Serie a: il punto dopo la 17^ giornata. Inter capolista
La poca consistenza del Cagliari attuale forse impedisce di comprendere la reala dimensione del gioco nerazzurro. L'impressione resta comunque notevolissima. Organizzazione meno intensa e stressante e meccanica di quella di Conte, maggior serenità e libertà di gioco nella metà campo avversaria. Come ho sempre pensato, non è necessario memorizzare tutti i movimenti e ripeterli in modo ossessivo, come voleva Conte, come insegnava Sacchi. E l'estro, combinato con la tecnica, può più degli schemi. L'Inter di Simone Inzaghi guadagna la vetta dando spettacolo.
Tutto questo, in una giornata in cui tiene il passo solo l'Atalanta, che espugna, non senza fortuna, il difficile campo del Verona di Giovanni Simeone, ancora a segno. L'Atalanta ha una rosa meno blasonata ma profonda quanto quella dell'Inter, forse di più. Tanti commentatori lo dimenticano. Il Napoli perde in casa dall'Empoli, il Milan pareggia a Udine. Hanno avuto infortuni, ma Spalletti e Pioli non mi sembrano all'altezza di lottare per il titolo. Loro due più che le loro squadre. L'ho sempre detto, anche quando guidavano la classifica.
La Juve, che ha un attacco tra i meno prolifici, lascia due punti a Venezia e mi pare destinata ad un campionato di mezza classifica, la Lazio viene rimontata dal Sassuolo di un Berardi a lungo immarcabile. Parecchi giocatori della Lazio stanno rendendo meno che in passato. Che c'entri la guida tecnica di Sarri?
Va alla Sampdoria il derby contro il Genoa. La Fiorentina del capocannoniere Vlahovic travolge la Salernitana e si assesta al quinto posto. Il Torino supera di misura il Bologna. Questa sera, la Roma di Mourinho ospita lo Spezia.
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