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domenica 3 novembre 2013

Inter corsara a Udine, Milan travolto dalla Fiorentina, esonero pronto per Allegri. Vincono Juve e Napoli. Si ferma la Roma a Torino

Inter solida al Friuli contro un'Udinese di poca personalità. Mazzarri rinuncia a Kovacic, e ci risiamo, per affidarsi ancora all'estro disordinato di Guarin, infoltendo il centrocampo con Taider: poco appariscente ma utilissimo. Bella prova, come sempre in questa stagione, di Alvarez, che cresce alla distanza e segna il gol del 3-0, dopo le reti di Palacio, migliore in campo, e di Ranocchia che, a 25 anni!, esce per crampi. Finisce prematuramente la partita anche Jonathan e, prima di lui, Samuel, che immagino resterà fuori a lungo. E' stato, ma è giusto ormai parlarne al passato, un grande difensore. Insomma, alla fine Mazzarri è stato costretto a far esordire Andreolli, già capitano della primavera dell'Inter, che merita più spazio. Il Milan perde in casa con la Fiorentina ed Allegri, che ha perduto il polso della squadra, è vicinissimo all'esonero. Vince con la solita fortuna la Juve a Parma, mentre il Napoli supera il Catania con Callejon, uno dei calciatori più forti della serie A, ed il ritrovato Hamsik. Festival del gol a Marassi, dove il Sassuolo stende la Samp, con tripletta del giovane Berardi e gol del talentuoso ma sottovalutato Floro Flores. Una Lazio spenta cede in casa al Genoa. La Roma, dopo dieci vittorie consecutive, è fermata sul pari a Torino: a Strootman replica un grande Cerci. Giallorossi ancora in vetta con tre punti di vantaggio su Napoli e Juve.

domenica 19 maggio 2013

Cinque minuti dalla fine: Fiorentina al terzo posto, arriva la Champions. Il capolavoro di Montella. Delusione Milan, sconfitto a Siena. Poi, Balotelli e Mexes cambiano la storia. E' il Milan ad andare in Champions

Chi l'avrebbe detto? Il Milan manca la Champions, perdendo a Siena. Allegri va via. Tocca alla Fiorentina, che travolge il Pescara agguantare allo sprint il terzo posto, che qualifica ai preliminari di Champions League. Si consuma il capolavoro tattico di Montella, premiato dal miglior centrocampo del campionato: tecnica superiore, gioco di prima intenzione, poca corsa, poca forza, molta testa. Aquilani, Pizarro, Borja Valero e via di questo passo. Altro che doppio mediano. Giusto così. Tutto questo sino a cinque minuti dallo scadere dei tempi regolamentari. Poi, rigore trasformato da Balotelli, 12 gol in 12 partite per lui, e gol di Mexes. Il Milan rovescia il risultato. Sfuma il sogno Champions per la Fiorentina. La spunta il Milan.

lunedì 12 novembre 2012

Quagliarella brilla nella Juve, De Rossi inguaia la Roma. Infinita la crisi del Milan, Cavani trascina il Napoli

Assorbita la sconfitta casalinga con l'Inter, la Juve, grazie ad un grande Quagliarella, maramaldeggia a Pescara. Confermando l'inadeguatezza tecnica di un campionato a 20 squadre, troppe. Tornare, non dico a 16, ma, almeno a 18 squadre, sarebbe necessario per restituire competitività ed attendibilità alla massima serie italiana. La Lazio vince, con pieno merito, il derby di Roma. Segna Klose, formidabile, come al solito. Hernanes è il miglior centrocampista del campionato. Quale fu, per qualche tempo, De Rossi. Oggi divenuto un peso per la Roma. La sua espulsione ha deciso la partita di ieri e, probabilmente, scritto la parola fine sulla sua carriera in giallorosso. Troppo lento e compassato per brillare nel centrocampo di Zeman. Resta un mistero Piris: sempre fuori posizione, sempre approssimativo negli interventi difensivi. Ha sulla coscienza molti gol subiti dalla Roma in questa stagione. Infinita la crisi del Milan, superato da un bella Fiorentina al Meazza. Borja Valero è un grande regista. Allegri sarà esonerato. Si tratta soltanto di capire quando. Rimonta vincente, infine, per il Napoli contro il Genoa. Cavani, in questo momento, è il più forte attaccante del mondo. Tecnico, sì, ma anche agonisticamente feroce. Un asso. Juve, Inter e Napoli si giocheranno lo scudetto fino alla fine.

mercoledì 24 ottobre 2012

Piccola Juve in Champions, Allegri rischia il posto contro il Malaga

Passano gli anni, anzi i decenni, ma certe tendenze si confermano. La Juve, spesso tiranna in Italia, diventa piccola piccola in Europa. Ancora un pareggio, anche contro i danesi assai poco blasonati, lo Shaktar di Lucescu che prende il largo ed il rischio eliminazione dalla Champions che assume sembianze molte concrete. Marchisio e Vidal tirano la carretta da troppo, Pirlo non sempre può illuminare la scena. Di fondo, però, c'è quella vulnerabilità, tutta europea, connaturata alla storia della Juve. La sindrome di Magath, per chi se lo ricorda. Fra poche ore, il Milan se la vedrà con il Malaga, squadra di assi, come Joaquin e Saviola, che hanno avuto una carriera inferiore ai grandi mezzi: Allegri, manco a dirlo, rischia l'esonero. C'è poco da fare, in caso di sconfitta, Allegri sarà esonerato.

domenica 21 ottobre 2012

Milan a rischio retrocessione, la Juve supera il Napoli, la Lazio punta al titolo

Sono tre anni che la Lazio comincia la stagione in modo esaltante. Quello ammirato in queste prime giornate è il miglior Klose da parecchi anni a questa parte: un centravanti tanto essenziale quanto spettacolare. Di Hernanes di sapeva, è il miglior centrocampista del campionato: dovesse evitare la caduta di rendimento del girone di ritorno dello scorso campionato, la Lazio potrebbe davvero puntare allo scudetto. Petkovic, una grande sorpresa, studia gli avversari nei dettagli più minuti e plasma la sua squadra di conseguenza. Giustamente battuto il Milan, in stato confusionale: Allegri andava esonerato da tempo. La Juventus, più  cinica che mai ha vinto la sfida scudetto con il Napoli: la squadra di Mazzarri, come nel ritorno di Champions con il Chelsea, denuncia limiti di personalità. I bianconeri si confermano favoriti per la vittoria finale.

domenica 7 ottobre 2012

L'Inter batte il Milan 1-0. Gol di Samuel. Molti errori, espulso Nagatomo. Allegri esonerato?

Decide un gol di Samuel su punizione dalla sinistra di Cambiasso, dopo una manciata di minuti. Milito, poco dopo, potrebbe chiudere la gara, se soltanto riuscisse a mettere a frutto un clamoroso errore di Abbiati, ma, il centravanti argentino sbaglia, due volte!, e non ci sono parole per restituire l'enormità dell'occasione sprecata. L'Inter si rintana in difesa, i rossoneri tengono le redini del gioco senza tuttavia incidere. Coutinho non vede palla e, questa volta, anche Cassano latita abbastanza. Segna Montolivo a gioco fermo. La partita s'infiamma, nella ripresa secondo a giallo a Nagatomo, che viene espulso. Il Milan reclama poi un rigore su Robinho, che forse c'è. L'Inter trema anche perché Handanovic sa lanciare con le mani fino a metà campo, parerà pure i rigori, ma ha fondamentali scadenti e non blocca un tiro che sia uno, smanacciando addosso agli avversari, che non ne approfittano. Nel frattempo Cassano è uscito per Pereira e, prima di lui, Coutinho ha lasciato il posto a Guarin. Lo spartito non cambia: il Milan attacca, l'Inter, senza un regista, arranca. Palacio, subentrato a Milito potrebbe chiudere, ma tira debolmente. Finisce 1-0 per l'Inter, tra polemiche infinite. La direzione di gara è stata davvero scadente. Ho la sensazione che Allegri sarà esonerato. Stramaccioni, senza lo straccio di un'idea, ha la fortuna di vincere il suo secondo derby.

martedì 25 settembre 2012

Tassotti difende Allegri, ma l'esonero è vicino

Difesa d'ufficio di Tassotti, eterno allenatore in seconda, in beneficio di Allegri. Basterà? Credo di no. I rapporti tra Allegri e la maggioranza dello spogliatoio rossonero appaiono largamente compromessi. Questo Milan, del resto, ha perduto molta della qualità delle passate stagioni. Dopo la sconfitta di Udine, soltanto la difficoltà di reperire un sostituto credibile ha rinviato l'esonero di Allegri. Che, però, non potrà tardare ancora molto.

lunedì 24 settembre 2012

Juve a punteggio pieno, frena la Lazio, la Roma vince d'ufficio

Vittoria per 3-0 della Roma sul Cagliari. A tavolino. Questo l'esito della querelle che ha tenuto banco nell'ultima giornata di serie A. Seguiranno polemiche a non finire. La Juventus, intanto, aggrappata al talento di Quagliarella, resta da sola in testa, a punteggio pieno, complici le frenate di Napoli, costretto al pari da un buon Catania, e Lazio, sconfitta in casa dal Genoa, grazie ad un gol di Borriello: il miglior centravanti italiano, ogni volta che stia bene fisicamente. Il ritardo dell'Inter e, soprattutto, del Milan, comincia a farsi pesante. Strammacioni rischia l'esonero. Allegri più di lui. Aspettiamo il turno infrasettimanale, per capirne di più.

domenica 23 settembre 2012

Allegri esonerato: la sconfitta di Udine gli costa la panchina

Troppo pochi tre punti per il Milan dopo quattro giornate di campionato. La Juve, a punteggio pieno, dista già nove punti. Allegri sarà esonerato. La sconfitta rimediata sul campo dell'Udinese scrive la parola fine dell'avventura rossonera del tecnico toscano. Che paga le partenze eccellenti dell'estate, da Ibra a Thiago Silva, l'allontanamento dei leader storici dello spogliatoio, da Gattuso a Nesta, ma, anche un carattere fumantino che gli ha alienato parecchie simpatie. Il resto l'hanno fatto i risultanti più che deludenti di questo terribile inizio di stagione.

giovedì 20 settembre 2012

Allegri esonerato? Si vocifera di una lite con Inzaghi. Grandissima tensione in casa Milan

C'è da scommettere che Allegri sarà esonerato a giorni. Perché il Milan si è troppo indebolito per recitare anche un ruolo da protagonista in campionato ed in Champions League. Del resto, lo scorso anno il gioco rossonero era per la gran parte appoggiato su Ibrahimovic, come spesso è accaduto alle squadre del centravanti svedese, con l'eccezione del Barca di Guardiola. A centrocampo, manca un fuoriclasse capace di comandare il gioco, in difesa la qualità media è precipitata con la partenza di Thiago Silva ma anche di Nesta. Alla fine della fiera, sono emersi tutti i limiti di Allegri, che ha avuto molta fortuna a vincere lo scudetto al suo primo anno in rossonero. E sono tornati i malumori nello spogliatoio. Anche quelli di Boateng, uno tra i più forti rimasti in gruppo. Pare, poi, che ci sia stata anche una lite tra Allegri ed Inzaghi, ritiratosi a fine stagione e costretto a moltissima panchina lo scorso anno dal tecnico toscano. Anni fa, l'episodio non sarebbe apparso sulla stampa. Ora, invece, se ne farà un gran parlare. Anche perché Inzaghi, ora tecnico degli allievi rossoneri, è tra i candidati alla successione ad Allegri nel caso di esonero. Ed esonero sarà, questa è la sensazione.

domenica 16 settembre 2012

La Juve viene aiutata a vincere, Milan in crisi, Roma sprecona. Riscatto per Toni e Gilardino, Insigne è un fuoriclasse

Come abbia potuto perdere la Roma una partita a lungo dominata appartiene a quei misteri zemaniani destinati a rimanere imperscrutabili. Totti ha giocato un primo tempo gigantesco e sfiorato il gol due volte nella ripresa: non è bastato. Perché il tecnico boemo cura poco la fase difensiva e perché i difensori della Roma sono scarsi. Importante la doppietta di un ritrovato Gilardino, bomber di razza come Toni, anche lui a segno con la Fiorentina dopo tanti anni. Bella vittoria della Lazio: Klose ed Hernanes sono tra i migliori giocatori del campionato. Se Petkovic saprà gestire i cambi, la Lazio potrebbe dire la sua anche per lo scudetto. Che molti vorrebbero già assegnato alla Juventus, prima sotto contro il Genoa e poi capace di una rimonta culminata però in un generosissimo rigore trasformato da Vucinic. Allegri verrà esonerato: la sconfitta del Milan contro l'Atalanta è il segno di una crisi profonda. Infine, il Napoli, che vince ancora: la squadra ormai è matura ed Insigne, al primo gol in serie A, è un predestinato.

domenica 15 gennaio 2012

L'Inter batte il Milan: decide Milito

Ranieri ha molti meriti nel successo dell'Inter nel derby. Decide per una strategia di attesa, lasciando ai rossoneri l'iniziativa del gioco. Eppure, dopo cinque minuti, arriva il gol dell'Inter: Thiago Motta esegue un perfetto terzo tempo su punizione di Maicon. L'arbitro annulla per un fuorigioco, che non c'è. Cambiasso, che ormai quasi non corre più, mostra però la concentrazione dei tempi belli, catturando tutti i palloni vaganti, Motta dirige il gioco di rimessa con la solita sapienza, Lucio e Samuel mettono il bavaglio ad Ibrahimovic, mentre Pato se lo mette da solo. Soffre Alvarez a sinistra, costretto a correre e rincorrere, come Recoba ai tempi di Cuper. Per sua fortuna, Nagatomo, che gli sta dietro, è più disciplinato di Gresko. Il mancino argentino migliora accentrandosi, sebbene sbagli un gol fatto a due passi da Abbiati. Il primo tempo finisce con la traversa di Van Bommel. Nella ripresa, solito copione, il Milan a fare gioco, senza tuttavia incidere granché, e l'Inter pronta al contropiede. Samuel recupera, Zanetti parte in progressione, palla in mezzo, liscio di Abate, Milito stoppa ed avanza, entra in area, sinsitro ad incrociare, esecuzione magistrale, il pallone tuba con il palo e finisce in rete. Allora, è vero che Milito aveva soltanto un problema di motivazioni: tecnicamente, lo ripeto, è il miglior centravanti del campionato italiano. Allegri le prova tutte per recuperare il risultato e manda dentro Robinho, Seedorf ed El Shaarawi, ma il risultato non cambia. L'Inter vince il derby, cosa che non faceva dai tempi di Mourinho. Il Milan dista solo cinque punti, la Juve, costretta al pareggio dal Cagliari, sei. Ora, i nerazzurri sono tornati in corsa per il titolo. Moratti deve puntellare la squadra. Un centrocampista serve. Come serve un cambio in attacco più valido di Forlan. Io, non è una novità, penso a Recoba.