Quando Zenga fu esonerato, per ragioni tecnicamente insondabili, la più parte della critica si schierò in favore dell'ingaggio di Montella, ritenuto tecnico più preparato, in nome di una petizione di principio, che ha incontrato, nei fatti e nei freddi numeri, una secca smentita. Nelle dodici partite con Zenga in panchina, la Sampdoria aveva raccolto 16 punti e navigava tranquilla a centro classifica. Nelle successive dodici partite, con Montella al timone, la Samp è riuscita a raccogliere appena la metà dei punti, alla media scoraggiante, e da retrocessione, di 0,66 punti a partita. Se i doriani hanno cinque punti di vantaggio sulla terzultima, il merito è di Zenga.