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sabato 15 febbraio 2014

Fenomenologia di Balotelli

Tra critiche ripetute come una nenia di paese e generalmente qualificate come una nenia di paese, Balotelli ha segnato ieri il suo decimo gol in campionato, una prodezza balistica sensazionale, propiziando il successo del Milan contro il Bologna. I numeri di questo attaccante sono più eloquenti di tante avventurose speculazioni, che da anni si rinnovano intorno al suo nome, anzi intorno alla sua fenomenologia. Si tratta, in buona sostanza, di valutazioni ora apodittiche ora prevenute, comunque inappropriate, che muovono più dalle apparenze che dalla realtà sportiva di un campione, cui si domanda sempre un salto di qualità, una prova di maturità, una dimostrazione perpetua di un valore che, per ragioni in parte misteriose, suscita fastidio, antagonismo o, più prosaicamente, invidia. A 23 anni e mezzo, i 102 gol in carriera di Balotelli, molti decisivi, sembrano non bastare. E sorgono allora paragoni, strampalati, con altri calciatori di talento, che poi non sono riusciti a dare piena prova della propria classe. Non è il caso di Balotelli e non lo sarà. Sebbene si alleni di malavoglia, passeggi sovente per il campo, rincorra raramente gli avversari, Balotelli decide le partite. Come ha riconosciuto, e tanto dovrebbe far riflettere i suoi detrattori, anche Simeone, per temperamento e modo di stare in campo, agli antipodi di Balotelli. Per capirlo, basterebbe andare oltre le apparenze, illusorie per definizione, oltre la fenomenologia di Balotelli. Che è nato per giocare al calcio. E, mattane a parte, lo fa benissimo. Anche nei momenti topici, come nella semifinale degli Europei del 2012, nella finale di Fa Cup vinta dal City e tante altre volte che, per brevità, evito di citare. 

7 commenti:

  1. Io, invece, penso che avresti potuto serenamente menzionare le circostanze in cui Balotelli è stato decisivo senza per questo compromettere la brevità dell'articolo. Al netto di calci di rigore, gol contro squadre modeste o a risultato acquisito, le gesta eroiche del nostro non sono cosi frequenti come si vorrebbe far credere. Tutt'altro. Non a caso, ogni volta, nel tesserne le iperboliche lodi, si cita ossessivamente sempre la stessa partita, la semifinale di euro 2012. E' evidente come il valore di quella gara, nella valutazione della carriera del Bresciano, sia chiaramente sovrastimato. Merito a Balotelli per una marcatura sontuosa. Fintanto che lo stesso continuerà a farsi ridicolizzare da difese non irresistitibili come quella del Napoli e riuscirà ad essere decisivo solo al cospetto di Cagliari, Bologna e Livorno, si fa una certa fatica a considerare apodittiche e prevenute certe critiche espresse nei suoi riguardi.

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  2. per giocare a calcio e diventare un campione ci vuole anche la testa, vedi il grande talento di Adriano, Morfeo, Cassano sfociato in delle carriere mediocri

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    1. Morfeo ha fatto quello che poteva. Cassano ha sprecato sì una buona parte del suo talento, ma la carriera di Cassano, anche così e nonostante tutto merita una citazione di grandezza. Stesso discorso per Adriano, che ha fatto comunque a tempo a vincere Coppa America, Confederation Cup, titoli con l'Inter, segnando gol indimenticabili. Balotelli, che la testa ce l'ha eccome, farà meglio di tutti loro.

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  3. Per gli immorali, o più correttamente, come nel caso dello scrivente, gli amorali, consiglio tranfermark.it. Potrete trovare una esaustiva rassegna delle marcature decisive di Balotelli. Rassegna di due, massimo tre righe...

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    1. Aspetto di leggere una rassegna dei gol decisivi di altri campioni o presunti tali che occupino più spazio di quello occupato da Balotelli. Se ci pensi, ti verranno in mente parecchi gol decisivi di Balotelli, ma devi pensarci senza lasciarti condizionare dal partito che conta il maggior numero di militanti nel mondo del calcio e che è il partito preso. Che l'ho citato a fare Simeone? Saprà qualcosa di calcio Simeone? Tu sai che ne sa eccome. Su questo varrebbe la pena di riflettere. Poi, è ovvio, argomenti per diminuire il valore di Balotelli si possono trovare ed alcuni effettivamente ci sono, ma la sostanza rimane quella di un grandissimo giocatore.

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  4. "Lui ha talento; speriamo tutti che possa esplodere per diventare il campione che oggi ancora non è. Gli serve la continuità. " Questa frase, che rispecchia il mio pensiero sul giocatore, non è stata pronunciata da un giornalista prevenuto o da un avversario rancoroso. L'ha pronunciata, alcuni gioni fa, Clarence Seedorf. Io sono d'accordo. Le potenzialità del giocatore sono enormi. Tuttavia, non credo che quanto mostrato sinora gli consenta di entrare nella hall fo fame dei migliori interpreti del ruolo di centravanti.

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