Tutto sul Giro d'Italia 2023, dal percorso, al racconto delle singole tappe, alla cronaca sintetica della gara, dai favoriti alla classifica aggiornata. Si corre dal 6 al 28 maggio. Tre le frazioni a cronometro, di cui una cronoscalata, sei arrivi in salita.
Il percorso: si potrà cliccare sulle singole tappe per leggerne la cronaca.
6/5 1^ Fossacesia - Ortona 19,6 km 🕙
7/5 2^ Teramo - San Salvo 202 km
9/5 4^ Venosa - Lago Laceno 175 km
10/5 5^ Atripalda - Salerno 171 km
11/5 6^ Napoli - Napoli 162 km
12/5 7^ Capua - Gran Sasso 218 km
13/5 8^ Terni - Fossombrone 207 km
14/5 9^ Savignano sul Rubicone - Cesena 35 km 🕙
15 maggio I giorno di riposo
16/5 10^ Scandiano - Viareggio 196 km
17/5 11^ Camaiore - Tortona 219 km
19/5 13^ Borgono d'Ivrea - Crans Montana 207 km*
20/5 14^ Sierre - Cassano Magnago 194 km
21/5 15^ Seregno - Bergamo 195 km
22/5 II giorno di riposo
23/5 16^ Sabbio Chiese - Monte Bondone 203 km
24/5 17^ Pergine Valsugana - Caorle 197 km
25/5 18^ Oderzo - Val di Zoldo 161 km
26/5 19^ Longarone - Tre Cime di Lavaredo 183 km
27/5 20^ Tarvisio - Monte Lussari 18,6 km 🕙
* La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Si parta da La Chable e si arriva a Crans-Montana: circa 75 km.
La cronaca in sintesi.
Evenepoel domina la prima cronometro lungo la Costa dei Trabocchi, da Fossacesia ad Ortona: Ganna cede 22". Terzo Joao Almeida. Roglic giunge a 43" dall'asso belga. Nella seconda tappa, da Teramo a San Salvo, arrivo in volata dominato dal friulano Jonathan Milan. Una caduta a poco meno di 4 km dal traguardo costa secondi preziosi a diversi corridori, tra i quali Thibaut Pinot. Nella terza tappa, per gran parte sotto la pioggia, da Vasto a Melfi, vince in volata Michael Matthews su Pedersen. Nella quarta tappa, con arrivo a Lago Laceno, arriva una fuga con due minuti di vantaggio. Vince il francese Paret-Peintre, secondo e nuova maglia rosa, il norvegese Leknessund, che il gruppo farebbe bene a non sottovalutare. Nella quinta tappa, domina il maltempo. La volata di gruppo è dominata dall'australiano Groves, che precede Milan e Pedersen. La sesta tappa, da Napoli a Napoli, attraversando la Costiera Amalfitana, fine con la volata vincente del danese Pedersen. Nella settima tappa, da Capua al Gran Sasso, nessuno scossone per la classifica generale, nonostante la dura salita finale, in mezzo alla neve. Arriva la fuga, con Bais primo sul traguardo. A Fossombrone, traguardo dell'ottava tappa, s'impone in solitaria l'irlandese Healy. Nel finale, il gruppo maglia rosa è allungato da uno scatto di Roglic, che Evenepoel paga con 14" di distacco. Nella nona tappa, crono piatta di 35 km da Savignano sul Rubicone a Cesena, vince ancora Evenepoel, con 1" su Thomas e 2" su Geoghegan Hart. Evenepoel torna in maglia rosa. Poi, a fine serata, la notizia della positività di Evenepoel al Covid e l'annuncio del suo ritiro dalla corsa. Peccato. Primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Scandiano e Viareggio, freddo e pioggia. Si ritirano altri corridori, tra i quali Vlasov. Arriva la fuga. Vince Cort Nielsen su Gee e De Marchi. Nell'undicesima tappa, da Camaiore a Tortona, volata vincente di Ackermann su Milan e Cavendish. Caduta e ritiro per uno dei grandi favoriti: Tao Geoghegan Hart. Nella dodicesima tappa, tutta piemontese, da Bra a Rivoli, c'è spazio per una fuga. Restano davanti in tre e vince il tedesco Nico Denz, davanti a Skujins e Berwick. Thomas sempre in maglia rosa. La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Vera partenza da La Chable, in Svizzera. Salta la salita del Gran San Bernardo. Thibaut anima una fuga sulla Croix de Coeur. Lungo l'ascesa finale verso Crans-Montana, cede Gee, e con Pinot restano Rubio e Cepeda. Vince Rubio, Pinot secondo, Cepeda terzo. Il gruppo maglia rosa a poco più di un minuto e mezzo. Nella quattordicesima tappa, da Sierre a Cassano Magnago, lunga dormita del gruppo dei migliori. Va via la fuga. Bis di Denz e Bruno Armirail veste la maglia rosa. Nella quindicesima tappa, da Seregno a Bergamo, nuova fuga: vince McNulty su Healy e Frigo. Gruppo dei migliori ancora distanziato e solo piccola bagarre finale. La sedicesima tappa, da Sabbio Chiese al Monte Bondone, vede il ritorno tra i protagonisti dei grandi favoriti. Attacca Joao Almeida, resta con lui, alla fine solo Geraint Thomas. Almeida vince, Thomas torna in rosa. Roglic, terzo di giornata, cede 25" oltre gli abbuoni. Nella diciassettesima tappa, da Pergine Valsugana a Caorle, va in scena l'annunciata volata di gruppo: vince Alberto Dainese, davanti a Milan e Matthews. Nella diciottesima tappa, da Oderzo alla Val di Zoldo, va via una fuga. Restano, infine, davanti, Zana e Thibaut Pinot. Vince Zana con la maglia di campione italiano. Pinot risale al settimo posto della classifica generale. Dietro, Almeida cede 21" a Thomas e Roglic, che lo scavalca al secondo posto. Nella diciannovesima tappa, che si conclude sulle mitiche Tre Cime di Lavaredo, vince il fuggitivo Buitrago, che batte per distacco Gee. Tra i pretendenti al successo finale, la spunta per 3" su Roglic su Thomas. Almeida cede ancora una ventina di secondi. Nella ventesima tappa, cronometro che sale sul terribile Monte Lussari, impresa Roglic, che vince tappa e Giro. Geraint Thomas finisce al secondo posto della generale distanziato di 14". Almeida terzo, Caruso quarto, Pinot quinto. Curiosamente, in realtà è tutto tranne che un caso, l'ordine d'arrivo della tappa è lo stesso della classifica generale finale. Nella spettacolare frazione conclusiva, tutta a Roma, vince in volata il veterano dei velocisti Mark Cavendish. Roglic festeggia la maglia rosa.
Le pagelle dei protagonisti (cliccate per leggere l'articolo).
La classifica generale finale.
1. Primoz Roglic (SLO) a 26"
2. Geraint Thomas (R.U.) a 14"
3. Joao Almeida (POR) a 1'15""
4. Damiano Caruso (ITA) a 4'40"
5. Thibaut Pinot (FRA) a 5'43"
6. Thymen Arensman (OLA) a 6'05"
7. Edward Dunbar (IRL) a 7'30"
8. Andrea Leknessund (NOR) a 7'31'
9. Lennard Kamna (GER) a 7'46"
10. Laurens De Plus (BEL) a 9'08"
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