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lunedì 5 giugno 2023

Vingegaard ha vinto il Tour de France 2023

Le Tour de France 2023🚴

Si parte da Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, l'1 luglio e si finisce, da tradizione, a Parigi, sui Campi Elisi, il 23 luglio. Ventuno tappe, con due giorni di riposo. Otto frazioni di montagna: si affronteranno prima i Pirenei, poi le Alpi, infine i Vosgi. Una sola prova contro il tempo, nella sedicisima tappa, con ultimi km in ascesa. 

Il borsino dei favoriti della vigilia.

Il percorso (cliccate sulle singole tappe)

1/7    1^  Bilbao - Bilbao 182 km

2/7    2^  Victoria-Gasteiz - San Sebastian 209 km

3/7    3^  Amorebieta-Etxano - Bayonne 193,5 km

4/7    4^  Dax - Nogaro 182 km 

5/7    5^  Pau - Laruns 163 km 

6/7    6^  Tarbes - Cauterets-Cambasque 144,9 km

7/7    7^  Mont-de-Marsan - Bordeaux 170 km

8/7    8^  Libourne - Limoges 201 km

9/7    9^  Sant-Leonard-de-Noblat - Puy de Dome 182,5 km

10/7        I giorno di riposo

11/7 10^ Vulcania - Issoire 167,5 km

12/7 11^ Clermont-Ferrand - Moulins 180 km

13/7 12^ Roanne - Belleville-en-Beaujolais 168,8 km

14/7 13^ Chatillons-sur-Chalaronne - Grand Colombier 138 km

15/7 14^ Annemasse - Morzine Les Portes du Soleil 152 km

16/7 15^ Les Gets Lesr Portes du Soleil - Saint-Gervais Mont-

Blanc 179 km

17/7        II giorno di riposo

18/7 16^ Passy - Comblou 22,4 km

19/7 17^ Saint-Gervais Mont-Blanc - Courchevel 166 km

20/7 18^ Moutiers - Bourg-en-Bresse 185 km

21/7 19^ Moirans-en-Montagne - Poligny 173 km

22/7 20^ Belfort - Le Markstein Fellering 133,5 km

23/7 21^ Saint-Quentins-en-Yvelins - Paris Champs-Elysees 

115,5 km


La cronaca sintetica della Grande Boucle.
La prima tappa, da Bilbao e Bilbao, celebra i gemelli Adam e Simon Yates. Vince Adam Yates, che indossa la prima maglia gialla. Secondo Simon, terzo, tra i migliori, Pogacar, che precede Pinot. Si registra, per caduta, il ritiro di Enric Mas, mentre Carapaz, anche lui a terra, arriva con 15' di ritardo. Nella seconda frazione, ancora nei Paesi Baschi, è il francese Lafay, con colpo da finisseur, ad alzare le braccia sul traguardo di San Sebastian. La terza tappa si conclude a Bayonne a ranghi compatti, con la volata vittoriosa di Philipsen su Bauhaus e Caleb Ewan. Philipsen concede il bis nella quarta tappa, sul traguardo di Nogaro. Nella quinta tappa, da Pau a Laruns, arrivano i Pirenei. Va via una fuga, nella quale c'è anche Hindley, che alla fine vince e indossa la maglia gialla. Sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar. Alla fine lo sloveno cederà al corridore danese 1'04". Secondo di giornata un bravissimo Giulio Ciccone, che diventa terzo nella generale. Nella sesta tappa, Van Aert anima una nuova fuga. Nei chilometri finali del Tourmalet, è Vingegaard a rompere gli indugi. Pogacar lo segue e lo stacca a 2,7 chilometri dall'arrivo di Cauterets-Cambasque. Hindley perde la maglia gialla, che passa sulle spalle di Vingegaard, secondo di giornata. Nella settima tappa, meno emozioni. Volata di gruppo sul traguardo di Bordeaux per il tris di Philipsen, davanti a Cavendish e Girmay. Nell'ottava tappa, volata di gruppo sul traguardo di Limoges, dominata dal danese Mads Pedersen. Nella decima tappa, va via una fuga da lontano. Resta solo e vince Woods. Sul Puy-de-Dome, Pogacar riesce a guadagnare una manciata di secondi su Vingegaard, che resta in maglia gialla. Primo giorno di riposo lunedì 11 luglio. Nella decima tappa, da Vulcania ad Issoire, va via ancora una fuga, grazie al percorso vallonato. Tra i fuggitivi,  vince Pello Bilbao, che precede allo sprint il tedesco Zimmermann. Nell'undicesima tappa, da Clermont-Ferrand a Moulins, la fuga viene ripresa. Volata di gruppo e quarto successo per lo sprinter belga Philipsen. Nella dodicesima tappa, caratterizzata da continui saliscendi nella regione del Rodano, va via una fuga che arriva sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais: vince Izaguirre. Thibaut Pinot, sesto di giornata, guadagna oltre tre minuti sul gruppo maglia gialla e risale al decimo posto della classifica generale. Nella tredicesima tappa, la prima sulle Alpi, vince il fuggitivo Kwiatkowski. Pogacar guadagna, lungo l'ascesa finale al Grand Colombiere una manciata di secondi su Vingegaard. Nella quattordicesima tappa, da Annemasse a Morzine, vince Carlos Rodriguez, che costruisce il suo vantaggio in discesa, sorprendendo Vingegaard e Pogacar e scavalcando Hindley al terzo posto della generale. Nella quindicesima tappa, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc, va via una fuga numerosa e di qualità Nel finale resto solo Poel, che vince, con oltre due minuti su Van Aert. Pinot è sesto. Pogacar e Vingegaard giungono appaiati sul traguardo. Secondo giorno di riposo, lunedì 17 luglio. La sedicesima tappa, cronometro di 22,4 km da Passy a Combloux celebra il trionfo di Vingegaard che rifila 1'38" a Pogacar, con una prestazione senza precedenti nella storia della Grande Boucle (ha gudagnato 4,3 secondi al km su Pogacar!): ora il danese ha una forte ipoteca sul successo finale. Adam Yates, sale al terzo posto provvisorio della classifica generale. Nella diciassettesima tappa, Pogacar crolla sul Col de la Loze e perde minuti da Vingegaard, ormai despota del Tour. Il successo di giornata va al fuggitivo Gall, che precede Simon Yates. Nella diciottesima tappa, a Bourg-en-Bresse, s'impone in volata il danese Asgreen. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Poligny, s'impone lo sloveno Mohoric. Nella tappa successiva, la ventesima, a Le Markestein, s'impone il connazionale Pogacar, al secondo successo parziale in questo Tour, l'undicesimo in carriera. Consolazione amara per il secondo posto finale, perché il Tour lo vince, come lo scorso anno, Vingegaard con quasi sette minuti e mezzo di vantaggio proprio su Pogacar. Nella ventunesima tappa, sui Campi Elisi di Parigi, in volata vince il belga Meeus.

La classifica generale finale

1. Jonas Vingegaard (DAN)

2. Tadej Pogacar (SLO) a 7'29"

3.  Adam Yates (R.U.) a 10'56"

4. Simon Yates (R.U.) a 12'23"

5. Carlos Rodriguez (SPA) a 13'17"

6. Pello Bilbao (SPA) a 13'27"

7. Jai Hindley (AUS) a 14'44"

8. Felix Galla (AUT) a 16'09"

9. David Gaudu (FRA) a 23'08"

10. Guillaume Martin (FRA) a 26'30"

11. Thibaut Pinot (FRA) a 28'03"

lunedì 29 maggio 2023

Giro d'Italia 2023: le pagelle dei protagonisti

Propongo le pagelle dei protagonisti del Giro d'Italia 2023, terminato con il trionfo di Roglic.

Roglic: voto 10. Vince il Giro d'Italia nella cronometro del Monte Lussari. Dopo essere già stato terzo al Giro, secondo e quarto al Tour e tre volte vincitore alla Vuelta a Espana. Somiglia tanto, quella di Roglic, alla carriera di Rominger. Risultati speculari.

Geraint Thomas: voto 9. Alla sua età, non avrebbe potuto fare di più. E un secondo posto al Giro, dopo aver percorso tutti i gradini del podio del Tour, è un sigillo ad una carriera decollata tardi su strada.

Evenepoel: voto 7. Che è la media tra il 9 che ha meritato fin quando ha corso, conquistando le prime due cronometro, e il 5 che richiede il suo frettoloso ritiro dalla corsa rosa.

Zana: voto 7. Bella vittoria di tappa, con la maglia di campione italiano e una buona tenuta lungo le tre settimane di corsa. Se ne parlerà ancora.

Milan: voto 7. Potente, non sempre tempista nelle scelte in volata. Comunque, davvero promettentissimo velocista.

Cavendish: voto 8. Vince la tappa più bella per i velocisti, quella conclusiva di Roma. La frazione n. 17 al Giro, dopo le 34 al Tour, le 3 alla Vuelta, la Sanremo, il campionato del mondo e tanto altro. Il decano dei velocisti.

Joao Almeida: voto 8. Quarto, poi sesto, ora terzo nella classifica finale del Giro. Il campioncino portoghese è in crescita lenta ma costante.

Damiano Caruso: voto 7,5. A quasi 36 anni, un quarto posto al Giro vale tanto. Sempre sul pezzo, in salita e contro il tempo.

Thibaut Pinot: voto 8. Corridore di stampo antico, dopo un travaglio durato tre anni, torna competitivo in una grande corsa a tappe. Porta a casa la maglia di miglior scalatore, che gli toglie tante energie. Altrimenti, le due tappe solo sfiorate le avrebbe vinte. Pinot chiude anche quinto in classifica generale. Mancherà tantissimo alle competizioni e ai tifosi, dopo il ritiro. Che spero voglia rimandare al prossimo anno.

 

venerdì 22 aprile 2022

Tour of the Alps: torna al successo Thibaut Pinot

C'era andato vicino ieri, superato nel finale da Miguel Angel Lopez, c'è riuscito oggi, interrompendo un digiuno dai successi che durava dal trionfo sul Tourmalet al Tour de France 2019: Thibaut Pinot torna alla vittoria e lo fa sul traguardo della tappa conclusiva del Tour of the Alps 2022, da Lienz a Lienz, battendo il compagno di fuga, lo spagnolo De La Cruz. Notizia bellissima per il ciclismo. Per il resto, è un altro francese, grande rivale di Pinot, a conquistare la classifica generale: Romain Bardet.

lunedì 8 marzo 2021

Tirreno-Adriatico 2021: parata di stelle

Dal 10 al 16 marzo, andrà in scena l'edizione 2021 della Tirreno-Adriatico. E ci sarà, con pochissime eccezioni, il meglio del ciclismo internazionale. Pogacar, Bernal, Pinot, Bardet, Quintana, Nibali, Almeida, Simon Yates per la classifica generale; Van der Poel, Van Aert, Sagan, Alaphilippe per i successi parziali, ma pure con ambizioni di classifica; Gaviria, Caleb Ewan, Viviani per le volate. Contro il tempo, nella tappa conclusiva di San Benedetto del Tronto, 10,1 km interamente pianeggianti, l'uomo da battere sarà Filippo Ganna. Per il successo finale, decisiva l'ascesa, nella quarta frazione, a Prati di Tivo: 14,6 km, con una pendenza media del 7%.

giovedì 11 febbraio 2021

Thibaut Pinot contro il cortisone

Che abbia molta simpatia per Thibaut Pinot è fatto noto ai lettori di questo blog. Gran corridore, di stampo antico, audace e poco vincente: ha perso un podio al Giro d'Italia e forse il Tour de France 2019 per dei feroci rovesci di fortuna. Altre volte ha dovuto abbandonare corse preparate con grande impegno. Talento cristallino, scalatore vecchia maniera. Ha domato l'Alpe d'Huez e il Tourmalet. Fa vita ritirata, si allena vicino casa. Sfugge alla ribalta. Però, al momento opportuno, com'è accaduto nell'ultima intervista concessa all'Equipe, sa esprimersi con nettezza. Non gli piace che tanti corridori corrano assumendo cortisonici e poco importa che lo facciano dietro prescrizione medica. Il solo fatto che ne abbiano bisogno dovrebbe escluderli dalla competizione. Si tratta di mettere fine ad un ciclismo a due velocità. Questo ha detto, Pinot. Ora, amando il ciclismo e lo sport, si può non essere d'accordo? Poi, Pinot ha confermato che sarà al via del Giro d'Italia 2021. E questa è una bella notizia. Per lui e per il Giro.

sabato 11 giugno 2016

Pinot batte Bardet al Giro del Delfinato. Delude Aru

Vittoria di Thibaut Pinot su Romain Bardet alla penultima tappa del Giro del Delfinato 2016. Ennesimo episodio del romanzo di una rivalità assai sentita in Francia, che si ripeterà al Tour de France. Che ancora aspetta il successo di un corridore di casa dall'ultimo trionfo di Hinault del 1985. Pinot prima o poi, lo scrivo da anni, ci riuscirà. Il Delfinato ha detto parecchio in vista del Tour. Froome c'è come c'è Contador. Aru, pure oggi staccato di molti minuti, no. 

domenica 30 agosto 2015

Vuelta 2015: Tom Dumoulin in maglia rossa a Cumbre del Sol

La classe '90 pare seriamente destinata a dominare il ciclismo internazionale, almeno nelle corse a tappe, dei prossimi anni. Al lotto dei vari Quintana, Pinot, Bardet, Aru, Chaves, si aggiunge anche l'olandese Dumoulin, autore di una clamorosa prova di forza sullo strappo conclusivo della nona tappa della Vuelta 2015. Scattato, è stato sorpassato da Froome, che mulinava le gambe alla sua maniera, e l'ha poi ripreso e staccato negli ultimi 100 metri spingendo un rapporto assai più duro rispetto al britannico. Considerato che Dumoulin va forte nelle prove contro il tempo, in futuro potrebbe ambire a vincere un grande giro. Per adesso, si è preso la maglia rossa alla Vuelta, detronizzando Chaves. Nella generale, il secondo è il solito Joaquim Rodriguez.

lunedì 13 luglio 2015

Tour de France 2015: domani si riparte sui Pirenei. Francesi all'attacco?

Giorno di riposo a Pau, domani, 14 luglio festa nazionale in Francia, si riparte sui Pirenei. Oltralpe tutti aspettano i francesi alla riscossa, considerato che finora hanno portato a casa soltanto una tappa con Vuillermoz. La decima tappa si snoderà da Tarbes a La Pierre Saint Martin, per 167 km, con tre gran premi della montagna di quarta categoria e l'ultimo, sul Col de Soudet, classificato come hors categorie. Prevedo all'attacco sia Peraud e Bardet, che, sempre che stia bene, Thibaut Pinot, sulle cui caratteristiche era stato disegnato questo Tour, precipitato invece ad otto minuti di ritardo dalla maglia gialla dopo i primi nove giorni di corsa. A proposito di francesi, sono curioso di capire cosa combinerà il promettente Barguil. Froome sta benissimo e non escludo che possa voler dare il colpo di grazia, anche psicologico, ai rivali, facendo suo il primo grande arrivo in salita. C'è l'incognita Van Garderen, che segue di pochissimo il britannico in classifica generale ed è chiamato alla prova di maturità. Quintana sta sempre meglio e dovrebbe essere il vero antagonista di Froome. Contador, per ora, è un enigma. Le fatiche del Giro, e dell'età, sembrano pesare, ma conteranno anche la sua classe e la sua lunga esperienza di corsa. Infine, Nibali. Domani, dopo le incertezze e la sfortuna di questa prima parte di Tour, si capirà definitivamente come sta. Io penso che si staccherà e perderà vari minuti. Per quanto mi auguri il contrario.

lunedì 9 settembre 2013

Nibali sempre in rosso alla Vuelta 2013

All'inizio della terza settimana della Vuelta 2013, una delle più fredde di sempre, Vincenzo Nibali mantiene la maglia rossa di leader della classifica generale, seguito dal longevo Horner e da Valverde. Difficile immaginare come Nibali possa perdere la corsa a tappe iberica. I Pirenei, ormai, sono alle spalle. Da segnalare il settimo posto del francese Pinot, classe 1990, che dopo il decimo posto al Tour 2012, che aveva fatto sperare i francesi di aver trovato il nuovo Hinault, era caduto in una lunga crisi di risultati. Scommetto che, nel giro di un paio d'anni Thibaut Pinot diverrà capace di vincere uno dei grandi giri nazionali.

giovedì 12 luglio 2012

Tour de France 2012: a La Toussuire Les Sybelles trionfa Rolland. Attacco di Nibali vanificato da Froome. Crisi per Evans

Si è ritirato Fabian Cancellara, per sei giorni in maglia gialla, vuole assistere alla nascita del suo secondo figlio e, credo, risparmiare qualche energia preziosa in vista delle imminenti Olimpiadi di Londra. Oggi, undicesima tappa del Tour de France 2012, si arriva in salita, a La Toussuire. Attacco di Basso senza esito. Cadel Evans in difficoltà. Wiggins, scortato da un formidabile Froome, procede sicuro. Davanti quattro fuggitivi. A nove chilometri dal traguardo, finalmente, Nibali sferra un attacco deciso. Wiggins non reagisce, mantenendo il luogotenente Froome a scandire l'andatura del gruppetto maglia gialla. Froome passeggia invece di scalare e riprende il generoso Nibali ed il sorprendente Pinot, poi rompe gli indugi e manda in difficoltà lo stesso Wiggins. Ordini di scuderia, Froome deve rallentare. E Froome, non so quanto volentieri, obbedisce. Evans va in crisi e va giù dal podio. Alla fine, vince, con largo merito, il francese Pierre Rolland, lo scorso anno trionfatore sul mitico traguardo dell'Alpe d'Huez. Wiggins resta maglia gialla, ma, la sensazione è che il più forte del gruppo sia Froome, ora secondo, Nibali terzo.

lunedì 9 luglio 2012

Tour de France 2012: a Besancon trionfa Wiggins in maglia gialla. Secondo Froome, terzo Cancellara

Prima Froome, gregario rampante della maglia gialla Wiggins, strafavorito per il successo finale, poi la grande speranza del ciclismo francese Pinot, destinato a competere, un domani, per la vittoria dl Tour, come non accadeva dai tempi di Virenque e Jalabert. Ma, Pinot, ad occhio e croce, andrà oltre questi due assi transalpini degli anni '90 e la Francia ne ha bisogno, perché l'ultimo Tour firmato da un francese risale al 1986, quando s'impose Hinault. Ad ogni modo, Froome e Pinot, questi i verdetti contro pronostico delle prime due tappe di vera montagna. Oggi, a Besancon, arrivo a cronometro, si capirà di più sulle ambizioni di vittoria dei favoriti della vigilia. E' atteso, più di altri, Nibali, terzo della generale alla partenza della tappa, che nelle prove contro il tempo ha il suo tallone d'Achille. Trionfa Wiggins, in maglia gialla, che precede il sorprendente compagno di squadra Froome. Sconfitto di giornata Cancellara, soltanto terzo. Sotto tono Evans, Nibali, dal canto suo, si è difeso come ha potuto, cedendo allo specialista Wiggins circa tre secondi al chilometro.