Il punto dopo la 14^ di A: cadono Milan e Juve
Il Napoli torna al successo - non era minimamente detto e men che meno facile, con Osimehn fuori - strapazzando la Lazio per 4-0. Mertens sugli scudi: il belga ha una rara qualità di calcio. Il Napoli scambia la palla ad alta velocità e, quando lo fa alla velocità di ieri sera, è difficile per tutti. Sarri è difeso dal suo ingaggio e dalla prudenza di Lotito, ma non dai risultati, davvero deludenti.
Dell'Inter, vitttoriosa a Venezia, e del Milan, sconfitto in casa dal Sassuolo ho già scritto a parte. Continueranno a contendere al Napoli il primato in classifica. I nerazzurri sono in grande condizione.
Al quarto posto c'è l'Atalanta, che ha espugnato il campo della Juve con gol del solito Zapata. I bianconeri, dopo la goleada subita in Champions, mostrano tutti i limiti già evidenziati in stagione, che il pragmatistmo di Allegri può soltanto attenuare. Poca qualità a centrocampo e, secondo me, anche in attacco. Dybala non vale la metà di Recoba, anche se la narrazione è stata per anni di segno opposto. Morata soffre la marcature strette, Chiesa va a strappi e si è pure infortunato. Si avverte la sfiducia della squadra, che non potrà restare indifferente alle indagini in corso sulla società, perché campeggeranno a lungo sui giornali e in televisione.
Vince invece la Roma di Mourinho contro un buon Torino: segna Abraham. I giallorossi hanno sempre tanti infortunati ma mi pare che abbiano fatto il massimo di quanto possibile, vista la rosa.
Successo esterno del Bologna a La Spezia; vittorie casalinghe per Sampdoria, contro il Verona, ed Empoli, contro la Fiorentina. Pareggiano Cagliari e Salernatina come Udinese e Genoa.
Voglio segnalare i gol di Scamacca, Pinamonti e Bonazzoli. Mancini ha già convocato il primo, dovrebbe seguire attentamente gli altri due da qui a marzo. Pinamonti è un centravanti completo. Che sta acquistando mestiere ed esperienza. Bonazzoli ha un sinistro di prim'ordine, forza fisica e l'eclettismo che, per paradosso, ne ha inizialmente rallentato l'affermazione.
Secondo me invece il Napoli ne ha tratto giovamento dall'infortunio di Osimhen, che oltre alla velocità se lanciato in profondità non offre molto e il piano di gioco preferito di Spalletti il centravanti di peso nemmeno lo prevede. Non credo sia un caso che il Napoli abbia fatto forse la miglior partita anche se i commentatori al solito tiran fuori l'inutile possesso oltre il 60% di Sarri.
RispondiEliminaPuò essere. D'altra parte, Osimhen aveva fatto la differenza più che altro nelle prime partite. Poi, almeno così mi era sembrato, gli avversari avevano cominciato a prendergli le misure. Non mi sarei aspettato però la grande prestazione di Mertens. Non perché non sia forte, anzi. Ma, perché da tempo non giocava a certi livelli. Il belga calcia benissimo ma ha 34 anni: ecco, il problema è questo. Perché altrimenti, sì, nel gioco di Spalletti lui potrebbe fare il Totti, con meno fisico, che proprio Spalletti s'inventò centravanti.
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