Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
giovedì 17 marzo 2022
mercoledì 16 marzo 2022
Juve-Villareal 0-3. Juve eliminata! Capolavoro di Emery
Dopo un discreto primo tempo, la Juve torna al suo gioco sterile e monocorde, gestito da un centrocampo di pochissima qualità. Appena nel Villareal entra Gerard Moreno, la partita cambia. In pochi minuti, gli spagnoli segnano tre gol e firmano la terza eliminazione della Juve agli ottavi di Champions in tre anni. Un disastro. Che non mi ha minimamente sorpreso. La storia europea della Juve, per lo più, è questa. D'altra parte, perché avrebbe dovuto riuscire Vlahovic dove nulla aveva potuto persino Cristiano Ronaldo?
*Aggiornamento del 17 marzo 2022.
Una considerazione tattica a margine. Le squadre di Emery giocano in modo propositivo, il Villareal anche lo fa. Ieri no. Ieri ha aspettato la Juve, che così non ha potuto proporre il calcio di attesa e contropiede che le ha consentito una parziale rimonta in campionato. A un quarto d'ora dal termine, Emery ha cambiato per vincere e ha vinto. Grande allenatore. Che nelle Coppe continentali, semmai qualcuno l'avesse dimenticato, ha saputo vincere per quattro volte l'Europa League (tre con il Siviglia e una proprio con il Villareal). E il curriculum europeo qualcosa conta.
L'Inter e la stampa sportiva. Il caso di Onana
Onana esposto ad un fuoco di fila di critiche prima ancora che indossi la maglia dell'Inter mi offre il pretesto di scrivere qualcosa sull'eccentrico rapporto che lega la stampa sportiva italiana, con qualche eccezione sparuta, all'Inter. Gli errori arbitrali a favore dell'Inter - ne posso contare forse dieci in dieci anni - vengono valorizzati, acuiti, dilatati e sovraesposti. Le controprestazioni - capita che ce ne siano - della squadra sono raccontate con un fiume di aggettivi contundenti. Le controprestazioni dei giocatori pure. Quelle degli allenatori, allo stesso modo. Poiché chi scrive è interista - ma io lo dico e non mi nascondo dietro la facile iprocrisia dell'imparzialità - potrebbe dirsi: "beh, sei di parte, sei tifoso e, pertanto, intollerante ad ogni critica". Può essere, potrebbe essere, spero di no. Tifoso sì, accanito pure, ma non fino al punto di negare l'evidenza. I tifosi interisti hanno impiegato 5/10 minuti ad ammettere che quello su Belotti era stato un intervento da rigore. Mentre, dopo 24 anni, ancora aspettiamo, senza la minima fiducia, dichiarazioni analoghe di altra tifoseria per l'abbattimento in area di Ronaldo. Do you remember? Ma, fin qui, potrebbe starci. I tifosi sono tifosi, ognuno a modo proprio. Ma, la stampa sportiva non dovrebbe darsi delle regole di sobrietà? Non dovrebbe praticare, se non l'equidistanza, assente in rerum natura, almeno la tensione, l'ambizione all'equidistanza. I titoli di oggi sulla "papera" di Onana, futuro portiere dell'Inter, mi sono parsi davvero esagerati. Anche perché quella non era una papera. Se non fosse uscito, il pallone sarebbe entrato comunque. Noto verso l'Inter una durezza di giudizio che non mi spiego e che, di questa intensità, ricordo solo tra la metà degli anni '90 e la metà degli anni 2000. Tifoso sì, ma appassionato di calcio anche e, lasciatemelo dire, titolare di una discreta memoria.
martedì 15 marzo 2022
Serie A 21/22: il punto dopo la 29^ giornata
Allunga il Milan, che comincia a ricordarmi quello fortunatissimo di Zaccheroni della stagione 1998/99. Gli basta un gol nei primi minuti contro un Empoli molto impreciso, che pure rischia di pareggiare a più riprese. Se la dea bendata dovesse continuare a concedere i suoi larghi favori al Milan, beh, potrebbe anche succedere che una delle squadre meno forti degli ultimi 30 anni vinca il titolo.
Osimhen regala un prezioso successo esterno al Napoli sul Verona. Gli azzurri hanno tre punti meno del Milan e uno più dell'Inter, fermata sul pari dal Torino, che recrimina, con ragione, per un rigore negato a Belotti.
E d'accordo, ripeto, il rigore c'era. Ma, c'era anche su Lautaro contro il Verona, azione pressoché identica e senza che il difensore gialloblu sfiorasse il pallone, come ha invece fatto Ranocchia. Nessuno s'adontò, allora. Le levate di scudi della stampa unanime sotto le mentite spoglie di una giustificata indignazione, sono un trionfo d'ipocrisia. Non ricordo tante proteste quando Cuadrado, lo scorso anno, si procurò un rigore con un pestone, il suo, a Perisic. E quello sì che fu un errore decisivo.
Rallenta ancora l'Atalanta, che pareggia contro un Genoa sempre ostico da quand'è sotto la nuova direzione tecnica. La Juve può così consolidare il quarto posto dopo la solita partita di puro contenimento contro la Sampdoria, pur vinta 3-1. Allegri, a modo suo, sta facendo il massimo.
Pareggio - e in extremis - anche per la Roma a Udine e vittoria della Lazio sul Venezia: rigore di Immobile. Il Savoldi degli anni 2010/2020. Non perché gli somigli tecnicamente ma perché, i gol che fa, li fa quasi tutti in campionato. Vittoria dello Spezia sul Cagliari e della Fiorentina sul Bologna. Pareggio tra Salernitana, a segno Bonazzoli, beniamino di questo blog, e Sassuolo.
domenica 13 marzo 2022
Torino-Inter: 1-1. Ma non è finita
Inter alla ricerca dei tre punti per rispondere alle vittorie di giornata di Juve, Milan e Napoli. Giocano Ranocchia, Darmian e Vecino al posto di De Vrij, Dumfries e Brozovic.
La cronaca.
Torino subito aggressivo. Da angolo una palla deviata arriva a Bremer che, solo in area piccola, segna l'1-0 per i granata. Difesa nerazzurra immobile come un presepe. L'Inter ha un'occasione con Lautaro, di testa. Ma Berisha para. Episodio dubbio in area nerazzurra con intervento al limite di Ranocchia su Belotti. L'arbitro non dà il rigore (riviste le immagini, il rigore c'era). Brutta Inter, che paga duramente l'assenza di Brozovic. Pessima prestazione di Vecino, che avrebbe dovuto ereditarne i compiti. Intervallo. Escono Bastoni, peraltro ammonito, e Perisic per Dimarco e Gosens. L'Inter inizialmente migliora. E ha due grandi occasioni sciupate da Dimarco e Dzeko. Poi torna fuori il Torino che sfiora il gol, ma para Handanovic su colpo di testa di Izzo. Fuori Vecino e Lautaro per Vidal e Sanchez. Vidal va al tiro, centrale, e Berisha si rifugia in angolo. Entra Correa per Calhanoglu. Dzeko nel finale fallisce un altro facile colpo di testa su cross di Dimarco. Nel recupero il disordinato forcing nerazzurro per una volta si fa razionale: da Vidal a Dzeko a Sanchez e gol. Tutto in tre tocchi. Pareggio deludente per i nerazzurri contro un Torino davvero intenso. Partita preparata da male da Inzaghi. Davvero male. Lo scudetto si allontana. Ma non è finita. Devono ripeterselo fino allo sfinimento società, allenatore e giocatori. Perché nessuna delle prime vincerà tutte le partite che restano.
sabato 12 marzo 2022
A Carpegna bis di Pogacar
Sul traguardo di Carpegna, nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, magnifico assolo di Pogacar: Vingegaard e Landa, secondo e terzo di giornata, gli cedono oltre un minuto. Evenepoel naufraga ad oltre 4'. Pogacar ha vinto oggi - domani facile tappa per velocisti - la sua seconda Tirreno-Adriatico consecutiva e si candida al ruolo di grande favorito per la prossima Milano-Sanremo.
venerdì 11 marzo 2022
A Fermo vince Barguil. Pogacar ed Evenepoel sbagliano strada
Nel finale della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, verso il traguardo di Fermo, Pogacar, Evenepoel e Vingegaard sbagliano strada e perdono vantaggio e tempo. La vittoria di giornata va al francese Barguil. Immutata la classifica generale, con Pogacar che ha 9" di vantaggio su Evenepoel. Domani, nella tappa da Apecchio a Carpegna, si deciderà la corsa.
giovedì 10 marzo 2022
A Bellante trionfa Pogacar
Primo arrivo in salita nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, dalla Cascata delle Marmore a Bellante, e primo successo del campionissimo del ciclismo contemporaneo: Tadej Pogacar. Che precede sul traguardo Vingegaard, Lafay ed Evenepoel. Alaphilippe cede 35" e giunge trentasettesimo di giornata. Ora, Pogacar guida la classifica generale con 9" su Evenepoel e 21" su Ganna.
mercoledì 9 marzo 2022
Real Madrid-Psg 3-1. Mbappé, Benzema (3). Un altro fallimento di Messi
Stasera, stadio Santiago Bernabeu, Real Madrid contro Psg, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I francesi giocano forti del successo dell'andata firmato da Mbappé. I giocatori di Ancelotti cercano una difficile rimonta.
La cronaca breve. Francesi in vantaggio con la solita prodezza del solito Mbappé. Nella ripresa, partita riaperta da un clamoroso errore di Donnarumma: pareggia Benzema. Che poi raddoppia ispirato da un grandissimo Modric. E triplica. Psg frastornato. Sconfitta la politica del Psg. Sconfitto, clamorosamente sconfitto Messi. Che da anni, a dispetto dei premi immeritati, è l'ombra di sé stesso. Il Barca che fu è stato più importante per lui di quanto lui sia stato per quel Barca.
A Terni vince Caleb Ewan su Demare e Kooij
Terza tappa della Tirreno-Adriatico 2022, da Murlo a Terni per 170 km. Restano davanti in quattro: Pogacar, Alaphilippe, Marc Soler e Geoghegan Hart. Prova che la corsa è sentita e che i migliori, Pogacar e Alaphilippe su tutti, ci tengono a lasciare il segno. Vengono però ripresi a 10 km dal traguardo. Filippo Ganna, con la maglia azzurra di leader della generale, tira il gruppo a lungo in vista della volata e non capisco perché debba ancora adattarsi a questi compiti di gregariato. Allo sprint, in leggera ascesa, vince Caleb Ewan in rimonta su Demare, partito presto. Terzo l'olandese Kooij.
Labels:
3^ tappa,
Alaphilippe,
Caleb Ewan,
ciclismo,
Demare,
Geoghegan Hart,
Kooij,
Murlo-Terni,
Pogacar,
Soler,
Terni,
Tirreno-Adriatico 2022,
volata
martedì 8 marzo 2022
A Sovicille trionfa Tim Merlier. Ganna sempre leader
Seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2022, da Camaiore a Sovicille, 219 km e una seconda parte di gara molto frastagliata. Il fuggitivo Marc Soler, compagno di squadra di Pogacar, viene ripreso a poco meno di 3 km dal traguardo. Volata di gruppo che premia il belga Tim Merlier. Invariata la classifica generale, con Filippo Ganna al comando.
Liverpool-Inter 0-1. Inter eroica
Ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Ad Anfield Road, l'Inter affronterà il Liverpool nella speranza di ribaltare il severo 0-2 dell'andata. I pronostici sono contro i nerazzurri, anche per la nota forza della squadra di Klopp. Ma, la partita va giocata e in ogni caso e allora tanto varrà provare a vincere. E l'Inter, pur priva di Barella, ha già dimostrato di poter mettere in ambasce il Liverpool, la cui fase difensiva - sì lo so che Van Dijk è un fuoriclasse - non è sempre impeccabile. Quanto ai precedenti, nel 1965, l'Inter riuscì a rovesciare una sconfitta per 3-1 in Coppa dei Campioni, proprio contro il Liverpool. Ma aveva perso all'andata fuori casa e la rimonta avvenne al Meazza: Corso, Peirò e Facchetti regalarono ai nerazzurri l'accesso alla finale, poi vinta, contro il Benfica. Era la Grande Inter, campione in carica dopo il successo del 1964 contro il Real Madrid. Stasera servirebbe, ma vorrei scrivere che servirà, più di un'impresa.
La cronaca. L'Inter parte bene ma si spegne dopo venti minuti. È il Liverpool a sfiorare il gol sui calci piazzati di Alexander-Arnold: traversa di Matip e deviazione di Skriniar su colpo di testa ravvicinato di Van Dijk. Vidal sbaglia tanto, imitato in parte da Brozovic. Calhanoglu è più lucido e costringe Alisson ad una mezza parata su punizione defilata dal limite. Intervallo. Nella ripresa l'Inter soffre, Salah prende il palo. Poi, Lautaro esce dal torpore e trova un gol magnifico. Destro verso il palo lontano che finisce all'incrocio e ammutolisce Anfield Road. Poco dopo espulsione esagerata (doppia ammonizione) per Sanchez. Errore colossale. Peccato. A un quarto d'ora dal termine, entrano Correa, Gagliardini e Darmian per Lautaro, campione enorme, lasciatemelo dire, Brozovic e Dumfries. Subito dopo Salah è di nuovo fermato dal palo. Esce anche Calhanoglu per Vecino. Il Liverpool controlla, forte dell'uomo in più. Vidal salva un gol che sembrava fatto e tiene vive le residue speranze di qualificazione dell'Inter. Contro un Liverpool forte sul serio, prova eroica dell'Inter frustrata da un pessimo arbitro. L'espulsione di Sanchez è stata vergognosa e ha impedito che una rimonta leggendaria si compiesse. O che potesse compiersi. È il Liverpool ad andare ai quarti.
lunedì 7 marzo 2022
Lido Di Camaiore: 1. Ganna 2. Evenepoel 3. Pogacar
Tappa e maglia azzurra di leader della classifica per Filippo Ganna, che ha conquistato la prima frazione della Tirreno-Adriatico 2022: 14 km contro il tempo a Lido di Camaiore. Dietro di lui la nobiltà rampante del ciclismo, dal predestinato Evenepoel, a 11", al già consacrato Pogacar, a 18". Ganna ha di che essere soddisfatto.
Tirreno-Adriatico 2022: da Pogacar a Ganna
Parte oggi, con una cronometro di 14 km a Lido di Camaiore, la Tirreno-Adriatico 2022. Grande favorito per il successo finale Tadej Pogacar, fresco trionfatore delle Strade Bianche dopo oltre 50 km di fuga solitaria nella polvere. Per la classifica generale della Corsa dei due Mari, potranno competere anche Porte, Mas, Carapaz. Probabili tre arrivi in volata per sprinter come Cavendish, Merlier, Demare, Caleb Ewan. Ganna proverà ad imporsi oggi contro il tempo. Sono curioso di vedere all'opera Sagan, che è un veterano del gruppo, ma ha ancora 32 anni.
Serie A 21/22: il punto dopo la 28^ giornata. Milan capolista
Spalletti non ha allenato squadre capaci di vincere in Italia e perciò non ha vinto. Quante volte l'abbiamo letto e sentito? Mai sono stato d'accordo. Spalletti è sì un tecnico preparato, che ha avuto anche felici intuizioni in carriera e valorizzato calciatori e mostrato un gioco piacevole, ma non è un vincente. E non ditemi che il Napoli non avrebbe la squadra per conquistare questo scudetto. Ieri ha perso contro un Milan soltanto ordinato e persuaso di una forza che non ha. Davanti al pubblico amico, sarebbe stato lecito attendersi ben altra partita dagli azzurri. I rossoneri hanno guadagnato, grazie al gol di Giroud, la testa della classifica, con due punti di vantaggio sull'Inter, tornata al successo contro la Salernitatna, e tre proprio sul Napoli.
Al quarto posto solitario c'è la Juve, che recita da provinciale contro lo Spezia e sembra rimontare quando sono gli altri che rallentano. Non può vincere lo scudetto, a meno di una caduta sul traguardo di chi è davanti, come quella che permise il successo di Fondriest ai mondiali di ciclismo del 1988.
Abraham regala alla Roma di Mourinho il successo su un'Atalanta in evidente disarmo. La Lazio batte comodamente il Cagliari e Immobile eguaglia il primato di reti di Piola.
Pareggio a reti inviolate tra Genoa ed Empoli e Bologna e Torino, 1-1 tra Fiorentina e Verona, l'Udinese batte di misura la Sampdoria, mentre il Sassuolo travolge in trasferta il Venezia: continua la grande stagione di Berardi e Raspadori, che mi ricorda Aguero o, per tornare più indietro nel tempo, Bruno Giordano. Insomma, ha grande tecnica.
Per finire, ancora non sono state calendarizzate le partite da recuperare e sarebbe il caso di provvedere. Sia per la testa sia per la coda della classifica.
sabato 5 marzo 2022
Strade Bianche 2022: Pogacar! Lo sloveno sulle orme di Merckx
Per la prima volta credo che accostare un corridore a Merckx non sia blasfemia ciclistica. Tadej Pogacar, oggi trionfatore alle Strade Bianche dopo magnifico assolo può essere avvicinato all'asso belga senza tema di smentite. Perché davvero va forte dappertutto - ha vinto poi già due Tour de France -, ma soprattutto perché corre sempre per vincere. E generalmente gli riesce. In salita e contro il tempo, nelle brevi e nelle lunghe corse a tappe, ed anche nelle gare di un giorno. Si era visto alla Liegi. Si vedrà ancora. Credo anche al Fiandre o alla Roubaix. Perché uno capace di domare le Strade Bianche può fare la differenza anche sui muri, nella polvere, nel fango e sul pavé. Secondo di giornata, sul traguardo di Siena, l'intramontabile Valverde a 37", terzo il danese Asgreen a 46".
venerdì 4 marzo 2022
Inter-Salernitana 5-0: Lautaro (3), Dzeko (2)
Ultima chiamata per l'Inter di Simone Inzaghi, che affronta, questa sera, la Salernitana. I granata del Sud occupano la coda della classifica della Serie A, ma sono anche reduci da quattro pareggi consecutivi. E l'Inter ansimante e spuntata delle ultime partite faticherebbe a vincere. I tre punti, invece, sono divenuti indispensabili a mantenere vive le speranze di scudetto dei nerazzurri. Occorre una svolta.
La cronaca.
Rischia il gol avversario, ma Verdi sbaglia. Poi, l'Inter si distende, Darmian e Dumfries volano sulle fasce, Barella, partito a sinistra, torna veloce e concentrato. E serve due grandi assist che Lautaro - che prima era stato fermato dalla traversa - trasforma in due bellissimi gol: un destro incrociato e un sinistro dopo stop di destro. Nella ripresa Lautaro realizza il terzo gol con il suo classico anticipo sul primo palo dopo assist di Dzeko. Che più tardi realizza il quarto e il quinto gol di una vittoria importantissima per l'Inter. Perché servivano i tre punti, perché andava ritrovato il gol, vieppiù quello di Lautaro, che ha finito per segnarne tre, perché andava inviato un messaggio a Milan e Napoli e, sì, anche al Liverpool. La Salernitana ha lasciato tanti spazi, è vero, ma dopo l'ultimo mese neppure la vittoria contro l'ultima della classe era scontata. È arrivata. Netta. Da qui si può ripartire. Contento per l'assist firmato dal subentrato Gosens. Su di lui si può contare. Con questo spirito andremo a giocarcela anche nella perfida Albione contro il Liverpool. E contro pronostico. Ce la giocheremo.
mercoledì 2 marzo 2022
L'anno magico di Alfredo Binda: il 1927!
Un dominio come quello, contrappuntato da diciannove successi, tra i quali il secondo Giro d'Italia, vinto con oltre 27' minuti di vantaggio e le braccia alzate in 12 tappe su 15, il campionato italiano, il primo campionato del mondo della storia a Nürburgring, dicevo un dominio come quello di Alfredo Binda nell'anno 1927, regge pochi, pochissimi confronti, nella storia del ciclismo italiano e non solo. Alfredo Binda era già un corridore noto: 25 anni, nativo di Cittiglio in provincia di Varese, era professionista dal 1922 e nel 1925 aveva conquistato il primo dei suoi cinque Giri d'Italia. L'anno dopo, aveva dovuto arrendersi a Brunero, sette anni più vecchio di lui e a lungo il maggior rivale del mito Girardengo: ma soltanto per una grave caduta rimediata durante la prima frazione.
Alfredo Binda |
Nel 1927, nella prima edizione moderna della corsa della Gazzetta dello Sport, con due sole tappe sopra i 300 km, Binda correva di nuovo da favorito e, come detto, non lasciò scampo ai rivali. Vinse dappertutto e fu festeggiato sul traguardo finale di Milano, con Brunero secondo a quasi mezz'ora. Binda vestì la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa. Come prima di lui era riuscito a Girardengo, come dopo di lui sarebbe riuscito a Merckx e Gianni Bugno, nell'ormai lontano 1990. Sempre in quel 1927, dopo essere stato secondo alla Sanremo, conquistò anche campionato italiano e il campionato del mondo (davanti a Girardengo e Piemontesi), chiudendo una favolosa, irripetibile stagione, con il trionfo al Giro di Lombardia.
Perché Inzaghi dovrebbe cambiare l'Inter
Flessioni di rendimento capitano nel corso di una lunga stagione. Colpiscono singoli giocatori, vedasi Barella, lontanissimo parente del centrocampista tuttofare ammirato la passata stagione, o squadre, come la stessa Inter. Si tratta dell'Inter, ma non può dirsi che le altre prime della classe in Serie A se la passino granché meglio. Però, non tutte le crisi sono uguali. E quella dell'Inter pare più profonda, quasi sistemica. Come se, appunto, il sistema di gioco di Simone Inzaghi stesse mostrando la corda di una sopravvenuta inadeguatezza. Il 3-5-2 inzaghiano che pure ha divertito e portato punti per un paio di mesi abbondanti non è la replica di quello contiano, perché con Conte l'Inter difendeva più vicina alla propria porta e, grazie ad Hakimi e Lukaku, era in grado di ribaltare rapidamente il fronte. Loro due non ci sono più. Dzeko, che ha più tecnica di Lukaku, non ha i suoi strappi, Dumfries, fisicamente forte, non ha la tecnica di Hakimi. E manca anche il gioco di prima di Eriksen, che imiegava due tempi di gioco in meno rispetto al compassato Calhanoglu. Il calcio di Inzaghi è più collettivo, più corale e più libero in avanti. E, pertanto, anche più dispendioso. Richiede un maggior possesso della palla e tanti giocatori oltre la linea della palla. Ora, la squadra è stremata. E sfiduciata anche. Insistere con lo stesso copione, aspettandosi recite diverse dagli stessi interpreti, non credo che possa funzionare. Il rientro di Gosens e Correa consentirebbe altre interpretazioni tattiche, passando ad un 3-4-3 o a un 3-5-1-1, che forse aiuterebbero ad uscire dalle difficoltà presenti. Nel 3-4-3, per esempio, potrebbe rifiatare uno tra Barella e Calhanoglu, e l'altro giocare con Brozovic, e Dumfries e Gosens ai lati. Con Lautaro centravanti unico come con l'Argentina e Perisic e Correa a supporto. Inzaghi dovrebbe pensarci. Perché la stagione, per come si sono messe le cose, fa ancora in tempo a finire in gloria, ma potrebbe anche essere un fallimento. Un grande tecnico si vede nelle difficoltà. Nella reazione alle difficoltà. E nella libertà dai dogmi, che attengono alla fede, non al campo. Nella Lazio di Inzaghi, voglio ricordare, tanti gol venivano dai centrocampisti: lo scorso anno, in A, 9 per Luis Alberto e 8 per Mlinkovic-Savic, vera arma tattica, quando veniva avanzato in funzione di pivot. All'Inter, i centrocampisti hanno altre caratteristiche e segnano meno. Inzaghi dovrebbe prenderne atto. Cosa ne pensate?
martedì 1 marzo 2022
Milano-Sanremo 2022: il borsino dei favoriti
Chi vincerà la Milano-Sanremo edizione 2022, in programma sabato 19 marzo? La gara si snoderà lungo 193 km, con partenza suggestiva dal velodromo Vigorelli. Ecco il borsino dei favoriti, che sarà aggiornato tenendo conto dei risultati delle prossime corse, dalla Strade Bianche alla Tirreno-Adriatico.
*Aggiornamento del 6 marzo 2022: impressionante il successo colto ieri da Pogacar alle Strade Bianche.
*Aggiornamento del 14 marzo 2022: salgono le quotazioni dei campioni sloveni Pogacar, vincitore della Tirreno Adriatico, e Roglic, vincitore della Parigi-Nizza. Scendono quelle di Alaphilippe.
* Aggiornamento del 15 marzo 2022: annunciato il forfait Alaphilippe a causa di una bronchite. Nemmeno Colbrelli sarà al via della classicissima.
* Aggiornamento del 18 marzo 2022: agli altri, si aggiunge il forfait di Caleb Ewan.
- Van Aert *****
- Pogacar ****
Alaphilippe ***- Roglic ***
Caleb Ewan ***- Van der Poel **
Colbrelli **- Sagan **
- Stuyven *
- Trentin *
- Pidcock *
- Sam Bennet *
- Demare *
Iscriviti a:
Post (Atom)