Come la presa della Bastiglia: irrompono i tamarri nella storia. L'Atletico Madrid di Simeone batte il Chelsea a Londra e vola in finale. A Lisbona sarà derby con il Real Madrid. Simeone in finale di Champions League è come Tersite eroe dell'Iliade. Non ci sta, non è possibile. E' contro l'estetica. Che a lungo andare si tramuta in etica. Saranno contenti gli infiniti complessati che godono delle sconfitte di Mourinho. Mi domando poi se ci sia qualcuno disposto ad esaltarsi per quel gregario mal rasato di Simeone, comandante di una truppa racchia e tozza quante altre mai. Ma, l'avete visto Diego Costa? E' il tripudio della mediocrità. Spero che in finale l'Atletico sia asfaltato dal Real.
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mercoledì 30 aprile 2014
La disfatta di Guardiola, il Real Madrid strapazza il Bayern Monaco e vola in finale. Per Cristiano Ronaldo 426 gol in carriera.
Risultato perentorio, larghissimo ed indiscutibile. Gioco di Guardiola esposto al pubblico ludibrio da quello pratico, rapido e verticale proposto dal Real Madrid di Ancelotti, che ha avuto il merito, in questa stagione, di affidare una maglia da titolare al bravissimo Modric e, per il resto, di lasciare briglie sciolte ai suoi attaccanti, che si adattano benissimo al contropiede. Uno come Bale, tanto per intenderci, si esalta negli spazi larghi, quando può distendere la sua ampia falcata da quattrocentista. Guai se giocasse in un squadra allenata da Guardiola: appassirebbe. Come sono appassiti Robben e Ribery nel Bayern Monaco, detedeschizzato dalla stanca teoria di passaggi voluta dal tecnico spagnolo. Costretti a puntare l'uomo da fermi, anche loro due, ali formidabili dal gran dribbling, vanno in difficoltà. Perché di Maradona ne ricordo uno soltanto, Maradona appunto. Il risultato finale, 4-0 per il Real fuori casa, è stato emblematico di una supremazia mai messa in discussione. Doppietta per Cristiano Ronaldo, sedici gol in questa edizione della Champions League: primato assoluto. E la bellezza di 426 gol in carriera! Credo che, in finale, il Real Madrid affronterà il Chelsea di Mourinho. Un ritorno al passato che sarà carico di tensioni. Grave l'assenza di Xabi Alonso per squalifica.
venerdì 11 aprile 2014
Semifinali Champions League 2013-14: Bayern Monaco - Real Madrid, Chelsea - Atletico Madrid
Finalmente senza gli stanchi passaggi laterali del Barcellona, la squadra più premiata al mondo da rigori e rigori, oltre che la più graziata dai cosiddetti falli tattici, che i suoi centrocampisti di obbedienza sacchiana o guardiolana, è lo stesso, compiono all'occorrenza. Barcellona fuori dalla scatole, in semifinale di Champions League si affronteranno i campioni in carica del Bayern Monaco, che sarebbe favorito, contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e di Bale, l'Atletico Madrid del grintoso Simeone, troppo grintoso per farmi simpatia, contro il Chelsea dello stratega per eccellenza, José Mourinho da Setúbal, arrivato dove nessuno avrebbe immaginato con un squadra, questo Chelsea, che mi pare anche più debole del suo Porto, vincitore a sorpresa nel 2004. Sulla carta, mi ripeto, il Bayern è più forte. Ma, dovendo azzardare un pronostico mi butto sul numero dieci. Nel senso che ci sarà, credo io, o la decima Coppa del Real, o la terza Champions di Mourinho, a dieci anni dalla prima.
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sabato 22 marzo 2014
Mourinho strapazza Wenger: Chelsea - Arsenal finisce 6-0
Di questo passo l'ego, già piuttosto sviluppato, di Mourinho crescerà ancora. L'alsaziano Wenger, il Ferguson dell'Arsenal, da anni bersaglio delle puntute critiche del tecnico lusitano, ha conosciuto oggi una sconfitta dalle dimensioni imbarazzanti. Punteggio tennnistico, 6-0 per il Chelsea di Mourinho, che consolida il proprio primato in Premier League, in attesa che il Manchester City recuperi le partite che deve recuperare. Tre. E' stato Eto'o, poi infortunatosi, ad aprire le marcature, che così vecchio alla fine non è. Se risulta decisivo sia in campionato che in Champions. Dove, ai quarti di finale, il Chelsea dovrà vedersela con il Psg. Mourinho contro uno dei suoi pupilli, Ibrahimovic, che a 32 anni a mezzo ha raggiunto il vertice della propria carriera e cerca la consacrazione europea che ancora gli manca. Dal suo canto, Mourinho sa che le sue squadre mai sono state eliminate ai quarti di finale. Gli ingredienti di una grande sfida, per restringere il campo a loro due, ci sono tutti.
lunedì 17 marzo 2014
Il miglior Ibrahimovic di sempre: 363 gol in carriera. Quest'anno segna un gol a partita
E' il miglior Ibrahimovic di sempre quello che, a 32 anni e mezzo, fa scintille nel Psg, segnando a ripetizione. Fino ad ora, 40 gol in 40 partite, alla vertiginosa media di un gol a partita, mai raggiunta prima. In carriera Ibrahimovic, diventato decisivo anche in Champions, dieci reti in quella in corso, ha segnato 363 gol, 309 con squadre di club. Oggi, è il miglior centravanti del mondo, perché Cristiano Ronaldo, il solo che segni più di lui, è in realtà un attaccante totale, che spesso muove dalla fasce e si accentra. Insomma, non è un centravanti di ruolo. Ibra è destinato a rivincere il titolo di capocannoniere in Francia e può ambire alla conquista della Champions, anche perché l'intesa con Lavezzi è straordinaria e la qualità media della compagine parigina è altissima. Peccato che Ibrahimovic non sarà al mondiale brasiliano.
mercoledì 27 novembre 2013
Balotelli torna al gol nel successo milanista a Glasgow. Per Balotelli 94 gol in carriera
Troppe polemiche su Balotelli, alle quali, peraltro, egli stesso contribuisce con atteggiamenti che appaiono guasconi, mentre, a mio modo di vedere, sono piuttosto figli di una grande timidezza appena mascherata. Anche in questa stagione poco esaltante, i numeri di Balotelli, tornato al gol ieri sera in Champions a Glasgow, sono tuttavia confortanti: 15 partite e 6 gol, alla media, da attaccante di valore, di 0,4 gol a partita. Simpatico o meno che sia alla pubblica opinione, rimane il più forte centravanti italiano, dal cui estro molto dipenderanno le sorti della nazionale ai prossimi mondiali brasiliani. Per la cronaca, Balotelli, che ha compiuto 23 anni lo scorso mese di agosto, è arrivato a segnare 94 gol in carriera. Basta confrontare il suo rendimento con quello di alcuni grandi calciatori del passato, per capire che pochissimi avevano fatto lo stesso o di più alla sua età.
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