Elenco blog personale

lunedì 17 gennaio 2022

Il punto dopo la 21^ di Serie A

Nessun sorpasso. Il Milan non approfitta del pareggio dell'Inter a Bergamo e subisce una rimonta beffarda nel recupero dallo Spezia. Pioli, come ho sempre pensato, non è un vincente. Vince invece il Napoli a Bologna con doppietta di Lozano. Successi anche per Juve, Roma e Lazio. Clamorosamente tennistico quello della Fiorentina su ciò che resta del Genoa, cui i cambi di allenatore recano più danni che altro. Torino, vittorioso sulla Samp, e Verona, che batte il Sassuolo, si confermano classe media del campionato. 

domenica 16 gennaio 2022

Atalanta-Inter 0-0

Partita importante, non già decisiva per lo scudetto, ma importante.  L'Inter fa visita all'Atalanta, che deve guardarsi in classifica dalla Juve, che ieri l'ha raggiunta. Inzaghi, dal canto suo, premia lo stato di forma di Sanchez. Lautaro, che io farei giocare sempre, parte dalla panchina. Riposa anche De Vrij, dentro D'Ambrosio. Darmian titolare a destra in luogo di Dumfries. 

La cronaca. 

Primo tempo di rara bruttezza. Pressing alto atalantino e tentativi stucchevoli di gioco dal basso dell'Inter. Nella ripresa, complice la stanchezza, squadre più lunghe e più occasioni da rete. Dzeko ne sbaglia almeno tre, una la fallisce Vidal, peraltro impreciso anche nel palleggio, le ultime due D'Ambrosio. Ma anche i bergamaschi erano andati vicino al gol con Pessina e Muriel. Finisce 0-0. Resto del parere che Lautaro avrebbe dovuto giocare dal principio. Sanchez ha nelle gambe nemmeno un quarto dei gol dell'argentino. Per finire, oggi Brozovic ha giocato la peggiore partita da un anno in qua.

venerdì 14 gennaio 2022

Dybala all'Inter non mi convince

Del talento, che possiede in misura cospicua, non discuto. Ma uno che entra ed esce dall'infermeria, come Dybala, all'Inter non serve. Certamente non con l'ingaggio che l'asso argentino sembrerebbe pretendere. Ecco, l'ho detto. Con estrema sintesi. 

Giro d'Italia 1979: trionfo di Saronni su Moser

Il Giro d'Italia nel 1979 partì da Firenze, con una breve cronometro di 8 km e si concluse, secondo tradizione prevalente, a Milano. La prima maglia rosa fu appannaggio di Francesco Moser, che sperava di vincere la sua prima grande corsa a tappe. E invece ad imporsi fu il giovane avversario, Beppe Saronni, classe 1957, che con Moser avrebbe dato corpo e anima e polemiche ad una rivalità clamorosa, seconda solo a quella tra Bartali e Coppi, nel ciclismo italiano. Almeno per l'intensità con cui la vissero i tifosi dell'uno e dell'altro.

Saronni e Moser
                                                                     Giro d'Italia 1979

Torniamo alla corsa. Moser mantenne la maglia rosa fino alla settima tappa, per cederla proprio a Saronni dopo la cronoscalata dell'ottava, 28 km da Rimini a San Marino. Saronni l'avrebbe tenuta fino a Milano, conquistando il primo di due Giri d'Italia, garantendosi anche tre successi parziali, compresa la cronometro conclusiva da Cesano Maderno al capoluogo lombardo. Moser avrebbe chiuso al secondo posto della generale a 2'09", terzo lo svedese Bernt Johansonn, già nono l'anno prima, che vantava anche l'oro olimpico in linea alle Olimpiadi di Montreal 1976. Quarto posto per il francese Laurent, vincitore della Freccia Vallone del 1978, quinto per Contini. Da segnalare anche il decimo posto di Visentini, coetaneo di Saronni, cui avrebbe conteso la vittoria finale nel 1983, perdendo, e nel 1986, vincendo.

La vittoria di Saronni, in parte annunciata, fece molto rumore. Era dai tempi del Coppi debuttante, nel 1940, che un corridore così giovane, 22 anni ancora da compiere, non s'imponeva in un grande giro con tanta, disarmante personalità. Il Giro del 1979, peraltro, era stato disegnato dal grande Torriani per favorire Moser, dislocando cinque prove contro il tempo lungo il percorso, che avrebbero dovuto spianare la strada al grande specialista trentino. Saronni superò il rivale tre volte sul suo terreno: oltre ai detti successi di San Marino e Milano, Saronni superò Moser anche nella crono della decima tappa da Lerici a Portovenere, vinta da Knudsen.

giovedì 13 gennaio 2022

L'Inter può e deve aprire un ciclo vincente

Il tempo è propizio. L'Inter ha una squadra forte, equilibrata, esperta, ma non vecchia. Ha vinto nettamente l'ultimo scudetto, ha vinto la Supercoppa Italiana ieri sera, può ripetersi in campionato. Almeno in campionato. La Juve attraversa una crisi paragonabile a quella vissuta tra il 1986 e il 1994. L'Inter ha il dovere di approfittarne. Per contro, il Milan è ancora indietro. Insomma, l'Inter può vincere, tanto, per i prossimi 3 o 4 anni. Per riuscirci, deve operare bene sul mercato. Trovare, almeno in estate, un centravanti forte, visto che Dzeko ha la sua età e torna sempre più spesso sulla trequarti. Lautaro sa fare quel ruolo, ma lo preferisco seconda punta e, comunque, ogni tanto deve rifiatare. Io, è fatto noto, darei spazio a Pinamonti, che ad Empoli sta vivendo la sua migliore stagione. Di certo, in attacco un innesto è necessario. A centrocampo, vanno sostituiti Sensi e Vecino. Soprattutto Vecino, mai più tornato ad alti livelli dopo l'infortunio. Sensi è bravo, ma c'è l'incognita sulle sue condizioni atletiche e pare che Inzaghi lo consideri poco. Un gran colpo sarebbe Van de Beek, che allo United non trova spazio. In difesa, la società si sta già muovendo per un rinforzo di qualità ed esperienza. Sprecare il vantaggio che l'Inter ha conquistato, lo stesso errore commesso nel 2010, sarebbe imperdonabile. Tanto più che l'Inter di oggi ha appena ricominciato a vincere. 

mercoledì 12 gennaio 2022

Inter-Juve 2-1. Supercoppa all'Inter!

Unico precedente nel 2005, quando fu l'Inter di Mancini a vincere la Supercoppa italiana. Si replica questa sera, ore 21:00, stadio Meazza in San Siro. Inter in formazione tipo, Juve con molti assenti, a cominciare da Chiesa, che resterà fuori per il resto della stagione. Inter favorita ma il derby d'Italia è sempre partita aperta ad ogni pronostico. 

La cronaca.

È una nuova amnesia di De Vrij, davvero in fase d'involuzione, che perde McKennie, a propiziare il vantaggio della Juve. L'Inter reagisce e pare meritarsi tre calci di rigore. Gliene viene assegnato uno solo che Lautaro trasforma di forza e previsione. Intervallo. Nella ripresa il ritmo cala, la Juve è ordinata dietro, raccolta intorno a Chiellini. L'Inter è imprecisa, con Brozovic meno lucido del solito. Dumfries sbaglia spesso l'ultimo passaggio. Il predominio territoriale non viene capitalizzato. Escono - e non condivido sul momento ma poi andrà bene comunque - Lautaro e Dzeko per Sanchez e Correa. Poi Vidal per Barella. Nella Juve entrano Dybala e Kean per Morata e Kulusevski e Arthur per Bernardeschi. Il risultato non cambia. Supplementari. Nell'Inter entra Dimarco per Perisic. Lo spettro dei rigori si palesa. Ma proprio allo scadere, al 120', si realizza la speranza di Peppino Prisco. Darmian lotta, palla a Sanchez, controllo, tiro, rete. L'Inter conquista la Supercoppa Italiana a dispetto del solito arbitraggio inadeguato. La Juve niente. Sì! Simone Inzaghi, continuo a pensare, ha sbagliato i cambi. Ha svuotato troppo presto l'area di rigore. Gli è andata bene ugualmente. Ma contro questa Juve, avrebbe dovuto vincere prima e più largamente. Ho rivisto le immagini. Va bene, c'era solo il rigore che è stato fischiato. 

lunedì 10 gennaio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 21^ giornata

Torna in testa alla classifica l'Inter, che doma una Lazio prudente e attendista, dopo una partita non facile. Il Milan batte il Venezia con apparente facilità e un paio di cospicui errori arbitrali a favore. Tutti a lodare il caos organizzato di Pioli, mentre a me pare che la miglior risorsa del Milan sia Tonali, centrocampista completo e di stampo inglese: rincorre tutti, tenendo sempre la posizione più utile alla squadra, affronta e vince un mucchio di contrasti. Detto questo, i rossoneri non possono vincere il titolo. Il Napoli batte la Samp con un gran gol di Petagna e tiene la terza piazza, davanti all'Atalanta che dilaga a Udine. La Juve risale al quinto posto, approfittando delle amnesie della Roma, che prima domina per oltre un'ora e poi regala tre gol ai bianconeri nel finale, sbagliando anche un rigore con Pellegrini. Manca personalità tra i giallorossi. Mourinho ce l'ha, ma sta in panchina. Lo Spezia batte il Genoa, in crisi tecnica dall'arrivo di Shevchenko. La Salernitana passa sorprendentemente a Verona, mentre il Sassuolo travolge l'Empoli. Scamacca, molto lodato, ha sì gran fisico, ma non mi pare un campione. Diversamente da Raspadori, che ha qualcosa di Aguero, nel tocco, nel tiro secco e nel dribbling stretto, e da Berardi, sempre più maturo, ormai vero regista di laterale. Stasera, Torino-Fiorentina, domani Cagliari-Bologna.

domenica 9 gennaio 2022

Inter-Lazio 2-1: Bastoni, Skriniar

Saltata, per ora, la partita con il Bologna, l'Inter torna in campo questa sera al Meazza, contro la Lazio. Occorrono i tre punti per riprendere la testa solitaria della classifica, dopo il successo del Milan sul Venezia ad ora di pranzo. A centrocampo, al fianco di Barella e Brozovic, c'è Gagliardini. Sanchez con Lautaro in attacco. 

La cronaca. 

Annullato un gran gol di Lautaro lanciato da Sanchez: fuorigioco impercettibile. Nel senso che proprio non si vede. Nemmeno con le linee. Un prodigioso riflesso di Strakosha nega il gol a Lautaro, dopo girata al volo a centro area. È Bastoni a portare l'Inter in vantaggio con un mancino splendido da fuori area. Una giocata rapida della Lazio libera Immobile, Skriniar sorpreso, De Vrij anche, Handanovic a farfalle e pareggio. Poi sfiora il gol Pedro. L'Inter riprende il dominio del campo ma spreca con Perisic. Intervallo. Nella ripresa, Inter subito in avanti. Ma il gol arriva dopo una ventina di minuti, con Skriniar che raccoglie di testa un traversone di Bastoni. Escono Sanchez e Lautaro per Correa e Dzeko. Poi torna in campo Darmian, che rileva Dumfries. Quindi escono anche Barella e Perisic per Vidal e Dimarco. Vince l'Inter e torna, solitaria, in testa alla classifica. Di solito non lo faccio, ma stasera un voto alla direzione arbitrale voglio darlo: 4. Ex coeteris, Zaccagni andava espulso. Dimenticavo: citazione di merito per Gagliardini, autore di una grande prova su Milinkovic-Savic e non solo.

venerdì 7 gennaio 2022

20^ di Serie A: la giornata dimezzata

Come nel romanzo di Italo Calvino, Il visconte dimezzato, della ventesima giornata di serie A sembra sopravvisuta solo una parte. Per adesso. Se poi, come nel medesimo romanzo, le due parti riusciranno a riunirsi e quando, beh, questo è un altro discorso. Da registrare la vittoria del Milan sulla Roma: partita che ho visto a brani e così non mi sbilancio, ma il rigore per i rossoneri non c'era. Pareggio esterno di un Napoli rimaneggiato sul campo della Juve: la mediana bianconera è di pochissima qualità. Il pallone viaggia lento, tutti vogliono palla tra i piedi. Il quarto posto resta un obiettivo difficile per la squadra di Allegri. Continua il buon momento, figlio di un buon calcio, dell'Empoli, che pareggia contro la Lazio di Sarri, peraltro salavato solo dallo strapotere atletico di Milinkovic-Savic. Successo esterno del Cagliari sulla Sampdoria e del Verona sullo Spezia. Da registrare l'ennesimo gol di Gabbiadini, centravanti completo, che ha sbagliato alcune destinazioni in passato. Con più continuità, avrebbe avuto una carriera migliore. Non si sono giocate quattro partite: Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese. 

giovedì 6 gennaio 2022

Serie A, Covid e barzellette: 4 partite rinviate

Campionato poco serio. Quattro partite rinviate per Covid. A certificare l'inefficienza dei protocolli di sicurezza. Avrei fatto giocare tutti. Con i giocatori della Primavera, se necessario. Il calendario è ingolfato. Sarà difficile trovare date utili per il recupero delle gare odierne. Da quasi due anni viviamo in sospensione di molte regole di rango costituzionale. Perché si dice: necessitas non habet legem. Ecco, allora, forse, un divieto di espatrio durante le vacanze natalizie avrebbe fatto bene ai calciatori e al campionato. Invece no. Tutti in località esotiche. Lunghi viaggi aerei e la confusione attuale. Una barzelletta. Altrimenti, si sarebbe potuto disporre una pausa del campionato, come si è deciso per i dilettanti. Ha prevalso la solita logica del "come capita". Imbarazzante. 

lunedì 3 gennaio 2022

Pidcock dopo 7 Van Aert!

Forte questo Pidcock, già vincitore del Giro d'Italia under 23 nel 2020 e poi terzo uomo nel duello infinito tra Van Aert e Van der Poel nella passata stagione del ciclocross. In questa, con Van der Poel fermato dai dolori alla schiena, l'inglese sta provando a contenere lo strapotere di Van Aert. Ieri, dopo sette vittorie consecutive dell'asso belga, Pidcock ha vinto la prova di Coppa del Mondo di Hulst, in Olanda. Pare anche che Pidcock sarà al via del prossimo Giro d'Italia. E sono davvero curioso di capire come se la caverà. Classe e carattere non gli mancano.

lunedì 27 dicembre 2021

Serie A 21/22: il punto dopo il girone d'andata

Inter capolista dopo il girone d'andata, dopo che Milan e Napoli avevano a lungo fatto da battistrada, fino a conquistare sette punti di vantaggio. Svaniti in poche giornate. Il Napoli ha pagato dazio a molti infortuni, quello di Osimhen su tutti, il Milan ad una crisi di fiducia nei mezzi, i propri, che erano stati ampiamente sopravvalutati. Detto questo, l'ho scritto spesso, Spalletti e Pioli sono allenatori con dei limiti, che ingigantiscono alle prime difficoltà. Lo dice la loro carriera. E se il Napoli sembra già fuori dai giochi per lo scudetto, il Milan, a -4 dai nerazzurri di Inzaghi, ha ancora qualche possibilità.

L'Atalanta, quarta al giro di boa del campionato, è sempre la stessa. Mai avute, a parer mio, serie possibilità di conquistare il titolo. Potrà piazzarsi. E, come fa da qualche anno, si piazzerà.

La Juve è risalita al quinto posto, ma resta una compagine modesta, nella quale, da qualche partita, il migliore è Bernardeschi! Allegri le sta trovando un equilibrio accettabile, ma penso che, se potesse riavvolgere il nastro, non tornerebbe alla Juve. A questa Juve.

Lazio e Roma hanno avuto alti e bassi. Sarri non ha ancora saputo trarre il meglio dalla rosa a disposizione, Mourinho, a parte qualche rigidità nelle scelte, forse dovuta all'incedere dell'età, mi pare che abbia fatto meglio. 

Vlahovic, centravanti dell'ottima Fiorentina di Italiano, è meritatamente capocannoniere del campionato.

Una citazione merita l'Empoli di Andreazzoli. Squadra organizzata, che attacca sempre con cinque o sei giocatori, con un tasso tecnico medio elevato per la provincia e un centravanti, Pinamonti, che considero forte da anni. A dispetto del diffuso scetticismo.

mercoledì 22 dicembre 2021

Inter-Torino: 1-0. Dumfries! Vittoria importante per i nerazzurri

Ultima giornata del girone d'andata, con l'Inter già matematicamente campione d'inverno. Nerazzurri al completo. Manca solo lo squalificato Barella tra i titolari. 

La cronaca.

Fatica non poco l'Inter nella prima mezz'ora, con il Toro che difende bene e riparte. È un contropiede orchestrato da Brozovic e rifinito da Dzeko a portare Dumfries alla conclusione di prima in area: destro preciso e gol sul palo lontano. Il Torino non si disunisce. E nella ripresa diventa anche pericoloso. Nerazzurri improvvisamente stanchi, Brozovic impreciso. Inzaghi toglie Calhanoglu e Lautaro per Vecino e Sanchez. Più tardi escono anche Vidal e Dumfries per Sensi e D'Ambrosio. L'Inter commette tanti errori di misura, che vanificano numerose ripartenze. Stanchezza ma anche eccesso di confidenza nei propri mezzi. Sensi libera Sanchez allo scadere, ma il cileno sbaglia. Vittoria particolarmente sofferta - pertanto importante - per l'Inter, che ha patito la grande forza fisica e la buona organizzazione dei granata. Le vacanze arrivano al momento giusto per la squadra di Simone Inzaghi. 

lunedì 20 dicembre 2021

Il punto dopo la 18^ di A: Inter campione d'inverno

Il Napoli batte il Milan al Meazza. Basta un gol di Elmas. I rossoneri si affidano a lanci lunghi per Ibrahimovic, confermando il gioco sterile delle ultime giornate. Così l'Inter conquista il titolo di campione d'inverno con una giornata d'anticipo, grazie al facile successo sulla Salernitana in crisi societaria. La notizia di questo turno di campionato è il successo esterno della Roma di Mourinho contro l'Atalanta: Zaniolo sembra finalmente recuperato dai gravi infortuni che ne hanno rallentato la crescita. Potenzialmente è il miglior giocatore italiano. Vince la Lazio contro il Genoa, mentre la Fiorentina, ancora in gol il capocannoniere Vlahovic, pareggia con il Sassuolo. La Juve batte il Bologna ma continua a mostrarsi a disagio nella metà campo avversaria e in fase realizzativa: i bianconeri restano in linea di galleggiamento perché hanno la terza difesa del torneo, dopo Napoli e Inter. L'Udinese passa a Cagliari, il Torino ribadisce la sua forza casalinga e batte il Verona. Pareggi tra Spezia ed Empoli e Sampdoria e Venezia. 

sabato 18 dicembre 2021

Mourinho batte Gasperini: il calcio è un gioco semplice

Non ho avuto modo di vedere la partita, ma le immagini dei gol sono anche troppo eloquenti. Il calcio è un gioco semplice, che è difficile conoscere. Nessuno lo conosce come Mourinho. La difesa alta dell'Atalanta ha subìto contropiede di rara efficacia. E l'uno contro uno accettato dai difensori bergamaschi si è rivelato un boomerang. Quando il tuo avversario è più veloce e tecnico, se ne va. Regola non scritta del calcio che Abraham, Zaniolo e Mourinho, il Von Clausevitz del rettangolo verde, hanno ricordato a Gasperini. La Roma è passata 4-1 a Bergamo. L'Atalanta è a -6 dall'Inter. Il resto è la stampa italiana. Miope e noiosa. 

venerdì 17 dicembre 2021

Salernitana-Inter: 0-5. Gagliardini!

Inter in vantaggio con un colpo di testa di Perisic sul solito calcio d'angolo battuto benissimo da Calhanoglu. Barella rimedia un'ammonizione per eccesso di foga e salterà la gara con il Torino per squalifica. Il raddoppio è di Dumfries, liberato davanti alla porta avversaria da Dzeko: palla sulla traversa che rimbalza oltre la linea. Inter in controllo e Salernitana affidata all'estro maturo di Ribery. Intervallo. Dopo pochi minuti della ripresa, Sanchez comincia e conclude, con l'aiuto di Calhanoglu e Dzeko, l'azione del terzo gol nerazzurro. Escono Bastoni, Barella e Sanchez per Dimarco, Vidal e Lautaro. Più tardi esce anche Brozovic, sostituito da Gagliardini. Che propizia il gol di Lautaro Martinez. Spazio anche per Kolarov, che rileva Perisic. A tre minuti dal termine, arriva anche il gol del 5-0 per l'Inter, firmato da Gagliardini. 

giovedì 16 dicembre 2021

Aguero lascia il calcio. Il ritiro di un campione

Aritmia cardiaca e ritiro anticipato dalla scena del calcio agonistico per Aguero. Uno dei migliori centravanti degli ultimi 20 anni. Compatto, gambe fortissime, tecnico come e più di un 10 autentico, e, a dispetto dei 172 cm di statura, formidabile nel gioco aereo. Opportunista, virtuoso del dribbling, scatto secco e tiro potente. Soltanto gli infortuni e la miopia tecnica di Guardiola ne hanno limitato il rendimento negli ultimi anni. Nessuno ha segnato quanto l'asso argentino nel Manchester City, nessuno ha la sua media gol/minuti giocati in Premier League, dove ha lasciato da quarto marcatore assoluto con 184 reti, dopo Shearer, Rooney e Andy Cole. Genero di Maradona, ne aveva sposato la figlia Giannina, salvo poi separarsene, parlava, senza la medesima sapienza e il medesimo genio, va da sé, la stessa lingua calcistica del massimo calciatore di sempre. Non cosa da poco. Per ritrovare un centravanti così tecnico e non particolarmente alto, bisogna risalire a Romario, al Tostao del Brasile '70, ché altrimenti giostrava da 10, o al Meazza dell'Inter anni '30, ché in nazionale Meazza agiva da mezzala. Insomma, fuoriclasse senza se e senza ma. Aguero lascia a 33 anni, con una carriera straordinaria alle spalle, attraversata da lampi di classe purissima e giocate rimaste storiche (vedasi il gol che regalò lo scudetto al Manchester City di Mancini). Gli è mancato solo il mondiale. Per qualche infortunio suo e i noti limiti di carisma e personalità del quasi coetaneo Messi. E la Champions League, a causa dell'ego di Guardiola.

lunedì 13 dicembre 2021

UCL Draw: Inter- Liverpool agli ottavi di Champions

Nyon, Svizzera francese, sorteggi degli ottavi di finale della Champions League 2021/22. Comincia la rotta ad eliminazione diretta verso la finale di San Pietroburgo. I sorteggi di mezzogiorno danno gli esiti sotto riportati in carattere corsivo e più minuti. Sì perché sono stati rifatti tre ore dopo: un piccolo grande errore, che aveva permesso l' iniziale abbinamento di Man United e Villareal, provenienti dallo stesso girone, ha svelato che qualcosa non andava e fatto, sia pure a scoppio ritardato, saltare il banco di una cerimonia lunga, noiosa e snervante. Alle 15:00, dopo conciliaboli e ripensamenti, l'Uefa ha fatto la mossa del gambero e dichiarato nullo il primo sorteggio. Così, azzerando proclami, agenzie di stampa e i primi commenti/pronostici abbozzati, ci si è affidati ancora alla sorte. Grande imbarazzo per l'Uefa. Il protocollo, per il Potere, è  essenziale. Ad ogni modo, con il secondo tiro di dadi, sì, insomma, di palline, è cambiato tutto. L'Inter così ha trovato il fortissimo Liverpool di Klopp, la Juve un abbordabile Villareal, il Real Madrid il Psg. I blancos, come i nerazzurri, si troveranno ad affrontare avversari ben più insidiosi. Destino cinico e baro. Ma, forse anche un'occasione. Insomma, la storia della porta che si chiude e del portone che si apre. Più o meno.

Manchester City - Sporting Lisbona

Juventus - Villareal

Bayern Monaco - Salisburgo

Lilla - Chelsea

Manchester United - Atletico Madrid

Ajax - Benfica

Liverpool - Inter

Real Madrid - Psg


Così scrivevo, per dovere di memoria, dopo il sorteggio delle 12:00.

"L'Inter pesca nell'urna l'Ajax, tornato a giocare a grandi livelli e vincitore di tutte le partite del suo girone. Sfida aperta, difficile, ma non proibitiva. Si affronteranno anche il Manchester United di Cristiano Ronaldo e il Psg di Lionel Messi. Sorteggio comodo per la Juve, che se la vedrà con lo Sporting Lisbona. Ma è andata bene anche al Chelsea, che affronterà i francesi del Lille.

Villareal - Manchester City
Atletico Madrid - Bayern Monaco
Salisburgo - Liverpool
Inter - Ajax
Sporting Lisbona - Juventus
Chelsea - Lille
Psg - Manchester United
Benfica - Real Madrid"



Serie a: il punto dopo la 17^ giornata. Inter capolista

La poca consistenza del Cagliari attuale forse impedisce di comprendere la reala dimensione del gioco nerazzurro. L'impressione resta comunque notevolissima. Organizzazione meno intensa e stressante e meccanica di quella di Conte, maggior serenità e libertà di gioco nella metà campo avversaria. Come ho sempre pensato, non è necessario memorizzare tutti i movimenti e ripeterli in modo ossessivo, come voleva Conte, come insegnava Sacchi. E l'estro, combinato con la tecnica, può più degli schemi. L'Inter di Simone Inzaghi guadagna la vetta dando spettacolo.

Tutto questo, in una giornata in cui tiene il passo solo l'Atalanta, che espugna, non senza fortuna, il difficile campo del Verona di Giovanni Simeone, ancora a segno. L'Atalanta ha una rosa meno blasonata ma profonda quanto quella dell'Inter, forse di più. Tanti commentatori lo dimenticano. Il Napoli perde in casa dall'Empoli, il Milan pareggia a Udine. Hanno avuto infortuni, ma Spalletti e Pioli non mi sembrano all'altezza di lottare per il titolo. Loro due più che le loro squadre. L'ho sempre detto, anche quando guidavano la classifica.

La Juve, che ha un attacco tra i meno prolifici, lascia due punti a Venezia e mi pare destinata ad un campionato di mezza classifica, la Lazio viene rimontata dal Sassuolo di un Berardi a lungo immarcabile. Parecchi giocatori della Lazio stanno rendendo meno che in passato. Che c'entri la guida tecnica di Sarri?

Va alla Sampdoria il derby contro il Genoa. La Fiorentina del capocannoniere Vlahovic travolge la Salernitana e si assesta al quinto posto. Il Torino supera di misura il Bologna. Questa sera, la Roma di Mourinho ospita lo Spezia.

domenica 12 dicembre 2021

Inter-Cagliari 4-0: Lautaro (2), Sanchez, Calhanoglu. Inter capolista solitaria

Alle 20:45, l'Inter affronterà il Cagliari al Meazza. Una vittoria regalerebbe ai nerazzurri il primato solitario in classifica dopo il pareggio del Milan a Udine. Dzeko riposa: gioca Sanchez al fianco di Lautaro. 

La cronaca. 

Cagliari molto chiuso e Inter che colleziona angoli. La sblocca Lautaro con un grande colpo di testa sul primo palo dopo angolo ben battuto da Calhanoglu. Sul finire del primo tempo, un Dumfries in gran giornata si procura un rigore, che Lautaro spreca calciando alla solita maniera. Ormai i portieri lo sanno. E Cragno è uno dei più bravi in assoluto. Ad inizio ripresa, raddoppia Sanchez:  destro al volo su assist di Barella. Un quarto d'ora dopo, Calhanoglu segna il terzo gol nerazzurro con un gran tiro da fuori che termina all'incrocio dei pali alla sinistra di Cragno. Poco più tardi Lautaro scatta sul limite del fuorigioco a raccogliere un bellissimo lancio di Barella: stop di petto e destro vincente: gol numero dieci in campionato. Entrano Satriano, Dimarco e Vidal per Lautaro, Brozovic e Dumfries. Lascia il campo anche Calhanoglu, ormai perfettamente calato nella parte e leader tecnico della squadra, per Sensi. Barella sfiora il gol con gran tiro a giro. Cragno si oppone. Esordio per Zanotti, che rileva Perisic. Vittoria netta per l'Inter, che conquista la vetta della classifica. Merita una citazione Simone Inzaghi: bravo. È andato oltre le aspettative di molti tifosi nerazzurri, a cominciare da quelle di chi scrive.