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domenica 12 novembre 2023
lunedì 3 ottobre 2022
Il punto dopo l'8^ giornata di Serie A 22/23
Napoli e Atalanta in testa, all'esito di partite diverse. Gli azzurri giocano un calcio brillante, tutti sembrano migliorati, a cominciare da Anguissa, autore di una doppietta, che ieri è parso Rijkaard. Kvaratskhelia, invece, somiglia sopratutto a sé, ha qualità notevoli e, specialmente la consapevolezza di possederle. I bergamaschi, invece, hanno avuto ragione della Fiorentina con un solo gol e la conferma di una fase difensiva inappuntabile.
Il Milan supera l'Empoli negli ultimi minuti, con audacia, sfrontatezza, buona sorte e Leao, che, in spazi aperti, ma non solo, pare immarcabile.
Torna al successo la Juve contro il Bologna, la Lazio supera agevolmente lo Spezia, con Milinkovic-Savic sugli scudi.
Pareggio tra Lecce e Cremonese. Il Sassuolo dilaga contro la Salernitana, mentre il Monza, illuminato dalla regia di Sensi, espugna il campo della Sampdoria, provocando l'ennesimo esonero in carriera di Giampaolo.
L'Inter spreca il vantaggio iniziale contro la Roma e perde la quarta partita in campionato. Un disastro, che ha responsabilità della società, quasi assente, dell'allenatore, in confusione, e dei calciatori, tutti preocuppati più di sé stessi che delle sorti della squadra. Non sarà facile venir fuori da questa crisi.
Stasera, l'Udinese gioca contro il Verona per il secondo posto in classifica.
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sabato 22 gennaio 2022
Inter-Venezia: 2-1. Dzeko!
Allarme Covid rientrato, la partita si gioca regolarmente. Inter con la formazione titolare.
La cronaca.
Il calcio è un gioco semplice. Basta il centravanti francese Henry, fisico da granatiere a tenere in scacco la retroguardia nerazzurra. Nessuno, nemmeno Skriniar, riesce a contrastarlo con efficacia. E proprio Henry porta in vantaggio il Venezia con un perentorio stacco di testa. La palla è centrale, ma Handanovic fraintende la traiettoria e compie l'ennesimo errore. Niente di nuovo sotto il sole. Pareggia Barella alla fine del primo tempo, dopo respinta avversaria su tiro al volo di Perisic, servito da un tenace Darmian. Nella ripresa Inter in avanti e Venezia arroccato in difesa, pronto a rilanciare su Henry, che di testa la prende sempre. Inzaghi cambia. Alla fine il gol del vittoria arriva su cross del subentrato Dumfries, che Dzeko trasforma in rete con un gran colpo di testa. Tre punti pesantissimi per l'Inter, dopo una partita giocata a ritmi troppo compassati. Giù di tono Perisic e Brozovic. Dopo la sosta, viste le avversarie in programma, l'Inter avrà bisogno di fare di più. Nettamente di più.
mercoledì 19 gennaio 2022
Inter-Empoli 3-2: Sensi! Nerazzurri ai quarti di Coppa Italia
L'Inter torna in campo, al Meazza. Sfiderà, per gli ottavi di Coppa Italia, l'Empoli di Andreazzoli. Simone Inzaghi darà spazio a chi gioca meno, da Ranocchia a Dimarco, da Gagliardini a Vecino. Davanti, Lautaro e Correa.
La cronaca.
Inter in vantaggio con Sanchez servito da un bel cross di Dumfries. Lautaro sfiora il raddoppio. Intervallo. Nella ripresa, è l'Empoli a fare la partita, fino a pareggiare con il subentrato Bajrami. Inzaghi sostituisce Vidal, Darmian e Vecino con Perisic, Barella e Calhanoglu. L'Inter sfiora il gol su tiro deviato di D'Ambrosio, ma l'Empoli contrattacca con Cutrone. Che prima impegna Radu di destro, poi di testa prende la traversa, palla addosso a Radu e gol. Empoli in vantaggio. Entra Dzeko per Gagliardini. Inter in avanti con poca precisione fino al gran gol in mezza rovesciata di Ranocchia, che conduce ai supplementari. Esce Lautaro per Sensi. Calhanoglu sfiora il gol con un tiro dal limite. È Sensi a trovare il gol del vantaggio nerazzurro, dopo buon controllo e tiro. Finisce 3-2 per l'Inter, che si qualifica ai quarti di finale. Si è avvertita la mancanza di Brozovic. Fossi nella dirigenza, terrei Sensi. Se sta bene, come pare adesso, è un giocatore di molta qualità. E sarebbe una valida alternativa a Calhanoglu.
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giovedì 13 gennaio 2022
L'Inter può e deve aprire un ciclo vincente
Il tempo è propizio. L'Inter ha una squadra forte, equilibrata, esperta, ma non vecchia. Ha vinto nettamente l'ultimo scudetto, ha vinto la Supercoppa Italiana ieri sera, può ripetersi in campionato. Almeno in campionato. La Juve attraversa una crisi paragonabile a quella vissuta tra il 1986 e il 1994. L'Inter ha il dovere di approfittarne. Per contro, il Milan è ancora indietro. Insomma, l'Inter può vincere, tanto, per i prossimi 3 o 4 anni. Per riuscirci, deve operare bene sul mercato. Trovare, almeno in estate, un centravanti forte, visto che Dzeko ha la sua età e torna sempre più spesso sulla trequarti. Lautaro sa fare quel ruolo, ma lo preferisco seconda punta e, comunque, ogni tanto deve rifiatare. Io, è fatto noto, darei spazio a Pinamonti, che ad Empoli sta vivendo la sua migliore stagione. Di certo, in attacco un innesto è necessario. A centrocampo, vanno sostituiti Sensi e Vecino. Soprattutto Vecino, mai più tornato ad alti livelli dopo l'infortunio. Sensi è bravo, ma c'è l'incognita sulle sue condizioni atletiche e pare che Inzaghi lo consideri poco. Un gran colpo sarebbe Van de Beek, che allo United non trova spazio. In difesa, la società si sta già muovendo per un rinforzo di qualità ed esperienza. Sprecare il vantaggio che l'Inter ha conquistato, lo stesso errore commesso nel 2010, sarebbe imperdonabile. Tanto più che l'Inter di oggi ha appena ricominciato a vincere.
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mercoledì 1 dicembre 2021
Inter-Spezia 2-0: Gagliardini, Lautaro (r)
Contro lo Spezia, Simone Inzaghi opta per qualche avvicendamento necessario. Riposa Barella, lasciando il posto a Gagliardini. Riposa Bastoni, con Skriniar che scala al centro - sempre infortunati Ranocchia e De Vrij - e Dimarco confermato a sinistra della difesa. Davanti, parte Corra al fianco di Lautaro Martinez. Dzeko inizialmente in panchina.
La cronaca.
L'Inter batte anche lo Spezia, nonostante l'assenza di quattro titolari. E rischia solo nel primo tempo, quando Handanovic compie, per una volta, una grande parata. Va in vantaggio con Gagliardini che batte con il destro il portiere spezzino dopo scambio insistito ai limiti dell'area. Nella ripresa, Lautaro si procura e trasforma il rigore che vale il 2-0 finale. Nerazzurri affiatati e in salute. Ho visto bene anche il subentrato Sensi. Oltre a Gagliardini. Spesso criticato dai suoi stessi tifosi. Non da me, però. Non è un fuoriclasse, ma un centrocampista di complemento, che nella rosa dell'Inter può starci eccome.
sabato 21 agosto 2021
Inter-Genoa 4-0: Skriniar, Calhanoglu, Vidal, Dzeko
Precoce vantaggio nerazzurro con Skriniar, che di testa raccoglie un bellissimo tiro d'angolo di Calhanoglu. Che più tardi si mette in proprio e raddoppia con un destro potente e preciso sul palo più lontano. Gioco fluido dell'Inter, che potrebbe segnare ancora. Skriniar e Bastoni agiscono da terzini aggiunti. Il gioco offensivo, così più arioso, se ne avvantaggia. Due contropiede genoani nel finale fanno capire, però, i rischi legati a tanta audacia tattica. Intervallo. Nel complesso, un'ottima Inter, nella quale si è visto sotto tono il solo Sensi. Nella ripresa, triplica il subentrato Vidal, apparso motivatissimo. Tanto che verso lo scadere, il cileno pesca Dzeko al limite dell'area piccola per il gol di testa che fissa il punteggio sul 4-0 per l'Inter. Debutto ufficiale più che incoraggiante per Simone Inzaghi.
sabato 1 maggio 2021
Crotone-Inter: 0-2. Eriksen, Hakimi
Un palo di Lukaku, però molto impreciso nel controllo di tanti palloni, un palo di Lautaro, e occasioni anche per Bastoni e Sensi. Tuttavia, il primo tempo si chiude sul risultato di 0-0, grazie anche alla gara attenta dei difensori del Crotone. La partita non si sblocca ed entrano Eriksen, Perisic e Sanchez per Sensi, Darmian e Lautaro. È proprio Eriksen con una violenta conclusione da fuori area, deviata, a trovare il gol. Più avanti annullato per fuorigioco un gol di Lukaku. Il gol del 2-0 per il successo finale dell'Inter lo segna Hakimi. È scudetto. Quasi.
domenica 11 aprile 2021
Inter-Cagliari: 1-0. Darmian. Undicesima vittoria consecutiva
Assente Barella per squalifica, Conte, a sorpresa, punta su un centrocampo di qualità, con Sensi ed Eriksen ai lati di Brozovic. Darmian rileva Hakimi, mentre Sanchez fa rifiatare Lautaro. Al netto di una conclusione da fuori di Nainggolan, è l'Inter a cercare il gol dall'inizio. Il Cagliari si difende con ordine, Vicario è in giornata. Nella ripresa, entra Hakimi per Young e Darmian si sposta a sinistra. È lui, al 77', a segnare su assist di Hakimi, servito da Lukaku. Avevo espresso molte riserve sull'ingaggio di Darmian, che si è invece rivelato utilissimo. Sofferenza finale dipesa dall'uscita di Eriksen e Sensi: scelta di Conte che non ho minimamente condiviso. Alla fine, comunque, undicesima vittoria consecutiva dell'Inter!
mercoledì 13 gennaio 2021
Fiorentina-Inter:1-2. Lukaku! Inter ai quarti di Coppa Italia. Sfiderà il Milan
Orario pomeridiano, le 15:00, per Fiorentina-Inter, ottavi di finale della Coppa Italia 2020/21. Nella settimana, che si concluderà con il derby d'Italia contro la Juve, Conte decide, finalmente, di puntare ad un centrocampo di qualità, con Eriksen e Sensi dall'inizio.
La cronaca: gioca Vidal e non Sensi. E proprio Vidal, autore comunque di una prova anonima, trova il primo gol nerazzurro su rigore trovato da Sanchez dopo respinta del portiere viola su tiro di Eriksen. Intervallo. Comincia la ripresa e subito Lautaro potrebbe raddoppiare ma spedisce a lato da posizione favorevole. Pareggia Kouame per la Fiorentina, dopo mischia confusa in area nerazzurra. Entrano Hakimi, Lukaku e Barella. E Hakimi sfiora due volte il gol. La partita non si sblocca e si va ai supplementari. Esce Vidal per Brozovic. L'Inter attacca ma senza grande ordine. Sanchez non angola un colpo di testa da due passi su cross di Hakimi. Lukaku è molto macchinoso. Bel tiro a giro di Eriksen, palla respinta in angolo da Terracciano. Che più tardi si ritrova tra i piedi un colpo di testa di Lukaku imbeccato da un angolo di Eriksen: grave errore del belga. Che poi si riscatta con un gol di testa, che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale. In conclusione, partita sofferta, l'Inter spreca energie preziose in vista del derby d'Italia di domenica sera contro la Juve. Una citazione per la partita di Castrovilli: il 10 della Fiorentina è una mezzala classica di grande qualità.
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domenica 20 dicembre 2020
Inter-Spezia: 2-1. Hakimi, Lukaku
Primo tempo di bruttezza imbarazzante. Almeno quello dell'Inter. Lo Spezia gioca la sua partita con ordine e attenzione, mostrando tutti i limiti del gioco nerazzurro. Lento, compassato, ricco di banali passaggi in orizzontale. Alcuni giocatori, da Barella a Lukaku, sembrano molto stanchi. All'inizio della ripresa, entra Sensi per Gagliardini. Una grande apertura di Lautaro, libera la corsa di Hakimi che batte il portiere dello Spezia con un rasoterra sul primo palo. Serve il Var per assegnare all'Inter un rigore solare, che Lukaku trasforma. Un triplo errore di Skriniar, De Vrij e Bastoni, nell'ordine, permette a Piccoli di accorciare allo scadere. Inter bruttina, ma vincente. C'è da migliorare. E tanto.
mercoledì 12 febbraio 2020
Inter-Napoli: 0-1. Fabian Ruiz
Dopo l'impresa nel derby, l'Inter affronta il Napoli nella semifinale d'andata della Coppa Italia. Un grandissimo gol di Fabian Ruiz punisce un'Inter stanca, lenta e prevedibile. Eriksen andava schierato dall'inizio, Sensi è lontano parente del giocatore ammirato all'inizio della stagione. Questo è stato un errore di Conte, che, c'è poco da fare, è più allenatore da campionato che da coppa. Detto questo, perché D'Ambrosio gioca in serie A, se ha fondamentali da serie D? Perché prevale la retorica dell'impegno.
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lunedì 6 gennaio 2020
Napoli-Inter: 1-3. Lukaku (2), Milik, Lautaro
L'Inter è costretta a vincere, dopo il facilissimo 4-0 che la Juve ha rifilato al Cagliari più dimesso della stagione. Il Napoli, a propria volta, ha bisogno di punti, per rianimare una classifica ancora ansimante. Due contropiede guidati e conclusi dal mancino di Lukaku, con scivolone di Di Lorenzo nel primo caso e errore di presa di Meret nel secondo, donano un doppio vantaggio all'Inter. Accorcia Milik su dormita della retroguardia nerazzurra. Nella ripresa, Lautaro, sbaglia Manolas, porta l'Inter sull'1-3. Questi i fatti essenziali. La sostanza è un'Inter solida, nel duo offensivo, nel gioco, in Bastoni, sempre più a suo agio da titolare. Inter vittoriosa sebbene penalizzata da alcune decisioni arbitrali. Napoli più volenteroso di altre volte, ma tanti, troppi errori.
venerdì 6 dicembre 2019
Inter-Roma: 0-0. Sotto tono Lautaro e Lukaku
L'Inter capolista riceve al Meazza la Roma di Fonseca, che, dopo le iniziali difficoltà, sta mettendo a frutto il talento sparso del suo reparto offensivo, ricco di alternative e di talento.I nerazzurri sono contati a centrocampo, attesa la contemporanea indisponibilità di Sensi, Barella e Gagliardini. Nella Roma, non dovrebbe giocare Dzeko, mentre, nell'Inter, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe non esserci Lukaku, per via di un attacco influenzale.
La cronaca: Roma a lungo padrona del gioco nel primo tempo, ma le migliori occasioni capitano all'Inter su errori della difesa giallorossa. Prima a Lukaku, a inizio partita, poi a Vecino, che non calcia, infine a Brozovic che calcia in modo oratoriale. Esce Candreva, entra Lazaro e si va al riposo. Al 48', solo una grande parata di Mirante impedisce il gol ad un magnifico esterno destro di Vecino. Poi, l'Inter mantiene uno sterile controllo del gioco. Biraghi, Lazaro e Brozovic sono molto imprecisi. Lukaku cammina e lo stesso Lautaro sbaglia tanto, soffrendo la marcatura di Mancini. De Vrij, oggi in versione Beckenbauer, predica nel deserto. Al posto di Conte, dieci minuti ad Esposito li avrei fatti giocare. Finisce 0-0. Due punti persi. Almeno cinque nitide occasioni da gol fallite. Troppe! Con il Barca, servirà ben altro.
La cronaca: Roma a lungo padrona del gioco nel primo tempo, ma le migliori occasioni capitano all'Inter su errori della difesa giallorossa. Prima a Lukaku, a inizio partita, poi a Vecino, che non calcia, infine a Brozovic che calcia in modo oratoriale. Esce Candreva, entra Lazaro e si va al riposo. Al 48', solo una grande parata di Mirante impedisce il gol ad un magnifico esterno destro di Vecino. Poi, l'Inter mantiene uno sterile controllo del gioco. Biraghi, Lazaro e Brozovic sono molto imprecisi. Lukaku cammina e lo stesso Lautaro sbaglia tanto, soffrendo la marcatura di Mancini. De Vrij, oggi in versione Beckenbauer, predica nel deserto. Al posto di Conte, dieci minuti ad Esposito li avrei fatti giocare. Finisce 0-0. Due punti persi. Almeno cinque nitide occasioni da gol fallite. Troppe! Con il Barca, servirà ben altro.
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mercoledì 27 novembre 2019
Slavia Praga - Inter: 1-3. Lautaro (2), Lukaku!
Slavia Praga - Inter: ore 21:00.
Partita decisiva, stasera, sul campo dello Slavia Praga, per l'Inter, che cerca di tenere accese le speranze di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Dopo un avvio incerto, funestato dalle due sconfitte esterne contro Barcellona e Borussia Dortmund, quest'ultima dopo aver sprecato un doppio vantaggio, ma, soprattutto dal pareggio casalingo proprio contro lo Slavia Praga. L'Inter dovrà fare a meno di Sensi e Barella, probabile l'impiego dal primo minuto di Borja Valero.
La cronaca: Slavia Praga arrembante, Inter guardinga. Un contropiede di Lukaku, che resiste a due cariche, è concluso da una splendida girata di Lautaro Martinez, per il vantaggio nerazzurro. L'Inter raddoppia anche, ma il gol di Lukaku viene annullato dopo intervento del Var, che sanziona un precedente intervento di De Vrij. Rigore, che Handanovic, figuriamoci!, non para: 1-1. Si va al riposo. Nella ripresa, l'Inter è più pericolosa. Centra due traverse, con Lukaku e Brozovic. Entrano Gagliardini e Lazaro per Borja Valero e Biraghi. Al 77' brutto errore di Lautaro, che spreca davanti al portiere. Entra Sebastiano Esposito per Vecino. Lukaku segna il gol della liberazione, dopo aver saltato il portiere. Poi ancora Lautaro, con volée sontuosa dopo raffinato assist di esterno mancino di un Lukaku in stato di grazia.
La cronaca: Slavia Praga arrembante, Inter guardinga. Un contropiede di Lukaku, che resiste a due cariche, è concluso da una splendida girata di Lautaro Martinez, per il vantaggio nerazzurro. L'Inter raddoppia anche, ma il gol di Lukaku viene annullato dopo intervento del Var, che sanziona un precedente intervento di De Vrij. Rigore, che Handanovic, figuriamoci!, non para: 1-1. Si va al riposo. Nella ripresa, l'Inter è più pericolosa. Centra due traverse, con Lukaku e Brozovic. Entrano Gagliardini e Lazaro per Borja Valero e Biraghi. Al 77' brutto errore di Lautaro, che spreca davanti al portiere. Entra Sebastiano Esposito per Vecino. Lukaku segna il gol della liberazione, dopo aver saltato il portiere. Poi ancora Lautaro, con volée sontuosa dopo raffinato assist di esterno mancino di un Lukaku in stato di grazia.
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martedì 5 novembre 2019
Borussia Dortmund-Inter: 3-2. Inter rimontata
Champions League. Signal Iduna Park. Ore 21:00
Sfida delicata, sul difficilissimo campo del Borussia Dortmund. L'Inter ha bisogno di vincere o, se non altro, di non perdere, per coltivare speranze di qualificazione agli ottavi di finale.
Inter subito in vantaggio con azione personale di Lautaro Martinez. Il Borussia gioca bene ma lascia grandi spazi dietro. Di cui non approfittano Brozovic e Lukaku. A tre minuti dal termine del primo tempo, Brozovic prende palla nella sua trequarti, va via a due avversari, passa a Lautaro che serve Candreva libero, palla indietro all'accorrente Vecino. Diagonale e gol. Azione spettacolare che sembrerebbe preannunciare grande impresa. Invece no. All'inizio della ripresa, L'Inter si presenta svagata e disunita. Ed ancora con la solita, pesante difesa a tre, sebbene i tedeschi giochino senza una punta di ruolo! Giocano, però, corrono, triangolano. Accorcia Hakimi : 1-2. Biraghi soffre moltissimo, con l'Inter che indietreggia troppo e Conte che tarda a cambiare. Brandt pareggia dopo pasticcio combinato da Candreva, che sbaglia una rimessa laterale, e Brozovic che non stoppa e si fa rubare il pallone. Conte si decide. Dentro Lazaro e Sensi per Biraghi e Vecino. Poi toglie anche Lukaku, che in Europa questo è, e mette Politano e non Esposito. Politano si fa male, resta in campo per onor di firma, e l'Inter becca il terzo gol, il secondo da Hakimi. Tutto molto imbarazzante, anche al netto di una certa sfortuna. La storia europea di Conte riassunta in pochi minuti. Una squadra organizzata e consapevole dei propri mezzi non viene rimontata con due gol di vantaggio. Detto questo, la rosa ha delle lacune. E la colpa è della dirigenza.
Sfida delicata, sul difficilissimo campo del Borussia Dortmund. L'Inter ha bisogno di vincere o, se non altro, di non perdere, per coltivare speranze di qualificazione agli ottavi di finale.
Inter subito in vantaggio con azione personale di Lautaro Martinez. Il Borussia gioca bene ma lascia grandi spazi dietro. Di cui non approfittano Brozovic e Lukaku. A tre minuti dal termine del primo tempo, Brozovic prende palla nella sua trequarti, va via a due avversari, passa a Lautaro che serve Candreva libero, palla indietro all'accorrente Vecino. Diagonale e gol. Azione spettacolare che sembrerebbe preannunciare grande impresa. Invece no. All'inizio della ripresa, L'Inter si presenta svagata e disunita. Ed ancora con la solita, pesante difesa a tre, sebbene i tedeschi giochino senza una punta di ruolo! Giocano, però, corrono, triangolano. Accorcia Hakimi : 1-2. Biraghi soffre moltissimo, con l'Inter che indietreggia troppo e Conte che tarda a cambiare. Brandt pareggia dopo pasticcio combinato da Candreva, che sbaglia una rimessa laterale, e Brozovic che non stoppa e si fa rubare il pallone. Conte si decide. Dentro Lazaro e Sensi per Biraghi e Vecino. Poi toglie anche Lukaku, che in Europa questo è, e mette Politano e non Esposito. Politano si fa male, resta in campo per onor di firma, e l'Inter becca il terzo gol, il secondo da Hakimi. Tutto molto imbarazzante, anche al netto di una certa sfortuna. La storia europea di Conte riassunta in pochi minuti. Una squadra organizzata e consapevole dei propri mezzi non viene rimontata con due gol di vantaggio. Detto questo, la rosa ha delle lacune. E la colpa è della dirigenza.
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sabato 14 settembre 2019
Inter-Udinese: 1-0. Sensi
Con fatica e grazie anche alla superiorità numerica regalata da De Paul, espulso per una manata a Candreva, l'Inter batte l'Udinese 1-0. Gol di testa, sì di testa, di Sensi, servito da un grande Godin. Per il resto, Barella in affanno, Lukaku, pure, contro difensori di pari stazza. Peraltro, ha sbagliato molti controlli. L'Inter deve crescere ancora parecchio.
domenica 1 settembre 2019
Cagliari-Inter 1-2
Il Cagliari non è il Lecce. E l'Inter soffre a centrocampo, dove Nainggolan ha molta voglia di farsi rimpiangere. Il gol arriva su cross di Sensi. Segna Lautaro Martinez di testa dopo carambola. Nella ripresa, pareggia Joao Pedro, che anticipa D'Ambrosio di testa. Un gioco di prestigio di Sensi procura all'Inter un rigore che Lukaku, fino ad allora un fantasma, trasforma. Entra anche Godin a dieci minuti dal termine.
lunedì 26 agosto 2019
Inter-Lecce 4-0: Brozovic, Sensi, Lukaku, Politano
Esordio brillante dell'Inter. Che patisce solo qualche ripartenza del Lecce all'inizio. Poi, domina. Fino al 4-0 finale di Candreva. Apre le marcature Brozovic con pennellata a giro. Poi, gran gol di Sensi, dopo due dribbling. Nella ripresa si sblocca Lukaku. Che si conferma fortissimo in campo aperto, meno in area e negli scambi. Quindi Candreva. Squadra sicura. Si aspettano avversari più forti. Conte sta facendo un buon lavoro.
lunedì 22 luglio 2019
Conte, Marotta e Suning. E l'Inter
Godin, Lazaro, Sensi e Barella. Mercato da terzo, quarto posto, siamo sempre lì. Conte, che mai avrei ingaggiato, si dice insoddisfatto, perché non arriva Lukaku, ottimo centravanti, a mio parere, ma, tra quelli del 1993 più forti, è terzo dopo Harry Kane, ieri autore di un gol favoloso contro la Juve in amichevole, e lo stesso Icardi. Il problema è che Icardi l'Inter ce l'ha già e vuol darlo via. Rinforzerebbe sia il Napoli che la Juve. Il cartellino di Lukaku costa uno sproposito: 83 milioni di euro! Con 100, si sarebbe potuto prendere Hazard, uno che invece avrebbe fatto sul serio la differenza. Eppure Marotta seguita ad avere un mucchio di sostenitori. Mentre Suning pare voglia ingaggiare Bale, in uscita dal Real Madrid, ma non per l'Inter. Per la sua squadra cinese. Povera Inter!
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