul pezzo, in salita e contro il tempo.

Thibaut Pinot: voto 8. Corridore di stampo antico, dopo un travaglio durato tre anni, torna competitivo in una grande corsa a tappe. Porta a casa la maglia di miglior scalatore, che gli toglie tante energie. Altrimenti, le due tappe solo sfiorate le avrebbe vinte. Pinot chiude anche quinto in classifica generale. Mancherà tantissimo alle competizioni e ai tifosi, dopo il ritiro. Che spero voglia rimandare al prossimo anno.

 

sabato 27 maggio 2023

Monte Lussari: Roglic vince tappa e Giro

Ventesima tappa del Giro d'Italia 2023, frazione di 18,6 km a cronometro, da Tarvisio a Monte Lussari, salita, quest'ultima, dalle pendenze terribili, da mountain-bike.

La cronaca. 

Inesorabili le leggi non scritte del ciclismo: resta Fiorenzo Magni il più vecchio vincitore del Giro. L'ascesa del Monte Lussari costa, infatti, al trentasettenne Geraint Thomas la maglia rosa, che passa definitivamente sulle spalle del vincitore di giornata, lo sloveno Primoz Roglic. Il più veloce,  oggi, contro il tempo, nonostante un guasto meccanico. Roglic vince la sua quarta grande corsa a tappe, dopo i tre successi alla Vuelta a España. Secondo Thomas, a 14", terzo Joao Almeida, quarto Damiano Caruso e quinto un grande Thibaut Pinot, storico beniamino di questo blog. Curiosa coincidenza: l'ordine d'arrivo della tappa è identico a quello della classifica generale. 

venerdì 26 maggio 2023

Giro d'Italia: sulle Tre Cime di Lavaredo vince Buitrago

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2023, si sale sulle Dolomiti: 183 km da Longarone alle mitiche Tre Cime di Lavaredo, dove nacque la leggenda di Eddy Merckx, al Giro del 1968. Il vincitore dell'edizione di quest'anno si deciderà tra oggi e la cronoscalata di domani. Prima delle Tre Cime di Lavaredo, ci sarà il Giau, altra salita simbolo ad alto tasso di difficoltà. Ci sarebbe persino lo spazio per un'impresa da lontano. Pinot è l'unico che avrebbe il coraggio di tentarla. 

Immagine delle Tre Cime di Lavaredo


La cronaca. 

Va via una fuga. Gee c'è ancora una volta. E lungo l'ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, resta solo. Buitrago insegue. Dietro il gruppo della maglia rosa, guidato dalla Ineos, si assottiglia. Davanti, Buitrago riprende e stacca Gee. Scatta Roglic. Almeida resta più indietro, poi rientra. Intanto Buitrago vince, Gee è secono. Roglic chiude quarto, guadagnando tre secondi su Thomas e più di venti su Almeida, cui la tenacia proverbiale non basta. Va bene, la tappa era dura, Thomas ha 37 anni e sta facendo fin troppo e se vincesse diverrebbe il più vecchio della storia a riuscirci, dopo il Magni del 1955, che aveva 34 anni e mezzo. Va bene, Roglic va per i 34 anni. Va bene tutto. Ma, poco, pochissimo spettacolo. Poco, pochissimo coraggio. La paura di perdere, di saltare, come si dice in gergo, ha prevalso sul resto. Si deciderà tutto nella cronoscalata di domani, con Thomas favorito per tenere la maglia rosa.

giovedì 25 maggio 2023

Giro d'Italia: a Val di Zoldo vince Zana, Pinot secondo

Diciottesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Oderzo a Val di Zoldo. Una vera tappa da Giro, anche se lunga "solo" 161 km, perché andranno affrontati cinque Gpm, uno di quarta, due di seconda e due di prima categoria. E sebbene le salita più impegnative non siano le ultime due, ciò non di meno queste verrano affrontate una dopo l'altra, senza possibilità di recupero. Tutti aspettano le Tre Cime di Lavaredo, con il Giau, domani, ma il percorso odierno potrebbe terremotare la classifica generale. Come al solito, l'interpretazione della corsa da parte dei corridori farà la differenza. 

Va via la fuga. Restano davanti in sei, poi in quattro, infine in due:  Thibaut Pinot e il campione italiano in carica, Zana. Dietro, si stacca Joao Almeida, Roglic, guidato da un fortissimo Kuss, è arrembante, ma Geraint Thomas non cede. Restano soli Thomas e Roglic. Mentre davanti continua lo studio tra Pinot e Zana. Vince Zana, Pinot ancora secondo, ma recupera moltissimo in classifica generale: ora è settimo a 4'43" da Thomas. Avesse sprecato meno energie per guadagnare i punti dei gran premi della montagna, Pinot oggi avrebbe vinto la tappa. Terzo, un altro francese, Barguil. Thomas e Roglic arrivano assieme. Almeida cede una ventina di secondi e viene scavalcato in classifica dallo sloveno. Domani, con Giau e Tre Cime di Lavaredo, può davvero succedere di tutto. Potrebbe persino esserci un'impresa da lontano, come quella di Froome al Giro del 2018. Vediamo.

martedì 23 maggio 2023

Giro d'Italia: sul Monte Bondone vince Almeida. Thomas in rosa

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Sabbio Chiese al Monte Bondone, dalla Lombardia al Trentino: cinque Gpm, due di prima, due di seconda e uno di terza categoria, distribuiti lungo un percorso di 203 km. Prevarrà di nuovo la prudenza? Damiano Caruso, come suggeriva stamane Bugno sul Corsera, e Thibaut Pinot potrebbero attaccare da lontano, avendo coraggio e gambe. Meglio la possibilità di vincere di un piazzamento certo, o no? Vediamo.

La cronaca. 

Questa volta la fuga non va in porto. Arrivati sul Monte Bondone, la UAE fa l'andatura e Bruno Armirail si stacca subito. Joao Almeida rompe gli indugi, ma riesce a guadagnare pochi metri su Roglic, Thomas, Kuss. Poi, cede Roglic, mentre Thomas torna sul portoghese. Roglic insegue con Kuss e l'irlandese Dunbar. Vince Joao Almeida in volata, con Geraint Thomas che torna in maglia rosa. Roglic è terzo, davanti a Dunbar, con 25" di ritardo. Finalmente una tappa, meglio una porzione di tappa, interpretata come merita la grande storia del Giro d'Italia.


venerdì 19 maggio 2023

Giro d'Italia: a Crans-Montana vince Rubio, Pinot secondo

Tredicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Borgofranco d'Ivrea a Crans-Montana, sulle Alpi Svizzere: tre Gran Premi della Montagna di prima categoria, il Gran San Bernardo, la Croix de Coeur e, appunto, l'ascesa di Crans-Montana. Per chi ambisca al successo finale, sarà davvero impossibile nascondersi. 


*Aggiornamento delle 11:18. Tappa accorciata per il maltempo. Anche se dalla Svizzera giungono notizie meno drammatiche. La tappa farà a meno del Gran San Bernardo e misurerà circa 74 km. Si partirà realmente da La Chable e si affronteranno solo le ascese della Croix de Coeur e di Crans-Montana. Grande perplessità!


La cronaca. 

Hanno voluto la tappa breve. Almeno attaccano. Non i primi, però, figuriamoci! È Thibaut Pinot ad animare la fuga. Con lui, sulla Croix de Coeur restano Cepeda, Gee e Rubio. Lungo l'ascesa finale di Crans-Montana, è sempre Pinot ad osare di più. Gee si stacca. Non c'è accordo tra Pinot, Cepeda e Rubio. Pinot ha una voglia matta di vincere e continua a scattare senza troppo costrutto. Lo riprendono. E riparte. Del resto, le pendenze non sono proibitive. All'inseguimento c'è Hugh John Carty. Dal gruppo maglia rosa, evade Damiano Caruso. Lo riprendono. Volata davanti. Vince il colombiano Rubio, di pura astuzia. Secondo Thibaut Pinot, che merita comunque applausi per un coraggio antico e genuino, terzo Cepeda. La maglia rosa Thomas, con Roglic e Caruso arriva con poco più di un minuto e mezzo di ritardo. Pinot risale al decimo posto della classifica generale. Ho la sensazione che potrà ancora recitare da protagonista in questo Giro. E, chissà?

sabato 6 maggio 2023

Giro d'Italia 2023: Evenepoel maglia rosa a Ortona

Prima tappa del Giro d'Italia 2023, da Fossacesia Marina a Ortona: cronometro di 19,6 km. La prima maglia rosa è di Remco Evenepoel, uno così forte che potrebbe tenere il sigillo del primato sino al termine del Giro: come Girardengo, Binda, Merckx, Bugno. L'asso belga ha tenuto una media di corsa straordinaria. Ganna è secondo, Joao Almeida terzo. Sconfitto di giornata, Primoz Roglic, che cede 43". Sotto tono anche Geraint Thomas. 

lunedì 24 aprile 2023

Giro d'Italia 2023: ha vinto Roglic!

Tutto sul Giro d'Italia 2023, dal percorso, al racconto delle singole tappe, alla cronaca sintetica della gara, dai favoriti alla classifica aggiornata. Si corre dal 6 al 28 maggio. Tre le frazioni a cronometro, di cui una cronoscalata, sei arrivi in salita.

Il percorso: si potrà cliccare sulle singole tappe per leggerne la cronaca.

6/5 1^ Fossacesia - Ortona 19,6 km 🕙

7/5 2^ Teramo - San Salvo 202 km

8/5 3^ Vasto - Melfi 213 km

9/5 4^ Venosa - Lago Laceno 175 km

10/5 5^ Atripalda - Salerno 171 km

11/5 6^ Napoli - Napoli 162 km

12/5 7^ Capua - Gran Sasso  218 km

13/5 8^ Terni - Fossombrone 207 km

14/5 9^ Savignano sul Rubicone - Cesena 35 km 🕙

15 maggio I giorno di riposo

16/5 10^ Scandiano - Viareggio 196 km

17/5 11^ Camaiore - Tortona 219 km

18/5 12^ Bra - Rivoli 179 km

19/5 13^ Borgono d'Ivrea - Crans Montana 207 km*

20/5 14^ Sierre - Cassano Magnago 194 km

21/5 15^ Seregno - Bergamo 195 km

22/5 II giorno di riposo

23/5 16^ Sabbio Chiese - Monte Bondone 203 km

24/5 17^ Pergine Valsugana - Caorle 197 km

25/5 18^ Oderzo - Val di Zoldo 161 km

26/5 19^ Longarone - Tre Cime di Lavaredo 183 km

27/5 20^ Tarvisio - Monte Lussari 18,6 km 🕙

28/5 21^ Roma - Roma 126 km

* La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Si parta da La Chable e si arriva a Crans-Montana: circa 75 km.

Il borsino dei favoriti.


La cronaca in sintesi.

Evenepoel domina la prima cronometro lungo la Costa dei Trabocchi, da Fossacesia ad Ortona: Ganna cede 22". Terzo Joao Almeida. Roglic giunge a 43" dall'asso belga. Nella seconda tappa, da Teramo a San Salvo, arrivo in volata dominato dal friulano Jonathan Milan. Una caduta a poco meno di 4 km dal traguardo costa secondi preziosi a diversi corridori, tra i quali Thibaut Pinot. Nella terza tappa, per gran parte sotto la pioggia, da Vasto a Melfi, vince in volata Michael Matthews su Pedersen. Nella quarta tappa, con arrivo a Lago Laceno, arriva una fuga con due minuti di vantaggio. Vince il francese Paret-Peintre, secondo e nuova maglia rosa, il norvegese Leknessund, che il gruppo farebbe bene a non sottovalutare. Nella quinta tappa, domina il maltempo. La volata di gruppo è dominata dall'australiano Groves, che precede Milan e Pedersen. La sesta tappa, da Napoli a Napoli, attraversando la Costiera Amalfitana, fine con la volata vincente del danese Pedersen. Nella settima tappa, da Capua al Gran Sasso, nessuno scossone per la classifica generale, nonostante la dura salita finale, in mezzo alla neve. Arriva la fuga, con Bais primo sul traguardo. A Fossombrone, traguardo dell'ottava tappa, s'impone in solitaria l'irlandese Healy. Nel finale, il gruppo maglia rosa è allungato da uno scatto di Roglic, che Evenepoel paga con 14" di distacco. Nella nona tappa, crono piatta di 35 km da Savignano sul Rubicone a Cesena, vince ancora Evenepoel, con 1" su Thomas e 2" su Geoghegan Hart. Evenepoel torna in maglia rosa. Poi, a fine serata, la notizia della positività di Evenepoel al Covid e l'annuncio del suo ritiro dalla corsa. Peccato. Primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Scandiano e Viareggio, freddo e pioggia. Si ritirano altri corridori, tra i quali Vlasov. Arriva la fuga. Vince Cort Nielsen su Gee e De Marchi. Nell'undicesima tappa, da Camaiore a Tortona, volata vincente di Ackermann su Milan e Cavendish. Caduta e ritiro per uno dei grandi favoriti: Tao Geoghegan Hart. Nella dodicesima tappa, tutta piemontese, da Bra a Rivoli, c'è spazio per una fuga. Restano davanti in tre e vince il tedesco Nico Denz, davanti a Skujins e Berwick. Thomas sempre in maglia rosa. La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Vera partenza da La Chable, in Svizzera. Salta la salita del Gran San Bernardo. Thibaut anima una fuga sulla Croix de Coeur. Lungo l'ascesa finale verso Crans-Montana, cede Gee, e con Pinot restano Rubio e Cepeda. Vince Rubio, Pinot secondo, Cepeda terzo. Il gruppo maglia rosa a poco più di un minuto e mezzo. Nella quattordicesima tappa, da Sierre a Cassano Magnago, lunga dormita del gruppo dei migliori. Va via la fuga. Bis di Denz e Bruno Armirail veste la maglia rosa. Nella quindicesima tappa, da Seregno a Bergamo, nuova fuga: vince McNulty su Healy e Frigo. Gruppo dei migliori ancora distanziato e solo piccola bagarre finale. La sedicesima tappa, da Sabbio Chiese al Monte Bondone, vede il ritorno tra i protagonisti dei grandi favoriti. Attacca Joao Almeida, resta con lui, alla fine solo Geraint Thomas. Almeida vince, Thomas torna in rosa. Roglic, terzo di giornata, cede 25" oltre gli abbuoni. Nella diciassettesima tappa, da Pergine Valsugana a Caorle, va in scena l'annunciata volata di gruppo: vince Alberto Dainese, davanti a Milan e Matthews. Nella diciottesima tappa, da Oderzo alla Val di Zoldo, va via una fuga. Restano, infine, davanti, Zana e Thibaut Pinot. Vince Zana con la maglia di campione italiano. Pinot risale al settimo posto della classifica generale. Dietro, Almeida cede 21" a Thomas e Roglic, che lo scavalca al secondo posto. Nella diciannovesima tappa, che si conclude sulle mitiche Tre Cime di Lavaredo, vince il fuggitivo Buitrago, che batte per distacco Gee. Tra i pretendenti al successo finale, la spunta per 3" su Roglic su Thomas. Almeida cede ancora una ventina di secondi. Nella ventesima tappa, cronometro che sale sul terribile Monte Lussari, impresa Roglic, che vince tappa e Giro. Geraint Thomas finisce al secondo posto della generale distanziato di 14". Almeida terzo, Caruso quarto, Pinot quinto. Curiosamente, in realtà è tutto tranne che un caso, l'ordine d'arrivo della tappa è lo stesso della classifica generale finale. Nella spettacolare frazione conclusiva, tutta a Roma, vince in volata il veterano dei velocisti Mark  Cavendish. Roglic festeggia la maglia rosa.

Le pagelle dei protagonisti (cliccate per leggere l'articolo).


La classifica generale finale.

1.  Primoz Roglic (SLO) a 26"

2. Geraint Thomas (R.U.) a 14"

3. Joao Almeida (POR) a 1'15""

4. Damiano Caruso (ITA) a 4'40" 

5. Thibaut Pinot (FRA) a 5'43"

6. Thymen Arensman (OLA) a 6'05"

7. Edward Dunbar (IRL) a 7'30"

8. Andrea Leknessund (NOR) a 7'31'

9. Lennard Kamna (GER) a 7'46"

10. Laurens De Plus (BEL) a 9'08"







domenica 23 aprile 2023

Giro d'Italia 2023: i favoriti

Si annuncia una grande edizione, quella 2023, del Giro d'Italia. Ecco il borsino dei favoriti, guidato da Evenepoel, fresco vincitore della sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi.

  1. Evenepoel *****
  2. Roglic ****
  3. Geoghegan Hart ***
  4. Geraint Thomas ***
  5. Joao Almeida **
  6. Caruso **
  7. Thibaut Pinot **
  8. Vlasov *
  9. Ciccone *
  10. Healy *

mercoledì 8 febbraio 2023

I migliori ciclisti portoghesi della storia

Ecco la classifica a punti dei miglio ciclisti portoghesi della storia (aggiornamento al 18 settembre 2023).

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                          

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Joaquim Agostinho (Portogallo): 1.125 punti (1968-1984): 680 punti al Tour de France (due volte terzo, due volte quinto, una volta sesto, tre volte ottavo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 180 punti al campionato portoghese (sei volte primo), 75 punti al Giro del Portogallo (tre volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    2. Alberto Rui Costa (Portogallo): 643 punti (2007-): 108 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta nono), 50 punti al campionato portoghese (una volta primo, una volta secondo), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 180 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 40 punti alla Comunità Valenciana (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    3. Acacio da Silva (Portogallo): 497 punti  (1982-1994): 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 30 punti al campionato portogohese (una volta primo),  48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto, una volta nono), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa)

    4. Joao Almeida (Portogallo): 432 punti  (2019- ): 240 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 30 punti al campionato portoghese (una volta primo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta nono), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 25 punti al Giro di Polonia (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una volta primo) [carriera ancora in corso]

    mercoledì 25 maggio 2022

    Giro d'Italia 2022: Santiago Buitrago vince a Lavarone

    Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Ponte di Legno a Lavarone, per 168 km. Due Gpm di prima categoria: il Passo del Vetriolo e il Monterovere. Va via la fuga, nella quale ci sono anche Carty e Hirt, vincitore ieri. Oltre a Mathieu Van der Poel, mai così brillante in salita, prima del crollo finale. Negli ultimi chilometri, resta davanti, da solo, lo scalatore colombiano Santiago Buitrago, classe 1999. E vince. Credo che ne sentiremo parlare spesso - e bene - nei prossimi anni. Tra i pretendenti al successo finale, sprint per la maglia rosa Carapaz e Hindley, per guadagnare 6" su Landa! Perde, invece, 1'10", da Carapaz e Hindley, Joao Almeida, che sta soffrendo tutte le salite più ripide e che gli altri grandi temono, in vista della cronometro conclusiva di Verona.

    1. Buitrago 

    2. Leemreize a 35"

    3. Hirt a 2'28"

    martedì 24 maggio 2022

    Giro d'Italia 2022: sull'Aprica vince Jan Hirt

    Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Salò all'Aprica, per 202 km. Tappa di alta montagna con tre Gpm di prima categoria: il Goletto di Cadino (19,9 km al 6,2 %), il temibile Mortirolo (12,6 km al 7,6% con punte del 10,8%) e il Valico di Santa Cristina (13,5 km all'8 % con punte del 12,4%). Si potrà attaccare da lontano, rischiando di andare fuori giri, o aspettare l'ultima, durissima ascesa. Nessuno potrà nascondersi.

    La cronaca.

    Prevale l'attesa tra i pretendenti al successo finale. Va via una fuga con Valverde e Hugh John Carty. Nella discesa dal Mortirolo contrattacca Kämna. Fino a restare da solo lungo la salita di Santa Cristina. Lo riprende Arensman con Hirt, scalatore ceco spesso piazzato nei grandi giri, sebbene mai tra i primi dieci. Dietro, con la maglia rosa Carapaz, ci sono Hindley e Landa. Appena attardati Joao Almeida e Nibali, mentre Pozzovivo è parecchio attardato. Davanti, Hirt stacca Arensman. Vince Hirt, secondo Arensman, terzo Hindley, che lotte con Carapaz per 4" di abbuono. Giro molto livellato e non un grande spettacolo di corsa. Nibali, alla sua età ancora si difende: arriva nono a 2'06" dal vincitore di giornata, risalendo al quinto posto della classifica generale.

    1. Hirt

    2. Arensman a 7"

    3. Hindley a 1'24"

    4. Carapaz a 1'24"

    5. Valverde a 1'24"

    lunedì 25 aprile 2022

    Giro d'Italia 2022: i favoriti

    Simon Yates, già terzo al Giro e vincitore di una Vuelta, e Richard Carapaz, che nella corsa della Gazzetta trionfò nel 2019, sono i principali candidati al successo al Giro d'Italia 2022. Subito dietro di loro, Mikel Landa e Romain Bardet, fresco vincitore del Tour of the Alps. Sono curioso di vedere cosa farà Tom Dumoulin. Ecco il borsino dei favoriti.  

    1. Simon Yates ****
    2. Carapaz ****
    3. Landa ***
    4. Bardet ***
    5. Pello Bilbao ***
    6. Joao Almeida ***
    7. Kelderman ***
    8. Tom Dumoulin **
    9. Guillaume Martin **
    10. Pidcock **
    11. Geoghegan Hart **
    12. Esteban Chaves **
    13. Porte *
    14. Hugh John Carty *
    15. Hindley *

    venerdì 1 ottobre 2021

    Giro di Lombardia 2021: favoriti

    Anche Nibali, fresco vincitore del Giro di Sicilia, tra i favoriti dell'edizione 2021 del Giro di Lombardia, da Como a Bergamo, in programma sabato 9 ottobre. Ecco il borsino dei favoriti.

    *Aggiornamento del 2 ottobre: aggiungo una stellette a Roglic, oggi brillante vincitore del Giro dell'Emilia. 

    *Aggiornamento del 4 ottobre: Evenepoel ha vinto per distacco la Coppa Bernocchi. C'è solo un problema: corre nella stessa squadra di Alaphilippe. Si è rivisto Thibaut Pinot. Una stelletta la merita. 

    1. Alaphilippe *****
    2. Evenepoel ****
    3. Roglic ****
    4. Pogacar ***
    5. Adam Yates ***
    6. Joao Almeida **
    7. Nibali **
    8. Daniel Martin **
    9. Mollema **
    10. Valverde * 
    11. Thibaut Pinot *
    12. Rigoberto Uran *


    venerdì 28 maggio 2021

    Alpe di Mera: vince Simon Yates, Bernal si difende

    Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Abbiategrasso all'alpe di Mera: 166 km. Tutte le difficoltà saranno concentrate proprio nell'ascesa dell'Alpe di Mera: 9,7 km al 9% di pendenza media. Vedremo chi attaccherà Bernal e come il colombiano risponderà. 

    La cronaca.

    Trionfa Simon Yates, grazie ad un attacco cui Bernal nemmeno prova a rispondere, preferendo salire con il suo passo lungo la salita finale. Con lui resta Joao Almeida, che poi lo molla nell'ultimo km, chiudendo secondo a 11" dall'inglese. Bernal è terzo a 28". Subito dopo Caruso, bravo e tenacissimo, e Vlasov. Anche domani Bernal dovrà correre in difesa. Non è più brillante come nelle prime due settimane. Ma, Yates avrà bisogno di una vera e propria impresa, per sfilare la maglia rosa al colombiano. Difficilissimo. Peraltro, contro il tempo -  domenica si chiude a cronometro - Bernal va più forte di lui.

    sabato 8 maggio 2021

    Giro d'Italia 2021: Ganna in rosa a Torino

    Vola nella cronometro inaugurale di Torino del Giro d'Italia 2021 Filippo Ganna. Superate le incertezze delle ultime esibizioni, il fuoriclasse azzurro rifila 10" ad un ottimo Affini. Tengono bene Joao Almeida, sorpresa della passata edizione, e l'asso belga Remco Evenepoel, al rientro dopo la terribile caduta alla Milano-Sanremo 2020: cedono rispettivamente 17 e 19 secondi. Più in difficoltà gli altri pretendenti al successo finale.