Giovani talenti ci sono, una discreta organizzazione di gioco anche. Tuttavia, in vista degli Europei itineranti del 2020, esordio all'Olimpico di Roma, finale nel nuovo Wembley a Londra, mi pare necessario riflettere su un dato: i gol. E, vieppiù, sui gol del goleador. Che ancora la nazionale di Mancini non ha trovato. Tanto per capirci, quando l'Italia ha vinto o è andata vicino a vincere le grandi manifestazioni internazionali, un goleador l'ha sempre avuto. Schiavio, 4 gol ai mondiali del 1934, uno meno del capocannoniere Nejedly. Piola, 5 gol ai mondiali del 1938, due meno del capocannoniere Leonidas. Paolo Rossi, 6 gol nel mundial di Spagna del 1982: fu lui il capocannoniere. Solo nel 2006, l'Italia, con molta fortuna, vinse i mondiali contentandosi dei due gol di Toni, emulato da Materazzi. Agli Europei del 1968, vinti contro la Jugoslavia, si giocò e segnò poco. Il capocannoniere fece solo due gol. E veniamo all'oggi. Possono, Belotti o Immobile, segnare i gol necessari? Quelli che penso possa segnare Kane per l'Inghilterra o uno tra Griezmann e Mbappé per la Francia?
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