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lunedì 5 maggio 2014

Inter dimessa e sfiduciata: derby al Milan

Partita non giocata, l'Inter corre per il pareggio ed esce sconfitta nel derby da un Milan più grintoso, tanto che segna De Jong, non un colosso, di testa. Certo ha contato l'effetto e la forza che ha dato alla punizione Balotelli. I calci piazzati, nel calcio moderno, malato terminale di tatticismo, sono decisivi. Pessima prova di Icardi: alla sua età il campo andrebbe arato senza sosta. Invece il giovanotto boccheggia annoiato ai limiti dell'area avversaria. L'Europa League resta alla portata, ma Mazzarri, verso il quale sono sempre stato indulgente, mi pare che stia smarrendo la bussola.

martedì 22 aprile 2014

Prandelli non ha ancora deciso: quali attaccanti vanno in Brasile?

Splendido il gol di testa di Balotelli nell'ultima di campionato. Gol da centravanti vecchia maniera. D'accordo, Balotelli ha pochissimo senso di squadra e gioca per i fatti propri, ma i suoi mezzi, tecnici ed atletici, sono di primissimo ordine. In area di rigore, se soltanto lo volesse, potrebbe diventare dominante. Fuori dell'area, invece, con il tiro che si ritrova, è già straordinario. Continua inesorabile la marcia di Immobile verso il titolo di capocannoniere. A questo punto, con Destro fuori per squalifica, salgono le quotazioni del granata. Cassano è stato sfortunato contro l'Inter sia sul rigore che in qualche altra conclusione, ma le sue giocate di qualità serviranno alla nazionale. Per il resto, la mia opinione è nota, Totti lo porterei in ogni caso. Toni sta facendo meglio di Gilardino, ma Prandelli preferisce il secondo. Stiamo a vedere.

lunedì 14 aprile 2014

Totti deve andare in Brasile. Gli attaccanti di Prandelli per il mondiale 2014

Totti al mondiale deve andarci. Le sue giocate a ridosso dell'area di rigore sono uniche al mondo. Tra i contemporanei, soltanto Riquelme e Ronaldinho, che forse al mondiale non ci saranno, sanno inventare come fa il capitano giallorosso. Sicché un posto per Totti Prandelli dovrà trovarlo. Come dovrà trovarlo per Cassano. Piuttosto, meglio rinunciare a qualche centrocampista con i piedi di piombo. Gli altri attaccanti dovrebbero essere Balotelli, Cerci, Immobile e Destro. Con la possibilità di tenere a casa uno degli ultimi due, laddove si volesse puntare sull'esperienza di un vecchio cannoniere come Gilardino o come il più attempato Toni. Io porterei questi sei attaccanti:
Balotelli
Cassano
Cerci
Destro
Immobile 
Totti

domenica 6 aprile 2014

Prandelli e gli attaccanti per Brasile 2014: chi va al mondiale

Si sono messi tutti a segnare, da Toni a Destro ad Immobile. Giuseppe Rossi, che ancora non si allena con la squadra ormai è fuori dai giochi. Se Prandelli non vuol ripetere la debacle di Lippi nel 2010, con tanto di eliminazione al primo turno, a fronte di un girone allora possibile, con gli avversari che invece ci saranno in Brasile, dall'Inghilterra all'Uruguay, bisognerà indovinerà tutte le convocazioni. Allora, nel 2010 dico, rimasero a casa Totti, Cassano e Balotelli. Che in Brasile dovranno andarci, anche i primi due. Perché i gol bisogna farli, e Totti e Cassano sono del mestiere, ma anche farli fare, e Totti e Cassano sono ancora i migliori nella specialità. Gli altri quattro posti vedono in corsa Immobile, capocannoniere attuale, Destro, 13 gol in 18 partite, media strepitosa, Toni, che è centravanti classico e 16 gol ha saputo a farli a 37 anni, Cerci, che nasce ala, e Gilardino, le cui azioni sono in declino. Oggi, convocherei questi sei:
Balotelli
Cassano 
Cerci
Destro 
Immobile
Totti


domenica 23 marzo 2014

Gli attaccanti azzurri per Brasile 2014: Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile, Totti?

Quali attaccanti porterà Prandelli ai prossimi mondiali in Brasile? Valutando le caratteristiche, i ruoli e le compatibilità, io ne convocherei sei, che al momento rispondono ai nomi di Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile e Totti, menzionati in rigoroso ordine alfabetico. Balotelli, perché polemiche a parte, è un campione, che in nazionale ha fatto sempre la sua parte e che possiede colpi risolutivi, quelli che pressing, corsa, ed ordine tattico non possono sostituire. Cassano perché è un fantasista straordinario, che dribbla, segna, regala assist e gioca, da sempre, senza timori reverenziali. Uno che non si emoziona più di tanto. Cerci perché nasce ala, e possiede una velocità palla al piede, che fa la differenza. Non ce ne sono come lui in quel ruolo. Gilardino è centravanti classico, mai il migliore, sempre sul pezzo, quasi 250 gol in carriera e tanto mestiere. Immobile, in ballottaggio con Destro, è l'attuale capocannoniere, ha forza, tiro, esuberanza e tenacia. Totti è Totti, sicché deve soltanto star bene fisicamente. 

mercoledì 12 marzo 2014

Fenomenologia di Balotelli: 2^ puntata

Milan eliminato dall'Atletico Madrid, com'era prevedibile, e tutti, com'era prevedibile, a dare addosso a Balotelli. Insomma, il Milan ha la rosa più scarsa degli ultimi 25 anni, ma la colpa è di Balotelli. A capire qualcosa di calcio, però, dovrebbe sapersi, perché è autoevidente, che Balotelli è giocatore di colpi e non di prestazione. Ce ne sono stati altri nella storia del calcio, ci sono e ce ne saranno. Beninteso, ogni squadra di questi giocatori se ne può permettere uno e non di più. E, di solito, questi giocatori sono un valore aggiunto, una risorsa, un'opportunità. A capire di calcio. Il fatto che tutti, dico tutti, siano del parere opposto mi conforta, inverando il paradosso di Bacone. La fallacia della communis opinio

giovedì 6 marzo 2014

La piccola Italia di Prandelli viene sovrastata dalla Spagna. Il risultato di 1-0 va stretto agli spagnoli

Quelli toccano il pallone con un'arte che in Italia è stata dimenticata, persino i difensori spagnoli potrebbero impartire lezioni di palleggio ai nostri centrocampisti, lenti, leziosi e prevedibili. E Prandelli, con questa insopportabile vocazione deamicisiana, ha deciso che no, Cassano non può andare ai mondiali. Così capita che, assente pure Balotelli, si faccia la figura rimediata ieri sera a Madrid. Che la Spagna vinca per 1-0, potendo segnare tanti gol di più. Si è salvato soltanto Cerci tra gli azzurri, uno che ha talento vero. Per il resto, un pianto. Osvaldo, poi, perché dovrebbe giocare con l'Italia? Lo vedo benissimo come attore di fotoromanzi o protagonista di qualche reality, ma da centravanti della nazionale è inadeguato piuttosto che no. Dimenticavo: ma, Pirlo cosa aspetta a radersi la barba? Poiché la sostanza latita, almeno si potrebbe salvare la forma. Totti e Cassano debbono esserci ai mondiali. Altrimenti, si rischia un'altra eliminazione al primo turno. Basta con i comprimari, ce ne sono già abbastanza al governo. Altro che i valori del gruppo!

sabato 15 febbraio 2014

Fenomenologia di Balotelli

Tra critiche ripetute come una nenia di paese e generalmente qualificate come una nenia di paese, Balotelli ha segnato ieri il suo decimo gol in campionato, una prodezza balistica sensazionale, propiziando il successo del Milan contro il Bologna. I numeri di questo attaccante sono più eloquenti di tante avventurose speculazioni, che da anni si rinnovano intorno al suo nome, anzi intorno alla sua fenomenologia. Si tratta, in buona sostanza, di valutazioni ora apodittiche ora prevenute, comunque inappropriate, che muovono più dalle apparenze che dalla realtà sportiva di un campione, cui si domanda sempre un salto di qualità, una prova di maturità, una dimostrazione perpetua di un valore che, per ragioni in parte misteriose, suscita fastidio, antagonismo o, più prosaicamente, invidia. A 23 anni e mezzo, i 102 gol in carriera di Balotelli, molti decisivi, sembrano non bastare. E sorgono allora paragoni, strampalati, con altri calciatori di talento, che poi non sono riusciti a dare piena prova della propria classe. Non è il caso di Balotelli e non lo sarà. Sebbene si alleni di malavoglia, passeggi sovente per il campo, rincorra raramente gli avversari, Balotelli decide le partite. Come ha riconosciuto, e tanto dovrebbe far riflettere i suoi detrattori, anche Simeone, per temperamento e modo di stare in campo, agli antipodi di Balotelli. Per capirlo, basterebbe andare oltre le apparenze, illusorie per definizione, oltre la fenomenologia di Balotelli. Che è nato per giocare al calcio. E, mattane a parte, lo fa benissimo. Anche nei momenti topici, come nella semifinale degli Europei del 2012, nella finale di Fa Cup vinta dal City e tante altre volte che, per brevità, evito di citare. 

mercoledì 22 gennaio 2014

Balotelli 100 gol in carriera

Il gol segnato questa sera nei quarti di Coppa Italia contro l'Udinese è il n. 100 di Balotelli in carriera: 82 con squadre di club, 6 con l'under 21 e 12 con la nazionale maggiore. Una cifra di riguardo, laddove si consideri che Balotelli compirà 24 anni soltanto il prossimo agosto. Polemiche a parte, Balotelli è un fuoriclasse. Il prossimo mondiale in Brasile lo dimostrerà. Vado a memoria, ma, alla sua età credo che soltanto Meazza e Piola avessero segnato di più, limitandoci a considerare i goleador italiani.
Aggiornamento del 26 gennaio 2014: con la meravigliosa punizione a foglia morta segnata contro il Cagliari, i gol in carriera di Balotelli diventano 101.

mercoledì 27 novembre 2013

Balotelli torna al gol nel successo milanista a Glasgow. Per Balotelli 94 gol in carriera

Troppe polemiche su Balotelli, alle quali, peraltro, egli stesso contribuisce con atteggiamenti che appaiono guasconi, mentre, a mio modo di vedere, sono piuttosto figli di una grande timidezza appena mascherata. Anche in questa stagione poco esaltante, i numeri di Balotelli, tornato al gol ieri sera in Champions a Glasgow, sono tuttavia confortanti: 15 partite e 6 gol, alla media, da attaccante di valore, di 0,4 gol a partita. Simpatico o meno che sia alla pubblica opinione, rimane il più forte centravanti italiano, dal cui estro molto dipenderanno le sorti della nazionale ai prossimi mondiali brasiliani. Per la cronaca, Balotelli, che ha compiuto 23 anni lo scorso mese di agosto, è arrivato a segnare 94 gol in carriera. Basta confrontare il suo rendimento con quello di alcuni grandi calciatori del passato, per capire che pochissimi avevano fatto lo stesso o di più alla sua età.

domenica 24 novembre 2013

Juve provvisoriamente al comando, rallenta il Napoli, crisi nera per il Milan. Cassano 100 gol in serie A

Balotelli adesso sbaglia pure dal dischetto: è la fotografia della crisi nera che attanaglia il Milan. In altri tempi, Allegri sarebbe già stato esonerato. Vittoria della Juve, con gol dei soliti Tevez e Llorente. I bianconeri passano al comando della classifica, in attesa che la Roma affronti il Cagliari domani sera. Pareggio dell'Inter a Bologna in rimonta, sebbene una traversa colta allo scadere da Juan Jesus lasci l'amaro in bocca agli uomini di Mazzarri, privi da troppo tempo di un centravanti di ruolo. La sorpresa di giornata è la sconfitta del Napoli ad opera del Parma: gol bellissimo di Cassano. Per Cassano si tratta del gol n. 100 in serie A.

lunedì 28 ottobre 2013

Roma a punteggio pieno dopo nove giornate, Cassano vede il Brasile, Klose rianima la Lazio

La Roma senza Totti e Gervinho sbanca Udine in dieci e conquista la nona vittoria in nove giornate di campionato: 27 punti e record! Senza Totti e Gervinho, i giallorossi, forti di un grandissimo centrocampo, hanno nella tenuta difensiva la maggior risorsa. Un solo gol subito mi pare che non trovi riscontro negli altri campionati europei in corso. Segno di una concentrazione altissima e di una notevole organizzazione, i cui meriti vanno assegnati a Garcia. Precipita il Milan a Parma, Balotelli insegue i propri fantasmi, mentre Cassano, ispirato sebbene ancora sovrappeso, segna un gol centravanti autentico ed inventa assist a ripetizione: Prandelli deve portarlo in Brasile. Vince la Juve, aiutata da un rigore che non c'era, vince anche il Napoli, con due rigori trasformati da Higuain. Eroe di giornata il tedesco Klose, che subentra e propizia la vittoria della Lazio. Splendido il suo colpo di testa, specialità nella quale merita un posto nella storia del calcio. Quando Klose gioca, la Lazio è un'altra squadra.

martedì 15 ottobre 2013

Italia bloccata dall'Armenia al San Paolo. Balotelli 12 gol in nazionale

Brutta difesa quella azzurra osservata questa sera al San Paolo. L'Armenia avrebbe potuto segnare più dei due gol fatti. Che, sommati, ai due siglati da Bendtner, fanno un numero preoccupante in due partite. Nel gioco aereo, l'Italia stenta e dire che Bonucci ed Astori bassi non sono: questione di organizzazione, di concentrazione e di scelta di tempo. Qualche bella giocata di Insigne, che però nel fondamentale del tiro resta molto carente, soprattutto quando non può piazzarlo. Troppa fiacchezza. Calciasse meglio, sarebbe un fuoriclasse autentico. Qual è invece Balotelli, al gol n. 12 in nazionale. Se escludiamo Meazza, nessun altro azzurro, alla sua età, 23 anni, aveva segnato tanto. Almeno mi pare. Quasi dimenticavo: l'Italia, mancata la vittoria con l'Armenia, non sarà testa di serie ai prossimi mondiali brasiliani. Cammino in salita.

martedì 1 ottobre 2013

L'Arsenal batte il Napoli 2-0, Balotelli strappa un pareggio per il Milan contro l'Ajax

L'assenza di Higuain ha pesato, Pandev ed Insigne costituiscono una coppia d'attacco di poco impatto, come ha pesato la maggior esperienza internazionale dell'Arsenal di Wenger: uno-due di Ozil e Giroud ed un Napoli incapace di organizzare una rimonta che sarebbe comunque stata difficile per chiunque. Brutto Milan contro l'Ajax, sconfitta sventata dal solito Balotelli che, carattere turbolento a parte, è il miglior giocatore italiano, dopo Totti, e non sbaglia le sfide decisive. La sensazione è che le squadre italiane siano destinate a faticare parecchio in Champions: il livello del nostro campionato, al momento, è quello che è. E, varcate le Alpi, si vede tutto.

sabato 14 settembre 2013

Inter - Juve: 1-1. Mazzarri imbriglia la squadra di Conte, Alvarez domina in mezzo al campo. Napoli in vetta, Milan pari di rigore

Altro che Stramaccioni! Mazzarri sì che conosce il mestiere: indovina tutte le scelte, con l'eccezione del passeggiatore solitario, Cambiasso, che dirige la manovra come farebbe un vigile sotto il sole agostano. Con lentezza esasperante. Ad ogni modo, partita equilibrata, tesa, intensa. Nella ripresa, l'Inter prende il sopravvento territoriale, salvo esporsi a qualche contropiede di troppo, orchestrato dalla sapienza calcistica di Tevez. Ma, è Alvarez a spaccare la partita, contrasto vinto, progressione, dribbling e passaggio preciso per Icardi, che è un fuoriclasse, e lo sostengo da tempo, ed uccella Buffon in uscita: il giovanotto argentino sta imparando, perché l'esperienza ancora gli manca, sicché fa bene Mazzarri a centellinarne l'impiego. Ma, insomma, se la memoria non mi inganna, è già il quarto gol contro i bianconeri. Icardi ha stoffa, insomma. La stessa di Kovacic, che avrei schierato prima al posto di Cambiasso. Per la cronaca, immediato il pareggio di Vidal, uno che ha l'istinto del rapace, su dormita della difesa nerazzurra. Del pareggio al derby d'Italia approfitta il Napoli di Benitez, che vola solitario in testa alla classifica: quello di Callejon, che ho definito miniatura del grande Raul, è stato un grande acquisto. Il Milan gioca male contro il Torino del solito, grande Cerci, e pareggia soltanto grazie al solito rigore di Balotelli, il ventunesimo trasformato consecutivamente. Quando si dice la freddezza!

martedì 27 agosto 2013

Graziano Pellè ai mondiali di Brasile 2014?

E se Graziano Pellè giocasse i mondiali di  Brasile 2014? Per anni paragonato a Luca Toni, come il centravanti emiliano è esploso a 27 anni: Toni era in B con il Palermo e mise a segno 30 gol. Pellè, lo scorso anno, aveva pure 27 anni, segnò giustappunto 27 gol con il Feyenoord, dimostrando a Rotterdam quanto non gli era riuscito negli altri campionati d'Olanda giocati con l'Az Alkmaar. D'evidenza, la mia è una provocazione. Però, uno come Pellè, centravanti vecchia maniera, alto, possente ed acrobatico, ma anche provvisto di buona tecnica oltre che di una certa esperienza internazionale, andrebbe a coprire un ruolo cui attualmente molti si candidano, senza che alcuno abbia convinto. Da Borriello, insicuro di un posto di titolare alla Roma, a Pazzini, ancora infortunato, a Gilardino, in fase calante. Pellè, a 28 anni, chissà?, potrebbe fare alla bisogna della nazionale italiana. Perché il titolare, si sa, è Balotelli. Ma, in panchina, un centravanti puro è necessario per scardinare le difese più chiuse e speculare sui calci piazzati. Per il pochissimo che conta il mio parere, candido Pellè. Dopotutto, si giocherà in Brasile!

domenica 25 agosto 2013

Ancora fatal Verona per il Milan: doppietta di Toni, rossoneri sconfitti. Tevez regala il successo alla Juve

Resta fatale Verona per il Milan, troppi sono ormai i rovesci che vi hanno subito i rossoneri, per tacere di questo annoso, inspiegabile, sortilegio sportivo. Ieri sera, la squadra di Allegri ha patito a lungo l'iniziativa degli avversari, alla fine perdendo per via di una doppietta del redivivo Toni, anni 36 e 111 gol in serie A. Al Milan mancano fuoriclasse in difesa, come a centrocampo, dove il solo Montolivo ha caratura internazionale. Quando poi, come ieri, Balotelli incappa in una giornata storta di quelle sue, ecco che i limiti del Milan attuale emergono con molta evidenza. Primo gol in serie A per Tevez, che regala la vittoria alla Juve contro la Sampdoria. L'argentino, ma questo si sapeva, è un asso.

giovedì 20 giugno 2013

L'Italia, sovrastata dal Giappone, vince fortunosamente 4-3

Inizio imbarazzante per l'Italia nella seconda partita della Confederations Cup 2013 contro il Giappone di Zaccheroni. I nipponici, tecnici e velocissimi, giocano un calcio arioso e spensierato, ma combattivo. Pressione a tutto campo. Vanno meritatamente sul 2-0, colpa di una difesa azzurra disastrosa, nella quale si distingue uno scarsissimo De Sciglio: ma come fa a giocare in serie A? Prandelli sostituisce Aquilani con Giovinco, giocatore eccellente per il subbuteo, che non becca palla per tutta la partita. De Rossi accorcia di testa. Poi, autogol giapponese su azione dalla fascia sinistra di un volitivo, ma modesto, Giaccherini. L'Italia va in vantaggio con un rigore di Balotelli, a dieci reti in nazionale: un predestinato. Pareggio del Giappone di testa, sì di testa, con Okazaki. Honda e Kagawa sembrano Pelè e Tostao a Messico '70. Il pubblico di Recife parteggia apertamente per la squadra del Sol Levante. Poi, siccome nella vita ci vuole fortuna, per non dire altro, segna a porta vuota Giovinco e soltanto così avrebbe potuto riuscirci. L'Italia, umiliata, vince 4-3 ed approda alle semifinali della Confederations Cup 2013.

domenica 19 maggio 2013

Cinque minuti dalla fine: Fiorentina al terzo posto, arriva la Champions. Il capolavoro di Montella. Delusione Milan, sconfitto a Siena. Poi, Balotelli e Mexes cambiano la storia. E' il Milan ad andare in Champions

Chi l'avrebbe detto? Il Milan manca la Champions, perdendo a Siena. Allegri va via. Tocca alla Fiorentina, che travolge il Pescara agguantare allo sprint il terzo posto, che qualifica ai preliminari di Champions League. Si consuma il capolavoro tattico di Montella, premiato dal miglior centrocampo del campionato: tecnica superiore, gioco di prima intenzione, poca corsa, poca forza, molta testa. Aquilani, Pizarro, Borja Valero e via di questo passo. Altro che doppio mediano. Giusto così. Tutto questo sino a cinque minuti dallo scadere dei tempi regolamentari. Poi, rigore trasformato da Balotelli, 12 gol in 12 partite per lui, e gol di Mexes. Il Milan rovescia il risultato. Sfuma il sogno Champions per la Fiorentina. La spunta il Milan.

mercoledì 8 maggio 2013

Balotelli in doppia cifra in serie A: è la prima volta in carriera. Ci era già riuscito in Premier League

Dieci gol per Balotelli in questo campionato, anzi, occorre precisare, in questo scorcio di campionato. Prima volta in doppia cifra in serie A. Prima della parentesi inglese, si era issato sino a nove reti nell'anno del triplete. Scommessa vinta quella fatta dal Milan. Perché Balotelli è sempre decisivo ed i 10 gol segnati, scrivo all'inizio del secondo tempo, sono arrivati in appena undici partite. Una media realizzativa da Cristiano Ronaldo. Per le statistiche, aggiungo che Balotelli è arrivato a quota 82 gol in carriera. Non pochi per un giocatore che ancora deve compiere 23 anni.
* Aggiornamento del 9 maggio 2013: Balotelli nella ripresa ha segnato ancora. Sicché 11 gol in 11 partite per lui con il Milan nonché 83 gol in carriera.