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giovedì 25 marzo 2021

Italia-Irlanda del Nord: 2-0. Berardi, Immobile

Prima partita di qualificazione ai mondiali del 2022 per l'Italia di Mancini. Avversari modesti. Italia a basso ritmo. È Insigne, ormai leader maturo, a illuminare, liberandosi spesso sulla trequarti. Vantaggio firmato da Berardi, cui segue il gol di Immobile, facilitato da un'indecisione del portiere nordirlandese. Discreto primo tempo. Nella ripresa, azzurri troppo imprecisi. Il risultato non cambia. 

domenica 14 febbraio 2021

Inter-Lazio: 3-1. Inter capolista!

Partita difficile, avversario forte - la Lazio ha il miglior centrocampo della Serie A -, l'Inter, vincendo, opererebbe un significativo sorpasso in testa alla classifica, ai danni del Milan, sconfitto ieri sera dallo Spezia.

La cronaca. 

Giocano Eriksen e Perisic. Partita equilibrata, con la Lazio che tiene più campo. Da una grande combinazione tra Eriksen e Lukaku, palla a Lautaro, che viene steso in area biancoceleste. Rigore, che Lukaku trasforma, spiazzando Reina. L'Inter ha altre due occasioni, poi un rimpallo sulla trequarti offre a Lukaku la palla del raddoppio. Doppietta del belga. Intervallo. Nella ripresa, occasione per Acerbi, poi errore di disimpegno che libera la corsa di Lautaro, palla ad Hakimi, contrastato da un grande Parolo, che manda in angolo. Subito dopo, ribaltamento di fronte, punizione dal limite di Milinkovic-Savic che carambola su Escalante e batte Handanovic. Emozioni a non finire. Perché Brozovic innesca il contropiede di Lukaku, che straripa e serve Lautaro a porta vuota. Inter 3, Lazio 1. Inzaghi fa uscire Immobile e Correa. Gagliardini rileva Eriksen, autore di una grande partita. Esce anche Lautaro per Sanchez. Grande partita dell'Inter, con tutti i difensori concentrati. Lukaku finalmente tornato decisivo. E bravo anche Perisic, mai così zelante nell'applicazione ad un ruolo non suo. L'Inter scavalca il Milan in testa alla classifica, in vista del derby di domenica prossima. 

martedì 9 febbraio 2021

Serie A 2020/21: il punto dopo la 21^ giornata

Milan sempre in testa, che batte 4-0 il Crotone, seriamente candidato ad una precoce retrocessione. Per i rossoneri, doppiette di Ibra e Rebic. 

L'Inter vince in trasferta a Firenze, campo tradizionalmente difficile, mentre una Juve guardinga ha ragione della Roma. Che perde spesso con le grandi della classifica. Sì, tutto vero. Ma, ancor più vero è che nessuno segna, ormai da quasi 20 anni, quanto Cristiano Ronaldo. Averlo o non averlo, averlo o non averlo in forma, beh, fa molta differenza.

Il Genoa del bravo Ballardini prevale sul Napoli di Gattuso: doppietta di Pandev, classe 1983!

L'Atalanta subisce la tripla rimonta del Torino: gol del pareggio finale di Federico Bonazzoli, che da anni considero un campione. Non so se riuscirà a dimostrarlo sino in fondo, ma di talento, si vide anche nella Samp lo scorso anno, ne ha tanto. Ne aveva già all'Inter.

La Lazio continua a risalire la classifica, in gol il solito Immobile. I biancocelesti hanno, poi, il miglior centrocampo della serie A.

lunedì 25 gennaio 2021

Serie A 20/21: il punto dopo il girone d'andata

Il Milan si laurea campione d'inverno dopo la peggiore sconfitta rimediata in campionato dall'Atalanta. Un netto 0-3, nel quale brillano l'organizzazione orobica, il talento umbratile di Ilicic e lo strapotere atletico di Zapata, che a me sembrava fortissimo già quando faceva panchina al Napoli, mentre alcuni nemmeno ora se ne sono accorti. La squadra di Pioli, a mio parere, è andata oltre le proprie possibilità e, mi ripeto, i 12 rigori a favore hanno avuto un ruolo nel suo primato. Non credo che reggerà fino alla fine.

Però, c'è un però consistente, l'Inter, che rincorre, non ha sfruttato l'occasione dell'aggancio a Udine. Contro una squadra che si difende strenuamente e che avrebbe dovuto giocare con un uomo in meno da metà primo tempo e che, tuttavia, l'Inter avrebbe potuto battere ugualmente. Rinunciando al dogma dei tre difensori, schierando Eriksen, dando spazio a Pinamonti, insomma cambiando o provando a cambiare. Almeno a partita in corso. Credo che l'Inter potrà fare altri 41 punti nel ritorno, ma non so se basteranno per vincere il titolo. Forse sì, forse no. Eppure, ci sarebbe la possibilità di migliorare, se Conte fosse meno abbarbicato ai suoi principi calcistici.

La Juve è lì, a ridosso delle prime, ma mi pare squadra complessivamente fragile. Poco equilibrata e parecchio stanca. Tanto del suo destino dipenderà dalle condizioni di Cristiano Ronaldo.

Dell'Atalanta, s'è detto, è forte, ma non so quanta continuità potrà avere, dato il suo gioco altamente dispendioso, sia a livello fisico che mentale. La Roma, ora terza, segna tanto, ma prende molti gol. La Lazio è più forte, ma ha ancora l'impegno di Champions. La vera delusione è il Napoli, che qualche volta potrebbe giocare più coperto.

Una citazione merita la mezzala del Verona Zaccagni, giocatore completo, tecnico, atletico e audace. E voglio ricordare anche la settima rete di Destro con il Genoa. Rapidissimo nel primo controllo e nella battuta a rete, penso sempre che, se volesse, potrebbe giocarsi con Immobile il titolo di miglior centravanti italiano del momento.

lunedì 16 novembre 2020

Bastoni, Barella, Berardi e Insigne i migliori dell'Italia di Mancini

Queste partite di Nations League vanno prese con le pinze. Somigliano più ad amichevoli che a sfide sentite, con una posta in palio davvero importante. Tuttavia, per l'Italia di Mancini, ieri vittoriosa per 2-0 contro la Polonia, sono arrivate indicazioni confortanti. Dal gruppo, che appare affiatato, al gioco, che si esprime con disinvoltura, fino alle prestazioni dei singoli. Su tutti, Insigne, tecnico e resistente, fantasioso eppure continuo. Bastoni ha dimostrato di poter giocare bene in una difesa a quattro e mi chiedo se Conte se ne sia accorto. Barella è tra i massimi centrocampisti continentali. A voler essere rigidi, gli mancano quei due/tre centimetri di statura, con i quali sarebbe stato anche più dominante. Bravo anche Berardi. Tra i 19 e i 21 anni sembrava un predestinato. Poi, è calato. Ha saputo, cosa che a pochi riesce, rialzarsi e tornare più forte di prima. Ha ormai, a 26 anni, grande esperienza. Segna e fa segnare. Attaccante esterno di grande affidabilità. Cosa manca allora all'Italia? Un centravanti. Belotti e Immobile, in azzurro, non ripetono le prestazioni della serie A. Balotelli si è perso. Destro anche. Kean non mi pare all'altezza del compito. Io, ma sono di parte, aspetterei Pinamonti.

giovedì 15 ottobre 2020

La nazionale e il "caso" Immobile

Quanto è forte Ciro Immobile? A leggere le statistiche della Serie A, è fortissimo. A scorrere quelle della nazionale, un onesto mestierante del gol. E la verità? Sta, come spesso accade, nel mezzo. Nella Lazio, Immobile è il terminale unico del gioco, segnano anche altri, ma è a lui che i compagni guardano di più. E nella Lazio, che pratica un calcio di rimessa, organizzato ma di rimessa, Immobile può gettarsi negli spazi, dove spesso è immarcabile. Anche aiutato dal livello attuale delle difese, non alto. E gioca tranquillo, ha il sostegno di tutti e segna tanto. In nazionale, c'è più fraseggio e l'ambizione di comandare il gioco. Immobile deve fare più sponde. Insomma, non è proprio nella sua acqua. E, poi, non è tranquillo. Perché ieri sera, contro l'Olanda, di occasioni ne ha avute due, una clamorosa, e le ha fallite. Con la Lazio non le avrebbe sbagliate. Non entrambe. Insomma, è una combinazione di circostanze. Resta la differenza tra la sua caratura nazionale e quella internazionale. Ormai ha 30 anni e la tendenza è marcata. Per concludere, è meno forte di quanto raccontino i suoi gol in campionato, ma più forte di quanto dicano le sue cifre scarne in azzurro. Ed è soprattutto, a parer mio, questione di personalità. Del resto ebbe difficoltà analoghe lo stesso Mancini, pur tecnicamente straordinario. Comandante in capo alla Samp, spesso comparsa in nazionale. Con un'attenuante. Mancini avrebbe dovuto soffiare il posto a sua maestà Roberto Baggio, mica facile! Immobile non ha grandi avversari nel suo ruolo, attualmente. 

giovedì 30 luglio 2020

Atalanta-Inter peserà sul giudizio della prima stagione di Conte all'Inter

A una giornata dal termine, la Serie A non ha molti verdetti da emettere, al netto dell'ultima squadra che retrocederà: Genoa, un punto di vantaggio ma in crisi di gioco e risultati, e il Lecce, che sembra più sul pezzo. 

Poi, ci sarebbe la lotta per i posti dal secondo al quarto. Che vede coinvolte Inter, Atalanta e Lazio, con le prime due che si affronteranno sabato sera a Bergamo. Una sconfitta condannerebbe l'Inter all'ennesimo quarto posto e, persino, al rischio, remoto a dire il vero, di finire in Europa League, se Napoli o Roma vincessero Champions o Europa League. Di certo, influirebbe sul giudizio, già non molto lusinghiero, sulla prima stagione di Conte in nerazzurro. Sì, so bene che la Juve ,ieri sconfitta dal Cagliari di Zenga, aveva già vinto il titolo ma resta il dato di sei sconfitte stagionali, due più dell'Inter, che ha dissipato punti su punti. Come abbia potuto perdere, l'Inter, essendo in vantaggio a poco dalla fine e con l'uomo in più, contro il Bologna, questo Bologna, resta impossibile da spiegare. Non di certo con riferimenti alla rosa parzialmente inadeguata. 

Una riflessione sulla classifica cannonieri, guidata da Immobile con 35 gol, 14 su rigore. Immobile è un buon centravanti, esperto, ha compiuto 30 anni. Ma, 35 gol sono troppi, come troppi sono i rigori che ha tirato. Negli anni '80, lo dico sapendo che mancherà sempre la prova contraria, avrebbe faticato ad andare in doppia cifra. Stesso discorso per tanti altri, da Caputo a Di Carmine. 

lunedì 6 luglio 2020

Serie A 19/20: il punto e la classifica dopo la 30^ giornata

Le squadre più in salute sembrano Juve e Atalanta. Quelle con le rose più profonde, anche se la qualità di quella bianconera è superiore. La Juve vince il derby della Mole, ma da cinque lustri non è una novità, l'Atalanta espugna il campo del Cagliari, anche con fortuna. 

L'Inter sprofonda nella trappola dei propri fantasmi, subendo una patetica rimonta casalinga contro il Bologna: continua la fuga dialettica di Conte di fronte a responsabilità anche troppo evidenti. L'Inter ha il secondo monte ingaggi della serie A e il tecnico più pagato e rischia di arrivare quarta come nelle ultime due stagioni con Spalletti. 

La Lazio perde in casa contro il Milan: pesantissima l'assenza di Ciro Immobile. Ora, la Juve ha sette punti di vantaggio sui biancocelesti. La Roma cede al Napoli di un Insigne ispiratissimo, autore di un gran gol. 

Classifica serie A 30^ giornata

 Juve 75 Cagliari 39
 Lazio  68 Parma 39
 Inter  64 Fiorentina 34
 Atalanta 63 Fiorentina  31
 Roma 48 Sampdoria 32
 Napoli  48 Udinese 32
 Milan 46 Genoa 27
 Verona 42 Lecce 25
 Bologna 41 Brescia 21
 Sassuolo  40 Spal            19

Il Sassuolo strapazza il Lecce, mentre il derby di Genova per la salvezza, vede il netto 3-0 della Sampdoria di Ranieri contro la Spal e il pareggio sofferto del Genoa sul campo dell'Udinese: ha segnato di nuovo Pinamonti. Sul quale sbilancio da tre anni: è un grande centravanti non solo per mezzi tecnici ed atletici ma anche per personalità.

Comincia una settimana decisiva, a fronte di due impegni non proibitivi per Lazio, la Juve farà visita al Milan, in ripresa e con Ibra recuperato, ed ospiterà l'Atalanta. Se avrà ancora sette punti di vantaggio, dopo le prossime due giornata, avrà di fatto conquistato il nono scudetto consecutivo. Non potete dirmi che la serie A sia un campionato competitivo.

domenica 5 luglio 2020

Derby alla Juve, crolla la Lazio contro il Milan

Nessuna traccia del "vecchio cuore granata". Da anni, il Torino è la pallidissima copia della squadra che la Juve soffriva di più. Ieri, c'è stata partita per una ventina di minuti, tra il rigore trasformato da Belotti e la punizione segnata da Cristiano Ronaldo.

Senza Immobile è Caicedo, la Lazio affronta un Milan ordinato e compatto, che ritrova Ibrahimovic al centro dell'attacco. Vince il Milan, che prevale a centrocampo, con un perentorio 3-0 esterno. La Lazio è stanca. E, come spesso sottolineato, ha una rosa poco profonda. Giocando ogni tre giorni, questo limite è esasperato. Campionato quasi finito. La Juve ha 7 punti di vantaggio a 8 giornate dal termine.

domenica 16 febbraio 2020

Lazio-Inter: 2-1. Conte sbaglia tutto

Eriksen parte dalla panchina. Conte non lascia il suo spartito: 3-5-2 anche stasera. Con Vecino e Barella ai lati di Brozovic. Squadre disposte a specchio. Il primo squillo è della Lazio: traversa colpita da un tiro strepitoso di Milinkovic-Savic. L'Inter risponde con conclusione mancina di Lukaku dopo contropiede orchestrato da Brozovic. Sul finire del primo tempo, l'Inter passa. Tiro di Candreva, respinta centrale di Strakosha e gol di Young. Nella ripresa, il rigore, assai generoso, n. 14 assegnato alla Lazio in campionato conduce al pareggio di Immobile.  Poi i biancocelesti passano in vantaggio con Milinkovic-Savic, che ha il tempo di un gioco di suola in area nerazzurra, dopo un rinvio sbagliato da Vecino. Godin e Skriniar a 3 non sanno giocare. Con l'eccezione di Conte, l'hanno capito tutti. Eriksen entra a un quarto d'ora dalla fine per un Brozovic quanto mai sotto tono. Moses rileva Candreva. Padelli salva il risultato su Immobile, che taglia come il burro la linea formata da De Vrij, frastornato dai fischi, e Godin. Che esce, era ora, per Sanchez. Conte ha sbagliato formazione prima e cambi dopo. Tutte fallite le partite importanti. Barca, Borussia Dortmund, Juve e Lazio. Conte ha un repertorio limitato. Suona sempre la stessa musica. Non ha voluto cambiare modulo, passando al rombo di centrocampo, che avrebbe valorizzato Eriksen. Il risultato è stato il gioco lasciato alla Lazio. Milinkovic-Savic, da solo, ha fatto più di tutti i centrocampisti nerazzurri messi assieme. Barella molto stanco. Brutta prova di Lautaro, mentre Lukaku, che pure ha fatto meglio dell'argentino, continua a non segnare contro le prime della classifica. È sempre stato così. Anche in Premier.

venerdì 14 febbraio 2020

Lazio-Inter: crocevia della stagione

Partita di capitale importanza. Domenica sera l'Inter farà visita alla Lazio per quella che è, a tutti gli effetti, una gara decisiva per lo scudetto. Cui concorre anche la Juve meno solida e competitiva degli ultimi nove anni. La Lazio è in salute ed è imbattuta da un mucchio di partite, ha il miglior centrocampo del campionato, nessun impegno infrasettimanale nelle gambe - e sarà così fino al termine della stagione e, last but not least, il vento in poppa. L'Inter è forte, ma in difficoltà da un mese a questa parte: Barella è stanco, Sensi in ritardo di condizione. Decisivo potrebbe essere l'impiego dal primo minuto di Eriksen, che ha la personalità e i colpi per indirizzare la partita. Conte dovrebbe, però, optare per un modulo diverso, una difesa a 4 e un rombo a centrocampo. Un pareggio potrebbe avvantaggiare la Juve. Ritengo che Simone Inzaghi cercherà di limitare Brozovic, che è la prima fonte del gioco nerazzurro. Mettendogli addosso Correa (o Caicedo) e Milinkovic-Savic, a turno. La presenza di Eriksen, che sa comandare il gioco, potrebbe ovviare a questo problema, da cui è dipeso in gran parte il brutto primo tempo dell'Inter contro il Milan. Sia l'Inter che la Lazio danno il meglio negli spazi, in campo aperto. Dove si esaltano Immobile e Lukaku.

lunedì 20 gennaio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 20^ giornata. Crisi del Napoli

Cristiano Ronaldo tiene in alto la Juve: fa comodo schierare il miglior goleador degli ultimi 40 anni. Anche perché il decantato gioco di Sarri si vede poco o niente e il Parma impegna non poco i bianconeri. Che, tuttavia, allungano in cima alla classifica, approfittando dell'ennesima rimonta subita dall'Inter di Conte: 1-1 a Lecce. Per i nerazzurri si tratta del quarto pareggio in sei partite. Non un caso, insomma. Conte è troppo devoto ai suoi dogmi: difesa a tre, anche contro mezzo attaccante, pressing sempre alto, anche se i propri giocatori sono stanchi. E lettura non acutissima della partita in corso. Eriksen servirebbe tantissimo. Vince il Milan sull'Udinese grazie alla doppietta di Rebic, mentre affonda il Napoli di Gattuso, sconfitto in casa dalla Fiorentina. Ho sempre pensato che Gattuso non avrebbe risollevato i partenopei. E sta andando proprio così. Vince la Roma, in casa del Genoa e stravince la Lazio contro la Sampdoria: undicesimo successo consecutivo dei biancocelesti e gol n. 23 per il capocannoniere Immobile, autore di una tripletta. La Lazio ha una partita da recuperare. La settimana prossima, derby capitolino.

martedì 7 gennaio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 18^ giornata. Si segna come nei primi anni '50

L'Inter espugna il San Paolo dopo più di 22 anni, giocava ancora Bergomi e giocava il primo Ronaldo, nell'Inter corsara di Simoni. Il che basta a segnalare l'importanza del successo che i nerazzurri hanno colto ieri sul campo del Napoli. Ha vinto anche la Juve, contro il Cagliari, con tripletta di Cristiano Ronaldo, che, quando entra in area, è ancora il più efficace attaccante in circolazione. Tiene il passo la Lazio del capocannoniere Immobile, 19 gol, dopo il successo nel recupero sul Brescia di Balotelli. Sarà lotta a tre per il titolo. Perde invece la Roma, sorpresa in casa dalla doppietta di Belotti. Successo esterno del Verona sulla Spal. Il Milan non va oltre il pareggio contro la Samp: l'ingresso di Ibrahimovic non cambia la partita e mi domando perché mai Pioli, allenatore non particolarmente brillante, abbia allenato tante grandi squadre. I gol di giornata sono del Papu Gomez, nel rotondo 5-0 dell'Atalanta contro il Parma, e di Benassi, nel pareggio della Fiorentina a Bologna.
Ultima notazione: la qualità media dei difensori del campionato è bassa. Stesso discorso, ampliando il campo d'indagine, per la qualità media della fase difensiva. Il calcio italiano ha subito un mutamento profondo. Si segna di più e con più facilità. Per carità, niente di inedito. Accadeva anche nei primissimi anni '50. Poi, non era più successo. Fino a qualche stagione fa. Quest'anno, è ragionevole prevedere, almeno quattro o cinque attaccanti chiuderanno a più di 20 gol. Nel 1950 furono addirittura nove, nel 1951 sei, nel 1952 cinque. Ecco, siamo nei paraggi del 1952.

lunedì 25 novembre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 13^ giornata. Continua il testa a testa tra Juve e Inter

A Bergamo, la Juve di Sarri soffre come le succede dall'inizio della stagione, ma vince, grazie a Higuain, il migliore, e Dybala, oltre al concorso di un errore arbitrale e di una certa ingenuità della difesa atalantina. L'Inter, che tiene il passo e  resta a -1 dalla vetta della classifica, ha facilmente ragione del Torino, su di un campo ai limiti della praticabilità. Quinto successo consecutivo della Lazio del capocannoniere Immobile: 15 reti! Vince anche la Roma, la cui qualità offensiva è di primissimo ordine. Pareggiano Milan e Napoli, intrappolate dentro una crisi tecnica dagli esiti incerti. Comincia a funzionare la cura Ranieri per la Samp, che vince contro l'Udinese.

lunedì 18 novembre 2019

Italia-Armenia 9-1

Non ricordo una vittoria così larga. L'Italia vince anche l'ultima gara di qualificazione ad Euro 2020, soverchiando l'Armenia con un irreale 9-1. Doppiette per Zaniolo, che si sblocca anche in azzurro, e Immobile. Federico Chiesa trova il primo gol in nazionale alla diciassettesima presenza! Al netto della modestia degli avversari, bisogna ammettere il buon lavoro fatto da Mancini. Fino ad ora.

Cosa può fare l'Italia a Euro 2020?

Giovani talenti ci sono, una discreta organizzazione di gioco anche. Tuttavia, in vista degli Europei itineranti del 2020, esordio all'Olimpico di Roma, finale nel nuovo Wembley a Londra, mi pare necessario riflettere su un dato: i gol. E, vieppiù, sui gol del goleador. Che ancora la nazionale di Mancini non ha trovato. Tanto per capirci, quando l'Italia ha vinto o è andata vicino a vincere le grandi manifestazioni internazionali, un goleador l'ha sempre avuto. Schiavio, 4 gol ai mondiali del 1934, uno meno del capocannoniere Nejedly. Piola, 5 gol ai mondiali del 1938, due meno del capocannoniere Leonidas. Paolo Rossi, 6 gol nel mundial di Spagna del 1982: fu lui il capocannoniere. Solo nel 2006, l'Italia, con molta fortuna, vinse i mondiali contentandosi dei due gol di Toni, emulato da Materazzi. Agli Europei del 1968, vinti contro la Jugoslavia, si giocò e segnò poco. Il capocannoniere fece solo due gol. E veniamo all'oggi. Possono, Belotti o Immobile, segnare i gol necessari? Quelli che penso possa segnare Kane per l'Inghilterra o uno tra Griezmann e Mbappé per la Francia?

lunedì 11 novembre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 12^ giornata


  • Serie A 2019/20, 12^ giornata.
  • Vince la Juve contro un Milan volenteroso ma scolastico. I rossoneri hanno buoni palleggiatori, da Bennacer a Chalanoglu a Bonaventura, ma manca il Piatek dello scorso anno. Troppi tiri dalla distanza, tiri da 0-0, non bastano ad annettersi una partita, che decide una prodezza di Dybala, subentrato allo scontento Cristiano Ronaldo
  • L'Inter segue la Juve ad un punto, grazie al successo contro il Verona firmato da Barella.
  • Pareggiano Napoli, in piena crisi tecnica ed ambientale, e Atalanta, fermata dalla Samp del pragmatico Ranieri.
  • Crolla la Roma a Parma, mentre la Lazio batte il Lecce, con Immobile che sale a 14 gol in classifica marcatori.
  • Si rianima il Toro contro il Brescia: doppietta di Belotti su rigore nel rotondo 4-0 finale per i granata.
  • Un grande Cagliari, ispirato da un Nainggolan in stato di grazia, travolge la Fiorentina e si issa al terzo posto della classifica. Mi aveva impressionato già alla seconda giornata, il Cagliari, quando aveva perduto di misura contro l'Inter.

martedì 5 novembre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo l'11^ giornata


  • Undicesima giornata della serie A 2019/20.
  • Continua il testa a testa tra Juve e Inter. I bianconeri, che continuano a giocare piuttosto male, vincono il derby della Mole con gol di De Ligt, l'Inter rimonta il Bologna con doppietta di Lukaku.
  • Prezioso successo della Roma sul Napoli meno competitivo, almeno in campionato, degli ultimi anni. Sugli scudi Zaniolo, autore di un gol splendido, un prodigio di coordinazione, tutto di caviglia, somigliante, mutatis mutandis, a certi passanti tutti di polso di Roger Federer.
  • La Lazio vince in casa del Milan, guidata dal capocannoniere Immobile e ispirata dal miglior rifinitore della serie A, Luis Alberto.
  • Importante il successo esterno della Sampdoria, gol di Caprari, sul campo della Spal.
  • Ancora più importante quello del Cagliari, ora quinto in classifica, sul campo dell'Atalanta: i sardi hanno un centrocampo di grande qualità.
  • Il derby del Lago di Garda va al Verona, che batte il Brescia. Inutile, sebbene molto bello, il gol di Balotelli.

giovedì 31 ottobre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 10^ giornata


  • Decima giornata della serie A 2019/20.
  • Juve fortunatissima. Batte allo spirare della partita il Genoa del bravissimo Thiago Motta, con un rigore, piuttosto dubbio, trasformato dal solito Cristiano Ronaldo. Che sopporta la tensione meglio degli altri, c'è poco da fare. Prima, c'era stata un'espulsione immeritata ai danni del Genoa cui era seguita, ma solo nel finale, la sacrosanta espulsione di un modesto Rabiot. Grande prova di Schone, regista acutissimo di un Genoa che ha lungamente irretito la squadra di Sarri.
  • L'Inter resta ad un punto dalla Juve, grazie al sofferto successo contro il Brescia. La squadra è stanca. Ma, compatta.
  • La Lazio travolge il Torino di Mazzarri: il capocannoniere Immobile, doppietta per lui, sale a 12 gol in campionato, 99 con la maglia della Lazio.
  • Largo successo della Roma, rimasta presto in dieci, sul campo dell'Udinese. Gran gol iniziale di Zaniolo. E prova brillante di Santon. I giallorossi, pur decimati dagli infortuni, stanno risalendo la china. 
  • La partita del giorno, tra Napoli e Atalanta, finisce in pareggio. Il Napoli reclama un rigore, che resta dubbio, su Llorente. Aveva giocato meglio e avrebbe meritato di battere i bergamaschi. Ha sprecato troppo sotto porta, però.
  • Stasera, il Milan ospita la Spal.

lunedì 28 ottobre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 9^ giornata


  • Pareggi per Juve, Inter e Napoli. Contro Lecce, Parma e Spal. Delude, più di tutti, il Napoli di Ancelotti, che mi pare destinato, secondo la storia del tecnico emiliano, a far meglio in Europa che in campionato.
  • Corre solo l'Atalanta tra le prime della classe, grazie al fragoroso successo, 7-1, contro l'Udinese di un bravo Okaka. La squadra di Gasperini, così a disagio in Champions League, in serie A se la gioca con tutti. E la provocazione lanciata da Sconcerti sul Corsera, con l'invito a provare a vincere lo scudetto, è tutt'altro che peregrina. Di certo, i bergamaschi, che hanno indovinato l'ingaggio di Muriel, 8 gol in 7 partite, possono confermare il terzo posto della passata stagione.
  • Vince la Roma, contro lo spento Milan di Pioli: sugli scudi Zaniolo, trequartista di enorme talento. Una sorta di Ballack mancino, con meno colpo di testa, ma miglior progressione. 
  • Successo anche per la Lazio sul campo non facile della Fiorentina. Immobile segna ancora e consolida il primato in classifica cannonieri.
  • Da segnalare l'esordio vittorioso di Thiago Motta con il Genoa. Era un professore in campo, mi pare destinato a diventarlo anche sulla panchina.
  • Pareggio tra Torino e Cagliari: i sardi formano, l'ho scritto già molte volte, una squadra molto solida.