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Visualizzazione post con etichetta Di Natale. Mostra tutti i post
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lunedì 1 settembre 2014

Di Natale 298 gol in carriera

Doppietta contro la statica difesa dell'Empoli per Di Natale, che si issa a 295 gol in carriera. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni aggiornata al 26 ottobre 2014.
*Aggiornamento del 30 settembre 2014: con la doppietta segnata ieri sera contro il Parma, Di Natale è salito a 297 gol in carriera.
*Aggiornamento del 26 ottobre 2014: con il gol segnato all'Atalanta, Di Natale si porta 298 gol in carriera, raggiunto Altobelli, 198 gol in serie A.
*Aggiornamento dell'8 marzo 2015: Di Natale, dopo un lungo digiuno, torna al gol nel successo colto dall'Udinese contro il Torino e sale a 303 gol in carriera. Prosegue il testa a testa con Toni.
*Aggiornamento del 7 aprile 2015: Di Natale in panchina, Toni invece segna una doppietta contro il Cesena e sale a 310 gol in carriera.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 345 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 312 gol
  7. Toni 310 gol
  8. Di Natale 303 gol
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

Convincono Milan e Roma, pareggio per l'Inter a Torino

La Roma fa il suo dovere e si conferma prima pretendente al titolo. Successo fortunoso della Juve contro il Chievo. Vince il Napoli in trasferta: grande gol di Callejon, a mio modo di vedere, il miglior attaccante del torneo. Nessun ha un calcio a rete tanto preciso e naturale. Inzaghi farà una grande carriera come allenatore e comincia vincendo contro una Lazio timida: i tre trequartisti creano gioco a sufficienza e l'assieme tiene eccome. Venti squadre in serie A sono troppe, patetica la difesa dell'Empoli. Di Natale grazie all'allegra retroguardia avversaria segna due gol e quasi non ci crede. Naturalmente, Stramaccioni se ne attribuirà i meriti. Pareggio a reti bianche, infine, tra Inter e Torino, con espulsione esagerata a Vidic, che aveva anche provocato un rigore, poi respinto da Handanovic. Troppo difensiva la formazione schierata da Mazzarri. Due attaccanti di ruolo ci vorrebbero sempre.

martedì 26 agosto 2014

Di Natale punta i 300 gol in carriera: è a 293 dopo la quaterna in Coppa Italia

Esploso tardi, Di Natale non ha più smesso di segnare. Escluso il ritiro, cui pure aveva pensato parecchio, ha iniziato la nuova stagione con una clamorosa quaterna in Coppa Italia: 293 gol in carriera per lui ed il traguardo dei 300 ormai vicinissimo. Quando cominciava a farsi notare nell'Empoli, non l'avrei mai creduto possibile. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni aggiornata al 02 novembre 2014.
*Aggiornamento del 02 novembre 2014: Di Natale supera Altobelli ed approda a 299 gol in carriera, 199 in serie A.
*Aggiornamento del 24 novembre 2014: Di Natale ce l'ha fatta. In un colpo solo, il gol contro il Chievo, è arrivato a 200 gol in serie A, 300 gol in carriera. Continua la leggenda del capitano dell'Udinese.
*Aggiornamento del 15 dicembre 2014: Di Natale non si ferma più, 201 gol in serie A, 301 gol in carriera, tallonato da Toni, altro classe 1977, che tocca la fatidica quota 300, superando Altobelli.
*Aggiornamento del 23 gennaio 2015: si dà conto dei gol segnati ultimamente da Totti e da Toni.
*Aggiornamento del 23 gennaio 2015: a segno ieri contro l'Empoli, la squadra che lo lanciò nella massima serie, Di Natale ha nuovamente staccato Toni, portandosi a 302 gol in carriera.
*Aggiornamento del 17 febbraio 2015: periodo di flessione per Di Natale, scavalcato da Toni che è arrivato domenica a 304 gol in carriera.
*Aggiornamento dell'8 marzo 2015: Di Natale torna al gol dopo un lungo digiuno: 303 gol in carriera.
*Aggiornamento del 7 aprile 2015: Di Natale in panchina, Toni invece segna una doppietta contro il Cesena e sale a 310 gol in carriera.
*Aggiornamento del 13 aprile 2015: torna al gol Di Natale nella sconfitta interna dell'Udinese contro il Palermo, gol n. 11 nel campionato in corso, gol n. 204 in serie A, gol n. 304 in carriera.
*Aggiornamento del 30 aprile 2015: prodezza contro l'Inter e Di Natale raggiunge Roberto Baggio, 205 gol in serie, nonché 305 gol in carriera.
*Aggiornamento del 4 maggio 2015: gol vittoria contro il Verona, 206 gol in A, uno più di Roberto Baggio, e 306 gol in carriera per un grande Di Natale.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 313 gol
  7. Toni 313 gol
  8. Di Natale 306
  9.  gol
  10. Altobelli 298 gol
  11. Vialli 286 gol

lunedì 19 maggio 2014

Serie A 2013/14: cala finalmente il sipario

Campionato mediocre se non addirittura imbarazzante. Come dimostrano i 102 punti della Juve, troppi! Come dimostrano i 17 gol di Di Natale: la Sampdoria nelle ultime giornate ha avuto un rendimento inaccettabile, ha preso gol da chiunque. Come dimostrano i 16 gol di Berardi: quaterna al Milan, tripletta alla Fiorentina. Ma, per favore! Come dimostra, e trattasi di uno splendido controluce, il rendimento delle squadre italiane nelle coppe europee. C'è da augurarsi, se non altro, che in Brasile il calcio italiano sappia esprimere qualcosa di meglio.

sabato 26 aprile 2014

Del Piero 345 gol in carriera

Sono diventati 345 i gol segnati in carriera da Del Piero. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni aggiornata al 05 maggio 2014.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 345 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 305 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Toni 290 gol
  9. Vialli 286 gol
  10. Di Natale 285 gol

lunedì 31 marzo 2014

Toni 285 gol in carriera. Va in Brasile?

Toni è arrivato ieri a 285 gol in carriera, ribadendo la sua candidatura per i prossimi mondiali. Francamente, però, non penso che Prandelli possa portare sia lui che Gilardino in Brasile. Insomma, un centravanti classico e di grande esperienza potrebbe servire, ma, due sarebbero troppi. Anche perché le nuove leve, da Destro ad Immobile stanno segnando con grande continuità. Segue classifica dei primi dieci marcatori italiani in tutte le competizioni.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 343 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 303 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Toni 285 gol
  10. Di Natale 283 gol

lunedì 17 marzo 2014

Totti 233 gol in serie A, 303 in carriera. Totti deve andare ai mondiali in Brasile

Deve andare al mondiale Francesco Totti, lo merita come lo merita Cassano. Prandelli non può ignorare un campione immenso come il capitano della Roma, che a 37 anni e  mezzo sa, ancora decidere il corso di una partita, in virtù di un primato tecnico indiscutibile. Tornava in campo questa sera contro l'Udinese dopo una lunga assenza e subito è tornato al gol, il sesto in questo campionato, il gol n. 233 in serie A, laddove i gol in carriera di Totti sono 303. Grandi numeri. Segue la classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 343 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 303 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Di Natale 283 gol
  10. Toni 282 gol

domenica 26 gennaio 2014

Totti 232 gol in serie A, 302 in carriera

Continua inesorabile la marcia di Francesco Totti verso il record di reti di Piola in serie A. Con il gol su rigore segnato oggi contro il Verona, Totti si issa a 232 gol in A, 302 in carriera. Segue la classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni, aggiornata al 09 febbraio 2014.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 342 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 302 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Toni 281 gol
  10. Di Natale 279 gol

mercoledì 1 gennaio 2014

Del Piero supera Meazza: 340 gol in carriera. Del Piero è secondo assoluto dopo Piola nella classifica dei primi dieci marcatori italiani in tutte le competizioni

Del Piero supera Meazza, sono 340 i gol in carriera dell'ex capitano bianconero. Ora, Del Piero è secondo assoluto nella classifica dei marcatori italiani di tutti i tempi in ogni competizione dietro Piola, primo a 364 reti. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani di sempre.
Aggiornamento del 27 gennaio 2014: doppietta ieri per Del Piero, che si porta a 342 gol in carriera.
Aggiornamento del 26 settembre 2016: tutti i dieci marcatori sotto indicati, con l'eccezione di Totti, si sono ritirati.
Aggiornamento del 16 marzo 2021: estendo la classifica ai primi 50 goleador italiani di sempre nelle competizioni professionistiche. Conteggio anche i gol con l'under 21 e la nazionale olimpica. Non conteggio gol segnati nella lega americana negli anni '70, dove vigevano regole diverse. Ecco spiegata l'assenza di Chinaglia.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Toni 322 gol
  5. Totti 322 gol
  6. R. Baggio 318 gol
  7. Inzaghi 316 gol
  8. Di Natale 311 gol
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol
  11. Signori 285 gol
  12. Immobile 278 gol
  13. Di Vaio 272 gol
  14. Boninsegna 269 gol
  15. A. Schiavio 264 gol
  16. C. Vieri 261 gol
  17. Gilardino 260 gol
  18. A. Boffi 251 gol
  19. Riva 248 gol
  20. Protti 248 gol
  21. Cevenini III 244 gol
  22. Quagliarella 242 gol
  23. Zola 238 gol
  24. Gabetto 236 gol
  25. Savoldi 235 gol
  26. C. Lucarelli 229 gol
  27. Montella 228 gol
  28. A. Caracciolo 225 gol
  29. E. Chiesa 223 gol
  30. Bettega 222 gol
  31. Miccoli 222 gol
  32. R. Mancini 217 gol
  33. Reguzzoni 212 gol
  34. A. Amadei 207 gol
  35. Pruzzo 206 gol
  36. Anastasi 206 gol
  37. Graziani 205 gol
  38. Rocchi 202 gol
  39. P. Prati 200 gol
  40. Pazzini 200 gol
  41. Pulici 199 gol
  42. Boniperti 198 gol
  43. Rivera 190 gol
  44. S. Mazzola 187 gol
  45. A. Bassetto 187 gol
  46. Balotelli 186 gol
  47. Giordano 180 gol
  48. F. Borel 171 gol
  49. B. Lorenzi 171 gol
  50. P. Rossi 159 gol

lunedì 7 gennaio 2013

Icardi, Di Natale, Bojan, Cavani e la qualità realizzativa

Il gioco del calcio, in qualsiasi modo si voglia guardarlo, vive di una regola semplicissima e, spesso, forse a cagione di cotanta semplicità, sottovalutata. Si vince segnando un gol più degli avversari. Segnare è la cosa più importante, sicchè altrettanto importante è capitalizzare al massimo le occasioni  da rete. Ciò che non ha fatto Palacio, ma Di Natale in Udinese - Inter. Ciò che ha fatto Bojan, un campione potenziale grandissimo, in Milan - Siena, ciò che ha fatto Icardi, bella scoperta, in Juventus - Sampdoria, ciò che, per una volta, non ha fatto Destro in Napoli - Roma, ciò che nella stessa partita, e sempre da due anni a questa parte, ha fatto Cavani. Il resto conta meno. Un grande attaccante su tre occasioni da rete, segna almeno un gol. In mancanza, non è un grande attaccante. Nell'Inter, in assenza di Milito, la freddezza sotto porta appartiene soltanto a Cassano, tuttavia costretto, anche da fermo, a creare gioco sulla fascia sinistra. Anche perché, visto il centrocampo dell'Inter, Cassano è l'unica fonte di gioco della squadra.

domenica 6 gennaio 2013

Stramaccioni va esonerato: disfatta dell'Inter a Udine

Disfatta? Sì, disfatta. E' il modo della sconfitta che offende e l'intelligenza e la pazienza dei tifosi nerazzurri. Stramaccioni, il fortunatissimo Stramaccioni, va esonerato su due piedi. Perché non ha il carisma per guidare una squadra blasonata ed onusta di gloria come l'Inter. Sul campo dell'Udinese, dopo un nebbioso primo tempo, i nerazzurri si sciolgono nella ripresa, asfaltati dal gioco semplice ed arioso dei bianconeri di Guidolin, con il solito Di Natale sugli scudi. Finisce 3-0. Palacio sbaglia tutto, per non dire Jonathan, da mandare via subito, non soltanto per fatto tecnico, ma anche per fatto estetico. Cassano predica nel deserto, gli altri, intorno, sfiatati e patetici accettano impotenti una lezione di gioco. Ci si mette anche Juan Jesus, che per troppa irruenza finsice espulso. Sneijder, in questa squadra priva di gioco, non sarebbe stato utile, a centrocampo intendo dire? Stramaccioni è vicino all'esonero. Se lo merita tutto, perché non ha ringiovanito la squadra, non le ha dato un gioco, ha difeso la politica improvvisata di Branca, assopendosi su di un aziendalismo inutile e parlando un italiano faticosissimo: un buon prospetto? Che vorrà mai dire? Detto poi di Alvaro Pereira! A casa! A studiare!

domenica 1 luglio 2012

La Spagna travolge e mortifica l'Italia 4-0. Prandelli fa scelte sconclusionate ed arriva la disfatta. Le pagelle degli azzurri

Mai vista una finale come questa. Una disfatta senza precedenti, una figuraccia epocale, che giunge, peraltro, inaspettata dopo un Europeo incoraggiante. Prandelli, uno che in carriera ha fatto, e farà, gli stessi risultati di Ranieri, vincere mai!, sbaglia tutte le scelte possibili. Il pingue Chiellini, scherzato da Fabregas in occasione del primo, bellissimo, gol di Silva. Chiellini lascia dopo 20 minuti, perché l'ha schierato? Mistero. Jordi Alba un quarto d'ora dopo fa il 2-0, servito da Xavi, che stasera oscura Pirlo, timido ai limiti dell'imbarazzo come De Rossi. Nella ripresa esce Cassano ed entra Di Natale, che spreca una buona occasione. Poi, esce Montolivo, il migliore dei nostri centrocampisti, per far posto a Thiago Motta. Che, ma guarda un poco!, si fa male, cambi finiti, Prandelli si accarezza il mento per darsi un tono, prendiamo anche il 3-0 di Torres, subentrato a Fabregas ed il 4-0 di Mata, subentrato ad Iniesta. Cala il sipario sugli Europei e cala nel modo peggiore. Spagna invencible armada vince gli Europei per la terza volta, la seconda consecutiva, con l'intermezzo clamoroso del mondiale sudafricano. Applausi ad un gruppo storico che va oltre la Germania Ovest dei metà anni '70.
Buffon 5: personalità da scolaro il primo giorno di elementari. Spaurito
Chiellini 3: non sta in piedi ed esce dopo venti minuti. Immobile
Balzaretti 5,5: entra per Chiellini e fa meglio, ma, niente che meriti di essere ricordato. Modesto
Barzagli 5: fa quello che può e non è molto contro avversari tecnici e brevilinei. Impacciato
Bonucci 5:  come Barzagli. Impacciato
De Rossi 5: in interdizione resta forte, ma per la regia si ripassi le lezioni di Giuseppe Giannini. Mediano
Montolivo 6: non avrebbe dovuto uscire, gioca con personalità. Maturo
Pirlo 4: incontra dei professori e torna studente, non gli riesce una giocata che sia una. Ridimensionato
Marchisio 3: ha giocato? Perché non me ne sono accorto. Non pervenuto
Cassano 6: sostituzione prematura, ma era comunque sulle gambe. Stanco
Balotelli 6: tende a strafare, ma, lotta e recupera palloni, riceve pochissima assistenza dai compagni. Abbandonato
Di Natale 5: sbaglia come contro la Germania una comoda occasione da rete. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta s.v.: si fa male subito. Sfortunato
Prandelli 4: nessuna strategia prima della partita, nessuna tattica durante. Impreparato

giovedì 28 giugno 2012

L'Italia travolge la Germania 2-1 e va in finale contro la Spagna. Balotelli, uber alles, realizza una doppietta strepitosa. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6,5: due grandi interventi ed un'uscita mezza sbagliata all'inizio. Attento
Chiellini 6: reduce da infortunio, va al piccolo trotto, ma tiene botta con esperienza. Navigato
Balzaretti 5,5: a destra non riesce a spingere, ma difende con ordine, fino al fallo ingenuo da rigore. Inadeguato
Barzagli 7: imperioso ed elegante, sia su Gomez sia su Klose, invecchiando migliora sul serio. Autorevole
Bonucci 6:  si appoggia a Barzagli e tiene alla distanza. Ordinato
De Rossi 7: lotta come un leone, soprattutto in interdizione. Leader
Montolivo 7: grandissima partita, manda in gol Balotelli con lancio al bacio, peccato per un'indecisione sotto porta, esce forse troppo presto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, regia continua ed ispirata . Direttore d'orchestra.
Marchisio 4,5: tira quando non dovrebbe, egoista, supponente ed impreciso. Juventino
Cassano 7,5: indirizza la partita con una giocata clamorosa, palla tra i piedi è il migliore. Asso
Balotelli 9: la tempesta perfetta si abbatte sulla Germania, imperioso stacco di testa su cross di Cassano, tiro fantastico di controbalzo all'incrocio su lancio di Montolivo, campione fantastico, decide la partita e stavolta esulta eccome. Fuori categoria, predistinato, uber alles
Diamanti 6: stavolta cincischia troppo. Forte comunque
Di Natale 4: sbaglia gol clamorosi, roba da non credere. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta 6,5: subentra e gioca con la solita maestria. Professore
Prandelli 7: indovina la formazione iniziale, meno i primi due cambi, troppo prematuri. Comunque bravo

lunedì 18 giugno 2012

L'Italia batte l'Irlanda, 2-0, e si qualifica ai quarti. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6: sbaglia un'uscita, ma salva il risultato su Andrews. Attento
Abate 5,5: a correre corre, ma i piedi sono gli stessi di Maggio. Modesto
Balzaretti 7: partita di grande sostanza, corsa e discreta tecnica, va spesso al cross dal fondo. Tenace
Chiellini 6: lotta come al solito ed esce per infortunio. Ammirevole
Barzagli 7: torna dall'infortunio e sfoggia una prova impeccabile. Autorevole
Bonucci 6: entra per Chiellini e fa la sua parte. Attento
De Rossi 7: lotta come un leone, a centrocampo è un'altra cosa. Leader
Thiago Motta 7: spostato al centro non sbaglia un pallone.Professore
Pirlo 6: grande tecnica,ma, fiato corto, perde qualche pallone di troppo. Sfiatato
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, come al solito. Volitivo
Cassano 7: campione vero, grande stacco di testa e gol perentorio. Decisivo
Balotelli 9: quante chiacchiere inutili, segna il gol più bello dell'Europeo, fuoriclasse dagli orizzonti vastissimi. Formidabile
Di Natale 6: ci mette impegno, ma i 35 anni si sentono tutti. Anziano
Diamanti 7: arrivato tardi al grande calcio, ha forza fisica ed un piede notevole, il sinistro. Forte
Prandelli 7: torna alla difesa a quattro, indovina la mossa Diamanti, ma Balotelli andava schierato dal principio. Fortunato.

giovedì 14 giugno 2012

Italia - Croazia: 1-1. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6: amministra fino al gol, ma nell'area piccola il portiere deve uscire. Anonimo
Maggio 5,5: a correre corre, ma i piedi, quelli sono un pianto, distratto sul cross che porta al gol croato. Modesto
Giaccherini 4: un'ala che non sa crossare. Da non credere e pensare che un tempo avevamo Causio, Bruno  Conti, Donadoni. Inadeguato
Chiellini 4: come avrà fatto la Juventus a vincere lo scudetto con questi giocatori è un mistero, si addormenta sul gol. Sbadato
Bonucci 6: partita di onesta fatica. Attento
De Rossi 6: non è Beckenbauer e si vede. Spaesato
Thiago Motta 6: palla al piede resta un professore, lotta e fa sentire il suo peso in mezzo a tanti lillipuziani. Possente
Pirlo 7: grande tecnica, splendida punizione a foglia morta, la squadra ruota tutta intorno a lui. Decisivo
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, tra gli ultimi ad arrendersi. Volitivo
Cassano 6: voto di stima, tatticamente fa il suo, ma gli manca lo spunto per i dribbling decisivi. Scarico
Balotelli 6: sbaglia qualche gol, è vero. Ma, andava tenuto in campo: chissà perché Prandelli gli preferisce il paese dei puffi. Appena esce becchiamo il gol del pareggio. Incompreso
Di Natale 5: ora, lo riconosco. Non è giocatore da grandi eventi: il gol con la Spagna è l'eccezione. Provinciale
Giovinco 5: non sta in piedi. Decisamente basso
Montolivo 6: almeno impegna il portiere avversario con un gran tiro da fuori. Poliedrico
Prandelli 5: nemmeno nel 1934, il nostro attacco era tanto basso. E poi un conto è essere Meazza, il massimo calciatore italiano di sempre, un conto è essere Di Natale. Destro andava convocato: i gol di rapina ci mancano come il pane. Assurdo togliere Balotelli, il solo capace di tenere botta contro i marcantoni croati. Sprovveduto.

domenica 10 giugno 2012

Italia - Spagna: 1-1. Le pagelle degli azzurri

Buffon 7: attento per tutta la partita, incolpevole sul gol di Fabregas, salva il risultato con un'uscita coraggiosa su Torres. Sicuro
Maggio 6: un altro giocatore rispetto alla gara con la Russia, reattivo, lucido, pimpante, spesso, però, arrivato sul fondo non sa che fare. Generoso
Giaccherini 5: non salta l'uomo neppure per sbaglio, fallisce passaggi semplici, difende, ma questa non è colpa sua, con affanno, sebbene lodevole per l'impegno. Inadeguato
Chiellini 6,5: con i "piccoletti" spagnoli dovrebbe soffrire e soffre, ma gioca una partita caparbia, va spesso in anticipo, domina nel gioco aereo. Gladiatore
Bonucci 6: meno sicuro di Chiellini, fa la sua parte, Iniesta gli va via, ma non so oggi chi potrebbe tenerlo. Tiene alla distanza. Efficace
De Rossi 7: dirige la difesa con piglio deciso, comincia tutte le azioni azzurre e contrasta quelle avversarie con interventi acrobatici, spesso in scivolata. Condottiero
Thiago Motta 6: palla al piede è un professore, sfiora il gol con un grande colpo di testa, sul quale si esalta Casillas, qualche volta, però, ritarda il contropiede. Sapiente
Pirlo 7: meriterebbe qualcosa di meno, perché impiega più di mezz'ora ad entrare in partita. Si riscatta con accelerazione, dribbling e assist per il gol di Di Natale. Ispirato
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, una grande azione solitaria nel finale, conclusa con un tiro fiacco. Non è Tardelli, insomma, ma è forte. Elegante
Cassano 6: con tutto quello che ha passato, di più non avrebbe potuto fare. Salta l'uomo un paio di volte. E' destinato a crescere. Intermittente
Balotelli 6: se stesse tranquillo, non ce ne sarebbe per nessuno. Sbaglia un gol, che altre volte avrebbe segnato, ma aiuta la squadra catturando e difendendo palloni. Atteso
Di Natale 7: mi ha sorpreso, grandissima esecuzione al momento del gol, perché la tecnica non è acqua. Glaciale.
Giovinco 6,5: cerca di mettersi in evidenza e ci riesce con molta corsa ed un assist ragguardevole per Di Natale. Genietto
Nocerino s.v.: gioca gli ultimi minuti. Ingiudicabile.
Prandelli 7: imparata la lezione di Mourinho. Squadra raccolta e contropiede. Saggio

venerdì 1 giugno 2012

Italia sconfitta 3-0 dalla Russia: cocente umiliazione. Allarme per gli Europei

A nove giorni dall'esordio agli Europei, l'Italia subisce una disastrosa sconfitta dalla Russia per 3-0, ma, il passivo avrebbe potuto essere doppio. Azzurri impresentabili, incapaci di difendere in modo ordinato, sorpresi spesso a passeggiare per il campo. Brutta prova di tutti gli juventini, ma anche De Rossi è apparso spaesato, mentre Maggio, Balzaretti ed i subentrati Di Natale e Giovinco non sono e non possono essere da nazionale. Un conto è il campionato italiano di questi tempi un altro la platea internazionale. Si è salvato solo Balotelli, con  Cassano l'unico fuoriclasse del gruppo. Destro sarebbe servito. Come Santon. Prandelli sembra spaventato dall'impegno, forse dovrebbe dimettersi. Ma, non lo farà. Questa squadra rischia di uscire al primo turno.

martedì 29 maggio 2012

Definitiva la lista dei 23 azzurri per Euro 2012: Prandelli ha sbagliato ad escludere Destro

Esclusi Ranocchia e Destro dalla lista dei 23 azzurri per gli Europei del 2012. Del difensore nerazzurro, incappato nella peggiore stagione della carriera si sapeva. Giù di forma, non avrebbe garantito un alto rendimento. Ma, Destro meritava di essere tra i prescelti. Unico centravanti di ruolo e capace di grandi giocate. Preferirgli Borini è stato un errore. Ma i ct italiani, chissà perché?, prediligono i giocatori generosi, alla Graziani, alla Carnevale, a quelli di talento puro. Borini è di quella categoria: corsa, contrasti, impegno. Chi sarà il centravanti italiano ora, Di Natale, che di testa non la prenderà mai? O Balotelli, che rende al meglio svariando su tutto il fronte offensivo? Destro meritava la convocazione. Speriamo che la nazionale non paghi questo grossolano errore di valutazione di Prandelli.

lunedì 7 maggio 2012

Euro 2012: Prandelli e gli attaccanti dell'Italia. Da convocare Destro e Totti

Gli Europei 2012 si avvicinano a grandi passi. L'Italia di Prandelli, ciò nonostante, manca ancora di una precisa fisionomia. Soprattutto, in attacco. Certa l'assenza dello sfortunato Giuseppe Rossi, nel ruolo di seconda punta, Cassano e Giovinco sono sicuri della convocazione. Per il resto, moltissimi dubbi. Chi sarà il centravanti? Balotelli, che rende di più da attaccante esterno o da seconda punta? Credo che Balotelli, ad ogni modo, farà parte della spedizione, ma ciò non toglie che restano altre due maglie da assegnare. Gilardino ha vissuto la peggiore stagione della carriera. Matri non segna da febbraio, Borriello ha giocato pochissimo, Pazzini ha visto più la panchina che il campo. Ritengo che Prandelli, fermi Cassano, Giovinco e Balotelli, dovrebbe convocare Destro e Totti. Destro perché in stato di grazia, perché ha brillato in tutte le rappresentative nazionali, perché ha un repertorio vastissimo, per quanto manchi ancora di esperienza. Totti perché invece ha tutta l'esperienza necessaria, la maggior classe ed una qualità balistica, destinata a segnare la differenza. Si obietterà, perché non Di Natale o Miccoli? Perché Di Natale e Miccoli si pesterebbero i piedi con Cassano e Giovinco, che sono più giovani. Stiamo a vedere che decisioni prenderà Prandelli.

giovedì 2 febbraio 2012

La Lazio batte il Milan 2-0, torna decisivo il "profeta" Hernanes, il Napoli non vince più

Vittoria sonante quella ottenuta dalla Lazio di Reja ai danni del Milan. La partita si decide nella ripresa, quando nevicano, di questo periodo ci sta bene, occasioni da una parte e dall'altra. Ma, se i rossoneri sono imprecisi alla mira ed evanescenti nel trequartista, un inconcludente Robinho, i biancocelesti mostrano invece compattezza e determinazione. Hernanes, restituito al ruolo di seconda punta, torna a colpire con un'improvvisa battuta a rete, anticipando l'intervento di Nesta: non il primo venuto. Il brasiliano, avvicinato alla porta, offre il meglio del proprio repertorio. Poi, raddoppia Rocchi, prossimo ai 100 gol in serie A. Lo scorso anno l'attaccante veneziano sembrava finito, ora è tornato decisivo. Sicché l'assenza di Klose si è notata pochissimo. Brutta battuta d'arresto per il Milan, di cui potrebbe approfittare la Juventus. Vince l'Udinese, nella quale segna ancora Di Natale, ma, non va dimenticato il lavoro prezioso di Floro Flores costretto ad emigrare sulle fasce. Il Napoli, invece, non vince più: pareggio interno con il Cesena e polemiche sulla direzione arbitrale. Disfatta della Roma a Cagliari. E non è una novità negli ultimi anni. Per quanto mi ci impegni, non riesco a considerare Luis Enrique un grande allenatore. Ieri, i giallorossi hanno lasciato non spazi ma praterie agli avversari. Non si può, non in serie A.