Coppa Italia: Inter-Milan 2-1. Eriksen!
Stasera, ore 20:45, stadio Giuseppe Meazza in San Siro, andrà in scena il secondo derby stagionale di Milano: Inter - Milan, quarti di finale di Coppa Italia, edizione 2020/21. Conte sembra intenzionato a schierare Kolarov in luogo di Bastoni, Darmian e Perisic per Hakimi e Young, e addirittura Sanchez, che contende a Perisic il titolo di peggior giocatore nerazzurro della stagione, al posto di Lautaro. Insomma, almeno dall'inizio, nemmeno stasera si vedranno Eriksen e Pinamonti! Il Milan sarà nella formazione tipica, al netto degli indisponibili Bennacer, Calhanoglu e Calabria. E stavo dimenticando lo squalificato Donnarumma.
La cronaca.
È l'Inter a comandare il gioco. Il Milan si difende e riparte. Al 24' Tatarusanu fa una gran parata su Lukaku. Il gol lo trova il Milan, con un diagonale angolatissimo di Ibrahimovic, che passa tra le gambe di un ineffabile Kolarov. Mentre Handanovic sembra un poeta del Grand Tour, che uscito da Borgo Pio, si trovava di fronte il colonnato di Bernini e la maestà di San Pietro. Non ci sono più parole. Poi, un brutto intervento di Romagnoli su Lukaku suscita la risentita protesta di Lukaku, peraltro insolentito da un provocatorio e irridente Ibra, il cui primo piano, per fatto estetico, andrebbe vietato in prima serata. Lukaku è nervosissimo. Ibrahimovic viene espulso dopo tredici minuti dall'inizio del secondo tempo per intervento da dietro su Kolarov. L'Inter, in cui Hakimi ha sostituito Darmian, attacca ma senza esito. Al 67', dentro Lautaro per Perisic. Fallo su Barella, rigore. E ci vuole il Var, per concederlo. Infortunio all'arbitro, avvicendato dal quarto uomo. Entra Eriksen per Brozovic. Dieci minuti di recupero. Lautaro in contropiede sbaglia un gol facile. Poi Tatarusanu si supera su Lukaku. Che più tardi calcia fuori. Tante occasioni che l'Inter non riesce a capitalizzare. Lautaro si procura una punizione dal limite. E giunge l'ora tanto attesa da Eriksen e da chiunque ami il gioco del calcio. Traiettoria magnifica disegnata dal danese, con il pallone che sale e poi scende repentino e implacabile nella rete avversaria. Prodezza. E gol vittoria dell'Inter, che vola in semifinale di Coppa Italia. Meritatamente. Quanto a Eriksen, lasciatemi dire che la classe non urla, non pretende, non sgomita. A lungo andare, s'impone, naturalmente. Campione e gentiluomo.
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