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venerdì 26 maggio 2023

Giro d'Italia: sulle Tre Cime di Lavaredo vince Buitrago

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2023, si sale sulle Dolomiti: 183 km da Longarone alle mitiche Tre Cime di Lavaredo, dove nacque la leggenda di Eddy Merckx, al Giro del 1968. Il vincitore dell'edizione di quest'anno si deciderà tra oggi e la cronoscalata di domani. Prima delle Tre Cime di Lavaredo, ci sarà il Giau, altra salita simbolo ad alto tasso di difficoltà. Ci sarebbe persino lo spazio per un'impresa da lontano. Pinot è l'unico che avrebbe il coraggio di tentarla. 

Immagine delle Tre Cime di Lavaredo


La cronaca. 

Va via una fuga. Gee c'è ancora una volta. E lungo l'ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, resta solo. Buitrago insegue. Dietro il gruppo della maglia rosa, guidato dalla Ineos, si assottiglia. Davanti, Buitrago riprende e stacca Gee. Scatta Roglic. Almeida resta più indietro, poi rientra. Intanto Buitrago vince, Gee è secono. Roglic chiude quarto, guadagnando tre secondi su Thomas e più di venti su Almeida, cui la tenacia proverbiale non basta. Va bene, la tappa era dura, Thomas ha 37 anni e sta facendo fin troppo e se vincesse diverrebbe il più vecchio della storia a riuscirci, dopo il Magni del 1955, che aveva 34 anni e mezzo. Va bene, Roglic va per i 34 anni. Va bene tutto. Ma, poco, pochissimo spettacolo. Poco, pochissimo coraggio. La paura di perdere, di saltare, come si dice in gergo, ha prevalso sul resto. Si deciderà tutto nella cronoscalata di domani, con Thomas favorito per tenere la maglia rosa.

venerdì 21 gennaio 2022

Giro d'Italia 1981: 1. Battaglin 2. Prim 3. Saronni

Fu l'anno di Giovanni Battaglin, il 1981. Il campione veneto, forte fin dagli esordi nel professionismo, tanto che fu terzo al Giro d'Italia del 1973 dietro Merckx e Gimondi, arrivò al Giro da vincitore della Vuelta a Espana, che allora si disputava tra la fine di aprile e gli inizi di maggio.  

Giovanni Battaglin


Il Giro d'Italia 1981 partì da Trieste con il solito cronoprologo: vinse il norvegese Knudsen, che si sarebbe annesso anche le due successive prove individuali contro il tempo, compresa la tappa finale con arrivo a Verona. Nella seconda frazione, vittoria - la prima di sedici nella storia del Giro - e maglia per il promettente velocista lombardo Guido Bontempi. Dopo la cronosquadre della terza tappa, fu Moser a vestire la prima delle sue due maglie rosa di quell'edizione. Non era in gran forma, il campione trentino, tuttavia. Al netto di un successo di tappa a Salsomaggiore Terme, sarebbe giunto solo ventunesimo in classifica generale. Il suo grande rivale, Saronni, sembrava invece in grado di ripetere il successo del 1979 e vestì la maglia rosa a Rodi Garganico, arrivo della quinta tappa, dopo aver battuto in volata proprio Moser. Seppe ripetersi il giorno dopo a Bari e tenne il simbolo del primato sino alla tredicesima frazione, cronometro vinta dal detto Knudsen, con Visentini passato in testa alla classifica, per esserne spodestato il giorno dopo da Silvano Contini.

Battaglin, sempre regolare in corsa, si aggiudicò l'arrivo in montagna di San Virgilio di Marebbe (19^ tappa) e vestì la maglia rosa il giorno dopo sulle Tre Cime di Lavaredo, dov'era nata la leggenda di Merckx. Fu bravo a difendersi nella cronometro finale di Trieste, dove cedette un solo secondo a Prim, mettendosi alle spalle, sempre per un secondo, Saronni. Alla fine, Battaglin primo, davanti a Prim, a 38" e Saronni, terzo a 50". Quarto Contini, quinto lo svizzero Fuchs. In quel Giro del 1981, ci fu la prima vittoria di Moreno Argentin, che sarebbe diventato uno dei maggiori cacciatori di classiche della storia del ciclismo.

La doppietta Giro-Vuelta, firmata da Battaglin nel 1981, era riuscita a Merckx nel 1973 e sarebbe riuscita poi a Contador, nel 2008, quando però la Vuelta si disputava a settembre, come avviene oggi.



domenica 30 settembre 2012

Giro d'Italia 2013: partenza il 4 maggio da Napoli, arrivo il 26 maggio a Brescia. Farà tappa sul Galibier e sulle Tre Cime di Lavaredo. Più di novanta chilometri a cronometro

Varato il percorso del Giro d'Italia 2013. La carovana partirà da Napoli il 4 maggio ed arriverà a Brescia il 26 maggio, 21 tappe e due giorni di riposo. Sconfinamento in Francia, per l'arrivo in salita sul mitico Col du Galibier. Torna, poi, un altro arrivo leggendario quello delle Tre Cime di Lavaredo: nel 1968 vinse il giovane Eddy Merckx, che conquistò la maglia rosa e la portò fino a Milano. Nel 1974, sempre sulle Tre Cime di Lavaredo, Merckx soffrì l'attacco del giovane Baronchelli. Tappa allo spagnolo Fuente e crisi del campionissimo belga, che alla fine fece suo il Giro con soli 12" proprio su Baronchelli. Tre le prove a cronometro: una cronometro a squadre nel suggestivo percorso di Ischia, terza tappa, una lunga cronometro individuale pianeggiante, 55,5 Km, ottava tappa, ed una cronoscalata di poco meno di 20 km, diciottesima tappa. Insomma, oltre 90 km si correranno contro il tempo. Favoriti? Se fosse confermata la sua partecipazione, il favorito sarebbe, com'è ovvio, Alberto Contador. Il più forte in salita ed uno dei più forti a cronometro. Ci sarà Andy Schleck? Nibali faticherà a salire sul podio.