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martedì 6 giugno 2023

Maldini lascia il Milan

Stagione deludente più di quanto la stampa amica abbia voluto raccontare. Maldini ha chiesto investimenti cospicui, come avrebbe potuto fare un tifoso, pur essendo un dirigente apicale. La proprietà gli ha dato il benservito. Niente di strano. Soprattutto considerando i tanti soldi spesi per De Ketelaere, presentato come un fuoriclasse e rivelatosi modestissimo. Contano i risultati. Quelli dello scorso anno - con uno scudetto vinto nelle ultime cinque giornate, mentre le squadre avversarie si aprivano davanti al Milan come il Mar Rosso davanti a Mosé - erano stati un abbaglio. Sipario. 

3 commenti:

  1. Uno scudetto in serie A non è mai un traguardo banale. E' vero che l'inter, più dotata come organico, si sia incartata come capitò anche al milan di Allegri nel 2012, ma i meriti dei rossoneri, solerti nell'approffitarne, non credo possano essere negati. Per il resto, il milan di Maldini è stabilmente nelle prime 4 e ciò, nella gestione precedente, non accadeva. Per tacere di una semifinale di champions che pure rappresenta un traguardo di un certo prestigio. Maldini, in questi anni, è stata la soluzione, non il problema.

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    1. Maldini è stato un grande giocatore e sa di calcio. Nessuno lo nega. Ha operato tutto sommato bene, a parte De Ketelaere, il cui ingaggio, però, credo che abbia pesato nelle ultime valutazioni. Dico solo che lo scudetto dello scorso anno è stato frutto di circostanze irripetibili e discutibili, mai abbastanza sottolineate, e che la stampa, verso il Milan e Maldini, ha usato un'indulgenza negata ad altri.

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    2. Poi, temo che abbia pagato alcune dichiarazioni che un dirigente non può fare. Si possono, forse, consentire ad un allenatore, ma non a un dirigente.

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