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Visualizzazione post con etichetta Sanchez. Mostra tutti i post
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sabato 22 gennaio 2022

Inter-Venezia: 2-1. Dzeko!

Allarme Covid rientrato, la partita si gioca regolarmente. Inter con la formazione titolare. 

La cronaca.

Il calcio è un gioco semplice. Basta il centravanti francese Henry, fisico da granatiere a tenere in scacco la retroguardia nerazzurra. Nessuno, nemmeno Skriniar, riesce a contrastarlo con efficacia. E proprio Henry porta in vantaggio il Venezia con un perentorio stacco di testa. La palla è centrale, ma Handanovic fraintende la traiettoria e compie l'ennesimo errore. Niente di nuovo sotto il sole. Pareggia Barella alla fine del primo tempo, dopo respinta avversaria su tiro al volo di Perisic, servito da un tenace Darmian. Nella ripresa Inter in avanti e Venezia arroccato in difesa, pronto a rilanciare su Henry, che di testa la prende sempre. Inzaghi cambia. Alla fine il gol del vittoria arriva su cross del subentrato Dumfries, che Dzeko trasforma in rete con un gran colpo di testa. Tre punti pesantissimi per l'Inter, dopo una partita giocata a ritmi troppo compassati. Giù di tono Perisic e Brozovic. Dopo la sosta, viste le avversarie in programma, l'Inter avrà bisogno di fare di più. Nettamente di più. 

domenica 16 gennaio 2022

Atalanta-Inter 0-0

Partita importante, non già decisiva per lo scudetto, ma importante.  L'Inter fa visita all'Atalanta, che deve guardarsi in classifica dalla Juve, che ieri l'ha raggiunta. Inzaghi, dal canto suo, premia lo stato di forma di Sanchez. Lautaro, che io farei giocare sempre, parte dalla panchina. Riposa anche De Vrij, dentro D'Ambrosio. Darmian titolare a destra in luogo di Dumfries. 

La cronaca. 

Primo tempo di rara bruttezza. Pressing alto atalantino e tentativi stucchevoli di gioco dal basso dell'Inter. Nella ripresa, complice la stanchezza, squadre più lunghe e più occasioni da rete. Dzeko ne sbaglia almeno tre, una la fallisce Vidal, peraltro impreciso anche nel palleggio, le ultime due D'Ambrosio. Ma anche i bergamaschi erano andati vicino al gol con Pessina e Muriel. Finisce 0-0. Resto del parere che Lautaro avrebbe dovuto giocare dal principio. Sanchez ha nelle gambe nemmeno un quarto dei gol dell'argentino. Per finire, oggi Brozovic ha giocato la peggiore partita da un anno in qua.

domenica 9 gennaio 2022

Inter-Lazio 2-1: Bastoni, Skriniar

Saltata, per ora, la partita con il Bologna, l'Inter torna in campo questa sera al Meazza, contro la Lazio. Occorrono i tre punti per riprendere la testa solitaria della classifica, dopo il successo del Milan sul Venezia ad ora di pranzo. A centrocampo, al fianco di Barella e Brozovic, c'è Gagliardini. Sanchez con Lautaro in attacco. 

La cronaca. 

Annullato un gran gol di Lautaro lanciato da Sanchez: fuorigioco impercettibile. Nel senso che proprio non si vede. Nemmeno con le linee. Un prodigioso riflesso di Strakosha nega il gol a Lautaro, dopo girata al volo a centro area. È Bastoni a portare l'Inter in vantaggio con un mancino splendido da fuori area. Una giocata rapida della Lazio libera Immobile, Skriniar sorpreso, De Vrij anche, Handanovic a farfalle e pareggio. Poi sfiora il gol Pedro. L'Inter riprende il dominio del campo ma spreca con Perisic. Intervallo. Nella ripresa, Inter subito in avanti. Ma il gol arriva dopo una ventina di minuti, con Skriniar che raccoglie di testa un traversone di Bastoni. Escono Sanchez e Lautaro per Correa e Dzeko. Poi torna in campo Darmian, che rileva Dumfries. Quindi escono anche Barella e Perisic per Vidal e Dimarco. Vince l'Inter e torna, solitaria, in testa alla classifica. Di solito non lo faccio, ma stasera un voto alla direzione arbitrale voglio darlo: 4. Ex coeteris, Zaccagni andava espulso. Dimenticavo: citazione di merito per Gagliardini, autore di una grande prova su Milinkovic-Savic e non solo.

venerdì 17 dicembre 2021

Salernitana-Inter: 0-5. Gagliardini!

Inter in vantaggio con un colpo di testa di Perisic sul solito calcio d'angolo battuto benissimo da Calhanoglu. Barella rimedia un'ammonizione per eccesso di foga e salterà la gara con il Torino per squalifica. Il raddoppio è di Dumfries, liberato davanti alla porta avversaria da Dzeko: palla sulla traversa che rimbalza oltre la linea. Inter in controllo e Salernitana affidata all'estro maturo di Ribery. Intervallo. Dopo pochi minuti della ripresa, Sanchez comincia e conclude, con l'aiuto di Calhanoglu e Dzeko, l'azione del terzo gol nerazzurro. Escono Bastoni, Barella e Sanchez per Dimarco, Vidal e Lautaro. Più tardi esce anche Brozovic, sostituito da Gagliardini. Che propizia il gol di Lautaro Martinez. Spazio anche per Kolarov, che rileva Perisic. A tre minuti dal termine, arriva anche il gol del 5-0 per l'Inter, firmato da Gagliardini. 

domenica 12 dicembre 2021

Inter-Cagliari 4-0: Lautaro (2), Sanchez, Calhanoglu. Inter capolista solitaria

Alle 20:45, l'Inter affronterà il Cagliari al Meazza. Una vittoria regalerebbe ai nerazzurri il primato solitario in classifica dopo il pareggio del Milan a Udine. Dzeko riposa: gioca Sanchez al fianco di Lautaro. 

La cronaca. 

Cagliari molto chiuso e Inter che colleziona angoli. La sblocca Lautaro con un grande colpo di testa sul primo palo dopo angolo ben battuto da Calhanoglu. Sul finire del primo tempo, un Dumfries in gran giornata si procura un rigore, che Lautaro spreca calciando alla solita maniera. Ormai i portieri lo sanno. E Cragno è uno dei più bravi in assoluto. Ad inizio ripresa, raddoppia Sanchez:  destro al volo su assist di Barella. Un quarto d'ora dopo, Calhanoglu segna il terzo gol nerazzurro con un gran tiro da fuori che termina all'incrocio dei pali alla sinistra di Cragno. Poco più tardi Lautaro scatta sul limite del fuorigioco a raccogliere un bellissimo lancio di Barella: stop di petto e destro vincente: gol numero dieci in campionato. Entrano Satriano, Dimarco e Vidal per Lautaro, Brozovic e Dumfries. Lascia il campo anche Calhanoglu, ormai perfettamente calato nella parte e leader tecnico della squadra, per Sensi. Barella sfiora il gol con gran tiro a giro. Cragno si oppone. Esordio per Zanotti, che rileva Perisic. Vittoria netta per l'Inter, che conquista la vetta della classifica. Merita una citazione Simone Inzaghi: bravo. È andato oltre le aspettative di molti tifosi nerazzurri, a cominciare da quelle di chi scrive. 

mercoledì 3 novembre 2021

Sheriff-Inter: 1-3. Brozovic, Skriniar, Sanchez

Tiraspol, Transnistria. L'Inter rende visita allo Sheriff, già battuto al Meazza due settimana fa. Vittoria necessaria per risalire la classifica del girone D della Champions League

La cronaca. L'Inter parte con Vidal e Dimarco titolari. Sheriff sempre con tutti gli uomini dietro la linea della palla. L'Inter comanda il gioco, prende un palo con Lautaro e sfiora il gol con Dzeko. Nella ripresa, dentro Dumfries per Darmian. Segna Brozovic, al 54', dopo bel dribbling. Merito anche a Vidal che lo serve dopo grande percussione centrale. Esce Dimarco per Perisic. L'Inter raddoppia con Skriniar, che ribadisce in rete un pallone respinto dal portiere avversario, dopo colpo di testa di De Vrij su angolo di Brozovic. Entrano a dieci minuti dal novantesimo, per Dzeko e Lautaro, Correa e Sanchez. Che trova subito in contropiede il gol del 3-0 per i nerazzurri. Allo scadere, lo Sheriff accorcia le distanze con un colpo di testa di Traorè. L'Inter sale a 7 punti in classifica e scavalca lo Sheriff. Migliore in campo Vidal: gestione magnifica del pressing.

mercoledì 27 ottobre 2021

Empoli-Inter 0-2: D'Ambrosio, Dimarco

Empoli-Inter è già una partita decisiva. L'Inter, prima di giocarla, è a 10 punti da un Milan più fortunato che bravo, che però ha avuto il merito d'ingaggiare un grande centravanti classico come Giroud. I nerazzurri non possono perdere altro terreno. L'attacco dell'Empoli sarà guidato da un ex: Pinamonti. Uno che, come Bonazzoli della Salernitana, avrei visto bene in rosa al posto di Sanchez, che dovrebbe partire titolare questa sera. 

La cronaca. 

Inizio non facile per i nerazzurri, con Brozovic marcato stretto. Il vantaggio arriva da una combinazione tra Sanchez e D'Ambrosio, che raccoglie di testa un calibrato suggerimento del cileno. L'Inter raddoppia a metà ripresa con Dimarco, servito da Lautaro. Un quarto d'ora prima era stato espulso Ricci per intervento scorretto ai danni di Barella. Il risultato non cambia più. 

sabato 8 maggio 2021

Inter-Sampdoria: 5-1. Festa scudetto

Giocano le seconde linee, ma vince sempre l'Inter, che continua in casa la festa scudetto iniziata domenica scorsa. Battuta la Sampdoria per 5-1. Oltre alla doppietta di Sanchez e alla rete su rigore di Lautaro, da registrare il gol sblocca risultato di Gagliardini e il primo in nerazzurro di Pinamonti. Uno che ha trovato poco spazio. Ma non solo è interista da sempre. È proprio da Inter.

domenica 11 aprile 2021

Inter-Cagliari: 1-0. Darmian. Undicesima vittoria consecutiva

Assente Barella per squalifica, Conte, a sorpresa, punta su un centrocampo di qualità, con Sensi ed Eriksen ai lati di Brozovic. Darmian rileva Hakimi, mentre Sanchez fa rifiatare Lautaro. Al netto di una conclusione da fuori di Nainggolan, è l'Inter a cercare il gol dall'inizio. Il Cagliari si difende con ordine, Vicario è in giornata. Nella ripresa, entra Hakimi per Young e Darmian si sposta a sinistra. È lui, al 77', a segnare su assist di Hakimi, servito da Lukaku. Avevo espresso molte riserve sull'ingaggio di Darmian, che si è invece rivelato utilissimo. Sofferenza finale dipesa dall'uscita di Eriksen e Sensi: scelta di Conte che non ho minimamente condiviso. Alla fine, comunque, undicesima vittoria consecutiva dell'Inter!

domenica 14 marzo 2021

Torino-Inter: 1-2. Lautaro!

Eriksen parte dalla panchina, gioca Gagliardini. Torino chiuso e pronto a ripartire con Verdi e Sanabria. Inter imprecisa con Barella, stanco già da un paio di settimane, e Lukaku, che mostra tutti i suoi limiti nei fondamentali di controllo del pallone. La migliore occasione capita al Toro: palla sul palo. Al 55' entrano Eriksen e Young  per Gagliardini e Perisic. Da una giocata di prima di Eriksen scambio tra Lukaku e Lautaro, atterrato in area granata. Rigore per l'Inter, che Lukaku trasforma. Angolo per il Toro e, nella confusione, Sanabria pareggia. Esce Brozovic per Sanchez. Inter con tre punte ed Eriksen in regia. Cross di Sanchez e favoloso, davvero favoloso gol di testa di Lautaro Martinez, che indirizza il pallone sul palo lontano. Escono Hakimi e lo  stesso Lautaro per Darmian e Vecino, che rivede il campo dopo mesi. L'Inter vince.

giovedì 4 marzo 2021

Parma-Inter 1-2

L'Inter può allungare sul Milan, fermato ieri in casa dall'Udinese. 

Primo tempo di sofferenza per l'Inter, imbrigliata dallo schieramento avversario. Lukaku soffre la marcatura di Valenti, Perisic torna svagato come in passato, Sanchez è fumoso. Nella ripresa, Inter trasformata. Sanchez segna al 54' e raddoppia poco dopo all'esito di un grande contropiede di Lukaku. Entra Vidal per Eriksen. Il Parma affonda a sinistra, la destra nerazzurra, palla in mezzo, Bastoni e Perisic in ritardo e gol di Hernani. Entra Lautaro per Sanchez. Lukaku sbaglia un gol facile a cinque minuti dal novantesimo. Vittoria difficile. Ma, preziosissima per l'Inter, che mi è sembrata stanca in molti giocatori. Contro l'Atalanta servirà ben altra prestazione. 

venerdì 5 febbraio 2021

Fiorentina-Inter: 0-2. Barella, Perisic

L'Inter torna in campo dopo la dolorosa sconfitta in semifinale di Coppa Italia contro la Juve. Dolorosa per il risultato, dacché, sul campo, l'Inter ha giocato bene e gestito male una superiorità piuttosto evidente, commettendo errori ingenui. Quelli che dovrà evitare questa sera sul campo della Fiorentina, per l'anticipo della 21^ giornata di Serie A. Il Franchi è ultimamente un campo ostico per i nerazzurri, che non vi ottengono bottino pieno dal 2014. Rientrano Luaku e Hakimi. L'Inter passa in vantaggio nel primo tempo con un gran tiro a giro di Barella, che supplisce alla scarsa vena di Lukaku, mentre Sanchez tocca molti palloni senza riuscire a trovare la porta. Come gli succede spesso da 3/4 anni a questa parte. Il portiere viola Dragowski compie alcune parate importanti, anche nella ripresa, quando Hakimi scatena la sua corsa e serve a Perisic la facile rete del 2-0. In campo aperto, i nerazzurri sono a proprio agio né la Fiorentina, priva peraltro di Ribery e Castrovilli, ha la forza di cercare la rimonta. Il risultato non cambia. Inter provvisoriamente in testa alla classifica. 

martedì 26 gennaio 2021

Coppa Italia: Inter-Milan 2-1. Eriksen!

Stasera, ore 20:45, stadio Giuseppe Meazza in San Siro, andrà in scena il secondo derby stagionale di Milano: Inter - Milan, quarti di finale di Coppa Italia, edizione 2020/21. Conte sembra intenzionato a schierare Kolarov in luogo di Bastoni, Darmian e Perisic per Hakimi e Young, e addirittura Sanchez, che contende a Perisic il titolo di peggior giocatore nerazzurro della stagione, al posto di Lautaro. Insomma, almeno dall'inizio, nemmeno stasera si vedranno Eriksen e Pinamonti! Il Milan sarà nella formazione tipica, al netto degli indisponibili Bennacer, Calhanoglu e Calabria. E stavo dimenticando lo squalificato Donnarumma.

La cronaca.

È l'Inter a comandare il gioco. Il Milan si difende e riparte. Al 24' Tatarusanu fa una gran parata su Lukaku. Il gol lo trova il Milan, con un diagonale angolatissimo di Ibrahimovic, che passa tra le gambe di un ineffabile Kolarov. Mentre Handanovic sembra un poeta del Grand Tour, che uscito da Borgo Pio, si trovava di fronte il colonnato di Bernini e la maestà di San Pietro. Non ci sono più parole. Poi, un brutto intervento di Romagnoli su Lukaku suscita la risentita protesta di Lukaku, peraltro insolentito da un provocatorio e irridente Ibra, il cui primo piano, per fatto estetico, andrebbe vietato in prima serata. Lukaku è nervosissimo. Ibrahimovic viene espulso dopo tredici minuti dall'inizio del secondo tempo per intervento da dietro su Kolarov. L'Inter, in cui Hakimi ha sostituito Darmian, attacca ma senza esito. Al 67', dentro Lautaro per Perisic. Fallo su Barella, rigore. E ci vuole il Var, per concederlo. Infortunio all'arbitro, avvicendato dal quarto uomo. Entra Eriksen per Brozovic. Dieci minuti di recupero. Lautaro in contropiede sbaglia un gol facile. Poi Tatarusanu si supera su Lukaku. Che più tardi calcia fuori. Tante occasioni che l'Inter non riesce a capitalizzare. Lautaro si procura una punizione dal limite. E giunge l'ora tanto attesa da Eriksen e da chiunque ami il gioco del calcio. Traiettoria magnifica disegnata dal danese, con il pallone che sale e poi scende repentino e implacabile nella rete avversaria. Prodezza. E gol vittoria dell'Inter, che vola in semifinale di Coppa Italia. Meritatamente. Quanto a Eriksen, lasciatemi dire che la classe non urla, non pretende, non sgomita. A lungo andare, s'impone, naturalmente. Campione e gentiluomo. 

sabato 23 gennaio 2021

Udinese-Inter: 0-0. Conte espulso

Un grande intervento di Musso, su destro ravvicinato di Lautaro, bravo prima a recuperare palla. Per il resto, partita piuttosto bloccata. L'Inter attacca dalla fascia destra con Barella, però impreciso, e Hakimi, che al momentodi crossare si smarrisce. Si vede poco Lukaku, spesso anticipato. Il primo tempo finisce a reti inviolate. Nella ripresa, stesso copione. Hakimi ci mette venti minuti prima di tirare sfiorando il gol, dopo molte precedenti indecisioni. Nel frattempo, sono entrati Sensi, Perisic e Sanchez, per Vidal, Young e Lautaro. Sanchez perché? Onestamente, farebbe panchina anche in un torneo ferragostano di calcetto. E Perisic, beh, Perisic l'ultimo dribbing quando l'ha fatto? Il gol che servirebbe non arriva, com'era successo contro lo Shakhtar: questione di personalità e di direzione tecnica. Non a caso Conte viene espulso. Irritante la direzione arbitrale, sì, ma un tecnico deve sempre restare al suo posto. Certe proteste, meglio farle in sala stampa. Due punti persi e persi male. Proprio oggi che il Milan ha perso 3-0 in casa dall'Atalanta. Contro la Juve, era stata soprattutto la Juve a giocare male. Questo è il punto. L'Inter può vincere questo scudetto  come avrebbe potuto vincerlo lo scorso anno. Ma si gettarono punti su punti, con Sassuolo, Verona, Bologna: cito in ordine sparso. Gettati via, come questi due a Udine. Contro squadre chiuse - oggi l'Udinese era costantemente tutta dietro la linea della palla - si fa la solita fatica. Nessuno tira da fuori e l'unico che saprebbe farlo, Eriksen, resta in panchina. Lukaku, che non ha tenuto un pallone, conferma di essere bravo soprattutto in campo aperto. E gioca poco sull'anticipo. Hakimi ha crossato male, ma Lukaku si muove sempre con 1/2 secondi di ritardo. Nel finale, avrei fatto entrare Pinamonti. Poi, di qualità sulla trequarti ce n'è poca, a meno che Sensi cominci a giocare con continuità. 

mercoledì 6 gennaio 2021

Samp-Inter: 2-1. Conte non è un valore aggiunto

L'Inter parte con Sanchez al fianco di Lautaro. Sanchez, che sembra un incrocio tra Ferrante e Rocchi - e mi riferisco a loro due all'Inter, perché prima erano stati buoni attaccanti -, sbaglia un rigore. Errore tragico, che Candreva non replica. Samp avanti. E raddoppio blucerchiato di Keita Balde, per completare la rivincita degli ex. L'Inter manca diversi gol con Lautaro, anche nella ripresa, ma rischia anche il terzo gol doriano. Entra Lukaku. Riapre la gara un gol di testa di De Vrij. Entra Eriksen per Sanchez. Finalmente! Dentro anche D'Ambrosio e Vidal per Barella, molto sotto tono, e Skriniar. L'Inter, zavorrata da Perisic e Vidal, perde molti palloni, sebbene vada vicino al gol del pari in almeno tre circostanze. Arriva la seconda sconfitta in campionato. In una giornata importante. Conte non ha saputo registrare la difesa. Subire 2 gol a partita è incompatibile con le ambizioni di scudetto. Ed è un problema, quello della perforabilità della retroguardia nerazzurra  che si trascina dall'inizio della stagione. E davanti, tolto lo schema palla a Lukaku, c'è poco. Oggi si è visto. A parte il nuovo abbozzo di schema: palla ad Hakimi. Ma, quello non è merito di Conte. Non capisco perché tanti si ostinino a considerarlo un valore aggiunto. A me pare il contrario. Come si può giocare con tre stopper contro una sola mezzapunta?

domenica 22 novembre 2020

Inter-Torino 4-2: via Conte e Marotta!

Si comincia con le sibilline dichiarazioni di Marotta su Eriksen, che sarebbe in predicato di andar via a gennaio, per volere di Conte. Si prosegue con un primo tempo imbarazzante e il Torino che trova, con Zaza, il gol alla sesta/settima occasione. Nella ripresa, Conte non cambia, fino al 2-0 di Ansaldi, che trasforma un rigore provocato da Young: azione da calcio amatoriale. Cambi. Accorcia Sanchez, inizialmente preferito a Lautaro, pareggia Lukaku, poi ancora il belga trasforma il rigore del sorpasso. Quindi il subentrato Lautaro firma il 4-2. Ciò nondimeno, il tempo di Marotta e Conte mi pare terminato. Per manifesta inadeguatezza. L'Inter ha vinto per l'intrinseca debolezza del Torino. Non per altro. Prima ora di gioco disastrosa, confusione nelle scelte societarie e di campo. Che il risultato finale non cancella! I nerazzurri hanno vinto di rabbia una volta saltati gli schemi. E non mi sembra un fatto secondario. La difesa a 3 iniziale, con D'Ambrosio, Ranocchia e Young è da brividi. Per tacere del centrocampo tutto muscolare. E non si dia la colpa a Gagliardini, che fa il mediano. Ma lui più Barella e questo Vidal stagionato non può funzionare. L'esclusione di Eriksen rimane, allo stato attuale, incomprensibile. E ingiustificabile.

sabato 25 luglio 2020

Genoa-Inter 0-3: Lukaku (2), Sanchez

Contro un Genoa alla ricerca disperata di punti salvezza, l'Inter vince 3-0. Non brilla ma vince. Arrivano tre punti in una partita più difficile di quelle sprecate con Sassuolo, Bologna, Verona e, da ultimo, Fiorentina. Doppietta di Lukaku, che si conferma goleador contro squadre medio-piccole e gol di Sanchez. L'Inter torna al secondo posto solitario. Conte non può non rimpiangere i troppi punti lasciati per strada. Lo scudetto che con ogni probabilità vincerà la Juve, l'avrà perso l'Inter.

giovedì 16 luglio 2020

Spal-Inter: 0-4. Inter seconda

Secondo posto solitario, dopo la rotonda e dovuta vittoria sul campo della Spal. L'Inter vince 4-0 con gol di Candreva, Biraghi, Sanchez e Gagliardini, cui va la mia simpatia. Gioca sempre al meglio delle sue possibilità. Mi devo ripetere? Si. L'Inter è a -6 dalla Juve. Con poco sforzo avrebbe potuto appaiarla od esserle vicinissima stasera.

mercoledì 1 luglio 2020

Inter-Brescia: 6-0

Tre punti obbligatori, questa sera, contro il Brescia ultimo in classifica. L'Inter non ha alternative alla vittoria. Ed uno sguardo, appena ridato al calendario, aumenta il rimpianto per lo sciagurato pareggio allo scadere contro il Sassuolo. Si dirà: la Lazio non molla. Vero. Ma, giocherà contro il Milan senza Immobile e Caicedo. Si aggiungerà che la Juve è in ripresa, che Dybala segna gol decisivi e che Cristiano Ronaldo - al tiro è sempre il migliore in circolazione - è Cristiano Ronaldo. Vero. Ma affronterà in serie un Toro disperato, Milan e Atalanta. L'Inter, con più attenzione e meno errori gratuiti, avrebbe ancora potuto essere in corsa per il titolo. E penso che abbia il dover di giocare pensando di esserlo ancora. Persino contro l'evidenza della classifica. Nei chilometri finali della Milano-Sanremo 1992, nessuno, a parte Kelly, pensava che Argentin potesse perdere una corsa ormai sua. Vinse Kelly.

La cronaca.
L'Inter schiera: Handanovic, D'Ambrosio, De Vrij, Bastoni, Moses, Barella, Borja Valero, Gagliardini, Young, Lautaro, Sanchez.

Partita dominata dai nerazzurri. Anche perché il Brescia di più non può. Moses mostra di essere più duttile e più efficace e più incisivo di Candreva. Il centrocampo a tre è più solido. Si gioca sotto ritmo, il che agevola il compito di Borja Valero. Segnano Young, Sanchez su rigore e D'Ambrosio nel primo tempo; Gagliardini e i subentrati Eriksen e Candreva nella ripresa. Vittoria dovuta ma nettissima. Ancora una prova opaca, però, per un indolente Lautaro Martinez.

martedì 16 giugno 2020

Inter: Sebastiano Esposito merita più spazio

Lukaku, ferma la difficoltà a decidere le partite importanti, è alla ricerca della miglior condizione: la sua mole richiede tempo, dopo la pausa imposta dal Covid.


Lautaro s'immagina già al Barca. Ed il suo sostituto naturale, Sanchez, è un giocatore forte ma logoro, il cui rendimento nelle ultime stagioni è sempre stato in discesa: quindici anni di professionismo si sentono.


Ora, essendo questa la situazione dell'attacco nerazzurro, concederei più spazio a Sebastiano Esposito: giovane, determinato e talentuoso. Ricordo che, nel 1988, Trapattoni, con Serena spesso infortunato, diede spazio al giovane Massimo Ciocci, ricavandone gol e belle prestazioni. Poi Ciocci, tolto il grande anno di Cesena, stagione 1990/91, non mantenne le promesse iniziali. Anche perché incappò, la stagione successiva, tornato all'Inter, nella confusione generata dalla rivoluzione di Orrico. Ma, questa è un'altra storia.

Ciò che voglio dire è che puntare su un giovane talento è sempre importante. Ben che vada, si sarà scoperto un campione. In caso contrario, il giocatore avrà sempre il tempo per riproporsi. L'Inter non avrebbe alcunché da perdere. Contro il Borussia Dortmund, Esposito fece vedere bei numeri. Poi, ha avuto rare occasioni di mettersi in mostra. Quelle occasioni che Conte dovrebbe concedergli ora, facendo di necessità virtù.