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domenica 19 ottobre 2014

Rallenta la Juve, vola la Roma, Djordjevic trascina la Lazio, Honda, capocannoniere, il Milan, crisi nera per il Parma

Zaza frena la Juve e la Roma si riavvicina ad un punto, grazie al largo successo colto contro il Chievo. Sempre ispirato Totti, sempre incisivo Destro. Il Milan di Inzaghi, partito in sordina, Honda su Honda, addirittura capocannoniere con 6 reti, si sta affermando come la terza forza del campionato, come dimostra la netta vittoria ottenuta sul campo, tradizionalmente difficile per i rossoneri, di Verona, La difesa, anche per gli interpreti, è quel che è, ma centrocampo ed attacco funzionano e la grinta del tecnico si vede anche nei giocatori. La Fiorentina perde in casa contro la Lazio, trascinata da un centravanti dominante come Djordjevic. I difensori avversari ne soffrono la stazza e perdono tutti gli scontri spalla a spalla. In area di rigore, tutto ciò conta tantissimo, perché il calcio è sempre lo stesso, una sommatoria continua di uno contro uno. Con buona pace del sacchismo. Sembra non voler più finire la crisi del Parma, ancora battuto, questa volta dall'Atalanta, ed ultimo in classifica. Troppo indebolita la squadra in estate. Fra un paio d'ore Inter - Napoli. Una sconfitta dell'Inter segnerebbe la fine della direzione tecnica di Mazzarri. Grande tensione al Meazza.

giovedì 20 giugno 2013

L'Italia, sovrastata dal Giappone, vince fortunosamente 4-3

Inizio imbarazzante per l'Italia nella seconda partita della Confederations Cup 2013 contro il Giappone di Zaccheroni. I nipponici, tecnici e velocissimi, giocano un calcio arioso e spensierato, ma combattivo. Pressione a tutto campo. Vanno meritatamente sul 2-0, colpa di una difesa azzurra disastrosa, nella quale si distingue uno scarsissimo De Sciglio: ma come fa a giocare in serie A? Prandelli sostituisce Aquilani con Giovinco, giocatore eccellente per il subbuteo, che non becca palla per tutta la partita. De Rossi accorcia di testa. Poi, autogol giapponese su azione dalla fascia sinistra di un volitivo, ma modesto, Giaccherini. L'Italia va in vantaggio con un rigore di Balotelli, a dieci reti in nazionale: un predestinato. Pareggio del Giappone di testa, sì di testa, con Okazaki. Honda e Kagawa sembrano Pelè e Tostao a Messico '70. Il pubblico di Recife parteggia apertamente per la squadra del Sol Levante. Poi, siccome nella vita ci vuole fortuna, per non dire altro, segna a porta vuota Giovinco e soltanto così avrebbe potuto riuscirci. L'Italia, umiliata, vince 4-3 ed approda alle semifinali della Confederations Cup 2013.