E se Graziano Pellè giocasse i mondiali di Brasile 2014? Per anni paragonato a Luca Toni, come il centravanti emiliano è esploso a 27 anni: Toni era in B con il Palermo e mise a segno 30 gol. Pellè, lo scorso anno, aveva pure 27 anni, segnò giustappunto 27 gol con il Feyenoord, dimostrando a Rotterdam quanto non gli era riuscito negli altri campionati d'Olanda giocati con l'Az Alkmaar. D'evidenza, la mia è una provocazione. Però, uno come Pellè, centravanti vecchia maniera, alto, possente ed acrobatico, ma anche provvisto di buona tecnica oltre che di una certa esperienza internazionale, andrebbe a coprire un ruolo cui attualmente molti si candidano, senza che alcuno abbia convinto. Da Borriello, insicuro di un posto di titolare alla Roma, a Pazzini, ancora infortunato, a Gilardino, in fase calante. Pellè, a 28 anni, chissà?, potrebbe fare alla bisogna della nazionale italiana. Perché il titolare, si sa, è Balotelli. Ma, in panchina, un centravanti puro è necessario per scardinare le difese più chiuse e speculare sui calci piazzati. Per il pochissimo che conta il mio parere, candido Pellè. Dopotutto, si giocherà in Brasile!