Undicesima tappa del Tour de France 2023, da Clermont-Ferrand a Moulins. La fuga non riesce. Volata di gruppo e Philipsen impone ancora la sua legge: vince il quarto sprint in quest'edizione della Grande Boucle. Secondo Groenewegen, terzo Bauhaus.
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mercoledì 12 luglio 2023
venerdì 7 luglio 2023
TDF 2023: a Bordeaux tris di Philipsen
Dopo le grandi emozioni pirenaiche, arrivo in volata di gruppo nella settima tappa del Tour de France 2023, 170 km da Mont-de-Marsan a Bordeaux. Vince - per la terza volta in questo Tour - Philipsen, davanti al trentottenne Cavendish, che insegue ancora il primato assoluto delle 35 vittorie di tappa alla Grande Boucle, e a Girmay.
lunedì 5 giugno 2023
Vingegaard ha vinto il Tour de France 2023
Le Tour de France 2023🚴
Si parte da Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, l'1 luglio e si finisce, da tradizione, a Parigi, sui Campi Elisi, il 23 luglio. Ventuno tappe, con due giorni di riposo. Otto frazioni di montagna: si affronteranno prima i Pirenei, poi le Alpi, infine i Vosgi. Una sola prova contro il tempo, nella sedicisima tappa, con ultimi km in ascesa.
Il borsino dei favoriti della vigilia.
Il percorso (cliccate sulle singole tappe)
2/7 2^ Victoria-Gasteiz - San Sebastian 209 km
3/7 3^ Amorebieta-Etxano - Bayonne 193,5 km
6/7 6^ Tarbes - Cauterets-Cambasque 144,9 km
7/7 7^ Mont-de-Marsan - Bordeaux 170 km
8/7 8^ Libourne - Limoges 201 km
9/7 9^ Sant-Leonard-de-Noblat - Puy de Dome 182,5 km
10/7 I giorno di riposo
11/7 10^ Vulcania - Issoire 167,5 km
12/7 11^ Clermont-Ferrand - Moulins 180 km
13/7 12^ Roanne - Belleville-en-Beaujolais 168,8 km
14/7 13^ Chatillons-sur-Chalaronne - Grand Colombier 138 km
15/7 14^ Annemasse - Morzine Les Portes du Soleil 152 km
16/7 15^ Les Gets Lesr Portes du Soleil - Saint-Gervais Mont-
17/7 II giorno di riposo
18/7 16^ Passy - Comblou 22,4 km
19/7 17^ Saint-Gervais Mont-Blanc - Courchevel 166 km
20/7 18^ Moutiers - Bourg-en-Bresse 185 km
21/7 19^ Moirans-en-Montagne - Poligny 173 km
22/7 20^ Belfort - Le Markstein Fellering 133,5 km
23/7 21^ Saint-Quentins-en-Yvelins - Paris Champs-Elysees
La cronaca sintetica della Grande Boucle.
La prima tappa, da Bilbao e Bilbao, celebra i gemelli Adam e Simon Yates. Vince Adam Yates, che indossa la prima maglia gialla. Secondo Simon, terzo, tra i migliori, Pogacar, che precede Pinot. Si registra, per caduta, il ritiro di Enric Mas, mentre Carapaz, anche lui a terra, arriva con 15' di ritardo. Nella seconda frazione, ancora nei Paesi Baschi, è il francese Lafay, con colpo da finisseur, ad alzare le braccia sul traguardo di San Sebastian. La terza tappa si conclude a Bayonne a ranghi compatti, con la volata vittoriosa di Philipsen su Bauhaus e Caleb Ewan. Philipsen concede il bis nella quarta tappa, sul traguardo di Nogaro. Nella quinta tappa, da Pau a Laruns, arrivano i Pirenei. Va via una fuga, nella quale c'è anche Hindley, che alla fine vince e indossa la maglia gialla. Sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar. Alla fine lo sloveno cederà al corridore danese 1'04". Secondo di giornata un bravissimo Giulio Ciccone, che diventa terzo nella generale. Nella sesta tappa, Van Aert anima una nuova fuga. Nei chilometri finali del Tourmalet, è Vingegaard a rompere gli indugi. Pogacar lo segue e lo stacca a 2,7 chilometri dall'arrivo di Cauterets-Cambasque. Hindley perde la maglia gialla, che passa sulle spalle di Vingegaard, secondo di giornata. Nella settima tappa, meno emozioni. Volata di gruppo sul traguardo di Bordeaux per il tris di Philipsen, davanti a Cavendish e Girmay. Nell'ottava tappa, volata di gruppo sul traguardo di Limoges, dominata dal danese Mads Pedersen. Nella decima tappa, va via una fuga da lontano. Resta solo e vince Woods. Sul Puy-de-Dome, Pogacar riesce a guadagnare una manciata di secondi su Vingegaard, che resta in maglia gialla. Primo giorno di riposo lunedì 11 luglio. Nella decima tappa, da Vulcania ad Issoire, va via ancora una fuga, grazie al percorso vallonato. Tra i fuggitivi, vince Pello Bilbao, che precede allo sprint il tedesco Zimmermann. Nell'undicesima tappa, da Clermont-Ferrand a Moulins, la fuga viene ripresa. Volata di gruppo e quarto successo per lo sprinter belga Philipsen. Nella dodicesima tappa, caratterizzata da continui saliscendi nella regione del Rodano, va via una fuga che arriva sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais: vince Izaguirre. Thibaut Pinot, sesto di giornata, guadagna oltre tre minuti sul gruppo maglia gialla e risale al decimo posto della classifica generale. Nella tredicesima tappa, la prima sulle Alpi, vince il fuggitivo Kwiatkowski. Pogacar guadagna, lungo l'ascesa finale al Grand Colombiere una manciata di secondi su Vingegaard. Nella quattordicesima tappa, da Annemasse a Morzine, vince Carlos Rodriguez, che costruisce il suo vantaggio in discesa, sorprendendo Vingegaard e Pogacar e scavalcando Hindley al terzo posto della generale. Nella quindicesima tappa, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc, va via una fuga numerosa e di qualità Nel finale resto solo Poel, che vince, con oltre due minuti su Van Aert. Pinot è sesto. Pogacar e Vingegaard giungono appaiati sul traguardo. Secondo giorno di riposo, lunedì 17 luglio. La sedicesima tappa, cronometro di 22,4 km da Passy a Combloux celebra il trionfo di Vingegaard che rifila 1'38" a Pogacar, con una prestazione senza precedenti nella storia della Grande Boucle (ha gudagnato 4,3 secondi al km su Pogacar!): ora il danese ha una forte ipoteca sul successo finale. Adam Yates, sale al terzo posto provvisorio della classifica generale. Nella diciassettesima tappa, Pogacar crolla sul Col de la Loze e perde minuti da Vingegaard, ormai despota del Tour. Il successo di giornata va al fuggitivo Gall, che precede Simon Yates. Nella diciottesima tappa, a Bourg-en-Bresse, s'impone in volata il danese Asgreen. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Poligny, s'impone lo sloveno Mohoric. Nella tappa successiva, la ventesima, a Le Markestein, s'impone il connazionale Pogacar, al secondo successo parziale in questo Tour, l'undicesimo in carriera. Consolazione amara per il secondo posto finale, perché il Tour lo vince, come lo scorso anno, Vingegaard con quasi sette minuti e mezzo di vantaggio proprio su Pogacar. Nella ventunesima tappa, sui Campi Elisi di Parigi, in volata vince il belga Meeus.
La classifica generale finale
1. Jonas Vingegaard (DAN)
2. Tadej Pogacar (SLO) a 7'29"
3. Adam Yates (R.U.) a 10'56"
4. Simon Yates (R.U.) a 12'23"
5. Carlos Rodriguez (SPA) a 13'17"
6. Pello Bilbao (SPA) a 13'27"
7. Jai Hindley (AUS) a 14'44"
8. Felix Galla (AUT) a 16'09"
9. David Gaudu (FRA) a 23'08"
10. Guillaume Martin (FRA) a 26'30"
11. Thibaut Pinot (FRA) a 28'03"
giovedì 5 gennaio 2023
Tour de France 1963: Anquetil IV
"Per Anquetil quarto Tour (Un record da lui perfezionabile, dagli altri imbattibile)" La Gazzetta dello Sport, lunedì 15 luglio 1963
L'edizione 1963 del Tour de France prese le mosse dalla Valle della Marne e affrontò i Pirenei prima delle Alpi. Il grande favorito per il successo finale era Anquetil, già vincitore di tre Tour, compresi i due immediatamente precedenti.
Tour de France 1963 |
Il gran normanno conquistò il primo successo di tappa nella cronometro di Angers della sesta tappa, quando a vestire la maglia gialla fu il belga Desmet, che mantenne il sigillo del primato per dieci frazioni, prima di cederlo al grimpeur spagnolo Bahamontes dopo la tappa con arrivo a Grenoble, vinta dal connazionale Manzaneque. Anquetil vinse il giorno dopo, nella diciassettesima frazione, a Chamonix, davanti a Bahamontes e Van Looy, vestendo il giallo che avrebbe tenuto fino a Parigi, annettendosi la cronometro di Besancon. Fu il quarto successo alla Grande Boucle per Anquetil: allora, un primato assoluto. Considerato che il belga Thys e Luison Bobet si erano fermati a tre Tour vinti. Anquetil si sarebbe ripetuto anche l'anno dopo, nel 1964: cinque Tour vinti, come poi avrebbero saputo fare Merckx, Hinault e Indurain. Proprio quell'anno, Anquetil aveva conquistato anche la Vuelta: fu il primo a vincere tutti e tre i grandi giri. Il campionissimo belga Van Looy, decimo nella generale, vinse, a pari merito proprio con Anquetil, il maggior numero di tappe nel 1963: quattro. Sul podio, dietro Anquetil, Bahamontes, secondo a 3'35" e il connazionale spagnolo Pérez Francés, terzo a 3'35". Primo degli italiani, Lorenzo Fontona, settimo a 15'27".
giovedì 7 luglio 2022
TdF 2022: a Longwy Pogacar tappa e maglia gialla
Tappa frastagliata, la sesta del Tour de France 2022, con un buon numero di cotes, da Binche, in Belgio, a Longwy, nella Lorena storica, per 220 km: finalmente una lunghezza da vecchia Grande Boucle. Se avranno paura dell'arrivo di domani sulla Planche des Belles Filles, i grandi lasceranno andare via una fuga. Altrimenti, si daranno battaglia negli ultimi venti chilometri: il percorso lo permetterebbe eccome. E tappe come queste, in passato, hanno spesso inciso sulla classifica finale come e più di quelle di alta montagna. Tutta una questione d'interpretazione della gara. Credo che sia stanco. Se non lo fosse, sarebbe sempre Van Aert il favorito per il successo odierno.
La cronaca.
I migliori si giocano il successo allo sprint in leggera ascesa e vince Tadej Pogacar, in forma smagliante, precedendo Matthews e Gaudu. Pogacar, complice la resa preventiva di Van Aert, indossa anche la maglia gialla, con 20" su Powless e 31" su Vingegaard. Poi, tre inglesi, Adam Yates, Pidcock e Geraint Thomas. Ha perso oltre due minuti il beniamino di questo blog, Thibaut Pinot. Mi auguro che domani, vicino casa sua, su salite che conosce benissimo, abbia voglia di riscatto.
giovedì 1 luglio 2021
Tour de France 2021: a Chateauroux bis di Cavendish
Sesta tappa del Tour de France 2021, da Tours a Chateauroux, per 160,6 km.
La cronaca.
Secondo arrivo in volata dell'edizione n. 108 della Grande Boucle. E trionfa per la seconda volta Mark Cavendish, salito a 32 vittorie al Tour, solo due meno del primatista Merckx. Campione straordinario il velocista inglese. Straordinario come la sua voglia di tornare protagonista. Ci credevano in pochissimi. Secondo di giornata, Philipsen, terzo Bouhanni.
lunedì 15 giugno 2020
Tour de France 1978: la prima di Hinault
Tour de France 1978 |
Bernanrd Hinault, 1978 |
martedì 9 luglio 2019
Tour de France: a Nancy trionfa Viviani. Primo successo al Tour per Viviani
- Elia Viviani
- Kristoff
- Caleb Ewan
- Sagan
- Groenewegen
mercoledì 12 giugno 2019
Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin
Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
*Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
* Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
*Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.
Froome ****Tom Dumoulin ****- Geraint Thomas ***
- Adam Yates ***
- Bernal ***
- Porte ***
- Thibaut Pinot ***
- Enric Mas **
- Bardet**
- Quintana **
- Nibali *
- Kruijswijk *