Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
venerdì 24 maggio 2024
venerdì 21 luglio 2023
TDF 2023: a Poligny vince Mohoric
Nella diciannovesima tappa del Tour de France 2023, a Poligny arriva primo uno dei fuggitivi di giornata, lo sloveno Mohoric. Nono Trentin, che si conferma in crescita di condizione.
venerdì 26 maggio 2023
Giro d'Italia: sulle Tre Cime di Lavaredo vince Buitrago
Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2023, si sale sulle Dolomiti: 183 km da Longarone alle mitiche Tre Cime di Lavaredo, dove nacque la leggenda di Eddy Merckx, al Giro del 1968. Il vincitore dell'edizione di quest'anno si deciderà tra oggi e la cronoscalata di domani. Prima delle Tre Cime di Lavaredo, ci sarà il Giau, altra salita simbolo ad alto tasso di difficoltà. Ci sarebbe persino lo spazio per un'impresa da lontano. Pinot è l'unico che avrebbe il coraggio di tentarla.
La cronaca.
Va via una fuga. Gee c'è ancora una volta. E lungo l'ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, resta solo. Buitrago insegue. Dietro il gruppo della maglia rosa, guidato dalla Ineos, si assottiglia. Davanti, Buitrago riprende e stacca Gee. Scatta Roglic. Almeida resta più indietro, poi rientra. Intanto Buitrago vince, Gee è secono. Roglic chiude quarto, guadagnando tre secondi su Thomas e più di venti su Almeida, cui la tenacia proverbiale non basta. Va bene, la tappa era dura, Thomas ha 37 anni e sta facendo fin troppo e se vincesse diverrebbe il più vecchio della storia a riuscirci, dopo il Magni del 1955, che aveva 34 anni e mezzo. Va bene, Roglic va per i 34 anni. Va bene tutto. Ma, poco, pochissimo spettacolo. Poco, pochissimo coraggio. La paura di perdere, di saltare, come si dice in gergo, ha prevalso sul resto. Si deciderà tutto nella cronoscalata di domani, con Thomas favorito per tenere la maglia rosa.
venerdì 22 luglio 2022
Tour de France 2022: a Cahors vince Laporte
Diciannovesima tappa del Tour de France 2022, da Castelnau-Magnoac a Cahors, per 188,3 km. Percorso non interamente pianeggiante con due Gpm di quarta categoria, è l'ultima occasione per i guastatori, prima della cronometro di domani e dell'immancabile volata che ci sarà domenica sui Campi Elisi di Parigi.
La cronaca.
Laporte anticipa la volata e regala ai francesi il primo successo in questo Tour de France. Poi, Philipsen precede allo sprint Dainese.
La classifica generale (dopo 19 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 2. Tadej Pogacar (SLO) a 3'26"
3. Geraint Thomas (GBR) a 8'00"4. David Gaudu (FRA) a 11'05"5. Nairo Quintana (FRA) a 13'25"
1. Jonas Vingegaard (DAN)
3. Geraint Thomas (GBR) a 8'00"
venerdì 16 luglio 2021
TdF 2021: a Libourne bis di Mohoric
Nella diciannovesima tappa del Tour de France 2021, da Mourenx a Libourne, va via una grande fuga, dalla quale emerge solitario Mohoric, che già si era annesso la settima frazione. Con le tre, per ora, tappe vinte da Pogacar sono cinque i successi sloveni in quest'edizione della Grande Boucle. Il gruppo della maglia gialla è arrivato dopo oltre venti minuti.
venerdì 23 ottobre 2020
La pioggia sul Giro: ad Asti vince Cerny
Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2020 da Morbegno ad Asti: 258 km di pianura. Ultima occasione per i velocisti del gruppo.
*Pioggia battente e freddo pungente. Protestano corridori e direttori sportivi. Andatura da passeggiata domenicale per una decina di km, poi i corridori si fermano e salgono sugli autobus delle rispettive squadre. La tappa viene accorciata. Dovrebbe partire da Como alle 12:30, abbreviata di circa 80 km.
* Clima ancora ostile alla corsa. Ora si pensa di far partire la tappa da Vigevano alle 14:00.
* Cambia ancora il programma. Vigevano dovrebbe restare come traguardo volante e la tappa partire da Abbiategrasso, verso le 13.30 o le 13:45.
Il gruppo sceglie, per un giorno, di mutare il Giro d'Italia in Gita d'Italia: va via una fuga, perché nessuno, a parte i fuggitivi, ha voglia di far fatica, nemmeno per 130 km, distanza da dilettanti, in pianura. Piove, è vero, fa discretamente freddo, anche. Ma, lo spettacolo non è bello. E i corridori non fanno una gran figura. Il loro è stato un mezzo ammutinamento. Però, al posto degli organizzatori, avrei, d'iniziativa, già prima di oggi, abbreviato la tappa, non di 120, come poi è stato, ma di una cinquantina di km sì. Tornando alla corsa, tra gli attaccanti di giornata, si avvantaggia Josef Cerny e vince.