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Visualizzazione post con etichetta Wenger. Mostra tutti i post
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venerdì 10 aprile 2020

Da che si giudica un giocatore di calcio? Storia di gruppi e di individui

Sport giocato in undici, il calcio, anzi, da quando ci sono le sostituzioni, prima in tredici poi in quattordici, spesso, quasi sempre. Eppure resiste la voglia di distribuire meriti e colpe, da parte degli innumeri Alighieri della pelota. I narratori di obbedienza sacchiana esaltano il ruolo degli allenatori nella dimensione strategica o, più prosaicamente, tattica. Io dico invece, per venire al tema del post, che gli allenatori incidono e moltissimo sulle fortune dei singoli calciatori, influenzandone prestazioni e qualche volta carriere. Fino all'incontro con Alex Ferguson, al Manchester United, Erik Cantona era un talentuoso e bizzoso e rissoso calciatore, che viveva di continui saliscendi di rendimento. A 26 anni, a Manchester, smette i panni, salvo qualche rara ricaduta, del ribelle e diventa condottiero, anima e leader tecnico di una delle squadre più vincenti della storia. Ogni giocata, anche la più spavalda e beffarda e provocatoria è messa al servizio del risultato. Tutto, anche i dribbling a rasoio, i tiri da 30 metri, tutto il suo repertorio che, prima, era spesso fine a se stesso. Da che si giudica un giocatore? Da quel che ha fatto o da quel che avrebbe potuto fare? Il problema è che, spesso, senza il beneplacito di un allenatore che ne capisca, il giocatore può fare poco o comunque meno di quanto il solo talento gli permetterebbe. E vale anche il contrario:

  • Mondiali del 1978: Zoff prende tre gol dalla grande distanza, tutti belli, tutti, probabilmente, evitabili. Ha 36 anni suonati. Bearzot lo difende, insiste, se ne frega di quelli che accusano Zoff di non vedere bene, e ce ne sono. Zoff alzerà da capitano la coppa del mondo del 1982.
  • Londra, Arsenal, 1995. Bergkamp arriva dall'Inter, reduce dalla peggiore stagione della carriera. Rifiuta di prendere l'aereo: i voli durante i mondiali americani del 1994 hanno acuito una paura che si tramuta in panico. Ha 26 anni, l'asso olandese. E il valore del suo cartellino si è quasi dimezzato. Wenger, allenatore francese che sarà amatissimo in Inghilterra!, gli permette tutto. Di non volare e di non tornare a difendere. Gli concede libertà assoluta. Bergkamp ritorna il fenomeno ammirato all'Ajax e va oltre. Segna gol irreali, regala assist magnifici, firma successi in serie, tra Premier League e coppe varie.
  • Milano, 1999. Lippi arriva all'Inter. Roberto Baggio, con cui aveva poco legato alla Juve, viene tenuto ai margini della squadra. Gli viene preferito anche il giovane Russo. Molti lo danno per finito. Poi, spareggio per la Champions contro il Parma. Lippi è costretto a puntare su Baggio, che rifila una memorabile doppietta a Buffon. Inter qualificata, panchina di Lippi salva. Baggio saluta, perché la convivenza con Lippi è impossibile e va a Brescia. Dove Mazzone, grande e sottovalutato maestro di calcio, gli regala una seconda giovinezza. Baggio segna e fa segnare, anche in mezzo a gravi infortuni. Meriterebbe di giocare i mondiali del 2002. Trapattoni lo lascia a casa. Poi, ammetterà di aver sbagliato.
Potrei continuare con gli esempi. Ma, mi fermo qui.

venerdì 29 novembre 2019

L'Arsenal esonera Emery

L'Arsenal ha esonerato il tecnico spagnolo Emery, già detentore del record di Europa League vinte, tre, già vincitore della Ligue 1, con il Psg, ma anche protagonista, mentre era alla guida dei francesi di una pazzesca eliminazione in Champions League contro il Barcellona, dopo il 4-0 dell'andata. Dopo l'addio di Wenger, al timone dei Lancieri per un ventennio abbondante, l'Arsenal ha conosciuto una crisi tecnica e di risultati paragonabile a quella sofferta dal Manchester United, con l'eccezione della parentesi legata a Mourinho, dopo l'addio di Ferguson. Analogie.

sabato 22 marzo 2014

Mourinho strapazza Wenger: Chelsea - Arsenal finisce 6-0

Di questo passo l'ego, già piuttosto sviluppato, di Mourinho crescerà ancora. L'alsaziano Wenger, il Ferguson dell'Arsenal, da anni bersaglio delle puntute critiche del tecnico lusitano, ha conosciuto oggi una sconfitta dalle dimensioni imbarazzanti. Punteggio tennnistico, 6-0 per il Chelsea di Mourinho, che consolida il proprio primato in Premier League, in attesa che il Manchester City recuperi le partite che deve recuperare. Tre. E' stato Eto'o, poi infortunatosi, ad aprire le marcature, che così vecchio alla fine non è. Se risulta decisivo sia in campionato che in Champions. Dove, ai quarti di finale, il Chelsea dovrà vedersela con il Psg. Mourinho contro uno dei suoi pupilli, Ibrahimovic, che a 32 anni a mezzo ha raggiunto il vertice della propria carriera e cerca la consacrazione europea che ancora gli manca. Dal suo canto, Mourinho sa che le sue squadre mai sono state eliminate ai quarti di finale. Gli ingredienti di una grande sfida, per restringere il campo a loro due, ci sono tutti. 

martedì 1 ottobre 2013

L'Arsenal batte il Napoli 2-0, Balotelli strappa un pareggio per il Milan contro l'Ajax

L'assenza di Higuain ha pesato, Pandev ed Insigne costituiscono una coppia d'attacco di poco impatto, come ha pesato la maggior esperienza internazionale dell'Arsenal di Wenger: uno-due di Ozil e Giroud ed un Napoli incapace di organizzare una rimonta che sarebbe comunque stata difficile per chiunque. Brutto Milan contro l'Ajax, sconfitta sventata dal solito Balotelli che, carattere turbolento a parte, è il miglior giocatore italiano, dopo Totti, e non sbaglia le sfide decisive. La sensazione è che le squadre italiane siano destinate a faticare parecchio in Champions: il livello del nostro campionato, al momento, è quello che è. E, varcate le Alpi, si vede tutto.

lunedì 5 marzo 2012

Arsenal - Milan: attenzione a Van Persie, il miglior centravanti del mondo

Wenger sa che sarà difficilissimo anche soltanto provare a ribaltare il risultato. Che il 4-0 rimediato all'andata è un risultato sostanzialmente blindato e che, insomma, il suo Arsenal ha tutti e due i piedi fuori dalla Champions League. Eppure ha dichiarato che domani i lancieri proveranno l'impresa, perché l'impresa, e questo almeno è vero, è il sogno di ogni giocatore. E provare nulla costa. Proviamo a prendere sul serio il tecnico alsaziano. Un gol dell'Arsenal nei primi 15, 20 minuti della partita potrebbe sparigliare le carte e mettere pressione addosso al Milan. Sicché, attenzione a Van Persie: in questo momento, il miglior centravanti del mondo.

lunedì 30 gennaio 2012

L'esplosione di Van Persie

In questo momento, è uno dei cinque centravanti più forti del mondo. Van Persie, olandese in forza all'Arsenal, ha finalmente raggiunto la maturità agonistica e, per la prima volta in carriera, si mostra più decisivo dei suoi connazionali Sneijder, in difficoltà all'Inter, e Van der Vaart, che non brilla nel Tottenham. L'asso mancino allenato da Wenger ha raggiunto quota 25 gol in stagione, laddove i gol per i lancieri di Londra sono già 120 in carriera. Henry, che detiene il primato di segnature con l'Arsenal, resta perciò lontano, ma, Van Persie non sembra intenzionato a fermarsi qua. D'altra parte, possiede talento da vendere. Ha segnato 25 gol in nazionale e messo sempre la propria firma, dal 2006 in avanti, nelle fasi finali di Mondiali ed Europei. A giugno, una squadra che potesse investire una bella somma, farebbe bene a puntarla su Van Persie, che ha piedi da fantasista e fiuto del gol da rapinatore d'area di rigore.

martedì 10 gennaio 2012

Il ritorno di Henry: può tornare anche Recoba?

Il tema del ritorno, e dell'attesa che lo precede, ha ispirato uno dei più grandi poemi mai scritti: l'Odissea. Dopo tante peregrinazioni, i complotti degli dei, gli incantesimi, gli agguati dei flutti, Ulisse torna ad Itaca. Dopo venti anni di assenza. E nessuno ci crede, inizialmente, ad eccezione del vecchio cane Argo. Scendendo un poco ai fatti di oggi, Henry, dopo quattro anni e mezzo, è tornato all'Arsenal. Perché Wenger ha la fantasia di Omero, no, perché Wenger sa di calcio. Tanto che Henry, ha saputo riannodare le fila della sua carriera, segnando al debutto in FA Cup.  Da ieri, i suoi gol per i lancieri sono 227. E Wenger ha dichiarato che troverà al capocannoniere di ogni tempo dell'Arsenal un posto nella lista di Champions: il Milan faccia attenzione. Ora, tanto è lì che voglio andare a parare, è così insensato immaginare il ritorno di Recoba all'Inter? Uno che non ha svernato nel campionato statunitense come Henry, ma ha invece trascinato il Nacional alla vittoria in un campionato vero come quello uruguayano. Non per essere titolare. Ma, per partire dalla panchina e risolvere qualche partita ingarbugliata. Al posto di Zarate, per esempio. Che non corre più di lui e possiede un decimo, approssimo per eccesso in favore dell'argentino, della classe del Chino. Un contratto a gettone, andrebbe benissimo. Rammento, infine, che Henry ha solo un anno più di Recoba. Che però è più giovane di Scholes, altro grande vecchio del calcio che sta per tornare, addirittura dopo essersi ritirato.

venerdì 16 dicembre 2011

Sorteggiati gli ottavi di Champions: Marsiglia - Inter, Napoli - Chelsea, Milan - Arsenal

Sorteggio, tutto sommato, benevolo per le italiane ancora in corsa per la Champions League del 2012. L'Inter se la vedrà con il Marsiglia: l'avversario francese è battibile e l'unico ostacolo è rappresentato dal caldissimo pubblico mediteranneo della seconda città di Francia. La squadra allenata da Deschamps ha in attacco i maggiori problemi, tanto da avere persino cercato Inzaghi. Escludo che l'Inter riesca nell'impresa, perché di impresa si tratterebbe, di farsi eliminare. Il Milan affronterà i giovani dell'Arsenal di Wenger: da temere Van Persie, che, in questa stagione, segna appena esce di casa e la corsa degli altri gunners. La sfida più difficile è toccata, invece, al Napoli contro il Chelsea, squadra un poco vecchia, ma, ancora capace di grandi partite: pronostico comunque aperto. Il Chelsea, infatti, segna, ma subisce anche parecchie reti, sicché la qualificazione si giocherà sul filo di lana.