La Fiorentina approda alle semifinali di Coppa Italia: una doppietta di Gomez abbatte la Roma, che subisce una forte contestazione. I giallorossi confermano l'involuzione del gioco mostrata nelle ultime giornate di campionato. Garcia mi sembra confuso. La stagione della Roma è ad un bivio. Oggi si è aperta la crisi.
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martedì 3 febbraio 2015
lunedì 8 luglio 2013
Serie A: comandano i soldi. Gomez alla Fiorentina, Belfodil all'Inter
Comandano i soldi in serie A, nel calcio in generale. E non da oggi. La Fiorentina sta allestendo una squadra in grado di puntare alla Champions League e di partecipare alla lotta per lo scudetto. Mario Gomez, nuova stella viola, è un centravanti di vaglia internazionale, autore di 247 gol in carriera, con una bacheca ricchissima, già centravanti del Bayern Monaco ed attaccante spesso titolare della nazionale tedesca. Un colpo rumoroso quasi quanto lo fu quello di Socrates negli anni '80. Il grande Socrates poi si adattò poco al calcio italiano, Gomez, ne sono convinto, farà grandi cose. E' completo, esperto e dotato di temperamento. La Fiorentina ha i soldi, tutto qua. Quei soldi che mancano all'Inter, che Gomez se lo sogna e deve accontentarsi di Belfodil. Mentre Moratti valuta l'offerta di Tohir.
sabato 23 giugno 2012
La Germania travolge la Grecia: 4-2. Tedeschi in semifinale
La Germania è la mia favorita per la vittoria degli Europei 2012, nonostante una difesa non eccellente, soprattutto in Boateng. Loew fa riposare Thomas Muller, Gomez e Podolski. Se lo può permettere, perché i sostituti sono di primissimo ordine. A cominciare da Klose, che firma la rete numero 64 in nazionale, a quattro passi dall'incredibile primato di 68 gol, che appartiene a Gerd Muller. Importante il gol iniziale del capitano Lahm, splendido il tiro al volo di Khedira, dopo il momentaneo pareggio della Grecia. Sontuosa la prova di Ozil, beniamino di Mourinho. Il 4-2 finale rende giustizia ai valori in campo. I tedeschi si augurano di affrontare l'Inghilterra in semifinale, sempre sconfitta in competizioni internazionali, tolti i mondiali del '66, non l'Italia da cui hanno patito numerose delusioni.
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mercoledì 13 giugno 2012
Balotelli deve giocare contro la Croazia
Ha sofferto Cristiano Ronaldo, tanto che il Portogallo ha battuto la Danimarca nonostante la scarsa vena sotto porta del suo asso. Ha sofferto Van Persie, prima di segnare il gol, peraltro bellissimo, della bandiera olandese contro la Germania di Gomez, centravanti tanto sgraziato quanto efficace. Ci sta, allora, che abbia sofferto anche Balotelli. Che non ha meno talento di Van Persie e, per calcisticamente blasfemo che possa sembrare oggi, nemmeno di Cristiano Ronaldo. La tensione può frenare più di quanto non si creda. Ma, Balotelli è troppo forte per non giocare. Prandelli deve puntare su di lui domani contro la Croazia. Balotelli segnerà, ci scommetto.
sabato 19 maggio 2012
Finale di Champions 2012: il Chlesea batte il Bayern Monaco ai rigori. Decisivo Drogba
Palpitante finale di Champions League. Thomas Muller, 83', illude i bavaresi con un colpo di testa schiacciato che rimbalza da terra sulla traversa e sorprende Cech. Muller esce per Van Buyten, il Bayern Monaco si copre. Per i blues entra Torres, Ma, da un angolo di Mata nasce il gol del pareggio del Chelsea: strepitoso colpo di testa, con tanto di torsione, di Drogba, 88'. Una frustata di rara bellezza. Si va ai supplementari. Gli attaccanti dovrebbero stare lontani dalla propria area: Drogba atterra Ribery, rigore per il Bayern. Calcia Robben, malissimo, Cech riscatta l'incertezza sul colpo di testa di Muller, si tuffa sulla sua sinistra e para. Mi pare che la Coppa prenda la direzione del Chelsea. Intanto, Ribery è costretto ad uscire. Il Bayern va ancora vicino al gol, ma resta il pareggio. La Champions si decide ai rigori. Neuer e Cech, due fantastici portieri a confronto. Comincia il rito dei rigori, tocca al Bayern. Lahm, segnato. Mata, parato. Gomez, segnato. David Luis, segnato. Neuer, il portiere del Bayern!, segnato: grande esecuzione. Lampard, segnato. Olic, parato: strepitoso Cech con la mano di richiamo. Cole, segnato. Parità assoluta. Schweinsteiger, palo clamoroso. Tocca a Drogba, segnato. Prima vittoria in Champions League per il Chelsea. Grande impresa di Di Matteo. Ma, l'eroe della serata è, giustamente, Drogba. Appena dopo di lui, il capitano Lampard.
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martedì 17 aprile 2012
Bayern Monaco batte Real Madrid 2-1: Ribery, Ozil, Gomez. Mourinho perde l'andata di semifinale di Champions
Davvero fortissimo il Bayern Monaco che schiera le due ali più forti del mondo, Robben, a destra, e Ribery, a sinistra: dell'estroso francese il gol del vantaggio tedesco. Il Real gioca d'attesa, sovrastato a centrocampo, dove Luis Gustavo, peraltro fallosissimo, domina la scena e Kroos dirige con sapienza assieme a Schweinsteiger. Cristiano Ronaldo, come spesso gli accade nelle partite salienti, gioca a nascondersi, sottraendosi alla lotta, sebbene subisca entrate durissime non sanzionate da un arbitro davvero inadeguato. Pareggia Ozil, ma i tedeschi fanno sempre la partita. Mourinho corre ai ripari, ma, i suoi non corrono come i nerazzurri nel 2010, non tornano, non raddoppiano, tanto che da una volata sulla fascia di Lahm salta fuori il gol di Gomez, fino ad allora impreciso. Manca troppo poco per recuperare. Finisce 2-1 per il Bayern. Il Real Madrid dovrà dare tutto nel ritorno in Spagna. Mourinho dev'essere molto scontento. Il Real, oggi, non sembrava una sua squadra. Troppo molle.
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domenica 4 marzo 2012
L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita
Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare. Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.
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