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martedì 27 agosto 2013

Graziano Pellè ai mondiali di Brasile 2014?

E se Graziano Pellè giocasse i mondiali di  Brasile 2014? Per anni paragonato a Luca Toni, come il centravanti emiliano è esploso a 27 anni: Toni era in B con il Palermo e mise a segno 30 gol. Pellè, lo scorso anno, aveva pure 27 anni, segnò giustappunto 27 gol con il Feyenoord, dimostrando a Rotterdam quanto non gli era riuscito negli altri campionati d'Olanda giocati con l'Az Alkmaar. D'evidenza, la mia è una provocazione. Però, uno come Pellè, centravanti vecchia maniera, alto, possente ed acrobatico, ma anche provvisto di buona tecnica oltre che di una certa esperienza internazionale, andrebbe a coprire un ruolo cui attualmente molti si candidano, senza che alcuno abbia convinto. Da Borriello, insicuro di un posto di titolare alla Roma, a Pazzini, ancora infortunato, a Gilardino, in fase calante. Pellè, a 28 anni, chissà?, potrebbe fare alla bisogna della nazionale italiana. Perché il titolare, si sa, è Balotelli. Ma, in panchina, un centravanti puro è necessario per scardinare le difese più chiuse e speculare sui calci piazzati. Per il pochissimo che conta il mio parere, candido Pellè. Dopotutto, si giocherà in Brasile!

4 commenti:

  1. Se andiamo a rivedere la storia dei mondiali ci accorgiamo che spesso sono stati capocannonieri giocatori dal curriculum non eccelso (Schillaci, Salenko,Suker...), buoni giocatori che però hanno avuto la fortuna di vivere 2 settimane di grazia proprio nel momento giusto. Viceversa campioni affermati spesso hanno fallito al mondiale perchè giunti in un periodo di scarsa forma o perchè reduci da infortuni. Faccio 2 nomi: Van Basten e Del Piero. Purtroppo per aspettare Godot Del Piero l'Italia ha buttato 2 mondiali. Certo, in linea di massima sono i grandi giocatori a fare la differenza nella manifestazione più importante del calcio, anzi è proprio il mondiale che può consacrare la carriera di un fuoriclasse (fu così per Maradona e ora deve essere così per Messi se davvero la Pulce vuole dimostrare al mondo che la sua grandezza non è legata solo a quella del Barca), ma la storia dei mondiali dovrebbe insegnare che in una manifestazione di sole 2 settimane un buon giocatore in grande stato di forma può essere preferibile a un ottimo giocatore in forma precaria. Quindi trai 5 attaccanti spero che Prandelli inserisca il Pellè della situazione. In fondo noi con Schillaci abbiamo quasi vinto un mondiale...

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  2. 27 gol nel campionato Olandese valgono meno della meta' nel nostro.

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    1. Valgono di meno, senza dubbio. Ma, sempre gol sono. E qualche anno fa Pellè in Olanda tutti questi gol non li segnava: sicché è certo che è maturato. Detto questo, il centravanti del Feyenoord merita attenzione per le sue peculiari caratteristiche atletiche e tecniche. Sotto certi aspetti, mi ricorda il possente centravanti tedesco Hrubesch, che nei primissimi anni '80 diede il suo contributo all'allora nazionale della Germania Ovest.

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