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venerdì 8 settembre 2023
domenica 16 luglio 2023
TDF 2023: sul Saint-Gervais Mont-Blanc vince Poels
Quindicesima tappa del Tour de France 2023, Alpi e arrivo sul Saint-Gervais Mont-Blanc. Va via una fuga con più di trenta corridori con Van Aert, Soler, Thibaut Pinot, Skjelmose, Ciccone. Il gruppo maglia gialla lascia fare. Si avvantaggiano sulla penultima ascesa di giornata, Van Aert, Poels e Soler. Poi Poels resta da solo e vince, con oltre due minuti su Van Aert, che colleziona l'ennesimo piazzamento. Pogacar, pur scortato da un ottimo Adam Yates e dallo stesso Soler, una volta ripreso, non riesce a staccare un solidissimo Vingegaard, che chiude la seconda settimana di questo Tour con la maglia gialla. Domani, secondo e ultimo giorno di riposo.
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mercoledì 9 marzo 2022
A Terni vince Caleb Ewan su Demare e Kooij
Terza tappa della Tirreno-Adriatico 2022, da Murlo a Terni per 170 km. Restano davanti in quattro: Pogacar, Alaphilippe, Marc Soler e Geoghegan Hart. Prova che la corsa è sentita e che i migliori, Pogacar e Alaphilippe su tutti, ci tengono a lasciare il segno. Vengono però ripresi a 10 km dal traguardo. Filippo Ganna, con la maglia azzurra di leader della generale, tira il gruppo a lungo in vista della volata e non capisco perché debba ancora adattarsi a questi compiti di gregariato. Allo sprint, in leggera ascesa, vince Caleb Ewan in rimonta su Demare, partito presto. Terzo l'olandese Kooij.
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martedì 8 marzo 2022
A Sovicille trionfa Tim Merlier. Ganna sempre leader
Seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2022, da Camaiore a Sovicille, 219 km e una seconda parte di gara molto frastagliata. Il fuggitivo Marc Soler, compagno di squadra di Pogacar, viene ripreso a poco meno di 3 km dal traguardo. Volata di gruppo che premia il belga Tim Merlier. Invariata la classifica generale, con Filippo Ganna al comando.
mercoledì 21 ottobre 2020
Vuelta 2020: a Lekunberri vince Marc Soler
Seconda tappa della Vuelta a Espana 2020, tutta in Navarra, da Pamplona a Lekunberri, per 151,6 km. Frazione vallonata, perché alla Vuelta non c'è mai tregua. Il Gpm di prima categoria, l'Alto de San Miguel de Aralar, sarà scollinato a diciassette chilometri dal traguardo.
La cronaca.
Tappa dura anche oggi. Restano in 10 davanti nella salita finale. Non Tom Dumoulin, davvero in condizioni precarie di forma. Men che meno Froome. La Movistar cerca di scortare il quarantenne Valverde verso l'ennesima vittoria. In discesa attacca Marc Soler. Che tiene e vince.
mercoledì 27 maggio 2020
Giro d'Italia 1962: vince Balmamion. Quando ancora non c'erano i Beatles
Dal 19 maggio al 9 giugno 1962 si corse la quarantacinquesima edizione del Giro d'Italia. In piena guerra fredda, l'Italia era retta dal IV Governo Fanfani. Un cauto esperimento di centro-sinistra, perché ai partiti di maggioranza: DC, PRI e PSDI recava un soccorso esterno il PSI di Pietro Nenni.
Fu un Giro che si corse quando ancora non c'erano i Beatles, per citare il titolo di un fortunato sceneggiato televisivo di fine anni '80. Non nella formazione nota, quella con Ringo Starr, che sostituì Pete Best nel settembre del 1962. Capelli lunghi, in giro, non se ne vedevano. I Juke-box trasmettevano Quando, quando di Tony Renis, Ogni Giorno di Paul Anka, Pregherò e Stai lontana da me di Adriano Celentano.
Il ciclismo italiano attraversava una fase di transizione. Dopo il tramonto della stagione dei grandissimi, Bartali, Coppi e Magni, erano stati Nencini e Baldini a raccoglierne il testimone nella seconda metà degli anni '50, fino al successo di Gastone Nencini al Tour de France del 1960. Mancava il grande campione, che sarebbe tornato con Adorni, Motta e Gimondi. Nel 1961 al Giro s'era imposto Pambianco. Nel 1962, fu la volta del piemontese Franco Balmamion, un passista capace di difendersi in salita, dagli assalti degli scalatori puri come Imerio Massignan, Vito Taccone e gli spagnoli Angelino Soler, vincitore di tre tappe, e José Perez Francés, poi sesto nella generale. L'assenza di un dominatore permise che la maglia rosa cambiasse padrone sei volte prima di finire definitivamente sulle spalle di Balmamion. Che fu primo a Milano senza aver conquistato un solo successo parziale. Balmamion si sarebbe ripetuto, sempre senza il sigillo di una tappa, anche nel 1963. Secondo fu Massignan a 3'57", terzo Nino Defilippis a 5'02". Da segnalare le affermazioni a Chieti e a Castrocaro Terme del campione del mondo del 1960 e 1961, il grande campione belga Rik Van Looy.
Il Giro d'Italia del 1962 conobbe anche la prima edizione della storica trasmissione ideata e condotta da Sergio Zavoli: Il processo alla tappa, che raccontava il ciclismo in modo nuovo, coinvolgendo i corridori, anche i meno famosi, i personaggi dello spettacolo e gli intellettuali. Una formidabile narrazione di costume.
Franco Balmamion |
Il Giro d'Italia del 1962 conobbe anche la prima edizione della storica trasmissione ideata e condotta da Sergio Zavoli: Il processo alla tappa, che raccontava il ciclismo in modo nuovo, coinvolgendo i corridori, anche i meno famosi, i personaggi dello spettacolo e gli intellettuali. Una formidabile narrazione di costume.
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