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lunedì 7 marzo 2022
Tirreno-Adriatico 2022: da Pogacar a Ganna
lunedì 21 settembre 2020
Toud de France 2020: le pagelle. Da Pogacar a Van Aert
Il Tour de France 2020 è finito in gloria per il giovane sloveno Tadej Pogacar, dato tra i favoriti alla vigilia, anche da chi scrive, ma non in posizione eminente. Altri erano ben più accreditati di lui. E invece è giunto il suo successo, meritato e illustrato dalla conquista di tre tappe, dalla corsa solitaria contro squadre più solide e attrezzate e da un coraggio, quasi guascone, che ha impressionato. Ora sono cominciate le chiacchiere sui suoi mentori, a cominciare dallo svizzero Gianetti. Che dire? Per me è un talento autentico. Spero di non sbagliare. Ecco le pagelle della Grande Boucle.
- Pogacar: voto 10 cum laude. Per quanto detto sopra, ha vinto in modo netto e spettacolare.
- Roglic: voto 7,5. Scortato da una vera e propria corazzata, tanto che nelle salite difficili aveva tre o quattro compagni, qualche volta cinque, fino agli ultimi 3 km, il giorno della cronometro aveva nel volto il segno della sconfitta. Tirato, ombroso. Non ha retto la pressione. Troppo grave il ritardo da Pogacar a la Planche Des Belles Filles.
- Richie Porte: voto 8. Tanta sfortuna in precedenti corse a tappe, l'australiano ha corso bene e suggellato, grazie ad una bella cronometro, il primo podio in un Grande Giro. Meglio tardi che mai.
- Thibaut Pinot: voto 6. Di stima e d'affetto, perché è dal 2012 che lo considero predestinato alla vittoria del Tour. Come al Giro 2018 e al Tour 2019, la sfortuna si accanisce su di lui. Cade a Nizza e poi è un calvario. Ma porta a termine la corsa, chiudendo ventinovesimo. Tenace.
- Sagan: voto 4,5. Gli sfugge la maglia verde, peraltro sopravvalutata. Non vince un solo sprint. Farebbe bene a perdere peso e a tornare l'improvvisatore che conoscevamo. Deve rigenerarsi.
- Sam Bennett: voto 7. l'irlandese, a quasi 30 anni, con Caleb Ewan, è un velocista di grande affidabilità. Maturato.
- Wout Van Aert: voto 9. Ha tirato in montagna per Roglic in modo impressionante. Ha vinto due volate in modo imperiale. E prima aveva conquistato Strade Bianche e Sanremo. Comincio a pensare che potrebbe lottare anche per vincere un Grande Giro, l'asso belga. Dominante.
- Damiano Caruso: voto 7. Con il decimo posto in questo Tour, Caruso, può dire di essere arrivato tra i primi 10 della generale in tutti i tre Grandi Giri. Costante.
- Mikel Landa: voto 6,5. Tutti a tirare per lui e lui si stacca. Questa è l'immagine del campione iberico, perché campione lo è. Ha più classe di tanti altri, ma non sa trasformarla in risultati. Il quarto posto è un contentino.
venerdì 14 agosto 2020
Tour de France 2020: trionfa Pogacar. Resoconto completo: le pagelle, i pronostici iniziali, la cronaca, le singole tappe, la classifica finale
Tutto sul Tour de France 2020: i favoriti della vigilia, il percorso con il racconto delle tappe e la classifica.
I favoriti della vigilia.
Percorso impegnativo, alla fine e non nel cuore dell'estate. Il Tour de France 2020 si annuncia tra i più combattuti degli ultimi anni. Roglic è in grandi condizioni, forse con leggero anticipo, come gli accadde al Giro d'Italia del 2019: certo è che può vincere, perché è un corridore maturo, che va forte dappertutto. Il campione uscente, Bernal, ancora non brillante al Giro del Delfinato, può ripetersi, ma dovrà convivere con un certo numero di incognite: la pressione, sconosciuta lo scorso anno, il ruolo di Froome, lontano dalla miglior forma e ormai trentacinquenne, ma è pur sempre Froome, e Geraint Thomas, un altro che il Tour l'ha vinto, ma ha i suoi anni e i suoi acciacchi. Chi scrive ha sempre pensato che Thibaut Pinot, un giorno, avrebbe vinto il Tour. E lo scorso anno sembrò sul punto di farcela. Sta bene e c'è tanta montagna per lui. Come per Landa e per Miguel Angel Lopez, due che però restano sempre un passo al di qua della gloria. Poi, ci sarebbe Tom Dumoulin, che non so come stia e corre nella squadra di Roglic, ma avrebbe la classe per imporsi. Più chilometri contro il tempo l'avrebbero aiutato. Sono, poi, curioso di capire cosa farà e potrà fare Guillaume Martin. Passato tardi al professionismo, si è piazzato sempre meglio negli ultimi tre Tour de France. Potrebbe anche finire a ridosso del podio. Ci sarà Alaphilippe? Se sì, in quali condizioni? Lo scorso anno stupì tutti.
*Aggiornamento del 24 agosto 2020: né Froome né Thomas al Tour. Condizione dei due giudicata non sufficiente. Molta attesa per l'altro fortissimo sloveno: il giovane Pogacar.
- Roglic
- Bernal ***
- Thibaut Pinot ***
- Tom Dumoulin **
Geraint Thomas **Froome *- Alaphilippe **
- Pogacar **
- Miguel Angel Lopez *
- Carapaz *
- Landa *
- Quintana *
- Buchmann *
- Guillaume Martin *
- Adam Yates *
- Bardet *
Cronaca breve del Tour:
Partenza da Nizza e arrivo a Nizza per la prima e la seconda tappa. Prima maglia gialla per il velocista norvegese Kristoff. Nella seconda frazione è l'idolo di casa Julian Alaphilippe, con azione sull'ultima ascesa di giornata e volata ristretta vinta su Hirschi e Adam Yates a conquistare il sigillo del primato. Nella terza tappa, volata di gruppo con vittoria di Caleb Ewan. Nella quarta tappa, primo arrivo in salita ad Orcieres-Merlette, arrivano a disputarsi il successo una trentina di corridori e la spunta un grande Roglic, sorretto da una squadra formidabile. Alaphilippe, quinto, tiene la maglia. Nella quinta tappa, il percorso vallonato permetterebbe un colpo di mano che nessuno osa davvero. Volata di gruppo in leggera salita, che premia lo strapotere atletico del formidabile belga Van Aert, che si ritaglia uno spazio di gloria tra le fatiche per scortare Roglic e Dumoulin. Un rifornimento a 17 km dalla fine - sarebbe stato possibile solo prima dei 20 km dal traguardo - costa ad Alaphilippe 20" di penalizzazione e la maglia gialla, che passa sulle spalle di Adam Yates. Sesta frazione: molto rumore per nulla. Va via una fuga, da cui emerge solitario Lutsenko. I migliori restano a guardarsi. Nella settima tappa, è il vento a fare selezione: arrivano con 1'15" di ritardo Pogacar, Landa, Porte e Carapaz. A Lavaur, in volata, il gruppo, più snello, è regolato a Van Aert: bis per il fuoriclasse belga. Nell'ottava tappa, va in scena l'ennesimo dramma di Thibaut Pinot al Tour: crisi sul Port de Balès e quasi 19 minuti persi a fine tappa, vinta dal fuggitivo Peters. Pogacar recupera attaccando sul Peyresourde e tenendo nella discesa successiva, Adam Yates resta in giallo, che perde domenica 6 settembre, a Laruns, dove vince Pogacar e Roglic balza in testa alla classifica: trionfo sloveno. Giorno di riposto lunedì 7 settembre. Si riparte con tappa pianeggiante, la decima, lungo l'Oceano Atlantico ed arrivo suggestivo ad Ile-de-Ré: vince Sam Bennet in volata, su Caleb Ewan e Sagan. A Poitiers, arrivo dell'undicesima tappa, bis del velocista compatto Caleb Ewan. A Serran, traguardo della dodicesima tappa, tipica frazione vallonata del Tour, splendido assolo del giovane svizzero Hirschi. Nella tredicesima tappa, con arrivo a Puy Mary, vince il colombiano Daniel Martínez, Roglic e Pogacar guadagnano su tutti gli altri. Si ritira, dopo il traguardo, Bardet, a causa di una caduta. Il giorno dopo, sabato 12 settembre, sul tradizionale traguardo di Lione, dopo molti fuochi d'artificio, vince il danese Kragh Andersen, con bel assolo. Si arriva alla quindicesima tappa e, sul Gran Colombier, la Jumbo-Visma di Roglic offre una terribile dimostrazione di forza, screma il gruppo e manda in crisi prima Quintana, poi Bernal, che perde più di 7': il successo di giornata va a Pogacar. Dopo il giorno di riposo, va via una fuga: vince il bravo tedesco Lamna, secondo Carapaz. Il gruppo della maglia gialla a più 15 minuti e nessuno scossone in classifica. Quanta prudenza! Tappone alpino, nella 17^ frazione, da Grenoble al Col de la Loze, con il Col de la Madeleine subito prima. Landa mette i suoi a tirare ma salta nel finale. Miguel Angel Lopez scatta a poco meno di 3 km dal traguardo - pendenze terribili - e vince, secondo Roglic, terzo, Pogacar. Nella diciottesima tappa, niente di rilevante tra i migliori, se non il ritardo che accumulano Adam Yates e Rigoberto Uran. Fuga a due per l'Ineos, con Kwiatkowski e Carapaz: arrivano appaiati, vittoria al primo. Nella ventesima tappa, l'unica cronometro del Tour verso Planche Des Belles Filles, accade l'inatteso: prova proverbiale di Pogacar, che vince la sua terza tappa e rifila quasi due minuti a Roglic, spodestato. Pogacar vince il Tour de France 2020 con grande merito.
Le tappe (raccontate nel dettaglio, cliccate!):
- Nizza - Nizza 156 km
- Nizza - Nizza 187 km
- Nizza - Sisteron 198km
- Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
- Gap - Privas 183 km
- Le Teil - Mont Aigoual 191 km
- Millau - Lavaur 168 km
- Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
- Pau - Laruns 154 km
- Le Chateau d'Oléron - Saint-Martin-de-Ré 170 km
- Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
- Chauvigny - Sarran 218 km
- Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
- Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
- Lyon - Grand Colombier 175 km
- La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
- Grenoble - Col de la Loze 170 km
- Meribel - La-Roche-sur-Foron 175 km
- Bourge-en-Bresse - Champagnole 166,5 km
- Lule - La Planche des belles filles 36 km
- Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km
- Tadej Pogacar (SLO)
- Primoz Roglic (SLO) a 59"
- Richie Porte (AUS) a 3'30"
- Mikel Landa (SPA) a 5'58"
- Enric Mas (SPA) a 6'07"
- Miguel Angel Lopez (COL) a 6'47"
- Tom Dumoulin (OLA) a 7'48"
- Rigoberto Uran (COL) a 8'02"
- Adam Yates (R.U.) a 9'25"
- Damiano Caruso (ITA) a 14'03"
mercoledì 12 giugno 2019
Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin
Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
*Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
* Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
*Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.
Froome ****Tom Dumoulin ****- Geraint Thomas ***
- Adam Yates ***
- Bernal ***
- Porte ***
- Thibaut Pinot ***
- Enric Mas **
- Bardet**
- Quintana **
- Nibali *
- Kruijswijk *
lunedì 20 agosto 2018
Vuelta 2018: i favoriti
- Porte ***
- Miguel Angel Lopez ***
- Valverde **
- Quintana **
- Thibaut Pinot **
- Simon Yates **
giovedì 12 luglio 2018
Sul Mur de Bretagne trionfa Daniel Martin
lunedì 9 luglio 2018
Cronosquadre: Van Avermaet maglia gialla
venerdì 15 giugno 2018
Quintana trionfa ad Arosa
domenica 9 luglio 2017
Tour de France 2017: a Chambery vince Uran su Barguil e Froome. Terribile caduta per Porte
giovedì 21 luglio 2016
Froome vince cronoscalata (Sallanches-Megève) e terzo Tour
sabato 18 giugno 2016
#TourdeFrance2016: favoriti #Froome, #Contador, #Quintana, #Pinot
- Froome *****
- Contador *****
- Quintana *****
- Thibaut Pinot ****
- Bardet ***
- Aru***
- Porte **
- Nibali **
- Rolland *
- Van Garderen *
- Valverde *
- Alaphilippe *