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lunedì 29 novembre 2021

Il punto dopo la 14^ di A: cadono Milan e Juve

Il Napoli torna al successo - non era minimamente detto e men che meno facile, con Osimehn fuori - strapazzando la Lazio per 4-0. Mertens sugli scudi: il belga ha una rara qualità di calcio. Il Napoli scambia la palla ad alta velocità e, quando lo fa alla velocità di ieri sera, è difficile per tutti. Sarri è difeso dal suo ingaggio e dalla prudenza di Lotito, ma non dai risultati, davvero deludenti.

Dell'Inter, vitttoriosa a Venezia, e del Milan, sconfitto in casa dal Sassuolo ho già scritto a parte. Continueranno a contendere al Napoli il primato in classifica. I nerazzurri sono in grande condizione. 

Al quarto posto c'è l'Atalanta, che ha espugnato il campo della Juve con gol del solito Zapata. I bianconeri, dopo la goleada subita in Champions, mostrano tutti i limiti già evidenziati in stagione, che il pragmatistmo di Allegri può soltanto attenuare. Poca qualità a centrocampo e, secondo me, anche in attacco. Dybala non vale la metà di Recoba, anche se la narrazione è stata per anni di segno opposto. Morata soffre la marcature strette, Chiesa va a strappi e si è pure infortunato. Si avverte la sfiducia della squadra, che non potrà restare indifferente alle indagini in corso sulla società, perché campeggeranno a lungo sui giornali e in televisione.

Vince invece la Roma di Mourinho contro un buon Torino: segna Abraham. I giallorossi hanno sempre tanti infortunati ma mi pare che abbiano fatto il massimo di quanto possibile, vista la rosa.

Successo esterno del Bologna a La Spezia; vittorie casalinghe per Sampdoria, contro il Verona, ed Empoli, contro la Fiorentina. Pareggiano Cagliari e Salernatina come Udinese e Genoa.

Voglio segnalare i gol di Scamacca, Pinamonti e Bonazzoli. Mancini ha già convocato il primo, dovrebbe seguire attentamente gli altri due da qui a marzo. Pinamonti è un centravanti completo. Che sta acquistando mestiere ed esperienza. Bonazzoli ha un sinistro di prim'ordine, forza fisica e l'eclettismo che, per paradosso, ne ha inizialmente rallentato l'affermazione.

2 commenti:

  1. Secondo me invece il Napoli ne ha tratto giovamento dall'infortunio di Osimhen, che oltre alla velocità se lanciato in profondità non offre molto e il piano di gioco preferito di Spalletti il centravanti di peso nemmeno lo prevede. Non credo sia un caso che il Napoli abbia fatto forse la miglior partita anche se i commentatori al solito tiran fuori l'inutile possesso oltre il 60% di Sarri.

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    1. Può essere. D'altra parte, Osimhen aveva fatto la differenza più che altro nelle prime partite. Poi, almeno così mi era sembrato, gli avversari avevano cominciato a prendergli le misure. Non mi sarei aspettato però la grande prestazione di Mertens. Non perché non sia forte, anzi. Ma, perché da tempo non giocava a certi livelli. Il belga calcia benissimo ma ha 34 anni: ecco, il problema è questo. Perché altrimenti, sì, nel gioco di Spalletti lui potrebbe fare il Totti, con meno fisico, che proprio Spalletti s'inventò centravanti.

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