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martedì 12 giugno 2018

Ha ragione Tevez: tecnica dimenticata in Italia. Mancano i campetti di una volta. Lautaro Martinez è davvero forte

Bella intervista sul Corriere della Sera di oggi a Carlitos Tevez da parte di Carlos Passerini. Il campione argentino, declinante in campo, ma sempre simbolo del Boca Juniors, ha detto che il livello tecnico, tra i calciatori italiani, si è abbassato, da qualche anno, perché non si gioca più per strada, sui campetti di fortuna, ancora frequentati in Argentina, dove la tecnica s'impara per forza, dove ci s'ingegna a schivare colpi e a non cadere, a gestire la palla in spazi angusti, ad inventare. Pochissima tattica, moltissima tecnica. Il contrario di quanto normalmente accada nelle scuole calcio nostrane. Per inciso, Tevez ha anche lodato Lautaro Martinez. Le sue parole, che seguono, fra molte altre, quelle pronunciate alcuni mesi fa da Ardiles, sono, per me, la prova che Lautaro Martinez, lo conosco poco, è davvero forte. Uso l'indicativo non a caso.

mercoledì 6 maggio 2015

Ancelotti sbaglia formazione: Juve avanti 2-1

Sergio Ramos interno di centrocampo, ruolo per il quale non ha piedi né tempi di gioco, è un grosso errore. E non è l'unico di Ancelotti, che schiera Bale fuori forma, da centravanti, sebbene il gallese ami partire da lontano per liberare la sua progressione. Per tacere della difesa troppo alta, nella quale Tevez, vero fuoriclasse, affonda a meraviglia. La Juve vince 2-1 e si avvicina alla finale. Ancelotti dovrà cambiare registro per il ritorno.

giovedì 19 marzo 2015

Sacchi sbaglia: Tevez è fortissimo, ma Roberto Baggio era di un'altra categoria

Sacchi, ieri sera, ha esaltato, giustamente, Tevez, che deciso la sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund, arrivando però ad indicarlo siccome un fuoriclasse "senza controindicazioni", addirittura, secondo lui, più forte di Roberto Baggio. Eresia calcistica. Che Tevez sia un grande giocatore è fuor di dubbio, dacché unisce ad una tecnica ragguardevole una grande tenuta nei contrasti, la corsa di un centrocampista e quella garra tanto cara agli argentini. Epperò Roberto Baggio era di un'altra categoria. Nel tocco, nel dribbling, di cui fu un virtuoso tra i massimi nella storia del calcio, nella visione del gioco, nell'assist con il difensore davanti, quello che ti fa subito riconoscere il fuoriclasse dal buon giocatore. Certe traiettorie, Meazza fu tra i primi ad immaginarle, Roberto Baggio le credeva possibili e le realizzava con disarmante regolarità. Roberto Baggio era anche più goleador di Tevez e fece quel che fece a dispetto di infortuni tremendi, che avrebbero interrotto la carriera di molti giocatori. Esclusi, in ordine di grandezza, Maradona, Pelé e Di Stefano, Roberto Baggio regge il confronto con tutti i grandissimi, da Meazza, a Cruijff, a Zico, a Ronaldo. Che si possono anche ritenere più forti di lui, ma, insomma l'accostamento è possibile per Baggio. Non per Tevez. Al primo Sacchi deve la finale raggiunta dalla sua nazionale dal gioco racchio nel 1994. Altro che! 

martedì 6 gennaio 2015

L'Inter pareggia sul campo della Juve: Icardi replica a Tevez

Campagnaro e D'Ambrosio sono il manifesto di un'Inter malmessa: piedi sinistrati e vaghezza tattica. Da un buco sulla sinistra nasce il subitaneo gol di Tevez. Icardi non riceve un solo pallone giocabile, Guarin ne spreca un mucchio, il pressing bianconero è feroce e genera gli errori seriali di Ranocchia e Juan Jesus. La Juve potrebbe raddoppiare con Pogba mentre Mancini assiste impotente alla resa dei suoi. Finisce il primo tempo. Entra Podolski che sembra all'Inter da sempre. Poi, lancio rasoterra di Guarin ed Icardi segna con un fantastico diagonale che trafigge Buffon in uscita: quinto gol alla Juve. Gaudemus. Juve sulle gambe, Icardi manca due volte il gol. Entra anche Osvaldo per Hernanes. Poi espulso Kovacic con troppa severità. La colpa è di Osvaldo che si attarda a protestare con Icardi per un passaggio mancato: non voglio più vederlo con la maglia dell'Inter Osvaldo. Lui e la sua pettinatura da sciampista. Finisce in pareggio. Cambia poco la classifica dell'Inter, ma la Juve ha perso due punti. Contentiamoci.

domenica 9 novembre 2014

Tevez sale a quota 8 gol in campionato, doppietta contro il Parma: 251 gol in carriera per l'asso argentino.

Tevez è il giocatore di maggior talento e caratura internazionale dell'attuale serie A. Non soltanto per i gol che segna, 8 nel campionato in corso, dopo la doppietta odierna al Parma, ma anche per la mole di gioco che sa costruire. Corre come fosse un centrocampista, contrasta come un difensore, rifinisce come un trequartista. Il ritorno nella nazionale argentina nasce dal suo altissimo rendimento nell'ultima stagione e mezzo. E dire che veniva considerato un calciatore difficile da gestire. Potrà anche essere, resta il fatto che Tevez ha giocato e fatto la differenza dappertutto, in Argentina, in Brasile, in Inghilterra, ora in Italia. Per lui 251 gol in carriera ed una maturità agonistica tale che gli garantirà altri anni a questi livelli, sebbene vada per i trentuno. La Juventus, ingaggiandolo, fece un grande colpo l'estate del 2013.

domenica 9 febbraio 2014

Il Verona rimonta la Juve, vantaggio invariato sulla Roma, che pareggia nel derby con la Lazio

Doppio vantaggio della Juve che sfuma nella ripresa. Alla doppietta di Tevez, ma il secondo gol era in netto fuorigioco, risponde il Verona con Toni e, nel finale, Romulo. Invariato il vantaggio sulla Roma, costretta al pareggio dalla Lazio in un derby capitolino in cui ha prevalso la paura di perdere. Stasera, l'Inter affronterà il Sassuolo, schierando per la prima volta Hernanes, oltre che il reintegrato Guarin. Se dovesse mancare il risultato pieno, la panchina di Mazzarri comincerebbe a traballare.

domenica 22 dicembre 2013

Juve sempre in testa, dilaga la Roma con l'attacco "forza quattro". Destro, Immobile e Toni segnano per Prandelli

Tevez sta decidendo il campionato, corre come un centrocampista, contrasta come un difensore e segna come un grande attaccante, qual è, del resto. Mossa indovinata quella della Juve, che ha creduto in lui in estate. Con Llorente forma una coppia affiatata e completa. La Juve tiene in testa, ma la Roma non molla. Garcia punta su un attacco "forza quattro", innervato dal genio superiore di Totti, con Ljiajic e Gervinho ad imperversare ai lati e Destro a capitalizzarne il lavoro al centro. Il Catania non era un avversario particolarmente ostico, ma la prova del nuovo assetto è stata superata. Goleade anche per Verona, contro una Lazio irriconoscibile, Petkovic sarà esonerato, e Torino, nel quale, oltre al solito Cerci, si fa notare Immobile, tornato goleador come ai tempi del Pescara di Zeman. Tra poco più di un'ora il derby di Milano. Nessuna dell due squadre è in salute. L'Inter di Tohir cerca la prima vittoria. Non sarà facile.

domenica 15 dicembre 2013

Juve sempre al comando, risale la Fiorentina, Klose rianima la Lazio

La Juve travolge il Sassuolo: mattatore Tevez che qualche solone sulla grande stampa aveva frettolosamente giudicato a fine carriera la scorsa estate. Quando si dice la chiaroveggenza! Bella prova della Fiorentina, trascinata dal miglior regista della serie A, Borja Valero, e dall'estro silenzioso di Giuseppe Rossi, 13 gol in campionato e sempre più capocannoniere. Da segnalare la doppietta di Klose che rianima la Lazio, senza tuttavia spegnere le polemiche attorno a Petkovic ed al suo futuro. Klose ha in testa i mondiali in Brasile, è vero ed è anche comprensibile. Ma, quando gioca, la Lazio è un'altra squadra. Non soltanto per i gol che segna, ma per i palloni che difende, per i movimenti che compie, ora in profondità ora in ripiegamento. Le sue partite andrebbero mostrate nelle scuole calcio: così gioca un grande centravanti.

domenica 24 novembre 2013

Juve provvisoriamente al comando, rallenta il Napoli, crisi nera per il Milan. Cassano 100 gol in serie A

Balotelli adesso sbaglia pure dal dischetto: è la fotografia della crisi nera che attanaglia il Milan. In altri tempi, Allegri sarebbe già stato esonerato. Vittoria della Juve, con gol dei soliti Tevez e Llorente. I bianconeri passano al comando della classifica, in attesa che la Roma affronti il Cagliari domani sera. Pareggio dell'Inter a Bologna in rimonta, sebbene una traversa colta allo scadere da Juan Jesus lasci l'amaro in bocca agli uomini di Mazzarri, privi da troppo tempo di un centravanti di ruolo. La sorpresa di giornata è la sconfitta del Napoli ad opera del Parma: gol bellissimo di Cassano. Per Cassano si tratta del gol n. 100 in serie A.

mercoledì 30 ottobre 2013

Vincono Napoli e Juve in attesa della Roma. Kakà torna al gol nel pareggio tra Milan e Lazio. Callejon è un fenomeno

Callejon è un fenomeno e non riesco a capire come sia potuto arrivare a 26 anni senza esplodere. Per quanto abbia vestito la maglia gloriosa del Real Madrid e conquistato anche qualche trofeo in Spagna. Calcia con precisione che non è iperbolico definire chirurgica. Davvero un grande giocatore, che apre la marcature nel successo del Napoli sulla Fiorentina. Lui e Mertens hanno ben altra concretezza rispetto ad Insigne, che sarebbe fortissimo se soltanto sapesse tirare con un poco di forza. Goleada della Juve, con Tevez sugli scudi, torna al gol nel Milan Kakà con una conclusione spettacolare: la classe è classe e non invecchia. Ma, i rossoneri sono raggiunti sul pareggio dalla Lazio con Ciani. Vince il Genoa con gol del solito Gilardino, che va conquistandosi un posto ai prossimi mondiali. Il Verona di Mandorlini, segna anche Toni, batte la Sampdoria e riacciuffa l'Inter al quarto posto in classifica. Pari spettacolare tra Livorno e Torino: 3-3.

domenica 25 agosto 2013

Ancora fatal Verona per il Milan: doppietta di Toni, rossoneri sconfitti. Tevez regala il successo alla Juve

Resta fatale Verona per il Milan, troppi sono ormai i rovesci che vi hanno subito i rossoneri, per tacere di questo annoso, inspiegabile, sortilegio sportivo. Ieri sera, la squadra di Allegri ha patito a lungo l'iniziativa degli avversari, alla fine perdendo per via di una doppietta del redivivo Toni, anni 36 e 111 gol in serie A. Al Milan mancano fuoriclasse in difesa, come a centrocampo, dove il solo Montolivo ha caratura internazionale. Quando poi, come ieri, Balotelli incappa in una giornata storta di quelle sue, ecco che i limiti del Milan attuale emergono con molta evidenza. Primo gol in serie A per Tevez, che regala la vittoria alla Juve contro la Sampdoria. L'argentino, ma questo si sapeva, è un asso.

mercoledì 26 giugno 2013

Tevez bianconero. L'attaccante argentino ha segnato 244 gol in carriera

Carlos Tevez alla Juve. Colpo dei bianconeri che si assicurano uno dei migliori attaccanti del mondo. Compatto, rapido, veloce, titolare di un gran tiro, contropiedista spietato, capace anche di partecipare alla manovra e di dare una mano in fase di non possesso palla. Top player? Sì, top player. Ha fatto bene dappertutto Tevez, autore fino ad ora di 219 gol in carriera, in Argentina al Boca, in Brasile, al Corinthians, in Inghilterra, con le due squadre di Manchester ed il West Ham. Capocannoniere alle Olimpiadi di Atene, soltanto con la nazionale maggiore argentina ha stentato un poco: 13 gol per lui sono pochi, ma si è spesso sacrificato negli ultimi anni per Messi, noblesse oblige, e per Aguero. La Juve potrà contare su un vero fuoriclasse, per tecnica e per temperamento. Si ambienterà presto nel calcio italiano.
Aggiornamento del 10 febbraio 2014: come previsto, e non era difficile per la verità, Tevez si è ambientato benissimo nel campionato italiano. Ad oggi, i suoi gol in carriera sono diventati 234.
Aggiornamento del 31 marzo 2014: l'assenza di Tevez ha pesato tantissimo nella sconfitta rimediata ieri dalla Juve contro il Napoli, l'asso argentino, 238 gol in carriera, ultimamente ha letteralmente inventato delle reti, coprendo la diminuita condizione atletica dei bianconeri.
Aggiornamento del 20 settembre 2014: gol decisivo contro il Milan a San Siro ed i gol di Tevez in carriera diventano 244. Se la Juventus comanda il campionato, il merito è tutto dell'asso argentino.

giovedì 19 gennaio 2012

Forlan sempre infortunato: ennesimo stiramento

Sta battendo tutti i primati il biondo attaccante uruguagio Forlan, ultima prodezza della campagna di rafforzamento, va bene, si fa per dire, orchestrata da Branca. Che è successo? Forlan si è stirato. Di nuovo? Di nuovo. Sul serio? Sul serio. E la notizia dove sarebbe? Stavolta, ha cambiato coscia, stiramento bipartisan. Comunque, a quanto si legge, starà fuori un mesetto. Nemmeno Pancev ebbe nei primi mesi all'Inter un simile rendimento. Tanto più che ha già saltato il girone di Champions per via del noto errore, sempre di Branca, che aveva dimenticato la partecipazione di Forlan ai preliminari di Europa League. Ora, Castaignos, comunque acerbo, dovrebbe andare in prestito. Zarate ha deluso su tutta la linea. Sicché tolti Milito e Pazzini, l'Inter non ha attaccanti da schierare. Forlan, infatti, è sempre infortunato. Tevez ha cartellino troppo costoso e non può fare le coppe, per di più preferiva il Milan, e così va escluso un suo ingaggio. Va a finire che torna Recoba. Contratto a gettone, sarebbe un affare. Anche per togliersi lo sfizio di smentire i tanti, rancorosi, critici del Chino. Perché un'alternativa, in panchina, ci vuole. Che farà Branca?

giovedì 12 gennaio 2012

Retromarcia di Pato, vuole restare al Milan. E Tevez?

Colpo di scena. Pato non vuol saperne di Parigi. Preferisce Milano ed il Milan. Conterà il legame sentimentale con Barbara Berlusconi? Immagino di sì. Il problema è che senza i soldi del Psg il Milan difficilmente potrà ingaggiare Tevez. La matassa s'imbroglia, quando tutto sembrava definito. Sicché, stando così le cose, non è da eslcudere un nuovo, repentino, cambio di rotta. Perché Pato al Milan è, comunque, di troppo. Non lega, calcisticamente, con Ibrahimovic. Quanto a Tevez, che farà ora l'Inter? Confermerà l'offerta di qualche giorno fa, quella che, a detta di molti, era soltanto un modo per mettere i bastoni fra le ruote del Milan? Restiamo vigilanti sulla faccenda.

Pato al Psg, Tevez al Milan

Clamorosa svolta di mercato, stando alle indiscrezioni che stanno trapelando dalla Francia e dall'Inghilterra. Pato starebbe per raggiungere Ancelotti e Leonardo al Paris Saint Germain per la cifra di 35 milioni di euro, quelli che dovrebbero servire al Milan per assicurarsi il cartellino di Tevez, transfuga dal Manchester City, dopo la rottura insanabile con Mancini. Dal punto di vista tecnico, ci guadagnano soprattutto i parigini, perché Pato è una prima punta di valore assoluto, limitato nel'ultimo anno e mezzo da infortuni, gossip ed Ibrahimovic. Soprattutto, da Ibrahimovic, che gli ha tolto spazio davanti, costringendolo a girare troppo lontano dall'area di rigore. In Francia, ci scommetto, tornerà protagonista. Ci guadagna meno il Milan, che lascia andare un campione classe '89 per prenderne uno presunto tale classe '84, con fama di agitatore degli equilibri del gruppo. Più di tutti, ci guadagna l'Inter, che evita l'ingaggio di Tevez. Si aspettano soltanto le conferme ufficiali.

sabato 7 gennaio 2012

L'Inter travolge il Parma: 5-0

Vittoria sonante dell'Inter contro un Parma molto dimesso, ad eccezione del velocissimo Giovinco. Prova superba di Alvarez: i piedi, il piede sinistro nel suo caso, contano nel calcio. Più della corsa e del dinamismo. Risorge anche Milito, l'attaccante tecnicamente più forte del campionato. Dopo un anno e mezzo di vero oblio, sembra quello del triplete. Si trova bene con Pazzini, pure lui a segno con un bel tocco sull'uscita del portiere avversario. Gli altri gol sono di Thiago Motta, nel primo tempo, e di Faraoni nella ripresa: il giovanotto calcia con coraggio e trova una rete molto bella. Santon, però, è di un'altra categoria. E, purtroppo, ora è a  Newcastle. Come Destro è a Siena: segna una clamorosa doppietta contro la Lazio. Forza fisica, tecnica, sana spavalderia di gioco. Altro che Tevez.

giovedì 5 gennaio 2012

Newcastle: la rivincita di Santon

Dev'essere destino che Santon debba faticare per imporsi. Passato frettolosamente dall'Inter, miope a non credere nei suoi mezzi da predestinato, al Newcastle, il capitano della nazionale under 21 ha faticato a trovare un posto in squadra. Anche per via di qualche infortunio e di un ambientamento non facile nel nord dell'Inghilterra. Fino allo scorso dicembre. Quando, complice un infortunio di Coloccini, ha cominciato a giocare titolare, continuando a farlo anche con il ritorno dello stesso Coloccini. Ieri, è stato protagonista nella vittoria per 3-0 del Newcastle contro il Man United. Santon, l'ho scritto molte volte, non potrà che diventare un campionissimo. Sicché, già che mi trovo, chiedo ancora le dimissioni di Branca. Uno che, dopo essersi fatto sfuggire Vargas, ora vorrebbe Tevez. Incomprensibile.

martedì 25 ottobre 2011

Tevez per Maicon: non scherziamo

La notizia di un possibile scambio, a gennaio, tra Tevez e Maicon non va sottovalutata. Resta inteso che, per l'Inter, sarebbe una scelta sbagliata. L'ennesima. Maicon, nel suo ruolo, continua ad essere il migliore al mondo, come, se mai ce ne fosse bisogno, ha confermato la partita con il Chievo. Tevez, invece, gioca un calcio molto dispendioso ed arrembante, che, credo, gli costerà un precoce declino. Forse già iniziato. Succede a correre troppo. E Tevez corre davvero moltissimo. Detto questo, per doti tecniche, Zarate non gli è inferiore ed è più giovane. Peraltro, lasciato andare anche Santon, se partisse Maicon, sulla fascia destra nerazzurra si aprirebbe una voragine. Insomma, speriamo che la notizia non trovi conferme.