Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 10 luglio 2024
TdF 2024: a Le Lioran vince Vingegaard
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giovedì 6 luglio 2023
TDF 2023: Pogacar trionfa sul Cauterets. Decimo successo di tappa al Tour per il campione sloveno
Sesta tappa, ancora sui Pirenei, del Tour de France 2023, da Tarbes a Cauterets-Cambasque, per 144,9 km. Dopo il terremoto in classifica generale, suscitato dalla frazione di ieri, cosa potrà succedere oggi, quando i corridori dovranno scalare il Col d'Aspin e il mitico Tourmalet, prima dell'ascesa finale lungo il Cauterets?
Van Aert anima una nuova fuga. E tira lungo tutto il Tourmalet. Dietro, proprio lungo l'ascesa alla mitica cima pirenaica, Vingegaard, dopo le accelerazioni dei compagni di squadra Kelderman e Kuss, scatta. Lo segue solo Pogacar. A mano a mano, riprendono tutti i fuggitivi. Restano da soli negli ultimi chilometri della salita del Cauterets. A 2,7 km dall'arrivo, scatto tremendo di Pogacar, cui Vingegaard non riesce a rispondere. Trionfa Pogacar, Vingegaard gli cede 24", ma prende la maglia gialla a scapito di Hindley. Il campione danese guida la classifica generale, dopo sei tappe, con 25" su Pogacar, al decimo successo di tappa alla Grande Boucle, e 1'34" su Hindley. Tour bellissimo, che promette nuovi avvincenti capitoli del duello tra Vingegaard e Pogacar. Per finire, giornataccia per Ciccone, dopo la gloria di ieri: precipita in classifica dal terzo al ventiduesimo posto.
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mercoledì 5 luglio 2023
TDF 2023: a Laruns per Hindley tappa e maglia gialla
Tappa spettacolare, la quinta del Tour de France 2023, da Pau a Laruns, 163 km: i Pirenei accendono la corsa. Van Aert anima una fuga di una ventina di corridori, nella quale entra anche Hindley, vincitore del Giro d'Italia 2022. Che a lungo andare resta solo. Dietro, sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar, che pare in seria difficoltà. I fuggitivi vengono tutti ripresi con l'eccezione di Hindley. A inseguire Vingegaard, Buchmann e Giulio Ciccone e il sorprendente Gall. Pogacar insegue a un minuto, marcato da Sepp Kuss. Hindley trionfa e veste anche la maglia gialla. Per il successo finale a Parigi, tutti dovranno fare i conti con lui. Ciccone è secondo, Gall terzo, Vingegaard quinto. Pogacar, solo ottavo, cede 1'04" a Vingegaard. Ora, in classifica generale Vingegaard, secondo, ha un ritardo di 47" da Hindley. Terzo, a sorpresa, Ciccone, a 1'03" dalla maglia gialla!
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domenica 23 aprile 2023
Giro d'Italia 2023: i favoriti
Si annuncia una grande edizione, quella 2023, del Giro d'Italia. Ecco il borsino dei favoriti, guidato da Evenepoel, fresco vincitore della sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi.
- Evenepoel *****
- Roglic ****
- Geoghegan Hart ***
- Geraint Thomas ***
- Joao Almeida **
- Caruso **
- Thibaut Pinot **
- Vlasov *
- Ciccone *
- Healy *
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domenica 22 maggio 2022
A Cogne vince Giulio Ciccone!
La quindicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Rivarolo Canavese a Cogne, per 177 km, è contrappuntata dalla rinascita agonistica di Giulio Ciccone, che compie una grande impresa e vince solitario. Carapaz, che arriva attardato con i migliori, conserva la maglia rosa. Dopo i fuochi d'artificio di ieri, oggi i pretendenti al successo finale sono rimasti a guardare.
1. Giulio Ciccone
2. Buitrago Sanchez a 1'31"
3. Antonio Pedrero a 2'19"
martedì 17 maggio 2022
Giro d'Italia 2022: a Jesi trionfa Girmay su Van der Poel
Decima tappa del Giro d'Italia 2022, dall'Abruzzo alle Marche, da Pescara a Jesi, per 196 km. Poche difficoltà e percorso adatto a fughe da lontano.
La cronaca.
Tappa più animata del previsto. Da registrare anche un attacco di Nibali e Ciccone. Alla fine vince l'eitreo Girmay, già trionfatore storico alla Gand-Wevelgem. Prima vittoria africana al Giro. Girmay precede Van der Poel e Albanese. Immutata la classifica generale.
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lunedì 7 marzo 2022
Tirreno-Adriatico 2022: da Pogacar a Ganna
Parte oggi, con una cronometro di 14 km a Lido di Camaiore, la Tirreno-Adriatico 2022. Grande favorito per il successo finale Tadej Pogacar, fresco trionfatore delle Strade Bianche dopo oltre 50 km di fuga solitaria nella polvere. Per la classifica generale della Corsa dei due Mari, potranno competere anche Porte, Mas, Carapaz. Probabili tre arrivi in volata per sprinter come Cavendish, Merlier, Demare, Caleb Ewan. Ganna proverà ad imporsi oggi contro il tempo. Sono curioso di vedere all'opera Sagan, che è un veterano del gruppo, ma ha ancora 32 anni.
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venerdì 21 maggio 2021
Monte Zoncolan: trionfa Fortunato. Bernal domina
La tappa odierna, la quattordicesima del Giro d'Italia 2021, è tra le più dure di quest'edizione. La scalata del durissimo Monte Zoncolan chiuderà una frazione lunga 205 km. Prima altri due Gpm. Chi vorrà provare a spodestare Bernal, per ora saldamente in maglia rosa, non potrà nascondersi.
La cronaca.
Va via anche oggi una fuga. E non so dire se perché i favoriti non ambiscano al successo parziale o se non sappiano controllare la corsa. Tra i sette battistrada, è il venticinquenne Lorenzo Fortunato ad avvantaggiarsi e conquistare, con un meraviglioso assolo nella nebbia di uno Zoncolan durissimo e innevato, il più bello e importante successo della carriera: il primo tra i professionisti. Dietro, si staccano in tanti dal gruppo maglia rosa. Il primo è Nibali. Soffre e perde anche Evenepoel. Mentre Simon Yates, scatta da dietro, alla maniera di Delgado. Ma, Bernal lo segue. E lungo l'ultimo chilometro lo stacca, consolidando il primato in classifica. Yates, ora, è secondo a 1'33" dall'asso colombiano. Damiano Caruso si conferma ottimo terzo. Poi, Vlasov e Hugh John Carty.
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mercoledì 17 luglio 2019
A Tolosa vince Caleb Ewan
La corsa: Giulio Ciccone cade e si attarda. La solita fuga di giornata viene ripresa. Volata a ranghi compatti. Vince Caleb Ewan con colpo di reni sul traguardo, che gli permette di rimontare su Groenewegen. Alaphilippe resta in maglia gialla. Da domani, Pirenei.
Ordine d'arrivo:
1. Caleb Ewan
2. Groenewegen
3. Viviani
4. Sagan
5. Debusschere
Ordine d'arrivo:
1. Caleb Ewan
2. Groenewegen
3. Viviani
4. Sagan
5. Debusschere
sabato 13 luglio 2019
Saint-Étienne: vince De Gendt, Alaphilippe torna in giallo
🚲 Le Tour De France 2019
Bellissima vittoria di De Gendt sul traguardo di Saint-Étienne, secondo un ottimo Thibaut Pinot che segue Alaphilippe sull'ultima côte e si avvantaggia rispetto agli altri favoriti. Alaphilippe si riprende la maglia gialla, togliendola a Giulio Ciccone. Crisi per Nibali.
Bellissima vittoria di De Gendt sul traguardo di Saint-Étienne, secondo un ottimo Thibaut Pinot che segue Alaphilippe sull'ultima côte e si avvantaggia rispetto agli altri favoriti. Alaphilippe si riprende la maglia gialla, togliendola a Giulio Ciccone. Crisi per Nibali.
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venerdì 12 luglio 2019
A Chalone-sur-Saone vince Groenewegen
🚲 Le Tour De France 2019
Settima tappa del Tour de France 2019, da Belfort a Chalone-sur-Saone: si parte con Giulio Ciccone in maglia gialla. Oggi, arrivo per velocisti o, per lo meno, per i velocisti che abbiano salvato le gambe durante la durissima tappa di ieri.
La corsa: dura più di 200 km la fuga dei francesi Offredo e Rossetto. Ma, il gruppo torna compatto prima dei 10 km dal traguardo. Vince l'olandese Groenewegen su Caleb Ewan e Sagan. Quarto Colbrelli, primo degli italiani.
Ordine d'arrivo:
1. Groenewegen
2. Caleb Ewan
3. Sagan
4. Colbrelli
5. Philipsen
La corsa: dura più di 200 km la fuga dei francesi Offredo e Rossetto. Ma, il gruppo torna compatto prima dei 10 km dal traguardo. Vince l'olandese Groenewegen su Caleb Ewan e Sagan. Quarto Colbrelli, primo degli italiani.
Ordine d'arrivo:
1. Groenewegen
2. Caleb Ewan
3. Sagan
4. Colbrelli
5. Philipsen
giovedì 11 luglio 2019
Ciccone maglia gialla, secondo a La Planche Des Belles Filles
🚲 Le Tour De France 2019
Sesta tappa del Tour de France 2019 da Mulhouse a La Planche Des Belles Filles, primo arrivo in salita, sei gran premi della montagna, di cui tre di prima categoria. Né Alpi né Pirenei, ma Vosgi. Le Markestein, più di 10,8 km al 5,8%, Ballon d'Alsace, 11 km al 5,8 % e infine la Planche Des Belle Filles, 7 km all'8,7 %, con punte ripidissime ed un finale al 24%. Impossibile nascondersi. Qui Froome dimostrò di poter vincere il Tour del 2012, quando però era luogotenente di Wiggins. Che fu poi primo a Parigi, con Froome secondo. Mi aspetto all'attacco Bernal, Pinot e Bardet. Cosa farà Alaphilippe in maglia gialla?
La corsa: va via una fuga, che prende un largo vantaggio. Restano in quattro: Tim Wellens, Teuns, Ciccone e Meurisse. Tre belgi e un italiano. Ma, dietro il gruppo della maglia gialla Alaphilippe rinviene a ritmi elevati, quando ancora deve iniziare l'ultima ascesa. Il plotone dei migliori è tirato da Valverde, un califfo del ciclismo internazionale che accetta di fare il gregario di Quintana e di Landa. All'inizio della Planche Des Belles Filles, Giulio Ciccone è virtualmente maglia gialla. I battistrada rallentano. Il vantaggio scema a 3'30", quando mancano circa 5 km al traguardo. A 4,2 km dall'arrivo, davanti restano Ciccone e Teuns. Dal gruppo scatta prima Barguil, campione nazionale francese, poi Landa, che appare davvero in grandi condizioni: ma si rivelerà meno forte del previsto. L'Ineos, rimasta con Kwiatkowski, Thomas e Bernal, non reagisce. Ripreso Barguil. Vince Teuns, che sprinta sul durissimo sterrato. Ciccone, secondo, conquista la maglia gialla, nonostante lo scatto di un fantastico Alaphilippe. Rinviene Geraint Thomas. Che agguanta il quarto posto, cede un poco Alaphilippe, superato sul traguardo da Thibaut Pinot.
Ordine d'arrivo:
1. Teuns
2. Ciccone
3. Meulisse
4 Geraint Thomas
5. Thibaut Pinot
Sesta tappa del Tour de France 2019 da Mulhouse a La Planche Des Belles Filles, primo arrivo in salita, sei gran premi della montagna, di cui tre di prima categoria. Né Alpi né Pirenei, ma Vosgi. Le Markestein, più di 10,8 km al 5,8%, Ballon d'Alsace, 11 km al 5,8 % e infine la Planche Des Belle Filles, 7 km all'8,7 %, con punte ripidissime ed un finale al 24%. Impossibile nascondersi. Qui Froome dimostrò di poter vincere il Tour del 2012, quando però era luogotenente di Wiggins. Che fu poi primo a Parigi, con Froome secondo. Mi aspetto all'attacco Bernal, Pinot e Bardet. Cosa farà Alaphilippe in maglia gialla?
La corsa: va via una fuga, che prende un largo vantaggio. Restano in quattro: Tim Wellens, Teuns, Ciccone e Meurisse. Tre belgi e un italiano. Ma, dietro il gruppo della maglia gialla Alaphilippe rinviene a ritmi elevati, quando ancora deve iniziare l'ultima ascesa. Il plotone dei migliori è tirato da Valverde, un califfo del ciclismo internazionale che accetta di fare il gregario di Quintana e di Landa. All'inizio della Planche Des Belles Filles, Giulio Ciccone è virtualmente maglia gialla. I battistrada rallentano. Il vantaggio scema a 3'30", quando mancano circa 5 km al traguardo. A 4,2 km dall'arrivo, davanti restano Ciccone e Teuns. Dal gruppo scatta prima Barguil, campione nazionale francese, poi Landa, che appare davvero in grandi condizioni: ma si rivelerà meno forte del previsto. L'Ineos, rimasta con Kwiatkowski, Thomas e Bernal, non reagisce. Ripreso Barguil. Vince Teuns, che sprinta sul durissimo sterrato. Ciccone, secondo, conquista la maglia gialla, nonostante lo scatto di un fantastico Alaphilippe. Rinviene Geraint Thomas. Che agguanta il quarto posto, cede un poco Alaphilippe, superato sul traguardo da Thibaut Pinot.
Ordine d'arrivo:
1. Teuns
2. Ciccone
3. Meulisse
4 Geraint Thomas
5. Thibaut Pinot
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martedì 28 maggio 2019
Ponte di Legno: trionfa Ciccone! Perde Roglic, Nibali attacca
Giro d'Italia 2019, Lovere-Ponte di Legno, 16^ tappa, 194 km
Non si scalerà il Gavia, per le avverse condizioni meteorologiche, ma l'Aprica. E, poi, il Mortirolo. Prima dell'ascesa più dolce verso il traguardo di Ponte di Legno.
Cronaca breve:
Giornata terribile in un mese di maggio molto aspro. Certo è che dopo l'anticipo della partenza del Giro di metà anni '90, quindici giorni non sono pochi, il brutto tempo in montagna è tutto tranne che un'eccezione. Nibali ci prova sul Mortirolo, ma non bastano le pendenze terribili a fare la differenza. Carapaz e Landa tengono agevolmente il suo passo. Non Roglic, che, era uno dei dubbi che avevano accompagnato le prime due settimane di corsa, ha una condizione che sta scemando. Lo sloveno perde sul Mortirolo e non recupera in discesa. Anzi, sul falsopiano finale, il suo ritardo si aggrava. E non comprendo perché alcuni commentatori se ne stupiscano. Non conosco qualcosa di più difficile e duro da affrontare di un falsopiano, quando la condizione sia deficitaria. Con Roglic, faticano anche Mollema e Simon Yates. Il successo di tappa se lo giocano i fuggitivi Ciccone e Hirt. Ciccone è sceso dal Mortirolo senza mantellina: viene freddo solo a vederlo. Volata a due: vince Giulio Ciccone! Hirt secondo: giusto così, il corridore della Repubblica Ceca non ha minimamente collaborato nel finale. Roglic arriva con 1'23" da Carapaz, Landa e Nibali. Carapaz consolida la sua maglia rosa. Nibali scavalca Roglic al secondo posto.
Non si scalerà il Gavia, per le avverse condizioni meteorologiche, ma l'Aprica. E, poi, il Mortirolo. Prima dell'ascesa più dolce verso il traguardo di Ponte di Legno.
Cronaca breve:
Giornata terribile in un mese di maggio molto aspro. Certo è che dopo l'anticipo della partenza del Giro di metà anni '90, quindici giorni non sono pochi, il brutto tempo in montagna è tutto tranne che un'eccezione. Nibali ci prova sul Mortirolo, ma non bastano le pendenze terribili a fare la differenza. Carapaz e Landa tengono agevolmente il suo passo. Non Roglic, che, era uno dei dubbi che avevano accompagnato le prime due settimane di corsa, ha una condizione che sta scemando. Lo sloveno perde sul Mortirolo e non recupera in discesa. Anzi, sul falsopiano finale, il suo ritardo si aggrava. E non comprendo perché alcuni commentatori se ne stupiscano. Non conosco qualcosa di più difficile e duro da affrontare di un falsopiano, quando la condizione sia deficitaria. Con Roglic, faticano anche Mollema e Simon Yates. Il successo di tappa se lo giocano i fuggitivi Ciccone e Hirt. Ciccone è sceso dal Mortirolo senza mantellina: viene freddo solo a vederlo. Volata a due: vince Giulio Ciccone! Hirt secondo: giusto così, il corridore della Repubblica Ceca non ha minimamente collaborato nel finale. Roglic arriva con 1'23" da Carapaz, Landa e Nibali. Carapaz consolida la sua maglia rosa. Nibali scavalca Roglic al secondo posto.
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martedì 17 maggio 2016
Sestola: vince Ciccone, Jungels maglia rosa
Dopo la cronometro del Chianti sembrava il grande favorito ed invece oggi si è ritirato nel corso della decima tappa di questo Giro d'Italia 2016, da Campi Bisenzio a Sestola: Landa lascia a causa di un virus che l'avrebbe debilitato durante la scorsa notte. Di certo in corsa sembrava la controfigura di se stesso. Quando si è ritirato aveva circa sette minuti di ritardo dal gruppo della maglia rosa Brambilla. Tappa dura oggi con tanto di fuga. Alla fine restano allo scoperto in tre e tra di loro Cunego. Ma è Ciccone ad avvntaggiarsi, mentre dietro controllano Nibali e Valverde. E Giulio Ciccone vince. Primo successo da professionista, al primo tra i professionisti, nella tappa finora più difficile del Giro. Ne sentiremo parlare ancora. Negli ultimi due km, Brambilla lascia il gruppo dei migliori e la maglia rosa passa sulle spalle del compagno di squadra Jungels. Questo giovane lussemburghese va tenuto in considerazione anche per la vittoria finale. Il ritiro di Landa, infatti, rende più incerta la corsa in salita. Valverde e Nibali restano i grandi favoriti ma lo spazio per qualche sorpresa c'è, ora che lo scalatore più forte non è più della partita.
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