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domenica 14 luglio 2024

TdF 2024: a Plateau de Beille vince Pogacar

Quindicesima tappa del Tour de France 2024, da Loudenvielle a Plateau de Beille. Ancora sui Pirenei. In fuga vanno tre corridori del calibro di Jai Hindley, Carapaz ed Enric Mas. Ma il gruppo maglia gialla non è troppo lontano. Rispetto a ieri, si corre sotto un sole cocente nel giorno della festa nazionale francese. Cominciata l'ascesa al Plateau de Beille, è Jorgenson a fare il ritmo per Vingegaard, che pare intenzionato ad attaccare. A 10,5 km dal traguardo, attacca davvero Vingegaard,  Pogacar lo segue. Evenepoel no, ma resta vicino. Ripresi tutti i fuggitivi. Carapaz resta con Vingegaard e Pogacar. Evenepoel è a qualche secondo. Carapaz si stacca. Evenepoel lo riprende e lo distanzia. A 5,3 km dal traguardo, Vingegaard esita, si volta, Pogacar si alza sui pedali e va via. Da solo. Vingegaard soffre, Evenepoel  di più, ma ha la saggezza di salire con il proprio passo. Un corridore così forte, come Pogacar intendo, non si vedeva da tempi di Hinault e, prima, di Merckx. Pogacar vince di nuovo, anzi trionfa in magliagialla. Quattordicesima tappa vinta alla Grande Boucle. Vingegaard cede più di un minuto, Evenepoel quasi tre. Alla vigilia dell'ultimo giorno di riposo, Pogacar ha le mani su quello che sarebbe il suo terzo Tour. Vediamo.

sabato 15 luglio 2023

TDF 2023: a Morzine vince Carlos Rodriguez

Tanto rumore per nulla, nella quattordicesima tappa del Tour de France 2023, da Annemasse a Morzine. Scatti su scatti fruttano, tra abbuoni di montagna e sul traguardo, solo un secondo della maglia gialla Vingegaard su Pogacar, secondo di giornata proprio davanti al danese. A vincere è il giovane e promettente spagnolo Carlos Rodriguez, che torna sui Vingegaard e Pogacar dopo lo scollinamento del Col de Joux Plane e li stacca in discesa. Rodriguez scavalca Hindley al terzo posto della classifica generale. 

giovedì 6 luglio 2023

TDF 2023: Pogacar trionfa sul Cauterets. Decimo successo di tappa al Tour per il campione sloveno

Sesta tappa, ancora sui Pirenei, del Tour de France 2023, da Tarbes a Cauterets-Cambasque, per 144,9 km. Dopo il terremoto in classifica generale, suscitato dalla frazione di ieri, cosa potrà succedere oggi, quando i corridori dovranno scalare il Col d'Aspin e il mitico Tourmalet, prima dell'ascesa finale lungo il Cauterets?

Van Aert anima una nuova fuga. E tira lungo tutto il Tourmalet. Dietro, proprio lungo l'ascesa alla mitica cima pirenaica, Vingegaard, dopo le accelerazioni dei compagni di squadra Kelderman e Kuss, scatta. Lo segue solo Pogacar. A mano a mano, riprendono tutti i fuggitivi. Restano da soli negli ultimi chilometri della salita del Cauterets. A 2,7 km dall'arrivo, scatto tremendo di Pogacar, cui Vingegaard non riesce a rispondere. Trionfa Pogacar, Vingegaard gli cede 24", ma prende la maglia gialla a scapito di Hindley. Il campione danese guida la classifica generale, dopo sei tappe, con 25" su Pogacar, al decimo successo di tappa alla Grande Boucle, e 1'34" su Hindley. Tour bellissimo, che promette nuovi avvincenti capitoli del duello tra Vingegaard e Pogacar. Per finire, giornataccia per Ciccone, dopo la gloria di ieri: precipita in classifica dal terzo al ventiduesimo posto.

mercoledì 5 luglio 2023

TDF 2023: a Laruns per Hindley tappa e maglia gialla

Tappa spettacolare, la quinta del Tour de France 2023, da Pau a Laruns, 163 km: i Pirenei accendono la corsa. Van Aert anima una fuga di una ventina di corridori, nella quale entra anche Hindley, vincitore del Giro d'Italia 2022. Che a lungo andare resta solo. Dietro, sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar, che pare in seria difficoltà. I fuggitivi vengono tutti ripresi con l'eccezione di Hindley. A inseguire Vingegaard, Buchmann e Giulio Ciccone e il sorprendente Gall. Pogacar insegue a un minuto, marcato da Sepp Kuss. Hindley trionfa e veste anche la maglia gialla. Per il successo finale a Parigi, tutti dovranno fare i conti con lui. Ciccone è secondo, Gall terzo, Vingegaard quinto. Pogacar, solo ottavo, cede 1'04" a Vingegaard. Ora, in classifica generale Vingegaard, secondo, ha un ritardo di 47" da Hindley. Terzo, a sorpresa, Ciccone, a 1'03" dalla maglia gialla!

sabato 3 giugno 2023

Tour de France 2023: favoriti

Le Tour de France 2023🚴

Propongo un primo borsino dei favoriti per la vittoria del Tour de France 2023.

*Aggiornamento del 20 giugno 2023: aggiungo al pronostico il fresco vincitore del Giro della Svizzera, il danese Skjelmose. Una stelletta anche per Pinot, che farà il luogotenente di Gaudu, ma non importa.
*Aggiornamento del 03 luglio 2023: la caduta della prima tappa, porta al ritiro di Enric Mas e di Carapaz.

  1. Vingegaard *****
  2. Pogacar *****
  3. Landa ***
  4. Adam Yates ***
  5. Carapaz ***
  6. Enric Mas **
  7. Hindley **
  8. Skjelmose **
  9. Gaudu **
  10. Bardet *
  11. Simon Yates *
  12. Bernal *
  13. Pidcock *
  14. Guillaume Martin *
  15. Thibaut Pinot *

mercoledì 10 agosto 2022

Vuelta a España 2022: favoriti

Meno di 10 giorni alla Vuelta a España 2022. Propongo un borsino dei favoriti. Roglic cerca il poker consecutivo sulle strade di Spagna dopo le delusioni del Tour; Evenepoel il primo grande giro da protagonista. Torna Bernal, ma è difficile che sia subito competitivo. Al via, anche Thibaut Pinot.

  1. Roglic ****
  2. Carapaz ****
  3. Simon Yates ***
  4. Joao Almeida ***
  5. Evenepoel ***
  6. Landa ***
  7. Enric Mas ***
  8. Quintana **
  9. Jai Hindley **
  10. Geoghegan Hart *
  11. Bernal *
  12. Thibaut Pinot *

domenica 29 maggio 2022

A Verona vince Sobrero. Hindley vince il Giro d'Italia 2022

Ventunesima e ultima tappa del Giro d'Italia 2022. Tutta nel territorio di Verona, la cronometro di 17,4 km, con scollinamento, a metà percorso, della Torricella Massimiliana. Hindley partirà per ultimo, in maglia rosa, per una passerella trionfale. 

La cronaca. 

Vince Matteo Sobrero, specialista delle prove contro il tempo. Alle sue spalle, tre olandesi: Arensman, Mathieu Van der Poel e Mollema. Hindley difende la maglia rosa e conquista il Giro, primo australiano della storia a riuscirci, con 1'18" su Carapaz. Terzo Landa, quarto Nibali, che non avrebbe potuto sperare in un congedo migliore. Quinto Pello Bilbao.

sabato 28 maggio 2022

Sulla Marmolada vince Covi. Hindley maglia rosa. Carapaz si stacca nel finale

È la ventesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Belluno alla Marmolada, quella decisiva. San Pellegrino e Pordoi e Marmolada. Vince Covi, bravissimo. Ma la notizia di giornata è l'attacco di Hindley, nuova maglia rosa con un distacco ormai impossibile da colmare per Carapaz, andato in crisi contro ogni aspettativa. Domani cronometro finale a Verona. Ma Hindley, che oggi ha un vantaggio di 1'25" su Carapaz, ha già vinto il Giro.

venerdì 27 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: al Santuario di Castelmonte vince Bouwman

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte, per 178 km, con sconfinamento in Slovenia. Quattro Gpm, uno solo di prima categoria, il Kolovrat: quasi 12 km di ascesa, con pendenza media del 9,2% e punte del 15%. Dopo il suo scollinamento, però, mancheranno ancora 44 km al traguardo. Vediamo come si comporteranno i corridori. 

La cronaca.

Arriva la fuga. Vince l'olandese Bowman, davanti all'elvetico Schmid e a Tonelli. Carapaz e Hindley arrivano, rispettivamente ottavo e nono di giornata, dopo 3'56". Sostanzialmente immutate le prime posizioni della classifica generale. Il Giro è livellato. E chi saprebbe fare la differenza, a cominciare da Pogacar, non c'è.

1. Koen Bouwman
2. Mario Schmid s.t.
3. Alessandro Tonelli a 3"

mercoledì 25 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: Santiago Buitrago vince a Lavarone

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Ponte di Legno a Lavarone, per 168 km. Due Gpm di prima categoria: il Passo del Vetriolo e il Monterovere. Va via la fuga, nella quale ci sono anche Carty e Hirt, vincitore ieri. Oltre a Mathieu Van der Poel, mai così brillante in salita, prima del crollo finale. Negli ultimi chilometri, resta davanti, da solo, lo scalatore colombiano Santiago Buitrago, classe 1999. E vince. Credo che ne sentiremo parlare spesso - e bene - nei prossimi anni. Tra i pretendenti al successo finale, sprint per la maglia rosa Carapaz e Hindley, per guadagnare 6" su Landa! Perde, invece, 1'10", da Carapaz e Hindley, Joao Almeida, che sta soffrendo tutte le salite più ripide e che gli altri grandi temono, in vista della cronometro conclusiva di Verona.

1. Buitrago 

2. Leemreize a 35"

3. Hirt a 2'28"

martedì 24 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: sull'Aprica vince Jan Hirt

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Salò all'Aprica, per 202 km. Tappa di alta montagna con tre Gpm di prima categoria: il Goletto di Cadino (19,9 km al 6,2 %), il temibile Mortirolo (12,6 km al 7,6% con punte del 10,8%) e il Valico di Santa Cristina (13,5 km all'8 % con punte del 12,4%). Si potrà attaccare da lontano, rischiando di andare fuori giri, o aspettare l'ultima, durissima ascesa. Nessuno potrà nascondersi.

La cronaca.

Prevale l'attesa tra i pretendenti al successo finale. Va via una fuga con Valverde e Hugh John Carty. Nella discesa dal Mortirolo contrattacca Kämna. Fino a restare da solo lungo la salita di Santa Cristina. Lo riprende Arensman con Hirt, scalatore ceco spesso piazzato nei grandi giri, sebbene mai tra i primi dieci. Dietro, con la maglia rosa Carapaz, ci sono Hindley e Landa. Appena attardati Joao Almeida e Nibali, mentre Pozzovivo è parecchio attardato. Davanti, Hirt stacca Arensman. Vince Hirt, secondo Arensman, terzo Hindley, che lotte con Carapaz per 4" di abbuono. Giro molto livellato e non un grande spettacolo di corsa. Nibali, alla sua età ancora si difende: arriva nono a 2'06" dal vincitore di giornata, risalendo al quinto posto della classifica generale.

1. Hirt

2. Arensman a 7"

3. Hindley a 1'24"

4. Carapaz a 1'24"

5. Valverde a 1'24"

sabato 21 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Torino vince Simon Yates

Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Santena a Torino, per 147 km. Quattro Gpm di seconda categoria, due volte Superga, due volte il Colle della Maddalena. Arrivo in discesa: sarebbe stata la tappa adatta a Bardet. Vediamo se proverà un attacco Nibali.

La cronaca. 

Tappa scoppiettante, la prima di quest'edizione del Giro. È Carapaz a sferrare un attacco deciso lungo la seconda ascesa della collina di Superga. Nella discesa che conduce al Colle della Maddalena, mantiene il vantaggio, che poi si assottiglia grazie al forcing di Nibali, seguito da Hindley. Ripresa Carapaz, rientra anche Simon Yates, mentre affonda la maglia rosa di Lopez Perez. È Yates, ormai attardato in classifica, a staccare gli altri tre battistrada, vincendo la sua sesta tappa al Giri. Secondo Hindley, terzo Carapaz, quarto Nibali. Carapaz è la nuova maglia rosa, con 7" su Hindley e 30" su Joao Almeida. Landa, oggi in difficoltà, è quarto con un ritardo di 59".

domenica 15 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: sul Blockhaus vince Jai Hindley

Nona tappa del Giro d'Italia 2022: 191 km da Isernia al Monte Blockhaus, in Abruzzo, provincia di Pescara. Due salite durissime, entrambe di prima categoria:  il Passo Lanciano e, appunto, il Blockhaus (13,6 km ad una pendenza media dell'8,4%). Lopez Perez conserverà la maglia rosa? È difficile che ci riesca. Ma nemmeno lui si conosce a certi livelli. Simon Yates mi pare il favorito di giornata. E non solo. Vediamo. 

La cronaca. 

Pronostico completamente fallito. Appena inizia la scalata del Blockhaus, è proprio Simon Yates ha cedere per primo. Un crollo verticale che gli costa più di undici minuti e, con ogni verosimiglianza, ogni speranza di successo finale. Carapaz fa tirare Porte e scatta a 4,5 km dall'arrivo. Lo seguono Bardet e Landa. Più indietro Nibali, Valverde, Pozzovivo, Hindley e Joao Almeida.  Valverde, classe 1980, si stacca, imitato poi da Nibali, classe 1984, Almeida riporta gli altri sui primi tre. Volata. Vince Hindley, che torna protagonista sulle strade del Giro, che chiuse al secondo posto assoluto nel 2020. Secondo giunge Bardet, terzo Carapaz, che non è riuscito a mettere a frutto fino in fondo il lavoro della sua squadra. Ostinata difesa della maglia rosa da parte dello spagnolo Lopez Perez. Che la conserva con un vantaggio di 12" su Almeida, 14" su Bardey, 15" su Carapaz e 20" sul vincitore di giornata Hindley. Domani, secondo giorno di riposo. 

1. Jai Hindley

2. Romain Bardet s.t.

3. Richard Carapaz s.t.

4. Landa Meana s.t.

5. Joao Almeida s.t.

venerdì 16 aprile 2021

Giro d'Italia 2021: borsino favoriti

L'8 maggio prenderà il via, da Torino, l'edizione 2021 del Giro d'Italia. E se c'è già l'ufficialità per le 22 squadre che vi prenderanno parte, dubbi residuano ancora sui nomi di tutti i singoli corridori. A cominciare da Nibali, operato al polso, che cercherà di rimettersi in sesto. Dovesse esserci, difficilmente sarà competitivo. Ecco un borsino dei favoriti, che verrà aggiornato all'esito delle corse delle prossime settimane. C'è molta curiosità per il ritorno agonistico del belga Evenepoel. 

Aggiornamento del 25 aprile 2021: Thibaut Pinot, afflitto dal mal di schiena, ha annunciato che non sarà al via del Giro.

Aggiornamento del 13 maggio 2021: nella tappa di ieri, poco prima dell'arrivo a Cattolica, è caduto Landa, poi costretto al ritiro. Peccato, perché era in gran forma. Tolgo dal pronostico Joao Almeida, già molto attardato in classifica.


  1. Bernal ****
  2. Simon Yates ****
  3. Landa ***
  4. Evenepoel **  
  5. Hugh John Carty **
  6. Hindley **
  7. Bardet **
  8. Vlasov *
  9. Ciccone *
  10. Marc Soler *

lunedì 26 ottobre 2020

Le pagelle del Giro d'Italia 2020: da Hart a Nibali, da Ganna a Hindley

Si è concluso - e non era detto che accadesse - il Giro d'Italia 2020. Ha vinto il britannico, meglio ancora l'inglese, più nel dettaglio il londinese Geoghegan Hart. Ecco le pagelle dell'edizione n. 103 della corsa rosa.

  • Geoghegan Hart: voto 10. Secondo britannico dopo Froome a conquistare il Giro, vince anche due tappe, va forte in salita e contro il tempo e, partito per scortare Geraint Thomas, s'improvvisa capitano e vincente. Ha 25 anni e una gran carriera davanti a sé.
  • Hindley: voto 8,5. Non basta partire con la maglia rosa nell'ultima tappa, per difendere il primato. Però l'australiano è forte e completo. Ha 24 anni. Fa parte anche lui della Nouvelle Vague del ciclismo lanciata da questo Giro.
  • Joao Almeida: voto 9. Il più giovane, 22 anni, della ridetta Nouvelle Vague. Il portoghese guida a lungo la classifica. Sembra un piccolo Saronni, solo non così veloce. Ma veloce è, tiene le salite, meno quelle lunghe, è forte a cronometro. E ha grande personalità in corsa.
  • Vincenzo Nibali: voto 6,5. Ci vuole stoffa per arrivare comunque tra i primi 10 della generale in un Grande Giro. Sta per compiere 36 anni: il suo settimo posto merita più applausi che critiche. 
  • Arnaud Demare: voto 8,5. Vince quattro volate, dominandole. Lo sprinter francese, uno che fa bene anche nelle classiche, ha raggiunto la maturità agonistica.
  • Diego Ulissi: voto 8. Due successi in questo Giro, otto totali al Giro in carriera. Corridore completo, gli manca qualche affermazione internazionale, che non sia in brevi corse a tappe minori, per il definitivo salto di qualità.
  • Wilco Kelderman: voto 7. Si tratta di un piazzato e non di un vincente. Tuttavia, il terzo posto al Giro è il migliore fra i 5 piazzamenti tra i primi 10 della generale in carriera. Ha 29 anni, l'olandese. Il suo l'ha fatto.
  • Filippo Ganna: voto 9,5. Subito dopo il vincitore del Giro, Ganna domina le tre cronometro, vince anche con fuga sulla Sila. Quattro vittorie e la sensazione di una superiorità, almeno contro il tempo, degna dei grandissimi del passato. Una locomotiva, come Learco Guerra. Che, alla fine, un Giro lo vinse.

domenica 25 ottobre 2020

Geoghegan Hart vince il Giro 2020, Ganna la cronometro di Milano

Ventunesima ed ultima tappa del Giro d'Italia 2020, da Cernusco sul Naviglio a Milano. Tutta pianura per 15,7 km. Hindley e Hart sono appaiati: solo pochi centesimi tengono la maglia rosa addosso ad Hindley. Geoghegan Hart va più forte sul passo e contro il tempo.  È lui, a questo punto, il favorito per il successo finale. Quanto alla vittoria di tappa, mi chiedo se Filippo Ganna farà poker o se Dennis, brillante anche in salita negli ultimi due giorni, saprà prendersi una rivincita.

Ganna vola in 17'16", a quasi 60km/h. Tre cronometro su tre vinte al Giro, quattro tappe in totale. La maglia rosa finale all'inglese Geoghegan Hart, che la strappa all'australiano Hindley: con 39" di vantaggio ottenuti nella tappa odierna. Hart è il secondo britannico a conquistare il Giro dopo Froome nel 2018. Ricapitolando: Hart primo, Hindley secondo a 39", Kelderman terzo a 1'29". Almeida scavalca Pello Bilbao al quarto posto. Fuglsang sesto, Nibali chiude al settimo posto. Registro che negli ultimi nove anni, dal 2012, su 26 Grandi Giri disputati - la Vuelta è ancora in corso - ci sono stati 11 successi britannici: 7 di Froome (4 Tour, 1 Giro, 2 Vuelta), 1 di Wiggins (1 Tour), 1 di Geraint Thomas (1 Tour), 1 di Simon Yates (1 Vuelta), 1 di Geoghegan Hart (1 Giro). Tanti.

sabato 24 ottobre 2020

Sestriere: vince Geoghegan Hart, Hindley in rosa

Vince la volata a due sul Sestriere il britannico Geoghegan Hart, davanti ad Hindley. Ora hanno lo stesso tempo, con Hindley in maglia rosa per questione di centesimi. Sarà la cronometro di domani ad assegnare il Giro d'Italia 2020. E Hart, contro il tempo, va più forte di Hindley. Kelderman ha perso oltre un minuto e mezzo oggi scendendo al terzo posto in classifica. Ha tenuto anche Almeida, ora quinto ma domani potrebbe scalare almeno una posizione. Nibali, undicesimo di tappa, è settimo nella generale. Ricambio generazionale avvenuto ed irreversibile.

giovedì 22 ottobre 2020

Ai Laghi di Cancano: vince Hindley. Kelderman muova maglia rosa

Riuscirà almeno una salita leggendaria, come lo Stelvio, naturale Cima Coppi, lunga, stressante, sopra i 2.000 m, dove osano le aquile o qualcosa del genere a ravvivare una corsa che langue? Riuscirà, almeno lo Stelvio, a ridestare dal torpore un gruppo apparso stanco e provato negli ultimi giorni? Oggi, diciottesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, 207 km. Penultima occasione per gli avversari di Almeida di togliergli la maglia rosa, prima della cronometro finale di domenica, che favorisce, sulla carta, il portoghese. 

Ci voleva lo Stelvio, per far saltare il banco, allora. Almeida detronizzato, ma si è battuto come un leone e ne sentiremo parlare a lungo nei prossimi anni. Nibali cede all'anagrafe e alla statistica e perde quasi 5 minuti dal vincitore di giornata  Hindley. Mentre la maglia rosa finisce sulle spalle dell'olandese Kelderman. Vincerà a Milano uno di loro o l'inglese Geoghegan Hart. Ora terzo nella generale. Distacchi di secondi. Domani tireranno il fiato. Prima delle tre volte sul Sestriere, sabato, e della cronometro finale, domenica. Ammainata la bandiera di Nibali, cosa resterà all'Italia nelle corse a tappe?

mercoledì 21 ottobre 2020

A Madonna di Campiglio: vince O'Connor. Per il resto, molta noia

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Riparte l'assalto alla maglia rosa del portoghese Almeida, che deve difendere 17" di vantaggio su Kelderman e molto di più sugli più immediati inseguitori. Con tre Gpm di prima categoria: Forcella Valbona, Monte Bondone - ascesa resa mitica dalla tappa da tregenda vinta Gaul nel Giro del 1956 - e quella finale a Madonna di Campiglio: 203 km. Molti aspettano la crisi secca di Almeida, preannunciata domenica e smentita ieri. Se Nibali avesse le gambe giuste, oggi, dovrebbe provare ad attaccare già sul Monte Bondone.

La cronaca.

Va via la fuga. Il che significa già tanto. Vince l'australiano O'Connor, che riscatta il secondo posto di ieri. Nessuno dà battaglia alla maglia rosa di Almeida, che arriva fresco e relativamente riposato a Madonna di Campiglio. Una tappa sprecata dai suoi rivali. I quali, però, occorre pensare, forse non avevano le gambe per attaccare. E la preoccupazione di difendere o migliorare i piazzamenti ha pesato. Non darei troppa importanza alla querelle interna alla Sunweb. Sì, Hindley ha fatto uno scatto e ha chiuso Kelderman. Ma, nessuno dei due ne aveva abbastanza, secondo me, per staccare davvero il portoghese. Poi, qualche gelosia fa parte della storia del ciclismo. 

venerdì 2 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: trionfa Geoghegan Hart. Le tappe, la cronaca, le classifiche

Domani, finalmente, si parte. Comincia il Giro d'Italia 2020. Dalla Sicilia, breve cronometro da Monreale a Palermo. Vedremo subito come si comporteranno i favoriti per il successo finale, da Nibali a Simon Yates a Geraint Thomas.

Tutte le tappe (cliccate!)

1^ tappa 3 ottobre  -  Monreale-Palermo - 🕑- 15 km 
2^ tappa 4 ottobre – Alcamo-Agrigento - 150 km 🗻

3^ tappa 5 ottobre – Enna-Etna (Linguaglossa Piano Provenzana) – 150 km 🗻
4^tappa 6 ottobre – Catania-Villafranca Tirrena – 140 km
5^ tappa 7 ottobre – Mileto-Camigliatello Silano – 225 km
6^ tappa 8 ottobre – Castrovillari-Matera – 188 km 

7^ tappa 9 ottobre – Matera-Brindisi – 143 km

8^ tappa 10 ottobre – Giovinazzo-Vieste (Gargano) – 200 km
9^ tappa 11 ottobre – San Salvo-Roccaraso (Aremogna) – 208 km🗻

12 ottobre riposo

10^ tappa 13 ottobre – Lanciano-Tortoreto – 177 km
11^ tappa 14 ottobre – Porto Sant’Elpidio-Rimini – 182 km

12^ tappa 15 ottobre – Cesenatico-Cesenatico – 204 km

13^ tappa 16 ottobre – Cervia-Monselice – 192 km
14^ tappa 17 ottobre – Conegliano-Valdobbiadene – 🕒– 34,1 km
15^ tappa 18 ottobre – Base Area Rivolto (Frecce Tricolore) – Piancavallo – 185 km🗻

19 ottobre: Riposo

16^ tappa 20 ottobre – Udine-San Daniele del Friuli – 229 km
17^ tappa 21 ottobre – Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio – 203 km🗻

18^ tappa 22 ottobre – Pinzolo-Laghi di Cancano (Parco Nazionale dello Stelvio) – 207 km🗻

19^ tappa 23 ottobre – Morbegno-Asti – 258 km
20^ tappa 24 ottobre – Alba-Sestriere – 198 km🗻

21^ tappa 25 ottobre – Cernusco sul Naviglio-Milano – 🕒– 15,7 km

Cronaca breve del Giro.
Nella prima tappa, Ganna vince alla Merckx, e indossa la maglia rosa a Palermo: dominata la prova a cronometro. Nibali accusa subito 1'29" di ritardo, perdendo sia Geraint Thomas (1'06") che da Simon Yates (40"). Nella seconda frazione, da Alcamo ad Agrigento, torna alla vittoria, la settima per lui in carriera, Diego Ulissi, che precede un volitivo Peterer Sagan. La terza tappa terremota la classifica. Geraint Thomas cade presto, risale in sella, ma alla fine, nella salita verso l'Atne naufraga ad oltre 12' minuti. Crisi inaspettata anche per Simon Yates, che di minuti ne perde quattro. Vince la tappa Caicedo, ecuadoriano, davanti a Giovanni Visconti. Nibali tiene e risale al sesto posto della generale, guidata, questione di millesimi, dal portoghese Almeida sullo stesso Caicedo. La quarta tappa registra il ritiro di Geraint Thomas, a causa della caduta della caduta del giorno prima e il millimetrico successo in volata di Demare su Peter Sagan. Il Giro lascia la Sicilia. Nella sesta tappa, da Mileto a Camigliatello Silano, Filippo Ganna inventa una fuga da lontano insieme ad altri audaci, resta solo sulla Sila e vince la prima gara in linea della carriera, la seconda tappa in questo Giro. Si scopre un campione, non solo contro il tempo. La sesta frazione, da Castrovillari a Matera premia in volata di nuovo lo sprinter francese Demare, che vince di quattro o cinque biciclette. E Demare si ripete nella settima, tagliando per primo anche il traguardo di Brindisi, davanti a Peter Sagan. Nell'ottava tappa, con arrivo a Vieste vince il britannico Dowcett e si ritira Simon Yates, risultato positivo al Covid 19. Un altro favorito della vigilia viene meno dalla corsa. Nella nona tappa, che arriva in quota a Roccaraso, succede meno del previsto. Nibali perde 14" da Kelderman e Fuglsang, Almeida resta in maglia rosa. Giorno di riposo. La decima tappa, da Lanciano a Tortoreto celebra la resurrezione agonistica di Peter Sagan, che torna a vincere dopo oltre un anno, e non in volata, con fuga solitaria iniziata in salita! Krijswijk deve abbandonare per positività al Covid, mentre Fuglsang fora e perde 1'15". Almeida rafforza la maglia rosa, strappando l'abbuono del terzo posto. L'undicesima tappa si chiude con la quarta volata vittoria di Arnaud Demare, che precede Sagan. Nella dodicesima tappa, da Cesenatico e Cesenatico, i grandi sonnecchiano e vince il fuggitivo di giornata: l'ecuadoriano Narvaez. Nella tredicesima tappa, da Cervia a Monselice, registra il bis di Diego Ulissi (ottava vittoria assoluta al Giro), che fatica a domare in volata Almeida, che prende altri secondi d'abbuono e si conferma osso durissimo in vista del successo finale. Per la personalità, ricorda Saronni. Nella cronometro di Valdobbiadene, proprio Almeida guadagna un poco su tutti i corridori di classifica, a cominciare da Nibali, ma l'eroe di giornata è Filippo Ganna, che stravince e firma uno storico tris. Nella quindicesima tappa, tutto succede nella salita di Piancavallo. Geoghegan Hart, che vince la tappa, Kelderman e Hindeley staccano la maglia rosa di 37". Nibali di oltre un minuto e mezzo. Piccolo terremoto in classifica, con Hindley e Hart che salgono al terzo e al quarto posto. Secondo giorno di riposo. Che continua per il gruppo nella sedicesima tappa: via libera ad un fuga. Restano in due, vince Tratnik, mentre Almeida si diverte a sprintare per guadagnare 2". Nella diciassettesima tappa, tanto rumore per nulla. Vince O'Connor in fuga a Madonna di Campiglio. Dietro, Almeida non viene seriamente attaccato e resta in maglia rosa. È lo Stelvio, nella diciottesima tappa a terremotare la classifica, chiudendo i sogni di podio di Nibali, sfilando la maglia rosa ad Almeida e posandola sulle spalle di Kelderman e consegnando il successo di tappa ad Hindley su Geoghegan Hart  questi due ora secondo e terzo in classifica. LA diciannovesima tappa viene dimezzata per protesta di molti corridori contro pioggia e maltempo: mai visto prima. Tappa dimezzata con partenza da Abbiategrasso. Ad Asti vince Cerny. Nella ventesima tappa, non potendosi scollinare in Francia, si scala per tre volte il Sestriere. A vincere è Geoghegan Hart su Hindley, che veste la maglia rosa per centesimi di secondo. Nelle cronometro conclusiva, da Cernusco sul Naviglio a Milan, l'inglese Hart sfila la maglia ad Hindley e vince il Giro d'Italia 2020 con 39" di vantaggio. Il successo di tappa, il quarto, va ad un maestoso Filippo Ganna, che vola a quasi 60 km/h di media.

La classifica finale del Giro.

1. Geoghegan Hart (R.U.) 
2. Jay Hindley (AUS) a 39"
3. Wilco Kelderman (OLA) a 1'29"
4. Joao Almeida (POR) a 2'57"
5. Pello Bilbao (SPA) a 3'09"
6. Jakob Fuglsang (DAN) a 7'02"
7. Vincenzo Nibali (ITA) a 8'15"
8. Patrick Konrad (AUT) a 8'42"
9. Fausto Masnada (ITA) a 9'57"
10. Hermann Pernsteiner (AUT) a 11'05"