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venerdì 29 agosto 2014

Si sblocca Kovacic: tripletta allo Stjarnan

Nella goleada con la quale l'Inter ha seppellito le velleità di un'onesta pattuglia di calciatori quasi amatoriali, quali sono gli islandesi dello Stjarnan, turno eliminatorio di Europa League, c'è da segnalare la tripletta di Kovacic. Uno che nelle precedenti 54 partite, a dispetto della reputazione da predestinato e dei colpi che, sia pure a intermittenza aveva mostrato, era sempre rimasto a secco. Mi piace pensare che possa, per lui e per l'Inter, essere la svolta. Gli avversari non erano granché impegnativi, ma i gol sono sempre gol, a tutte le latitudini, in tutte le occasioni e contro chiunque. Kovacic aveva bisogno di sbloccarsi. E c'è riuscito. Ora, vediamo dove saprà arrivare. Hanno segnato anche Osvaldo ed Icardi, autore di una doppietta: un altro dal quale è lecito attendersi il salto di qualità. Domenica, nella prima di campionato, si farà sul serio contro il Torino.

giovedì 12 giugno 2014

Brasile - Croazia: le formazioni. Alle 22:00 italiane comincia il mondiale 2014

Ci siamo, alle 22, ore italiane, comincia ufficialmente il mondiale brasiliano. Toccherà ai padroni di casa del Brasile affrontare la Croazia. Attesa febbrile dei tifosi verdeoro. La pressione sui brasiliani sarà immensa. Peraltro, la Croazia è avversario ostico che ha nel centrocampo tecnico e veloce il proprio punto di forza. Modric, dopo la brillantissima stagione con il Real Madrid, può essere considerato il miglior regista del mondo. Se anche Kovacic, 20 anni, dovesse proporre una prestazione all'altezza del suo grande talento, per il Brasile si farebbe dura. Scolari, infatti, schiererà i suoi con un 4-2-3-1, lasciando una superiorità numerica nella mediana agli avversari. Di seguito le probabili formazioni.
Brasile: Julio Cesar, Dani Alves, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo, Paulinho, Luiz Gustavo, Hulk, Oscar, Neymar, Fred.
Croazia: Pletikosa, Srna, Corluka, Lovren, Pranjic, Modric, Rakitic, Olic, Kovacic, Perisic, Jelavic

domenica 11 maggio 2014

Inter quinta: Europa League. Mazzarri, come previsto, fa meglio di Stramaccioni

Non è stata una stagione esaltante. Anzi. Tuttavia, l'obiettivo minimo è stato raggiunto con una giornata di anticipo. L'Inter torna in Europa, sia pure dalla porta secondaria dell'Europa League. Quinto posto, dopo il nono dello scorso anno, contrappuntato da una terribile serie di sconfitte. Mazzarri, l'avevo previsto perché troppo facilmente prevedibile, ha comunque fatto meglio di Stramaccioni. Sono tempi grami, ma, almeno la dignità è salva. E' stato decisivo il largo successo colto ieri sera contro la Lazio, un netto 4-1, con doppietta di Palacio e reti di Icardi ed Hernanes. Come sono stati decisivi i pareggi odierni di Parma, Torino e Verona oltre alla sconfitta del Milan. L'Inter ha bisogno di almeno due grandi giocatori. Anzitutto un campione di personalità in difesa, poi un regista basso od arretrato che dir si voglia, al posto di Cambiasso. Magari anche un attaccante di talento. Conforta, se non altro, il rendimento di Kovacic nelle ultime partite: è un fuoriclasse, cui manca soltanto un poco di esperienza. Dimenticavo: si è ritirato Saverio Zanetti. Con due anni di ritardo. 

sabato 26 aprile 2014

Pareggio a reti bianche tra Inter e Napoli: troppi punti sprecati da Mazzarri

Quasi come nella stagione 2004/05, prima di Mancini all'Inter, quando i pareggi furono un'enormità. Sta succedendo di nuovo con Mazzarri, che manca la vittoria anche contro il Napoli, a riprova di un rendimento casalingo imbarazzante. Salvo dal grigiore generale Andreolli, che ha giocato poco quest'anno, ma, come oggi, quando l'ha fatto è stato esemplare, e Kovacic, le cui accelerazioni con tanto di finte, sterzate e dribbling stretti valgono da sole il prezzo del biglietto. Deve per forza diventare un fuoriclasse. Il Napoli ha tenuto di più palla e sfiorato spesso la rete, ma se Nagatomo non avesse i piedi che ha, l'Inter avrebbe portato a casa la posta piena. Ad ogni modo, dopo la sconfitta del Milan con la Roma, il quinto posto dovrebbe ormai essere al sicuro. Che tempi!

lunedì 14 aprile 2014

L'Inter vince contro la Sampdoria. Doppietta di Icardi, che dovrebbe darsi un altro contegno

Handanovic, per una volta, è stato degno della grande tradizione dei portieri nerazzurri, da Ghezzi, a Sarti, Da Bordon a Zenga, a Pagliuca, Toldo, Julio Cesar, tenendo in piedi la baracca nel primo tempo. Altrimenti, la partita avrebbe preso ben altra piega. L'Inter ha finito per vincere 4-0 contro una Sampdoria rimasta presto in dieci per l'espulsione di Eder, dentro una partita resa nervosa dalla "cavalleria rusticana" versione acconciata ai tempi moderni in corso tra Icardi e Maxi Lopez. Lui, lei, l'altro. Insomma, la solita storia. Icardi, che tutto sommato sta nel torto, segna una doppietta perché è forte, ma certi atteggiamenti da maramaldo dovrebbe smetterli subito, perché inutili e snervanti. Tornando alla partita, grande prova di Kovacic in un ruolo difficile: ha diretto la manovra con sapienza e con sostanza. L'Europa League è una possibilità più concreta, ma, non sarà facile rintuzzare la rincorsa del Milan. Decisivo il derby prossimo venturo. Anche per la permanenza di Mazzarri all'Inter.

domenica 9 marzo 2014

L'Inter batte il Torino 1-0: decide Palacio

Non soltanto per il gol che ha deciso la partita, ma per la corsa intelligente, gli scatti ripetuti, i generosi rientri, per tutto questo, Palacio merita una citazione speciale all'esito della partita che l'Inter ha vinto contro il Torino. La personalità di Hernanes, come la sua tecnica, ha giovato alla squadra. Peccato soltanto per i cross scadenti di Jonathan e Nagatomo, che hanno reso poco utile la presenza di un grande colpitore di testa come Icardi. Sotto tono Guarin, sostituito da un Kovacic vivace e brillante. Bella prova anche del subentrato Andreolli, che farei sempre giocare titolare. Insomma, un'Inter discreta, che consolida il quinto posto e punta il quarto, vista la sconfitta della Fiorentina contro la solita, favoritissima, dai pronostici e dagli arbitri, Juventus. Tutto già visto.

domenica 22 dicembre 2013

Derby all'Inter: decide il tacco di Palacio. Milan a 5 punti dalla zona retrocessione

Partita intensa, giocata tra due squadre che hanno vissuto tempi migliori nella loro lunga  e gloriosa storia. Direzione arbitrale molle nel primo tempo: Muntari avrebbe meritato subito l'espulsione guadagnata soltanto nel recupero. Molta confusione in mezzo al campo, con l'Inter che si sforza di fare la partita ed il Milan che vive degli uno contro uno di Balotelli. Nella ripresa è l'ingresso di Kovacic a cambiare il corso dell'incontro: la supremazia territoriale dei nerazzurri è assoluta. Le occasioni fioccano, spesso sprecate da cattive giocate di Nagatomo, encomiabile sul piano della corsa, ma senza forza al momento di concludere o di servire l'assist. Il gol arriva su passaggio di Guarin e splendido tacco di Palacio: una prodezza autentica, che fissa l'1-0 per l'Inter. Prima vittoria per Thohir. Ed arriva nel derby. L'Inter si rilancia in classifica, il Milan è appena 5 punti sopra la zona retrocessione. Rischia e non poco.

domenica 8 dicembre 2013

L'Inter non sa più vincere: 3-3 con il Parma. Che errore scambiare Cassano con Belfodil. Branca va licenziato

Il genio che in estate ha proposto il passaggio di Cassano al Parma per ingaggiare Belfodil chi è? Ho qualche sospetto, intendiamoci, ed è perfino ovvio, ma insomma, dopo questa sera, con Belfodil che sparacchiava da pochi passi un pallone da rimettere in mezzo, dopo che Cassano aveva deliziato la platea plaudente del Meazza con le solite giocate d'autore, ho ripensato ad una delle mosse di mercato più cervellotiche e strampalate degli ultimi anni. Bella prova di Kovacic, finalmente titolare, affiancato dall'anarchico Guarin e dallo spompato Cambiasso. Pessima esibizione di Saverio Zanetti, che ha sulla coscienza il terzo gol del Parma: gioca da 100 anni e non sa tenere la posizione. Mille volte meglio Nagatomo che gli è subentrato. Per il resto, il problema dell'Inter è una difesa scadente, negli interpreti e negli schemi. Se prendi tre gol, non puoi vincere nel campionato italiano. Per fortuna che davanti Palacio vive la miglior stagione realizzativa della carriera. Bella intesa con Alvarez. L'Inter sale, si fa per dire, al quarto posto solitario, ma Juve e Roma sono lontanissime. Più vicino il Napoli, cui renderà visita domenica prossima.

domenica 1 dicembre 2013

L'Inter stecca alla prima di Thohir, pareggio sofferto contro la Samp di Mihailovic

Non bastava Cambiasso, così Mazzarri schiera pure Saverio Zanetti, che riesce nell'incredibile impresa di far rimpiangere Nagatomo. Non sa uscire di scena l'argentino. E che non ci riesca a 40 anni suonati è difficile da capire e da spiegare. La squadra vive delle sporadiche invenzioni di Alvarez. Da una di queste nasce il vantaggio di Guarin, per il resto sempre anarchico in mezzo al campo. Nella ripresa, l'Inter cede troppo campo alla Sampdoria, già combattiva come il suo nuovo allenatore Mihailovic, fino al gol mancino di Renan, che calcia da una ventina di metri, con tutta la calma del caso, atteso che Cambiasso e Mudingayi ci mettono una vita a chiudere su di lui: tiro angolato che rimbalza prima d'infilare Handanovic. Troppo solo Palacio in avanti, non va meglio con l'ingresso di Belfodil. Ha convinto poco anche il subentrato Kovacic, che mi pare in fase involutiva e credo che dipenda dalla poca fiducia che sente intorno a sé. Dispiace perché è un talento vero il centrocampista croato. Per Tohir, alla prima da presidente al Meazza, un debutto in chiaroscuro.

domenica 10 novembre 2013

L'Inter batte il Livorno nel giorno del ritorno, inutile, di Zanetti

Brutta partita, bassi ritmi, ma vittoria preziosa. Propiziata da una papera di Bardi, che, da ex interista, avverte la pressione della partita, ma poi si riprende e lascia intravedere grandi potenzialità. Per me, è più forte di Handanovic. L'Inter porta a casa i tre punti, spreca poche energie, registra una buona prova di Kovacic, autore dell'assist del raddoppio di Nagatomo, ma anche il ritorno meno necessario della storia, quello di Saverio Zanetti. Celebrato come avesse realizzato chissà quale impresa. A 40 anni, l'argentino non riesce a smettere con il calcio giocato e rimane attaccato alla parte che più gli riesce, quella del difensore di se stesso. Fosse dipeso da me, avrebbe chiuso la carriera con l'Inter nel 1997, dopo la sfuriata seguita alla sostituzione in favore del grande Nicolino Berti, finale di ritorno di Coppa Uefa persa per un rigore ciabattato da Zamorano. Ed invece, nel 2013, sta ancora in campo insieme a "chioma fluente" Cambiasso. Non condivido.

domenica 3 novembre 2013

Inter corsara a Udine, Milan travolto dalla Fiorentina, esonero pronto per Allegri. Vincono Juve e Napoli. Si ferma la Roma a Torino

Inter solida al Friuli contro un'Udinese di poca personalità. Mazzarri rinuncia a Kovacic, e ci risiamo, per affidarsi ancora all'estro disordinato di Guarin, infoltendo il centrocampo con Taider: poco appariscente ma utilissimo. Bella prova, come sempre in questa stagione, di Alvarez, che cresce alla distanza e segna il gol del 3-0, dopo le reti di Palacio, migliore in campo, e di Ranocchia che, a 25 anni!, esce per crampi. Finisce prematuramente la partita anche Jonathan e, prima di lui, Samuel, che immagino resterà fuori a lungo. E' stato, ma è giusto ormai parlarne al passato, un grande difensore. Insomma, alla fine Mazzarri è stato costretto a far esordire Andreolli, già capitano della primavera dell'Inter, che merita più spazio. Il Milan perde in casa con la Fiorentina ed Allegri, che ha perduto il polso della squadra, è vicinissimo all'esonero. Vince con la solita fortuna la Juve a Parma, mentre il Napoli supera il Catania con Callejon, uno dei calciatori più forti della serie A, ed il ritrovato Hamsik. Festival del gol a Marassi, dove il Sassuolo stende la Samp, con tripletta del giovane Berardi e gol del talentuoso ma sottovalutato Floro Flores. Una Lazio spenta cede in casa al Genoa. La Roma, dopo dieci vittorie consecutive, è fermata sul pari a Torino: a Strootman replica un grande Cerci. Giallorossi ancora in vetta con tre punti di vantaggio su Napoli e Juve.

martedì 29 ottobre 2013

L'Inter pareggia a Bergamo con l'Atalanta. Ad Alvarez risponde Denis

Alvarez è diventato, con Palacio, il leader di questa Inter di basso profilo che manca, a Bergamo, l'occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica. L'argentino segna il gol del vantaggio, pareggiato una decina di minuti dopo dal connazionale Denis. L'Inter subisce troppi gol, perché il centrocampo guidato dall'imbolsito Cambiasso non assicura adeguata protezione e perché non ha campioni dietro. Samuel, al rientro, non è più quello di una volta. In mezzo al campo, Kovacic accentra il gioco, salta spesso l'uomo, qualche volta esagera nel dribbling e perde palla, ma pochi compagni si muovono senza palla e così il compito del regista si fa arduo. Nella ripresa, una grandissima giocata di Icardi subentrato ad un irritante Guarin finisce sul palo. Mentre Alvarez sfiora l'incrocio con un gran tiro dalla distanza. L'Atalanta, sul proprio campo, è un avversario ostico per tutti, ma l'Inter spreca comunque un'occasione preziosa. Mazzarri deve inventarsi qualcosa, specialmente a centrocampo. Avrei schierato Taider al posto dell'indisciplinato Guarin, mentre Icardi merita una maglia da titolare.

domenica 27 ottobre 2013

Inter - Verona 4-2: i nerazzurri risalgono al quarto posto

Partita decisa su calcio d'angolo: dalla bandierina, complici la disattenzione della difesa veneta ed una certa dose di sfortuna della medesima, nascono tre dei quattro gol nerazzurri. Kovacic gioca finalmente e giocherebbe anche meglio se non si trovasse tra i piedi Cambiasso, detto "don rimpallo", perché  la palla in area gli rimbalza sempre addosso e qualcuno lo scambia per l'asso che non è mai stato. Convincente Jonathan ed il macchinoso Rolando, che segna pure, ma in difesa denuncia limiti evidenti di concentrazione. Considerato che il Verona di Mandorlini era reduce da parecchie belle prestazioni, la vittoria di ieri sera è un buon segno per l'Inter. Con Kovacic ed Alvarez, la palla la tengono di più i nerazzurri. La difesa, però, va registrata. A tal proposito mi chiedo: Andreolli che fine ha fatto?

sabato 26 ottobre 2013

Inter - Verona: decide Kovacic? Torna da ex Mandorlini

Andrea Mandorlini venne all'Inter come terzino sinistro dall'Ascoli, anno 1984. Sulla fascia, tuttavia, non brillò molto e l'Inter provò a sostituirlo l'anno dopo con Marangon, vittima di infortuni a ripetizione e poi, nel 1987, con Nobile. Allora, Mandorlini divenne mediano, ma i risultati migliori li ottene nel ruolo di libero che Trapattoni gli cucì addosso nelle stagioni 1988-89 e 1989-90: arrivarono lo scudetto dei primati e la supercoppa italiana. Si capì allora che aveva la stoffa dell'allenatore. Soltanto la sfortuna e, forse, un carattere fumantino ne hanno impedito l'ascesa. Fino a quest'anno, perché il suo Verona gioca un bellissimo calcio e redditizio per giunta. Stasera Mandorlini torna al Meazza da avversario, ma gli interisti attendono Kovacic, che con Mazzarri ha finora trovato poco spazio. E' il giocatore più forte in rosa, sebbene diciannovenne, sarebbe ora che lo dimostrasse. Mazzarri permettendo, s'intende.

giovedì 26 settembre 2013

Inter - Fiorentina 2-1. Rimonta dei nerazzurri che agguantano Napoli e Juve al secondo posto. L'Inter si candida per lo scudetto

Al rigore di Giuseppe Rossi l'Inter sfiduciata di Stramaccioni non avrebbe saputo replicare e magari avrebbe subito ancora. Quella di Mazzarri ha ben altra tempra. Segna Cambiasso, che pure ha la mobilità di un impiegato ministeriale e firma il sorpasso Jonathan, già miniatura di Maicon, che sta diventando sempre più padrone della fascia destra. Napoli e Juve acciuffate al secondo posto, l'Inter pone la propria candidatura alla conquista dello scudetto. Con il nuovo Alvarez ed un posto da titolare per Kovacic, dico che è possibile.

lunedì 26 agosto 2013

Inter: buona la prima di Mazzarri. Napoli e Roma sul velluto

Dopo un primo tempo noiosissimo, l'Inter di Mazzarri riesce ad avere ragione di un buon Genoa. Decisivi gli ingressi nella ripresa di Icardi, che gioca un calcio sfrontato e combattivo, e di Kovacic, il maggior fuoriclasse della rosa attuale dei nerazzurri. Con Cambiasso, la squadra aveva i ritmi del subbuteo. Il primo gol nasce da un cross deviato di Jonathan, che vale la metà della metà della metà del gigantesco Maicon, ammirato ieri con la maglia della Roma. Segna, di testa, ma dai!, Nagatomo: beninteso a porta vuota. Questi due, Jonathan e Nagatomo, devono andarsene. Poi, al tramonto della partita, segna un gran gol, controllo di destro e dolcissimo sinistro incrociato, Palacio. Si vede la mano di Mazzarri. Squdra ordinata, volitiva e non sbandata e debosciata come quella di Stramaccioni. Bella Roma sul campo del Livorno: Maicon, s'è detto, gioca alla sua maniera, Totti sta al calcio come Mozart al pentagramma, De Rossi torna al gol con un tiro maestoso. Certo che la partenza di Lamela peserà. Il Napoli è la squadra favorita per lo scudetto, Hamsik una stella e Callejon è una miniatura del grande Raul. Il gol della giornata è di Hernanes: progressione e conclusione alla Rummenigge. Subito dopo, da segnalare il gol di Cerci: tiro sul palo lontano, con il suo sapiente mancino. Alla Recoba.

lunedì 27 maggio 2013

Mazzarri riparte da Kovacic

Mazzarri riparte da Kovacic. E fa bene. A condizione di chiarire una volta per tutte il ruolo del talento croato. A mio modo di vedere, si tratta di una mezzala, dal dribbling naturale e fulmineo. Kovacic sa dirigere la manovra, ma non è un regista classico. Sicché sarebbe utile che condividesse con qualcun altro il peso della costruzione del gioco. Penso a Modric oppure a Fabregas, ma andrebbe bene anche un nome meno noto. Ciò che importa è che l'Inter di Mazzarri si liberi di quei giocatori, e sono molti in rosa, che non sono da Inter. Compreso il sopravvalutato Handanovic, che ha mercato e potrebbe essere sostituito da Bardi, e Guarin, discontinuo, tatticamente anarchico e troppo legato ad una condizione fisica buona, che raramente ottiene e più raramente mantiene. A Cassano darei un'altra occasione. I calciatori di qualità in giro sono pochissimi. E Cassano, al di là di tutto, è uno di questi. Insomma, c'è tanto da fare e, purtroppo, Branca è rimasto al suo posto.

venerdì 3 maggio 2013

Inter: ipotesi Modric, l'infortunio di Ruben Botta

La fortuna ha deciso di voltare le spalle al lungimirante Branca. Ingaggiato Ruben Botta, semisconosciuto fantasista argentino che, a 23 anni, vanta una decina di gol in carriera e nessuna presenza con la nazionale albiceleste, ecco un infortunio che terrà Botta fermo per almeno sei mesi! Quando si dice la malasorte! Si vocifera anche di un interessamento a Modric, stella cadente del Real Madrid, che pagherebbe la sicura partenza del tecnico lusitano, che l'ha voluto  la scorsa estate. Modric è forte, con una tendenza a farsi male spesso, ma resta forte e pare che con la Crozia abbia trovato il modo di coesistere con Kovacic. Ci sono i soldi per il suo cartellino? Se ci fossero, quello di Modric sarebbe un buon colpo, anche perché con lui in cabina di regia, Kovacic sarebbe libero di giostrare da mezzala, facendo valere le grandi accelerazioni ed il dribbling fulmineo. Per il resto, sul mercato nerazzurro molto fumo e poco più. Resto convinto che Stramaccioni non sia all'altezza di guidare la squadra la prossima stagione. Anzi, come ho scritto in tanti post, andrebbe esonerato subito.

mercoledì 17 aprile 2013

Coppa Italia 2013: Inter travolta dalla Roma, che vola in finale contro la Lazio. Illude Jonathan, poi doppietta di Destro, gol di Torosidis, gol di Alvarez. Stramaccioni esonerato!

Stramaccioni esonerato, questa la notizia che aspettano i tifosi nerazzurri, assieme al licenziamento di Branca. E pensare che Jonathan illude il pubblico del Meazza, scambia con Alvarez, che tocca di tacco, poi con Rocchi, che replica di tacco, quindi a centro area batte Stekelenburg con un preciso diagonale da destra verso sinistra. L'Inter sarebbe qualificata. Ma, è poca cosa la squadra del supponente Stramaccioni. E rischia di farsi riprendere già nel primo tempo. Nel secondo, trova il gol Destro, abbandonato da Juan Jesus, che scavalca Handanovic con un delizioso pallonetto: che errore averlo lasciato in estate alla Roma! Destro poi raddoppia a porta vuota, su assist che viene da sinistra, la destra dell'Inter, dove Jonathan nel frattempo è tornato l'anonimo spompato corridore di tutta la stagione. L'Inter non ha qualità d'assieme, tutto dipende da Kovacic e dall'estro randagio di Alvarez, che almeno nell'uno contro uno ci sa fare. Poi, Handanovic commette il solito errore di posizione e prende un gol da calcio parrocchiale dall'incredulo Torosidis. Qualificazione alla finale sfumata, zeru tituli per l'Inter. E' la Roma che raggiunge la Lazio in finale di Coppa Italia, edizione 2013. Stramaccioni dovrebbe dimettersi. Ma, escludendo che lo faccia, sia esonerato. E sia licenziato Branca!

mercoledì 3 aprile 2013

Sampdoria - Inter: 0-2. Doppietta di un grande Palacio

Primo tempo davvero brutto per l'Inter, che subisce per larghi tratti l'ariosa manovra blucerchiata. Gargano, Zanetti e Guarin sprecano palloni in serie. Soltanto Kovacic regala qualche bella accelerazione con dribbling. Sicché il vantaggio di Palacio su cross di Pereira giunge inaspettato ed immeritato. Nella ripresa, vista l'importanza della posta in palio e la paura concreta di un esonero, Stramaccioni opta per un atteggiamento prudente e conservativo. Toglie Cassano. L'Inter si difende e rischia di subire la rete del pareggio. Poi Palacio, dopo un grossolano errore di Guarin alcuni minuti prima, inventa al tramonto dell'incontro un gol splendido, sguscia tra due avversari in contropiede e batte il portiere in uscita: gol n. 22 in stagione per l'argentino, n. 167 in carriera. Tre punti per l'Inter all'esito di una brutta partita. Stramaccioni, per adesso, salva la panchina.